martedì 20 aprile 2010

Testimonianza da Taiwan

Trascrivo la testimonianza appena ricevuta da un nostro lettore, che non è anonimo, ma mi dà il consenso di pubblicarla, omettendo tuttavia i dati personali.

Soggiornando alcune volte a Taiwan ho incontrato varie realtà cristiane cattoliche. Salesiani, camilliani e, purtroppo, anche neocatecumenali.
Di questi come persone non ho nulla da dire, ma uno scontro immediato di un sacerdote "loro" con una ragazza cinese, cattolica, mi ha dato l'idea del loro modo decisamente scorretto e presuntuoso di affrontare la comunità cinese con i loro modi gentili ben più dei nostri.
Inoltre mi è stato confermato che al sud di Taiwan è stato creato un loro seminario che, sfornando vari preti, ha permesso al vescovo di poter "brillare" di più e di diventare cardinale. (dato non verificato, ma il risultato del "brillare" non è nuovo ed è plausibile - ndr)
Se queste sono le modalità di presentazione dei neocatecumenali nel mondo, c'è da pregare perchè la Chiesa se ne liberi ben presto o che la Madre Celeste li converta tutti annientando i capi nelle loro eresie e modificando la loro zucca !
Inoltre essendomi informato ed avendo avuto riprova della loro liturgia bislacca, se non eretica, cerco di dissuadere ogni cattolico di là, dal frequentarli.
Maria corredentrice aiutaci tu !

Ho trovato nel web due foto del Seminario cui il nostro lettore si riferisce: la risoluzione è pessima, ma le inserisco, perché rivelative di come lo stile sia il medesimo in ogni ambiente NC: è una delle regole ferree del Cammino, quella della rigorosa uniformità, oltre che di ambienti, anche di suppellettili e oggetti del culto...


Noterete che la prima foto in alto - che ha l'aspetto di un'aula sinagogale con scranni senza inginocchiatoi dai quali l'assemblea è orientata verso se stessa e non verso il tabernacolo - è del cosiddetto "Santuario della Parola", che tiene luogo della "Cappella dell'Adorazione" e presenta l'anomalia di un Tabernacolo "a due piazze" identico a quelli della Domus Galileae (vedi immagine a destra), Scandicci e tutti gli altri centri neocatecumenali, che custodisce la Torah insieme alle Sacre Specie. Sintomatica quindi l'attribuzione di pari dignità alla Presenza del Signore mediata dal testo della Scrittura ed a quella nelle Sacre Specie; il che lascia trasparire il non riconoscimento della Presenza Reale nell'eucaristia , come del resto asserito dall'iniziatore, che così insegna:

Con il Concilio di Trento, nel XVI secolo, si fissa tutto rigidamente imponendo in modo radicale il rito romano.“In quest’epoca nascono tutte le filosofie sull’Eucarestia. “Quando non si capisce quello che è il sacramento, a causa della svalorizzazione enorme dei segni come sacramenti, e quando non si capisce quello che è il memoriale, si comincia a razionalizzare, a voler dare spiegazioni del mistero che c’è dentro. Precisamente perché, il mistero trascende la sua unica spiegazione, c’è il sacramento. Il sacramento parla più dei ragionamenti. Ma a quel tempo, poiché non si capisce,… si cerca di dare spiegazioni filosofiche del mistero. E così incominciano i dibattiti su: ‘Come è presente?’ Lutero non negò mai la presenza reale, negò solo la parolina ‘transustanziazione’ che è una parola filosofica che vuole spiegare il mistero. ...Ma la cosa più importante non sta nella presenza di Gesù Cristo. Egli dice: ‘Per questo sono venuto: per passare da questo mondo al Padre’. Ossia, la presenza fisica nel mondo ha uno scopo che è il resuscitare dalla morte. Questa è la cosa importante. La presenza è un mezzo per il fine che è la Sua opera: il mistero di Pasqua. La presenza è in funzione dell’Eucaristia, della Pasqua”(Orientamenti, p. 325).Il memoriale che Egli lascia è il Suo Spirito resuscitato dalla morte, presente con tutto il suo mistero di morte e resurrezione, fatto vita per portare al Padre tutti quelli che celebrano la Pasqua, tutti quelli che celebrano la cena con Lui. La Chiesa primitiva non ha problemi a proposito di questa presenza”(Orientamenti p. 326).

Commento: Se non c’è cambiamento di sostanza (‘transustanziazione’) ma solo di significato in vista della celebrazione (‘transfinalizzazione’), allora nei frammenti eucaristici avanzati non ci sarebbe più la presenza del Cristo, perché questi cesserebbero di conservare la sua presenza, luteranamente solo simbolica. Nelle celebrazioni NC, infatti, non ci si preoccupa per i frammenti, e tanto meno di conservare le ostie dopo la celebrazione. Kiko e Carmen non capiscono, e perciò rifiutano la transustanziazione che non spiega, ma descrive il mistero che noi cattolici accettiamo con atto di fede, e cioè: “La conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo di Cristo e di tutta la sostanza del vino nel suo sangue; conversione singolare e mirabile che la Chiesa Cattolica chiama giustamente e propriamente transustanziazione” .

E' falso quello che afferma l'iniziatore del Cammino, che prende un pezzo di verità assolutizzato, tralasciando tutto il resto e determinando, perciò stesso un'eresia. Infatti la Chiesa insegna: Gesù non è presente nell’Eucarestia solo col ‘Suo Spirito resuscitato’, ma anche col Suo Corpo. L’Eucarestia non è solo proclamazione della Risurrezione, ma ripresentazione del sacrificio redentore di nostro Signore che ci ha salvati con la sua Morte e Risurrezione.


Le parole dell'Arguello spiegano perché i NC attendono di essere serviti seduti attorno ad una "mensa" - su cui troneggia un candelabro ebraico invece della Croce, come ben visibile nella foto a lato - in attesa del "carro di fuoco": la merckavà, anziché offrire "il" Sacrificio davanti ad un "altare"; atteggiamento di conio cabalistico più che cattolico... e che restino tuttora 'seduti', nonostante lo statuto dica diversamente, ci è stato testimoniato da quanto accaduto durante l'ultima veglia pasquale nella Basilica di S. Petronio di Bologna. Il 'seduti' o 'in piedi' (o, meglio, in ginocchio, come indica il Santo Padre) non è tanto una questione formale, ma c'è dietro una teologia diversa da quella cattolica. Ma nessun Pastore sembra preoccuparsene, se nella nostra Chiesa qualcosa di cattolico c'è ancora rimasto!

10 commenti:

  1. stupisce vedere come le architetture, le suppellettili, persino le icone siano sempre le stesse.
    E' una uniformità inquietante, ossessiva, imposta dall'iniziatore, che dà il senso dell'irregimentazione e della massificazione operata dalle rigide prassi, anch'esse le stesse in ogni luogo e in ogni tempo...

    RispondiElimina
  2. atteggiamento di conio cabalistico più che cattolico... e che restino "...tuttora 'seduti', nonostante lo statuto dica diversamente, ci è stato testimoniato da quanto accaduto durante l'ultima veglia pasquale nella Basilica di S. Petronio di Bologna. Il 'seduti' o 'in piedi' (o, meglio, in ginocchio, come indica il Santo Padre) non è tanto una questione formale, ma c'è dietro una teologia diversa da quella cattolica."

    ------------
    avete le prove?

    RispondiElimina
  3. Non avrei mai fatto un'affermazione non supportata da prove.
    In questo caso: la testimonianza diretta, non anonima, di una persona presente... e ne sono ben consapevoli anche tutti i neocat delle comunità emiliane presenti che dovessero leggerci e chissà quanti in quanti altri luoghi...

    l'importante è che siano loro a comprendere l'inganno di sentir (talvolta) dire che Cristo è morto per i nostri peccati e poi vivere tutt'altro nel rito, che dovrebbe essere il 'luogo' del vero culto a Dio e la ri-presentazione del Sacrificio di Cristo che porta alla e non parte dalla gratitudine e alla gioia del banchetto escatologico e, anzi, lo rende possibile anche nel senso che si tratta del Suo Vero Corpo e del Suo Vero Sangue e non di un simbolo che termina con la celebrazione...

    RispondiElimina
  4. Ma nessun Pastore sembra preoccuparsene, se nella nostra Chiesa qualcosa di cattolico c'è ancora rimasto!..

    La storia insegna che la Chiesa
    è forte quando ha il coraggio
    di tagliare, di potare i rami secchi.
    Dopo il Concilio di Trento,
    la Chiesa tagliò e i rami rifiorirono.
    Anche oggi bisogna tagliare
    ed estirpare la gramigna,
    perché è un errore
    lasciar coesistere “dialetticamente”
    un male col bene!

    RispondiElimina
  5. «Verrà un giorno, infatti,
    in cui non si sopporterà più
    la sana dottrina, ma,
    per il prurito di udire qualcosa,
    gli uomini si circonderanno di maestri
    secondo le proprie voglie,
    rifiutando di dare ascolto alla verità
    per volgersi alle favole...».
    (2.a Tm. 4,3-4)

    ...Se queste sono le modalità di presentazione dei neocatecumenali nel mondo, c'è da pregare perchè la Chiesa se ne liberi ben presto o che la Madre Celeste li converta tutti annientando i capi nelle loro eresie e modificando la loro zucca ! Inoltre essendomi informato ed avendo avuto riprova della loro liturgia bislacca, se non eretica, cerco di dissuadere ogni cattolico di là, dal frequentarli.Maria corredentrice aiutaci tu !...

    quando abbiamo letto la dichiarazione del Cardinale Rylko, fatta durante la conferenza stampa subito dopo la falsa consegna di questi statuti, che così recitava: -
    “Significa la conferma da parte della Chiesa dell’autenticità, della genuinità del carisma che sta alla loro origine nella vita e nella missione della Chiesa. In modo particolare, questo riguarda il Cammino che ha ormai lunga storia nella Chiesa, più di 40 anni, e porta nella vita della Chiesa tanti frutti, tante vite cambiate in profondità, tante famiglie ricostruite, tante vocazioni religiose, sacerdotali e tanto impegno a favore della nuova evangelizzazione. Quindi, è un momento di grande gioia per la Chiesa, un momento di grande gioia per la realtà ecclesiale che riceve questo riconoscimento.”- in noi è sorto come un fuoco che ci ha fatto come minimo gridare allo scandalo. Come si può accettare una dichiarazione che dica della Chiesa Cattolica: “Significa la conferma da parte della Chiesa dell’autenticità, della genuinità del carisma che sta alla loro origine nella vita e nella missione della Chiesa”? Impossibile, perché se la vera e gloriosa Chiesa Cattolica accettasse questi eretici, cesserebbe di essere Cattolica. Come si può accettare una dichiarazione, totalmente falsa, sui cosiddetti frutti di questo movimento: “In modo particolare, questo riguarda il Cammino che ha ormai lunga storia nella Chiesa, più di 40 anni, e porta nella vita della Chiesa tanti frutti, tante vite cambiate in profondità, tante famiglie ricostruite, tante vocazioni religiose, sacerdotali e tanto impegno a favore della nuova evangelizzazione”, che in realtà ha prodotto solo danni alla Chiesa e alle famiglie? E’assurdo, perché significherebbe prendere la verità e seppellirla in un mare di menzogne, che offendono in primis la Santità di Dio – il Quale è vindice del sangue degli oppressi! - e che offendono pesantemente tutte quelle persone che hanno avuto la vita totalmente distrutta da codesto “cammino di fede”, comprese moltissime persone che sono ancora nel Cammino e che non comprendono – perché totalmente plagiate – che ciò che ha ridotto in brandelli la loro vita è proprio quel Cammino che loro continuano ciecamente a venerare … e a considerare la loro unica salvezza!

    RispondiElimina
  6. nella prima lettera che avevamo mandato AL pAPA, noi avevamo affermato che codesti campioni di eresie non potevano accedere ai Sacramenti in quanto in maniera spudorata “impugnano le verità rivelate” e insozzano in particolar modo i Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza, quindi noi ci chiediamo se la Santa Sede, nelle persone che la governano, abbia deciso di annullare i santissimi pronunciamenti del Santo Concilio di Trento riguardo ai Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza nei confronti di persone che sfacciatamente e pubblicamente, dopo averlo fatto segretamente per quarant’anni, predicano proprio ciò che il Concilio di Trento condanna!
    Ciò è veramente gravissimo, perché codesti eretici, proprio in virtù del Concilio di Trento, dovevano già essere scomunicati da parecchio tempo, ma questo la Chiesa non lo ha fatto, anzi li ha avvallati e incoraggiati ad andare avanti.
    Ecco ciò che maggiormente li condanna, in riferimento al Santo Concilio di Trento, per quello che pubblicamente asseriscono.
    Codesti decreti del Concilio di Trento sono inequivocabili, quindi non si capisce perché la Chiesa, in chi la governa, non li applichi. Per noi è chiarissimo: i fondatori del Cammino Neocatecumenale sono anatemizzati proprio dalla dottrina, QUELLA VERA, DELLA CHIESA CATTOLICA, che restò tale fino a prima del Concilio Vaticano II, nel quale incredibilmente si decise che la parola “ANATEMA”, che viene da Dio e non dall’uomo, non valesse più, pertanto ci siamo chiesti se chi ha fatto questo sia da considerare “anatema” egli stesso … comunque questo lo lasciamo giudicare a chi ne sa più di noi … ma il sospetto resta grande.

    RispondiElimina
  7. perché io non sono S. Paolo e Kiko non è Cristo

    RispondiElimina
  8. E' incredibile come vi sputate addosso tutto questo veleno... non sono cattolico e neanche cristiano, mi fate proprio schifo a rimbeccarvi così per delle stupide questioni di rito, quando invece dovreste pensarla più semplicemente e più ecumenicamente. C'è gente fuori dalla Chiesa che è sicuramente meglio di voi.

    RispondiElimina
  9. Se non sei cattolico e neanche cristiano, come fai a giudicare, dall'esterno che le questioni riguardanti il Rito, che per noi è "Opera del Signore" per la nostra Redenzione, siano stupide e banali?

    Io non riconosco che ci sia veleno nelle mie parole, che cercano di esprimere la verità in cui credo e che cerco di vivere, nella consapevolezza che tutto quanto allontana da essa porta lontano dal Signore.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.