venerdì 8 dicembre 2017

MARKETING NC: Come conquistare la santità in cinque mosse

Ormai non è un mistero, e da entrambe le parti ci stiamo preparando ad affrontarla: una battaglia decisiva per il cammino si giocherà sul terreno della canonizzazione dei due fondatori, ultimo tassello del folle piano di conquista della cattolicità del cammino, ormai alle battute finali.

Naturalmente, come ogni piano che si rispetti, è stata seguita una strategia ben precisa, lenta, graduale e inesorabile, anche se in cammino amano far credere che tutto succeda un po’ così, inaspettatamente e senza impegno, perché “è Dio che lo vuole”.

Fino a qualche anno fa, se aveste chiesto a vari esponenti del cammino se secondo loro ci fossero velleità di santità per i fondatori, lo avrebbero negato con decisione, vi avrebbero presi per pazzi e pure un po’ meschini, avrebbero ostentato un completo disinteresse per questo tipo di dinamiche, vi avrebbero spiegato che il cammino si regge sull’umiltà e la semplicità e che assolutamente questioni di questo tipo non sfioravano neanche i vertici neocat. A distanza di relativamente poco tempo ci troviamo con striscioni e preghiere già pronti, santini già stampati, fior di dichiarazioni ufficiali e indirizzo mail creato appositamente per inviare testimonianze utili all’avvio del processo di beatificazione di Carmen. Cosa c’è nel mezzo?

Dal mio modestissimo punto di vista, a cui sicuramente sfuggono moltissimi tasselli importanti, (sicuramente i più preziosi, quelli nascosti), ecco a voi la ricostruzione dei 5 passi elaborati dal brillantissimo reparto Marketing e Comunicazione del cammino neocatecumenale per arrivare alla gloria degli altari con Carmen in avanscoperta e Kiko per la vittoria finale.

1) Anche l’occhio vuole la sua parte. Materiale visivo ad hoc
Partiamo dalla Quaresima 2012, in cui è accaduto un inedito assoluto: Kiko fa distribuire a tutti i camminanti uno strano messaggio (un po’ delirante a dire il vero) su quello che stava accadendo dal suo personalissimo punto di vista con gli ebrei grazie alla sua Sinfonia degli Innocenti, tirando in ballo un non ben identificato “Messia presente in Noi” (Noi chi?) con la richiesta di preghiere.


Il vero colpo da maestro di questa operazione è proprio l’immagine scelta, basta icone, basta riproduzioni farlocche, vi diamo finalmente l’unico originale inimitabile: faccione in primo piano di Kiko in posa, in uno struggente gioco di luci degno delle migliori soap opera. Narcisismo? Delirio di onnipotenza? Un po’ entrambi ma sicuramente un primo importante passo nell’immaginario collettivo: il bigliettino equivale a un santino, e mentre i perplessi iniziano a farsi sempre più domande, i fedelissimi iniziano a sentire odore di incenso.

Naturalmente, sebbene abbia dovuto aspettare la morte, come è giusto che sia, anche Carmen ha avuto il suo, anzi i suoi: a pochi giorni dalla morte ne è stato diffuso uno ufficiale, con dedica autografa di Kiko, ma poi qualcuno si è accorto che l’immagine scelta non era adatta all’uopo.


Carmen in versione scampagnata con tanto di sorriso (questo sì, un inedito, anzi, un miracolo) non è altrettanto efficace e così a distanza di poco tempo spunta un’altra immagine, ben più consona.


Una posa mistica, con sguardo rivolto all’alto, e tocco di classe: mani giunte photoshoppate (Mica si può avere tutto dalla vita…) Et voilà, con la grafica siamo a posto!

2) Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità. Dichiarazioni di santità come se piovesse
Su questo punto è stato necessario un lavoro molto più complesso, perché i furbissimi comunicatori del cammino si sono detti che sarebbe stato inelegante se a sdoganare l’abbinamento Kiko-Santo verbalmente fosse stato lui stesso. È una cosa che non si fa, bisogna che almeno le prime volte la proclamazione di santità provenga da qualcuno apparentemente super partes. Credo che la prima in assoluto a essersi prestata a questa importante missione sia stata l’amicona di Kiko Costanza Miriano.

Amicona, si, che ad ogni occasione dichiara di amarlo e stimarlo alla follia da quel 20 Giugno che li ha visti protagonisti insieme sul palco del Family Day di Piazza San Giovanni. La “bomba” la Miriano la sgancia appena 3 giorni dopo l’evento: in un’intervista su Il Foglio del 23 Giugno, alla domanda un po’ polemica su Kiko Argüello che, insinua l’intervistatore Camillo Langone, avrebbe “strabordato” presentandosi come “un laico che si atteggia, ambiguamente, a sacerdote” (come dargli torto?) la Miriano chiarisce: “Io non sono neocatecumenale (paura che ci si confonda, eh, Costanza?) ma credo che Kiko sia un santo”. Ed è subito notizia… La stessa Miriano tornerà sul tema in un post su Facebook del 9 Gennaio 2016 nel quale augura buon compleanno a Kiko, anche se non è molto chiaro se in un tentativo di rincarare la dose o aggiustare il tiro, definendolo nuovamente “un santo” ma specificando “cioè uno che ha capito che noi senza Dio non possiamo nulla, un tralcio della Vite”. Mah.
Comunque a un certo punto nel Gran Reparto Idee Geniali del Cammino Neocatecumenale si saranno detti: va bene, ma la Miriano da sola come sponsor non basta, bisogna trovare qualcun altro che si sbilanci così chiaramente. Magari avranno fatto qualche telefonata ma il nome giusto non è venuto fuori, finchè a qualcuno è venuta l’idea di tutte le idee. Non importa mica che il nuovo Testimonial della Santità di Kiko sia disposto a fare dichiarazioni ufficiali, e neanche che sia d’accordo e neanche che lo sappia. Ed ecco che la Convivenza di inizio corso 2015-2016 diventa un’occasione imperdibile per divulgare la nuova e sbalorditiva dichiarazione di santità a tutti i camminanti, messa in bocca a… Papa Francesco, senza un minimo di riscontro oggettivo come nella miglior tradizione, incorporata in una storia improbabile di un messaggero a piedi sotto la pioggia per non so quanti kilometri portatore della notizia che il Papa avrebbe detto ai Vescovi domenicani, tra le altre cose, di essere certo che Kiko è un santo. Una storia avvincente e a tratti esilarante, che ogni buon camminante degno di questo nome ha accolto con gioia, all’esito della 4 giorni di full immersion.

Ok, da questo punto in poi, la strada è in discesa: via libera alle Auto-dichiarazioni di santità, del resto la fantasia e la creatività per infilarle qua e là non mancano, con variazioni sul tema: Intervistato da Zenit a marzo 2016 rende pubblica l’autoprofezia che si è fatto rispetto al morire martire dopo il centesimo musulmano battezzato, fino al più recente a Trieste Tu pensi che mi canonizzeranno? (Ma quando mai un vero Santo si comporta così?), e siccome non sia mai detto che il nostro pecchi di autoreferenzialità, la stessa generosità la riserva alla sua compianta compagna, parlando pubblicamente di lei come Santa di categoria superiore e altre amenità…

3) The Show must go on: In memoria di Carmen Hernandez
Questo passaggio è stato decisivo, chiaramente un fatto del genere ha richiesto una certa dose di preparazione, gestione delle informazioni, mantenimento di un certo livello di Pathos generale. Ricordate? Solo per la morte di Carmen, abbiamo addirittura due date, una del 18 Giugno 2016 poi smentita fino al 19 Luglio 2016 data “ufficiale” della morte (e i più maligni si premureranno di ricordare questo particolare qualora, che so, la butto lì, nell’ambito delle Inchieste per la Canonizzazione uscisse fuori qualcosa di anomalo in merito, tipo sulla conservazione del corpo o cose del genere…), e poi la data del Funerale il 22 Luglio e quella della sepoltura il 2 Settembre (e curiosamente il comunicato di Padre Alonso in quell’occasione parla nuovamente della data di Giugno e non Luglio). Tutto questo tempo era necessario per preparare adeguatamente il luogo della sepoltura, già meta di pellegrini osannanti.


E se l’aspirante santa Carmen ha bell’e pronto il suo Mausoleo nel Seminario Redemkikos Mater di Madrid, Kiko non può essere certo da meno, ed ecco che circolano le foto della sua casa natale, già pronta ad accogliere pellegrini, e comunità di tutto il mondo.



4 4) Il Quarto Potere
Si sa, verba volant, scripta manent. Per i futuri santi era importante lasciare documentazioni scritte che fungessero da base per diffondere la rinnovata immagine di loro due bell’e pronta per essere canonizzata. Certamente non potevano essere utilizzati i mamotreti per ovvi motivi, quindi via a una vera e propria riscrittura dei personaggi.

Kiko diventa il protagonista di “Annotazioni 1988-2014”, una raccolta di meditazioni personali che ha dato il pretesto per una gara alle più sperticate lodi e ardite dichiarazioni, sempre con un occhio di riguardo al tema della santità, of course. Il Cardinal Müller nel corso del mega evento di presentazione del libro a Roma nel novembre 2016 ha buttato qua e là qualche parallelo con San Giovanni della Croce e San Paolo, per dire. La sinossi su Amazon, sempre per dire, chiude così: Queste Annotazioni sono il frutto della storia di un uomo, con i suoi problemi e i suoi dubbi, le speranze, le gioie e i dolori. Un uomo normale che ha compiuto nella sua vita opere straordinarie. Perché la vita dei Santi è la vita di uomini e donne comuni, pregni dell’amore di Cristo, sempre più somiglianti alla bellezza del Suo volto”.

Per Carmen abbiamo, a distanza di un anno, addirittura la pubblicazione di quella che si preannuncia una grandiosa saga. Il primo volume, Diari 1979–1981 è tutto un programma. Anche qui, al di là delle riflessioni sull’opera in sé (discutibile sotto tanti punti di vista come affrontato in post precedenti), preme ricordare come questa pubblicazione sia quantomeno opportuna per portare acqua al mulino della causa di santificazione. Lo ammette candidamente lo stesso Kiko quando sostiene che Carmen verrà canonizzata “senza dubbio, dopo i suoi diari” (E perché senza no? sarebbe interessante che qualcuno ci spiegasse…). E di nuovo parte il tour promozionale, con le presentazioni e le dichiarazioni ufficiali, Schönborn che la paragona a San Giovanni della Croce (ma almeno variassero un po') e Santa Teresa, poi Costanza Miriano che ci spiega di quanto maggiore è questa sorella nella fede per lei, della cui santità non dubita, e altre amenità di questo genere…

Oops, dimenticavamo, la copertina scelta per il libro? Un’icona dipinta da Kiko sulla falsariga del “santino” già realizzato, si proprio quello con le mani giunte photoshoppate, what else?



5 5) Vox Populi, Vox Dei
Ma si sa, nel cammino dove non arriva l’astuzia, dove non arrivano i soldi, dove non arrivano i potenti appoggi arrivano i numeroni.

E quindi l’istrionico Kiko con l’inizio corso 2017-2018 dà il via a una sorta di “Televoto planetario”, chiedendo ai camminanti di scrivere, scrivere, possibilmente intasare una casella di posta elettronica creata ad hoc con qualunque cosa ai camminanti veniga in mente che sia anche solo vagamente accostabile alla causa di canonizzazione di Carmen. Ma intendiamoci bene, bando a documentazioni e referti clinici, niente di oggettivo sia chiaro, servono solo numeroni buoni per impressionare. Al resto, come sempre, ci pensa lui…

Ma del resto il popolo dei Kikos ormai è talmente bene addomesticato che qualcosina aveva fatto partire già in autonomia, come le Novene a Carmen e il Movimento Femminile delle donne cristiane ufficialmente nato nel primo anniversario della morte di Carmen. E se qualche malfidato si sta già chiedendo se tale Movimento non sia altro che una costola del cammino, fondato e appoggiato da persone del cammino per finalità del cammino dobbiamo ricordare che tra le illustri sostenitrici compare come sempre, immancabile garanzia di imparzialità… Costanza Miriano, e chi sennò?

27 commenti:

  1. Innanzitutto, auguri a tutti per l'Immacolata Concezione.
    A Donna Carson, un sentito ringraziamento per l'immagine iniziale, tipicamente opposta alla nueva estetica kikiana e, quindi, semolicemente bella e vera.
    L'articolo è interessantissimo.
    Evidenzia come la macchina neocatecumenale da qualche anno si stia preparando alla canonizzazione dei fondatori, perché, si dice giustamente all'inizio, c'è un preciso piano, e
    come ogni piano che si rispetti, è stata seguita una strategia ben precisa, lenta, graduale e inesorabile, anche se in cammino amano far credere che tutto succeda un po’ così, inaspettatamente e senza impegno, perché “è Dio che lo vuole”.
    Aggiungo solo, come mossa strategica finalizzata agli obiettivi che dicevamo, l'enfasi sulla apparizione della Madonna a Kiko, un racconto che è sempre stato funzionale alla giustificazione del cammino "ispirato da Maria" e che ora è stato rivalutato e pompato, divenendo di fondamentale importanza come tassello per la santità di Kiko.
    Che ha avuto il coraggio di invitare i Neocatecumenali ad andare a fare dei pellegrinaggi laddove, in Spagna, è apparsa la Madonna (e non intendeva certo Fatima, indicata da lui pochi anni fa come un "devozionismo")

    RispondiElimina
  2. Condivido il commento di Valentina. Dell'ottimo post condivido in particolare la chiusa e quanto essa lascia immaginare: il Cammino tenderà a crearsi varie costole esterne. C'è una mutazione di strategie e tattiche, il tempo del proselitismo nelle parrocchie è finito (con un fallimento), la sopravvivenza del CNC è legata alla compiacenza dei porporati che l'appoggiano, alla santificazione dei fondatori e a gruppi di opinione e pressione esterni al Cammino.

    RispondiElimina
  3. OT:
    La divertente canzoncina parodia di don Alessandro Cossu potrebbe essere sposata dai giovani neocat?
    "Hai presente la Chiesa del sabato sera? Intendo quella vera"
    Fine OT

    RispondiElimina
  4. Evidentemente i post che vi ricordano la VERITÀ fanno male....
    Lorenzo

    RispondiElimina
  5. Bellissimio post che devo ancora leggere per metà, grazie Donna Carson, splendido lavoro.

    Questa analisi delle varie strategie messe in atto getta una straordinaria luce sull'operato di Kiko e i suoi consiglieri fraudolenti.

    Questa è Verità!
    Mentre vorrei sapere da Lorenzo a cosa si riferisce nel precedente commento perchè io non ho capito.

    Intanto condivido qui l'ultimo commento che ora ho postato in coda al precedente post sull'Annuncio di Avvento..

    Buon proseguimento di riflessione a tutti.

    Pax

    RispondiElimina
  6. Ringrazio ancora Lino che ci ha consentito di prendere visione dell'Annuncio di Kiko.

    Mi interessa riportare questa breve parte dell'Annuncio di Avvento 2017, unico punto in cui Kiko parla dei suoi problemi di salute, che gli hanno impedito di portare avanti la Convivenza Mondiale di itineranti, per cui, dopo solo due giorni, sono stati rimandati a casa tutti quelli che si erano radunati, per il grande evento, a Porto Sano Giorgio, con i disagi che ognuno può immaginare.

    Dice Kiko:

    "Il 25 gennaio faremo una convivenza mondiale per preparare l’incontro per i 50 anni del Cammino con il Santo Padre. Dobbiamo dire che abbiamo fatto una commissione per accogliere le richieste e dovete cominciare a telefonare per dire il numero dei fratelli che vengono, anche per il problema dei pullman e vedere come organizzare gli spazi per i fratelli per lingue. Tutto questo ci chiede di muoversi il più presto possibile.
    Sto facendo anche una nuova sinfonia, spero di poterla offrire al Papa e a tutti voi in quella occasione. Stiamo vedendo a che ora sarà conveniente che venga il Santo Padre. Faremo prima la sinfonia, con tutti i musicisti, e dopo dobbiamo presentare le comunità che il Papa invierà in missione, communitates in missionem, non solamente di Roma ma del mondo intero.
    Mario mi ricorda che abbiamo fatto la presentazione del libro di Carmen “Diari 1979-1981”......"

    Questo è tutto.
    In genere Kiko si dilunga nei racconti che lo riguardano.

    Ci fa riflettere che immediatamente prima abbia detto solo:
    "Coraggio, fratelli! Sono stato malato e spero che ancora per qualche anno possa continuare con voi. Non so ancora per quanto tempo, non molto, credo, quello che Dio vuole." QUESTO E' TUTTO!

    Non un cenno a cosa ha avuto.
    Non un cenno alla Convivenza saltata.
    Non un cenno a quando e come recupererà il "lavoro di governo" che aveva riservato alla Convivenza annullata, e se lo farà mai più.
    Pare che quella che annuncia, per il 25 gennaio, sia altra cosa: preparazione della Celebrazione per i 50 anni del Cammino con Papa Francesco e invio "communitates in missionem". Punto.

    Non aggiungo altro.
    Pare che Kiko fosse intenzionato a rinforzare alcune equipe di itineranti, ormai vecchiotte o i cui capo equipe sono passati al cielo con Carmen.
    Oltre all'annuncio che fa da sempre, SENZA MAI ATTUARLO, di andare a stravolgere un poco tutto: cambiando equipe, spostando di zone, muovendo tutto sulla dinamica e portentosa Merkabà....Carro di fuoco....ad ogni parte...!

    Notizie. Un poco più difficile è capire la ratio di tutto questo.

    Pax

    RispondiElimina
  7. @Lino ha detto:
    "C'è una mutazione di strategie e tattiche"
    ---
    Comportamento affine alle malattie più schifose ed infide, che per perpetuarsi e resistere alle terapie, debbono geneticamente mutarsi.

    RispondiElimina
  8. Continuo ad essere basito, Kiko dice:

    "Stiamo vedendo a che ora sarà conveniente che venga il Santo Padre",

    Praticamente il Santo Padre, è trattato alla stregua dell'ospite d'onore di un evento, quando l'organizzatore stabilisce l'ora dell'entrata in scena.

    RispondiElimina
  9. X Lorenzo

    Vero mi avete proprio fatto male!!Adesso si che mi avete convinto?Lascerò il Cammino immediatamente.Ma non fanno lo stesso con Papa Francesco?Sezionano tutto quello che dice per accusarlo di eresia.Perchè non dite la verità?Cioè che quello che pensate di Kiko lo pesate anche di Papa Francesco?

    Buona Immacolata

    RispondiElimina
  10. Caro Anonimo ironico, una cosa è certa nessun SANTO vero si è mai autoproclamato SANTO.

    Mentre erano in vita erano intenti a fare opere di bene e a compiere la Volontà di Dio, non certo perdevano tempo dietro tutte le pagliacciate descritte nell'odierno post e che tengono Kiko tanto impegnato.
    Pax

    RispondiElimina
  11. Questo è un blog dedicato al Cammino, e citeremmo volentieri anche Totò, se Totò seriamente dicesse che «Kiko tomo tomo cacchio cacchio vi conduce pian piano all'eresia».

    Oggi Kiko dice che "il Signore passa", ieri insinuava che la Beatissima Vergine va in cielo "solo con l'anima", domani suggerirà che "il Signore ti manda le disgrazie", l'altro giorno si vantava -lui laico- di aver compiuto "esorcismi"... Non c'è una singola verità di fede che non venga negata dai due nuovi falsi profeti Kiko e Carmen (oops, questo lo dimostrava già padre Zoffoli analizzando il testo dei mamotreti alla luce del Magistero perenne).

    E non solo voi neocatecumenali allocchi ci cascate, ma dovete pure pagare profumatamente per essere condotti a tale catasta di eresie! (come disse l'eretico intervistato da sant'Ireneo: "più inventavo frottole, e più la gente si accalcava per conoscere le successive, dispostissima a pagare per accedere agli Arcani Super Segreti che inventavo io...").

    RispondiElimina
  12. Anonimo, hai un bel coraggio a paragonare Kiko al papa Francesco!
    Chi non ha rispetto del papa è proprio lui, anzi siete voi che non avete mai obbedito ai voleri dei papi, anche espressi esplicitamente per lettera o nel corso di esortazioni, come quando papa Francesco vi chiese di adeguarvi alle culture nelle quali volete impiantarvi e Kiko in un'intervista replicò che il papa vi aveva chiesto di venir meno a dei particolari del vostro percorso, non agli elementi fondanti.
    Ebbene, aspetto, Anonimo che vuoi tanto bene al papa, che tu mi dica, in questi due anni, a quali particolari siete venuti meno per obbedire al papa.
    Poche chiacchiere e fatti concreti, coraggio!

    RispondiElimina
  13. L'espressione di sant'Ireneo che ho virgolettato non è esatta ma è un riassunto. Purtroppo il suo Contra haereses da cui l'ho tratta è ancora sepolto tra i miei libri (ahimé, la mia libreria è più grande dello spazio disponibile).

    Intanto a Guam continuano lentamente a venire alla luce i tasselli del grande porcaio neocatecumenale. In un'intervista a mons. Byrnes viene fuori non solo l'invadenza del potente Filoni fin dal momento in cui il Papa lo voleva designare come arcivescovo coadiutore, ma anche le manovrine preparatorie di un certo gruppetto di avvocati e di un certo gruppetto di consultori, entrambi neocatecumenali, e il secondo gruppetto riferiva dopo aver "visitato" Guam (cioè non era di Guam).

    Byrnes ha incontrato una sola volta il pedofilo vescovo neocatecumenale Apuron, a colazione, prima che quest'ultimo si desse alla latitanza definitiva, e la conversazione fu "molto superficiale".

    La chiusura definitiva del seminario neocatecumenale di Guam dovrebbe cominciare la settimana prossima, perché il seminario non è "sostenibile". Questo aggettivo, che nella lingua ecclesialese italiana copre un ampio spettro di significati, se tradotto letteralmente con «sustainable» sembra invece riferirsi solo ad un aspetto economico. Ed infatti i sicofanti neocatecumenali cercano di ridurre tutta la questione ad una mera faccenda di soldi - probabilmente col sottinteso che pur di tenerlo aperto si accollerebbero loro le spese - quando in realtà il problema è che i seminari Redemkikos Mater esistono (a norma dei loro stessi statuti) solo per formare pretini kikiani dediti al neocatecumenalismo secondo il metodo e gli insegnamenti del kikismo-carmenismo.

    Byrnes è stato finora al di sopra delle parti in maniera impeccabile... col risultato che per rendersi conto di certe cose ha dovuto sudare parecchio - laddove gli sarebbe bastato chiedere all'uomo più documentato dell'isola (Tim) per avere tutte le informazioni verificabili di cui ha bisogno.

    Dopo aver commentato l'intervista Tim aggiunge un postscriptum indirizzato ai neocatecumenali: «P.S. Cari professionisti dell'odio. Il vostro attacco sulla mia famiglia non funzionerà. Io persevererò. È Dio il mio giudice».

    RispondiElimina
  14. Uh... si moltiplicano le Visioni di Kiko?!

    No, stavolta non sembra una visione soprannaturale e neppure intellettuale. Mi pare che quel termine "visión" sia lì solo per enfasi (così come il parolame "mistica sostanza", "mille istanti"... Kiko per caso era ubriaco? o si sentiva poeta?).

    Ma la frasetta piazzata lì a corredo degli auguri è molto significativa: «...mientras mataban a tus profetas en Jerusalén», "mentre ammazzavano i tuoi profeti a Gerusalemme".

    I "profeti" in questione sono senza dubbio il sommo Kiko e - un po' più in piccolo - SanCarmen SanHernandez.

    "Gerusalemme" è da intendere la Domus Jerusalem neocatecumenale.

    "Ammazzare" va inteso come rovinare le attività succhiasoldi del Cammino, tipo un buon colpo di freni ad un invio di famiglie in missione, magari giunto a megaconvivenza già iniziata.

    "25 anni" non riesco a decifrarlo: possibile che sia riferito a Nostro Signore? o è riferito a 25 anni fa? (fine novembre 1992)

    Notate come la sorella Teresa G. si chiede religiosamente e senza alcuna ironia se Kiko abbia avuto «un'altra visione».

    RispondiElimina
  15. Discussioni come questa sono autentiche legnate in testa ai presunti strateghi neocat.

    Sankiko ciarlatano e i suoi caporioni stanno cercando di giocarsela con il solito sistema: un guazzabuglio di ambiguità, contraddizioni, mistificazioni ed emotività.

    Razionalizzare la loro tattica mostrandola per quel che è veramente li mette con il didietro per terra.
    Una sorta di contrappasso insomma, dato che sul didietro si fonda la "spiritualità" (si fa per dire) neocatecumenale.

    Il Cammino, è un dato di fatto, sta affondando, anche grazie alla diffusione su internet della sua vera natura di setta eretica.
    Lo prova anche il rabbioso divieto di Sankiko censore di usare internet.

    Penso comunque che tutte le manovre e manovrine, tra finti movimenti collaterali e tentativi di beatificazione, siano inutili.

    Il punto è che cominciano a mancare i quattrini, e senza quelli finiscono gli appoggi.

    Donna Carson, continua a bastonare, è un'opera di bene...

    RispondiElimina
  16. La sorella non ha torto, by Tripudio.
    E' una visione, narrata in versi.
    Che sia una poesia a verso libero (si fa per dire, molto libero), lo si nota dal fatto che non c'è allineamento dello scritto su un rigo virtuale a destra, come nel "santino". Il testo va a capo nella pausa di fine verso, anche in presenza di un solo vocabolo.
    Che sia una visione lo dice il titolo e l'immagine di Cristo venticinquenne (per la prima volta mostrato da Kiko alla cristianità intera). E' una visione onirica, naturalmente, una VISIO, che ancora ci mancava nelle esperienze mistiche di Kiko. Se ha cominciato a comporre poesia, ce ne riferirà a bizzeffe :-)
    Dopo questa visione, i neocat non daranno più credito alla Sacra Sindone: il Volto di Cristo lo ha visto Kiko, non altri, nel nostro tempo :-)

    RispondiElimina
  17. P.S.
    Naturalmente hai ragione sui profeti ammazzati.
    Kiko ha deciso di comunicare attraverso la poesia; dopo il genio che se si ferma fa paralizzare il congegno anche questa è significativa.
    Kiko ha peroblemi seri all'interno e con la Chiesa, questo dicono gli ultimi eventi, poesie comprese.
    Il mio parere? L'ha fatta grossa con le dichiarazioni nel recente viaggio in Cina e con la storia che è pronto "per iniziare un neocatecumenato con la Chiesa ufficiale". Ha ficcato le zampe in una questione bollente e delicatissima, roba che riguarda la diplomazia dei vertici del Vaticano, e si sta scottando le dita.

    RispondiElimina
  18. Visione falsa, veggente impostore: "i veggenti non devono trarre vantaggio economico e morale, ossia non devono chiedere e ricevere soldi e parlare alla gente di fatti di cui non hanno titolo, spettando tale compito alle autorità competenti; se queste non vengono rispettate, come si può pretendere che approvino i fenomeni e i frutti?"

    Kiko diffonde i suoi messaggi di Natale per ottenere un indubbio vantaggio morale, essere osannato e riverito da un milione di persone.
    In più il disegno è veramente brutto.

    RispondiElimina
  19. Secondo me, data la identificazione di Kiko con Gesù - anche fisiognomica -, averlo ringiovanito a 25 anni equivale ad una "promessa" di altri otto anni di permanenza fra noi, cioè corrisponde al "qualche anno" ipotizzato nell'annuncio dell'avvento.
    Naturalmente, è un messaggio diretto ai propri nemici interni, non a noi.

    RispondiElimina
  20. Io, Valentina, prediligo ragionare con il rasoio di Occam. La "Visione" linkata da Tripudio è estremamente interessante perché, a mio avviso, fornisce informazioni su come si svilupperà la "nuova estetica" comunicativa di Kiko. Dunque, andiamo alle cose certe, assodate, che sono sufficienti per capire.
    1) Il bigliettino di Kiko dovrebbe configurarsi come un augurio natalizio ma di natalizio non ha niente. Quindi il messaggio è altro.
    2) Nell'Annuncio di inizio corso Kiko ha dichiarato il suo interesse per la poesia, invitando i neocat a studiarla. Stiamo certi che la stanno studiando (solo quella di Kiko, naturalmente). Ora ci delizia con questa sua "visione" in versi.
    3) Come nelle icone, nella sua "poesia" Kiko raffigurerà se stesso, il Cammino, le pratiche del Cammino e oggi i problemi che ha.
    4) Kiko ha imparato recentemente che la poesia consente velocità di composizione e margini di ambiguità superiori a una icona. "Visione" è un vocabolo polisemantico, può significare una concezione, un sogno, una apparizione. Può comunicare, quindi, a chi gli interessa secondo il detto "chi ha orecchi per intendere intenda". Coglierà target differenti, compreso le pasqualone che intenderanno il bigliettino come un'altra esperienza mistica.
    5) Kiko non sa e non può cambiare il proprio linguaggio: nella "visione" è rappresentata una persecuzione dei "profeti" e, per il punto 3, Kiko si riferisce a se stesso. Nel linguaggio di Kiko la persecuzione è dei faraoni, degli esterni al Cammino. Non dubito che abbia una fronda interna, ma la "visione" informa di difficoltà esterne: dalla Chiesa, soltanto questo lo può preoccupare e irritare.

    Cosa mi attendo? La presentazione di una silloge poetica nel breve tempo, nella quale presentazione il card. Schonborn e Costanza Miriano lo paragoneranno a san Francesco, a Dante e (per non restare troppo nel passato) a Mario Luzi :-)

    RispondiElimina
  21. 5 mosse magistrali.

    Voglio tornarci su.

    1.
    Quella dei santini, della Carmen in versione mistica, anche visivamente parlando, con scritto Ora pro nobis, è incredibilmente inverosimile, se solo si retrodata di qualche anno, come dice donna Carson. Inimmaginabile. Eppure la hanno partorita, diffusa, volendo lasciarla viva così nel ricordo collettivo.

    2.
    Mettere in bocca al Papa la proclamazione della santità di Kiko, non merita commenti. Come l'hanno diffusa la cosa io non la credo vera affatto. Mettiamo pure che il Papa abbia mai detto qualcosa di simile, è vergognoso che l'umile Kiko la ripeta in tutte le occasioni e la utilizzi per autoproclamarsi santo. Cosa che non gli fa onore.

    3.
    Tutto il tempo e DENARO spesi per il Mausoleo li rende pateticamente simili ai peggiori despota della storia che tanto avevano a cuore una immortalità vanagloriosa.

    4.
    Tirare fuori gli "scritti" e darli alle stampe svela l'obiettivo e fuga ogni residuo dubbio.....Carmen santa, sì, senza dubbio dopo ciò che ha scritto!
    Si è unito anche lui con i suoi frammenti sparsi....quadro completo con dichiarazioni autorevoli a corredo raccattati sapientemente qua e là tra i Cardinali più compiacenti e....messi da parte, per il momento opportuno.

    5.
    Infine, i numeroni, importante fare tanto chiasso, parlare e far parlare.
    Se manca la sostanza, supplisce il grande circo messo su....
    Donne che formano un movimento ispirato alla grande, unica, spiritualità della defunta...perché continui a dare i suoi frutti copiosi, lei che le donne tante volte ha umiliato senza pudore, anche in pubblico.
    E tanti miracoli, grazie, portenti che piovono copiosi dal cielo, al solo invocare il suo nome. Scrivete, documentate.. fratelli...intasate il Vaticano, voi mandate lì tutto il materiale.. poi si vedrà...
    Chi la dura la vince e questi è una vita che prendono per stanchezza.

    Vedremo come andrà a finire!

    Pax

    RispondiElimina
  22. @ Pax


    "...Scrivete, documentate.. fratelli...intasate il Vaticano, voi mandate lì tutto il materiale.. poi si vedrà..."

    Qual è l'indirizzo e-mail al quale segnalare i miracoli?

    Troverei molto divertente inviarvi anche le numerosissime affermazioni della Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen).

    Una al giorno ogni giorno.

    Magari variando l'argomento. Per esempio:

    -lunedì il sacramento della riconciliazione (le casette dei confessionali)

    -martedì la mansuetudine (le minacce al cardinal Martini)

    -mercoledì il dono della profezia (questo Pontificio consiglio avrà un futuro immenso)

    -giovedì la temperanza (in aereo non si fuma, scenda immediatamente)

    -venerdì la santa umiltà (rifonda la Chiesa, benedetta tu fra le donne)

    -sabato l'obbedienza dei religiosi (non obbedisci alla superiora? Sei espulsa dalla congregazione)

    -domenica l'adorazione Eucaristica (se Dio l'avesse voluta si sarebbe fatto pietra anziché pane).

    Data la quantità di esternazioni della Cara Estinta S. Carmen (leggasi Sora Carmen) penso che la casella di posta verrebbe sommersa.

    D'altra parte una santa di qualità superiore merita un trattamento di qualità superiore. Perciò non una ma mille e-mail sono disposto ad inviare.

    In Vaticano i loro amici nel leggerle faranno sicuramente salti di gioia, anzi girotondi di allegria.

    Magari per opportuna conoscenza le manderò anche alla Miriano, dato che è diventata l'eco della Sora Carmen.

    Ma non so se le pubblicherà...

    RispondiElimina
  23. Aggiungo qualche chiosa ad un commento ricevuto poco fa:

    "Stasera ho partecipato ad una meravigliosa carnevalata (che noi kikos abusivamente chiamiamo «Eucarestia»), domenicale (nel senso di «primi vespri il sabato sera», non nel senso del giorno del Signore) e parrocchiale (nel senso di «parrocchia neocatecumenalizzata» con sbarramento d'accesso contro i «cristiani della domenica»), carnevalata eseguita con monizioni e risonanze (poiché noi kikos siamo come i farisei, convinti di essere ascoltati moltiplicando le parole, parole umane, s'intende, parole, parole, parole...), poi abbiamo agguantato la nostra porzione sul palmo delle mani e abbiamo aspettato pazientemente che scattasse il segnale manducatorio, naturalmente stando seduti (poiché la «teologia» neocatecumenale è qualcosa che si fa col sedere), pur sapendo che la Chiesa Cattolica non permette di sedersi tranne a chi ha serie menomazioni fisiche (ma noi kikos le menomazioni ce le abbiamo sul piano spirituale: siamo eretici). Quindi abbiamo bevuto dalle grosse insalatiere ottagonali (che noi kikos abusivamente chiamiamo «calici»: costano un botto di soldi nei kiko-shop, e sono rigorosamente obbligatorie nelle nostre pagliacciate del sabato sera, non sia mai che qualcuno pensi che concediamo anche una sola rara eccezione ai «cristiani della domenica»). Alla fine abbiamo fatto il cretinissimo balletto-girotondo attorno alla mensa smontabile, dato che la nostra carnevalata - già imbarazzante di suo - deve dar sfogo ad ogni infantilismo (in realtà tra di noi tale imbarazzo lo chiamiamo «gioia pasquale», che non sono sorella Gioia e fratello Pasquale, ma sono solo un sostantivo e un aggettivo), fingendo di non sapere che la danza, il ballo e il girotondo col trenino non sono mai adatti a un contesto liturgico (ma noi kikos siamo certissimi che per venti secoli la Chiesa ha sbagliato e solo Kiko e Carmen hanno fatto bene). Essendo ipocrita, dichiaro di aver pregato per i partecipanti di questo blog (in realtà chiedevo di vincere al gratta e vinci e domandavo a SanCarmen SanHernàndez la grazia di farmi riuscire bene il mio nuovo tatuaggio ascellare), e ho chiesto anche che tutti si illudano che la Chiesa approvi e permetta le nostre carnevalate da cui sgorgano tanti carnevaleschi frutti di kikismo-carmenismo".

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Vuoi dire che il commento originale era il negativo fotografico di questo o che tu hai solo aggiunto le cose tra parentesi?

      Roberta

      Elimina
  24. Mi unisco a Roberta, anche io pongo la stessa domanda.
    Leggendo pensavo proprio a quello che Roberta poi ha chiesto espressamente.

    Puoi farci leggere il commento così com'è?

    È lo stesso Anonimo che ci descrisse pochi giorni fa, a sua vergogna, il modo di celebrare il Sabato sera l'Eucarestia nelle salette in cui si riuniscono le comunità neocatecumenali? Devo completare il post che ho preparato, meriterebbero titoloni sui giornali, con queste pubbliche confessioni senza ombra di pentimento.

    Pax

    RispondiElimina
  25. @ Tripudio

    Rinnovo il quesito che ti ho posto ieri mattina. Grazie.

    Pax

    RispondiElimina
  26. Sì, era esattamente il negativo fotografico... a cui mi ero limitato ad aggiungere qualche parentesi.

    Come al solito era anonimo e non firmato: dunque non è una persona che inserisce un commento (peraltro zeppo di patetici luoghi comuni e di panzane), ma è solo il solito soggettone che "ha sclerato alla grande" ed è ossessionato dall'idea di dover negare qualsiasi cosa si pubblichi in queste pagine.

    Ora, il termine «spazio commenti» è inteso all'inserimento di «commenti», non al copiaincolla di proclami, non al fungere da muro liberamente imbrattabile per qualsiasi vandalo dotato di vernice spray.

    Si può essere anche in totale disaccordo con quanto pubblicato, ma nel dirlo occorre portare ragioni ed occorre essere disposti a riconoscere l'evidenza - per cui se un Emerito Anonimo de' Anonimis si limita a dire "vi sbagliate" o a elencare il contrario esatto di quanto già ripetutamente testimoniato e pubblicato, non sta inserendo un commento ma sta solo tentando di disturbare la discussione, sta solo tentando di estenuare gli altri lettori e collaboratori sapendo bene che per dire una bugia ci vogliono tre parole, per rettificare la verità ce ne vogliono almeno trecento.

    Inoltre qui sappiamo con certezza che la stragrande maggioranza di neocatecumenali che ci legge costantemente non commenta mai (del resto molti di noi seguono - per esempio - la pagina facebook JMJ CNC senza mai commentare), per tante ragioni (inclusa la paura di essere in qualche modo riconosciuti da qualche fratello delatore di comunità, da qualche cosiddetto "catechista", ecc.: e sappiamo tutti quanto siano crudelmente vendicativi gli adoratori dell'idolo Kiko).

    Come già detto mille volte, ciò che conta di questo blog non è il numero di pagine e di commenti e di visite, ma il fatto che a nostra insaputa induce tanti fratelli del Cammino a riflettere. Talvolta è capitato che qualcuno di questi ultimi in privato ci ringrazia per avergli aperto gli occhi (spesso riguardo a pagine del blog vecchie e dimenticate ma ancora attualissime, poiché il Cammino dal 1964 ad oggi propugna sempre gli stessi errori), e noi siamo i primi a benedire Dio per aver recuperato uno dei suoi agnelli dalle grinfie del lupo.

    Il contributo che noialtri collaboratori diamo a questo blog - un blog anonimo sperduto nell'internet (molti ancora non lo conoscono, molti lo trovano per caso cercando tutt'altre cose su Google) - per quanto piccolo e sporadico, prima o poi raggiunge qualche fratello delle comunità in modi e tempi a noi sconosciuti, ed è magari la goccia che fa traboccare il vaso e lo fa finalmente rendere conto di essere invischiato in una setta gradita solo al demonio (quello vero, non il portasfortuna del Cammino che ti manda la pioggia quando c'è la convivenza).

    Per esempio, io stesso ho parlato al telefono con un ormai "ex fratello" del centro Italia che mi ringraziava per il blog come se fosse merito del sottoscritto. Non deve ringraziare me che sono un emerito signor nessuno, ma deve ringraziare Nostro Signore per non aver permesso che la sua fede si spegnesse (il Cammino è fatto apposta per spegnerti la fede e trasformartela in un attivismo), deve ringraziare la Beata Vergine per avergli aperto gli occhi ed averlo tirato fuori dal Cammino. Il sottoscritto non merita ringraziamenti e sarà ben lieto di essere dimenticato una volta che la Santa Sede chiuderà o dichiarerà eretico il Cammino (e dunque il blog non avrà più motivo di esistere): sono solo uno che contribuisce al blog spendendo più tempo di altri (solo per questo la mia firma si vede più spesso) e che usa la tastiera con tutte e dieci le dita (per questo scrivo pagine e commenti con più facilità e frequenza di altri): tutto il merito va invece alla verità, di cui non siamo altro che servi indegni.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.