lunedì 24 giugno 2013

Kiko chiede soldi per selezionare e smistare seminaristi neocatecumenali

Il Cammino è nato
chiedendo soldi
Oggi commentiamo insieme una recente lettera di Kiko Argüello indirizzata alle comunità neocatecumenali, dove anche stavolta Kiko "bussa a denari". La lettera è interessante perché conferma alcune informazioni che i neocatecumenali di nostra conoscenza, furiosi, avevano sempre negato o minimizzato.
Roma, 13 giugno 2013

Cari fratelli,

Due righe per chiederVi un aiuto. Come gli altri anni il Seminario Redemptoris Mater
di Roma ci passa un conto di 350.000€ per finire l’anno; in più dobbiamo provvedere per la Convivenza dei nuovi candidati ai seminari dove sono anche invitati i seminaristi che debbono accogliere questi nuovi candidati. Ciò significa che sono circa 1.400 giovani.

Prima notizia: il solo seminario neocatecumenale R.M. di Roma costa al Cammino circa mille euro al giorno.

Da un seminario kikiano R.M.:
si noti la bislacca bimah ebraica
Una grossa struttura costa grosse cifre, è ovvio.

Ma la prima domanda che un qualsiasi cattolico si pone è: a chi appartengono, a chi fanno capo i seminaristi e futuri "presbiteri", dal momento che il seminario R.M. «passa il conto» a Kiko?

Seconda notizia: Kiko chiede soldi perché «dobbiamo provvedere per la Convivenza».

La parola "convivenza" indica un'attività neocatecumenale. Kiko scrive la lettera per chiedere soldi per "provvedere" a questa Convivenza, organizzata dal Cammino. Dunque un qualsiasi fedele cattolico si chiederà di nuovo: a chi appartengono quei 1.400 futuri seminaristi e futuri "presbiteri", dal momento che Kiko organizza e paga una "Convivenza" neocatecumenale appositamente per loro? (e "paga" nel senso che... che chiede i soldi ai neocatecumenali).

Ma sentiamo ancora Kiko per sapere quanto costa e a cosa serve tale "Convivenza":
La convivenza dura 5 giorni per prepararli, selezionare i candidati e smistarli nei diversi seminari. Il costo complessivo di questa convivenza per gli alberghi è di 500.000€. I ragazzi normalmente pagano un terzo di questa cifra. 
Il "profeta" ti porge da baciare
la "reliquia" da lui toccata
Kiko stima che il costo complessivo di cinque giorni di vitto e alloggio per 1.400 giovani sia di poco più di 350 euro a persona, cioè 70 euro al giorno, che è un prezzo turistico (cioè eccessivo) visto che riempiranno al completo parecchi alberghi per cinque giorni. Possibile che i vertici del Cammino siano così disorganizzati da non aver saputo spuntare uno sconto?

E se poi se tra collette e "ragazzi" non si dovesse raggiungere la quota di 500.000 euro, che si fa? Niente più convivenza? Si chiedono più soldi ai partecipanti? E se invece si supera di molto la quota di 500.000 euro, la prossima volta non ci saranno richieste di soldi?

Ma queste dei costi di vitto e alloggio sono questioni secondarie, che lasciamo alla riflessione di chi ha più tempo.

Infatti la terza notizia importante che stimola la riflessione di un qualsiasi fedele cattolico è il motivo per cui Kiko organizza la costosa "Convivenza": per «selezionare i candidati» e «smistarli nei diversi seminari».

Un qualsiasi fedele cattolico si chiede: che titolo ha Kiko per «selezionarsi i candidati» e «smistarseli» nei propri seminari R.M.?

I neocatecumenali ci hanno sempre urlato che i seminari R.M. non sarebbero "seminari kikiani", non sarebbero "seminari del Cammino", ma sarebbero a disposizione del vescovo, a servizio della diocesi, eccetera: ma allora perché Kiko organizza (e chiede soldi per) una Convivenza in cui lui (e chi per lui) seleziona e smista coloro che aspirano a entrare in seminario?

Allora hanno ragione tutti quelli che dicono che i seminari neocatecumenali R.M., nonostante le pompose parole ("diocesi", "missionari"), sono al servizio di Kiko anziché al servizio dei vescovi!

Ma sentiamo ancora Kiko:
Comunione "self-service"
in un seminario kikiano
Le fondazioni sia di Madrid sia di Roma - che sono a sostegno dell’evangelizzazione e dei diversi seminari – hanno il livello economico vicino allo zero. Grazie a Dio siamo sempre poveri e dobbiamo confidare nella Provvidenza del Signore. Data questa situazione Vi preghiamo di venirci in aiuto e Vi chiediamo con totale libertà di fare una colletta per ogni comunità. Il responsabile della Prima comunità raccoglierà per ogni parrocchia il contributo delle diverse comunità e lo invierà al conto della Fondazione di Roma. Come sapete questa Fondazione è sotto il controllo del Vicariato di Roma che sa che provvediamo all’aiuto del Seminario.

Il versamento va fatto:

FONDAZIONE FAMIGLIA DI NAZARET
[seguono dettagliate indicazioni e coordinate bancarie]
Quarta notizia: le fondazioni neocatecumenali sono rimaste senza soldi e pertanto è necessario fare "collette" in ogni comunità. Sempre a chiedere soldi in ogni occasione (e guai a chi non versa la decima!) Ma la libertà dei singoli di donare nel segreto quando vogliono e quanto vogliono, che fine ha fatto? Non si può attuare: c'è sempre una richiesta di soldi, c'è sempre una colletta che ti piove addosso all'improvviso. E che fai, ti tiri indietro? Kiko lo vuole! ti tiri indietro? Sei attaccato a Mammona! Sei in braccio al demonio!...

Seminaristi kikiani R.M.
si preparano a meditare
E poi i fratelli neocatecumenali, nel metter mano ancora una volta al portafoglio, potrebbero chiedersi: ma perché la selezione e lo smistamento dobbiamo pagarli noi? C'è proprio bisogno di radunare tutti insieme quei 1.400 ragazzi solo per dir loro chi deve partire e dove dovrà andare? Kiko organizza, sceglie, smista, e i neocatecumenali pagano...

Quinta notizia: il Vicariato di Roma «sa che provvediamo». Oh, certo che lo sa: ti pare forse che una struttura neocatecumenale che costa mille euro al giorno, nel Vicariato credano che si regga in piedi miracolosamente gratis?

In realtà, con questa non necessaria precisazione Kiko vuol sottintendere che il Vicariato di Roma (che pure ha sempre appoggiato il Cammino) non copre tutte le spese del seminario neocatecumenale. Piccolo spunto di riflessione: dunque anche nel Vicariato sono convinti che le vocazioni neocatecumenali servono solo al Cammino?

Speriamo che ci possiate aiutare per contribuire alla missione della Nuova Evangelizzazione.
Vi salutiamo con il bacio santo della Pace.
Sesta notizia: Kiko afferma a chiare lettere che la "Nuova Evangelizzazione" avrebbe a che fare con la "Convivenza di selezione e smistamento".

"Liturgia" insegnata nei R.M.:
balletti col girotondo,
bislacche "hannukkià" a 9 fuochi,
comunione "seduti"...
Quando Kiko parla di "Nuova Evangelizzazione", dunque, sta parlando di sé stesso!
Sta parlando delle sue iniziative, delle sue selezioni, dei suoi smistamenti!
Sta spudoratamente affermando che la nuova evangelizzazione indicata dagli ultimi Pontefici consisterebbe in lui stesso!

Le vocazioni a Kiko infatti non possono essere "selezionate e smistate" dai vescovi, ma solo dal laico Kiko e dai suoi emissari: lo esige la "nueva evangelizzazione", cioè Kiko stesso, che perciò comanda che in ogni comunità si faccia un'ulteriore raccolta offerte.
Come sapete la missione nelle piazze è stata una vera bomba: sono tutti contentissimi. Tantissimi lontani dalla Chiesa si sono avvicinati a Cristo: circa 20.000. Stiamo ancora raccogliendo dati e Vi terremo aggiornati.
Settima notizia: la Grande Missione Kikiana nelle piazze (diecimila piazze) ha fruttato nientemeno che l'avvicinamento di ventimila "lontani" (una media di due ogni piazzata, così le "piazzate" con zero "avvicinati" non avranno da piangere). Sinceramente, sembra un risultato un po' misero: settimane di imbarazzante caciàra nelle piazze per... una media di due "lontani" a comunità? Tutto qui? Ogni comunità è stata vista e soprattutto sentita da migliaia e migliaia di persone, di cui mediamente solo due persone si sono avvicinate senza andarsene ridendo o sbadigliando?

Invece per Kiko è un successone, una vera bomba, un ennesimo "20.000" (ricordate Kiko? "ventimila preti per la Cina": il 20.000 dev'essere il nuovo numeretto alla moda nel Cammino)... ventimila nuovi possibili adepti per il Cammino e stanno ancora "raccogliendo dati" (quali dati? da chi? su chi? a che scopo? forse che ci sono comunità ancor oggi recalcitranti a dire che ci sono dei "lontani" che si sono avvicinati?) Chissà poi quanti di questi 20.000 supereranno l'infangatura della prima cosiddetta "catechesi" neocatecumenale...

Sono tutti «contentissimi», così come erano «contentissimi» Kiko, Carmen e Pezzi nel ricevere la fatidica lettera del card. Arinze contenente le «decisioni del Santo Padre», che in privato definirono: «catastrofe, siamo persi, qui finisce tutto!» (il che fa sospettare che anche stavolta Kiko anziché dire "catastrofe! solo 20.000!" abbia detto "contentissimi")... 
Il Papa Francesco ci sorprende sempre e ora dice che dobbiamo andare ai lontani: Bravo!
Speriamo che ci possa ricevere presto. Pregate per noi, in particolare per Carmen che sta un po’ meglio.
Da un seminario kikiano R.M.:
"tabernacolo a due piazze":
Bibbia e Ss. Sacramento
posti sullo stesso piano
(anzi: la Bibbia sta sopra!)
Ottava notizia: se il Papa dice qualcosa che fa comodo alla propaganda del Cammino ("andare ai lontani") allora il Papa è "bravo!"

Se il Papa invece dice qualcosa di scomodo, allora «catastrofe! siamo persi! qui finisce tutto!»

E infine, finalmente compare qualcosa che non è né propaganda neocatecumenale né richiesta di soldi: la richiesta di preghiere per la salute della Carmen Hernàndez.

Insomma, con questa lettera di Kiko conferma personalmente tante obiezioni e perplessità espresse contro il Cammino, sia da parte nostra che da parte di tantissimi cattolici che non conoscono questo blog:

  1. i seminari kikiani R.M. costano ai neocatecumenali un sacco di soldi...
  2. ...soldi che Kiko chiede di continuo... (ma allora chi "governa" quelle vocazioni?)...
  3. ...soldi per "Convivenze" per selezionare e smistare i seminaristi neocatecumenali
  4. tutte le comunità kikiane devono fare "collette" per pagare
  5. infatti evidentemente il Vicariato non collabora abbastanza
  6. Kiko dice che quel suo «selezionare e smistare» sarebbe Nuova Evangelizzazione
  7. nel chiedere soldi, Kiko ha ancora bisogno di vantare il successo della Grande Missione Kikiana nelle Piazze
  8. quando il Papa dice cose gradite al Cammino, è «bravo!»
Aggiornamento: anche nel 2014, puntualissimo, Kiko è tornato a chiedere soldi per lo stesso motivo...

30 commenti:

  1. 350.000€ di "conto" del seminario kikiano R.M. di Roma.

    Più almeno due terzi dei 500.000€ necessari a «selezionare e smistare» millequattrocento ragazzi che si erano "alzati" nell'ultima autocelebrazione di Kiko (ma non erano cinquemila? tremila? duemila? e devono essere ulteriormente "selezionati"? ma allora le "alzate" sono una gran pagliacciata? e perché c'è bisogno di radunarli per effettuare lo "smistamento"? è mica una specie di mercato delle vacche?).

    Insomma, cari fratelli del Cammino, mettete (nuovamente) mano al portafoglio e fate uscire questi 700-800.000€: ne va della vostra cosiddetta «nueva evangelizzazione», cioè la selezione e lo smistamento...

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  2. neocatecumenali ci hanno sempre urlato che i seminari R.M. non sarebbero "seminari kikiani", non sarebbero "seminari del Cammino", ma sarebbero a disposizione del vescovo, a servizio della diocesi, eccetera: ma allora perché Kiko organizza (e chiede soldi per) una Convivenza in cui lui (e chi per lui) seleziona e smista coloro che aspirano a entrare in seminario?

    IL VESCOVO CHIEDE A KIKO SEMINARISTI PER IL PROPRIO SEMINARIO E KIKO PROVVEDE A OGNI CONVIVENZA OVE POSSIBILE A INVIARGLIELI.

    Siete dei FENOMENI DI INTELLETTO!

    Le spese in più sono per i viaggi dei seminaristi e debiti accomulati in precedenza! Ma fatto sta che ve frega a voi! Siete Equitalia! Vorreste un poco di quei soldi per voi? Oppure siete fra quelli che pensano che con un anello del papa ci sfamano l'africa... Siete dei Beghini, RANOCCHIE D'ACQUA SANTIERA, dei Tiepidi e sapete cosa succede ai tiepidi vero?

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  3. Non capisco dove stia il problema che i neocatecumenali spendano un sacco di soldi per seminari e convivenze... se scopri che con quei soldi kiko va al casino, si compra villette a taormina, organizza festini con prostitute allora ci sta un post “scandalo! Kiko chiede soldi per seminari e li spende in prostitute!“

    Ma un articolo “kiko chiede soldi ai neocatecumenali per seminari e convivenze, i neocatecumenali glieli danno e lui li spende per seminari e convivenze“

    Dov e il problema? Dove lo scandalo?

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  4. Non voglio essere Off Topic, ma desidero fare una puntualizzazione con questa frase del buon Vecchia Volpe:

    "il "Campione statistico" di quelli che scrivono sul tuo blog o altri similari è quello che in statistica si chiama, semplicemente, Campione non rappresentativo."

    Desidero confutare questa tesi dei nc che farebbe passare quello che ho detto del cn come "mie personali valutazioni". La realtà è assai diversa.

    Sono stato in cammino per oltre 15 anni, molti dei quali itinerante, ho avuto modo di conoscere il cammino in molteplici realtà, non solo italiane, ma anche in altri paesi (Spagna, Canada, Asia). Molto di quello che dico è una chiara esperienza maturata in questo tempo e nelle molteplici differenti situazioni.

    Quando affermo che oltre la metà di chi inizia il cammino non lo porta a conclusione non è "la mia personale opinione"; ma un dato riscontrabile dalla maggioranza delle comunità presenti.

    Quando affermo che il cammino dopo un certo numero di anni non si espande nelle parrocchie se non per mezzo dei figli dei camminanti è anch'esso un dato riscontrabile andando in parrocchie di "lungo corso" del cammino.

    La stessa Alessandra ammette che nella comunità dei figli sono tutti ragazzi con solo 2 adulti. Tanto per chiarire.

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  5. Io posso confermare quello che dice C. per quanto riguarda la mia comunità di origine. Alla convivenza di fine catechesi iniziali eravamo più di 50 persone, e tutti abbiamo cominciato il cammino. Dopo qualche anno, poiché eravamo rimasti veramente in pochi (20-25 persone, di cui assidui circa 10-15), ed eravamo sempre gli stessi a fare le preparazioni, ci fu una fusione con la comunità successiva (che a sua volta aveva già subito due o tre fusioni).
    Attualmente della mia comunità di origine saranno circa 15-20 persone, e solo qualcuno è veramente assiduo.

    La comunità complessivamente sulla carta conta più di 50 persone, che provengono da 3 o 4 anni diversi di catechesi iniziali.
    Nella pratica nelle normali celebrazioni in media non si superano i 20. C'è sempre uno zoccolo duro di una decina di persone e gli altri ruotano.

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  6. Le spese in più sono per i viaggi dei seminaristi e debiti accomulati in precedenza!

    Si risparmierebbero un sacco di soldi da spendere per la Nuova Evangelizzazione se anziché estrarre al lotto per decidere dove mandare i seminaristi (non si getta la sorte su cose tanto serie!) si decidessero le destinazioni in maniera oculata. Ad esempio perché mandare un romano a Boston, e contemporaneamente un bostoniano a Roma? Forse che Kiko non ha l'ispirazione dello Spirito Santo per decidere in maniera ponderata dove assegnare i seminaristi, in modo da minimizzare gli sprechi e ottimizzare le risorse?

    Ma fatto sta che ve frega a voi! Siete Equitalia! Vorreste un poco di quei soldi per voi? Oppure siete fra quelli che pensano che con un anello del papa ci sfamano l'africa... Siete dei Beghini, RANOCCHIE D'ACQUA SANTIERA, dei Tiepidi e sapete cosa succede ai tiepidi vero?

    Ah questa dei tiepidi è famosa! Chi non è un fervoroso neocatecumenale, onnipresente e completamente aderente al verbo kikiano è considerato un tiepido! Chi mette in dubbio la parola dei catechisti e snobba la comunità è un tiepido! A tal proposito si cita l'Apocalisse per far venire il senso di colpa a chi non va in comunità: "Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca".
    Capito cari fratelli che vi ostinate a non voler sganciare i quattrini (il malloppo!) per la causa di Kiko? Siete dei tiepidi! Se non date il vostro denaro, Dio vi vomiterà dalla sua bocca!

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  7. @ 1kikos che dice: (anzi urla)
    IL VESCOVO CHIEDE A KIKO SEMINARISTI PER IL PROPRIO SEMINARIO E KIKO PROVVEDE A OGNI CONVIVENZA OVE POSSIBILE A INVIARGLIELI.

    ma quali "propri" seminari (del Vescovo)!!!

    Questi ragazzi, tutti neocatecumenali, entreranno tutti NON in seminari diocesani ma in seminari redentoris mater
    che sono i seminari inventati da kiko
    .

    Dove c'è una preparazione tutta neocatecumenale, compresa l'eucarestia da seduti e dove vige la "nuova estetica" kikiana e le catechesi/insegnamenti kikiane!

    Non scordiamoci che questi seminaristi sono obbligati a continuare il cammino NON in seminario ma nelle comunità delle parrocchie il piu' vicine possibili al seminario e che, una volta (forse) diventati
    "presbiteri" proseguiranno il cammino NC!
    Risponderanno ai catechisti e alle loro domande intime e obbediranno (famoso arcano dell'obbedienza) ai catechisti.

    Si sottoporranno quindi a passaggi e scrutini proprio come se continuassero ad essere dei "semplici" fratelli di comunità NC.
    Se supereranno questi veri e propri esami potranno andare avanti nel "cammino" altrimenti saranno fermati dai catechisti.
    E questo a prescindere da quello che studiano e fanno in seminario e a prescindere dal giudizio del loro Rettore.
    E poi, una volta presbiteri (quelli che ci arriveranno perchè molti escono dopo pochi anni o addirittura mesi) saranno a disposizione della diocesi e del Vescovo solo per 5 anni e poi saranno inviati da Kiko dove lui lo ritiene piu' utile per "l'evangelizzazione CnC" !!!

    E per i debiti accumulati nel tempo e che tutti i fratelli delle comuntà dovranno ancora una volta pagare
    ti ricordo che non sono piovuti dall'alto ma che sono stati accumulati proprio per seguire le manie di grandezza del fondatore.
    Guarda il viaggio in giro per il mondo per la "sinfonia di kiko chi glielo ha pagato secondo te a quei 200 e piu' neocatecumenali?
    I fratelli delle comunità!
    E ti ricordo che ci sono famiglie che vivono con 1000/1500 euro al mese e che tra decime, collette extra per la comunità e per i catechisti itineranti, i seminari i viaggi e le convivenze, si tolgono 300/350 euro al mese!!
    E ti assicuro che molte persone non ce la fanno piu'!

    Qui mi sembra che l'unico che chiede soldi è solamente kiko
    quindi non sviare il problema con insulti e malignità!

    Anche se, a dire il vero, questo atteggiamento non stupisce piu' nessuno perchè molti tombini sono stati aperti e quello che ne sta escendo non è certo l'odore di margherite e gigli.

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  8. 350.000 euro semiario
    500.000 euro selezione e smistamento
    ieri chissà quanto sarà costato il concerto... e kikko dice che sono poveri e nella provvidenza di Dio??
    Kiko kiko... a S.Francesco lo fai rivoltare... quanta opulenza...

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  9. Vado anche io OT (ma non troppo, perché credo che tutto stia negli Orientamenti, anche e soprattutto la perenne richiesta di quattrini).
    Ho notato, negli ultimi tempi, non solo nell'altro blog, anche in colloqui che ho avuto nel mondo reale, il tentativo di sminuire l'importanza che gli "Orientamenti alle equipes di catechisti" hanno avuto per decine di anni nella formazione dei neocatecumenali. Ciò nonostante si sappia bene - e lo si può evincere anche dalle catechesi recentemente attuate nelle piazze e disponibili in Youtube - che gli Orientamenti sono i testi sui quali i catechisti NC si sono preparati, fino all'apprendimento a memoria.
    Lascio perdere le cosiddette "approvazioni" del Direttorio (corretto o meno che esso sia stato): nella sua segretazione, io mi limito a leggere quello che certamente è stato insegnato per decenni. Sono stati corretti, gli Orientamenti? Bene, vuol dire che presentavano errori. Non sono stati corretti? Male, vuol dire che s'insegna ancora quello che è stato insegnato per decenni.
    Chi, come Vecchia Volpe, mi rivolge argomentazioni di questo tipo:
    "Non puoi ragionevolmente pensare cosa penso io dall'esame di frasi completamente decontestualizzate ed analizzate senza alcun riferimento al linguaggio, al retroterra filosofico ed esistenziale di chi le ha pronunciate in un contesto, non di scrittura, ma di catechesi..."
    dimostra di aver ragionato poco sugli Or. alle equipes di catechisti NC.
    Non ha compreso, in primo luogo, la notevole coerenza dei testi che è propria di un contesto non orale, bensì di scrittura meditata; non ha compreso lo sviluppo di una pratica educativa che si fonda su pochi concetti (il riconoscimento del peccato, la liberazione dagli idoli, la funzione essenziale del Cammino nella salvezza quale itinerario nel quale "si prende l'olio", della convivenza "dalla quale dipende ora, forse, tutto il vostro futuro", del Cammino che conduce a una "elezione"). Pochi concetti ripetuti decine di volte, talora con simbolismi più o meno simili, come le centinaia di ricorrenze dei vocaboli più presenti (peccato, idolo, denaro...).
    E' quasi impossibile "decontestualizzare una frase " - accusa che fu portata da Kiko a padre Zoffoli, questa - tanti e tali sono le connessioni e i riferimenti incrociati tra i vari OR., le circolarità testuali, le ripetizioni di concetti fino alla noia, gli esempi allucinanti (vedi storia del miliardario finito all'Opus Dei) a supporto del Cammino/verità contro le altre istituzioni della Chiesa/'surrogati'. Il problema, ancora per esempio, non sta nel fatto che le "esegesi in chiave catecumenale" del cieco nato o delle vergini stolte o del fico sterile siano assolutamente irricevibili: ci sono stati grandi papi e santi che hanno formulato esegesi poi confutate a ragione (penso all'omelia di San Gregorio Magno e alle sue ipotesi sulla Maddalena, per esempio). Il problema è che la linea esegetica delle catechesi di Kiko non è emendabile, a meno di non voler rendere incoerente lo sviluppo dei testi. Si crede veramente che con quel bel po' di porporati che Kiko frequentava e frequenta non conosca il senso del fango o delle vergini stolte e dell'olio o del fico sterile nella tradizione esegetica? Il problema è che il fango DEVE simboleggiare i peccati (che Cristo avrebbe mostrato al cieco), che l'olio si DEVE prendere nelle convivenze del Cammino, che il fico sterile DEVE intendere i fratelli che mormorano. Se si correggono queste interpretazioni, salta tutta la continuità di senso, salta tutto il "retroterra filosofico". E lo stesso vale per ogni altro contenuto.

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  10. Ha Kiko è stato permesso di far nascere come funghi senza controllo ne regole seminari innumerevoli sparsi per il mondo che non hanno la forza di autosostenersi, mi sembra logico che i nc debbano farsi carico di queste manie di grandezza del loro capo, sembra normale che debbano anche sostenere i viaggi, i concerti di questo signore che hanno deciso di seguire, perché lui stesso ha puntato economicamente su di loro, è sicuramente una garanzia che ha dato ai Vescovi, altrimenti non avrebbe avuto facili permessi per aprirli, in fondo ha creato delle catechesi appropriate affinché le persone si spogliassero per il Cammino.

    Kiko ha inoltre bisogno di dimostrare alla Chiesa i numeri, quanto più ne dà tanto più sale la sua potenza e notorietà, tanto più può ottenere approvazioni, numeri dei seminari, delle comunità, delle alzate, delle nazioni che invade, dei lontani avvicinati, che siano poi numeri sproporzionati, irreali, non importa chi mai potrà contraddire i "macelli" che fa l'uomo della nuova evangelizzazione.

    Quanti sacerdoti in un anno si sono formati nei seminari nc??? c'è una cifra che sia reale? chi mai potrà darla? naturalmente solo Kiko.

    Se avesse un po di umiltà, nelle difficoltà dovrebbe cominciare a stringere la cinghia, eliminare qualcosa, ammettere che ci sono dei limiti, anche nel chiedere oltre il possibile alle famiglie nc, perché il mondo fuori dalla comunità e molto diverso, non va secondo le visioni di Kiko.

    Con l'argomento nuova evangelizzazione, Kiko fa credere di essere l'unico referente nella Chiesa, così può ottenere attraverso una pressione economica e psicologica oltre quello che realmente serve, di questo lui ne è certo, i camminanti sono a lui sottomessi. E credo che solo loro possono fermarlo, semplicemente non corrispondendo alle sue volontà.

    Ho appena ascoltato il video dell'omelia di Scola nel Duomo di Milano in occasione della festa del fondatore dell'Opus Dei un'omelia per i tempi moderni, molto attuale, concreta, dove ogni fedele può riconoscersi e mettere in pratica la propria "nuova evangelizzazione" nella piena libertà. Consiglio di ascoltarla possiamo tutti riflettere su cosa dice la Chiesa di Cristo e quella di Kiko.

    Come consiglio di leggere nel web una famosissima omelia "Amare il mondo appassionatamente" basta cliccare il titolo e impareremo tutti da parole molto semplici e scontate cosa significa mettere in azione la nostra fede, dimostrarla e viverla nella piena libertà, senza fare nulla di pazzesco, ma essere semplicemente noi stessi alla luce delle parole di Gesù.

    Rosy

    Ps grazie Lino per il ricordo che di tanto in tanto porti di don Lino, mi mette sempre un po di tristezza, come aver visto quel confessionale vuoto come lui lo ha lasciato.

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  11. @UNKIKOS


    sei stato lobotomizzato da giovane, appena entrato nella setta NC?

    Non perdere tempo ha rispondere, si capisce comunque...

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  12. UNKIKOS ha detto...
    "Siete dei FENOMENI DI INTELLETTO!
    ...Siete dei Beghini, RANOCCHIE D'ACQUA SANTIERA, dei Tiepidi e sapete cosa succede ai tiepidi vero?"

    E tu sei un FENOMENO di MEMORIA. Sì, lo so cosa succede ai tiepidi. Anche tu lo sai, noto; io so dove l'ho letto; provo a indovinare, invece, tu da dove l'hai sentito:
    "Il catecumenato è tipo di tutta la vita cristiana. Per questo l'Apocalisse è scritta in questa chiave catecumenale. E abbiamo scelto una lettura importante. Dice il Signore: Conosco la tua condotta, so che
    non sei né freddo né caldo; magari fossi freddo o caldo; sto infatti per vomitarti dalla mia bocca perché sei tiepido.
    Uh, Dio che vomita dalla sua bocca! Che cose! Chiaro, ci siamo abituati a un Dio dolciastro, di certe immagini del Sacro Cuore, con la manina così e con le sopracciglia depilate!...
    "
    (Cfr. OR. ALLE ÉQUIPES DI CATECHISTI Vol. 2: Convivenza: PRIMO SCRUTINIO, p. 99).

    Come Volevasi Dimostrare nel mio commento precedente.
    Ma non ti vergogni - aggiungo al commento di Sebastian - di argomentare per slogan tratti dagli Orientamenti?
    Non sei un FENOMENO DI INTELLETTO, tu, credimi! Magari chiedi conferma a Vecchia Volpe di questo mio giudizio, Vecchia Volpe che i suoi studenti che imparano a memoria senza aver capito li riempie di debiti :-)

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  13. "Ho letto che C. dell'osservatorio e' stato itinerante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!. Caro Fratello non ci crede nessuno. [...] Sei come gli altri uno sparastronzate.[...] Tu in quindici anni di cammino sei partito itinerante e hai cambiato almeno tre equipe e tre paesi?????? Portami le prove e io non faccio piu' il cammino!!!!!!!!!!"

    Caro Antonio, debbo dire una cosa: leggendovi sto cominciando a rivalutare i miei vecchi ex catechisti.
    Seppur li avessi disprezzati a suo tempo debbo riconoscere in verità che erano nc molto più decenti di voi. In questo debbo pubblicamente rivalutarli!

    Il vostro problema, purtroppo, è che non riuscite ad accettare critiche. Sapete solo insultare gli altri. Fatevi un esame di coscienza.

    Per quanto riguarda gli interrogatori, spiacente per te ma io non accetto diktat da neocatecumenali, falli a fare ai tuoi catechisti.

    Non mi credi? Sei libero, non sono Kiko. Non sei obbligato a credere a C.!

    Se mi vuoi porre domande, falle in modo educato, forse possiamo riparlarne.
    Quei toni usateli in comunità, le vostre, almeno. Dove andavo io il livello era più alto.

    Tu continua tranquillo il tuo cammino di fede, lungi da me l'idea di scandalizzare un "piccolo", io parlerò del cammino e delle mie esperienze come e quando riterrò opportuno, quando ce ne sarà occasione e come lo vorrò io per far capire a chi non vi conosce cosa vuol dire fare il cn, non preoccuparti.
    Tu, piuttosto, confutami quello che ho detto finora, se vuoi.

    Buonanotte

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  14. Rispondo a Cristiano e ad "Unkikos", che mi sembrano la stessa persona.

    La faccenda della selezione e dello smistamento dei seminaristi è più tragica che comica.

    La propaganda neocatecumenale dice che i vescovi chiederebbero seminaristi.

    Ma questa è un'emerita panzana: infatti i vescovi hanno bisogno di sacerdoti, non di seminaristi. Tanto più che un seminarista deve fare tutto il "cursus" di studi e formazione prima di diventare prete (e che facciamo? prenotiamo "un seminarista" e aspettiamo 7-8-9 anni?)

    E poi, quanti anni può "durare" un presbitero R.M. prima che Kiko lo selezioni e lo smisti dove fa comodo al Cammino? Tre anni? Quattro?

    Infatti i vescovi che accettano di avere un seminario R.M. in diocesi non ne guadagnano veramente in termini di "clero" o di "pastorale". A meno che Kiko non gli "smisti" diaconi pronti pronti da ordinare. Il problema dei vescovi con pochi preti, è che hanno bisogno di preti, non di seminaristi.

    Tutto questo i neocatecumenali lo sanno benissimo. Ma mentendo vengono qui a inventarsi la panzana che i vescovi "chiedono seminaristi" allo scopo di avere dei seminaristi...

    Ricordiamoci inoltre che un seminarista non è un "prete pronto da sfornare entro XYZ anni.

    La "formazione al sacerdozio" significa che un seminarista può abbandonare (o essere mandato via per giusti motivi) anche l'ultimo giorno di seminario.

    Dunque la panzana del "chiedere seminaristi" equivale a chiedere biglietti "vincenti" della lotteria.


    Vorrei rispondere anche al commentatore delle 16:49 che critica questa pagina senza averla letta.

    Se nel Cammino uno matura il desiderio di diventare sacerdote, è la Chiesa o è Kiko a dover decidere modi e tempi?

    Dunque Kiko che "chiede soldi" per «selezionare e smistare» i ragazzi che si sono "alzati", sta facendo due soprusi:

    1) alla Chiesa, perché i singoli seminaristi potrebbero benissimo presentarsi al loro vescovo e dirgli che dopo il sacerdozio saranno disponibili ad andare in missione (esiste per esempio l'istituzione del Fidei Donum ma le possibilità reali sono molte di più)

    2) al Cammino, perché Kiko per l'operazione di selezione e smistamento chiede soldi ai neocatecumenali. Ricordiamoci che la "Convivenza di Selezione e Smistamento" (500.000€) non ci sarebbe stata, se i singoli seminaristi fossero andati dai rispettivi vescovi.

    Ma evidentemente Kiko se ne infischia del parere dei vescovi. Vuole che i vescovi gli "chiedano" i seminaristi, vuole che gli "chiedano" di avere un seminario R.M. in diocesi, e se i vescovi non "chiedono", allora, che so, magari si può lavorare sottobanco per convincerli...!

    Dopotutto Kiko spenna per bene i suoi polli.

    I quali non hanno la possibilità (che invece hanno tutti i cattolici normali) di mandare offerte rigorosamente anonime a comunità religiose e case di formazione.

    Infatti, se ai Camminanti è richiesto di dare tutta la generosità alla Comunità (addirittura pianificando corsi di economia domestica per essere «generosi al massimo con la Comunità»), potranno mai donare con gioia a qualcuno che non è del Cammino? (anzi: gli rimarranno mai dei soldi che si possono donare senza affamare la propria famiglia?)

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  15. Ieri in occasione della sinfonia di kiko in omaggio(????????) alle vittime dell'olocausto, in studio a tv 2000 c'era un sacerdote fresco fresco diventato tale, del cammino, che giunto negli studi televisivi direttamente dal redemptoris mater, spiegavano con stile neocat..la diretta...per mettere su quel po po di roba che abbiamo visto in tv, ce ne vogliono di appoggi, altro che provvidenza.. Fulvio

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  16. @ by Tripudio ha detto...
    "Rispondo a Cristiano e ad Unkikos, che mi sembrano la stessa persona"
    E' Vecchia Volpe, caro Tripudio. Devi "contestualizzare" le "Ranocchie di acquasantiera". Diciamolo pure una biscia di Mikwa :-)

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  17. @Tripudio

    Me sa che il messaggio di Cristiano non è stato pubblicato.

    Voglio scrivere due parole sui seminaristi e sacerdoti RM. La questione mi tocca da vicino, giacché ho alcuni amici seminaristi e sacerdoti (pardon, presbiteri) del Redemptoris Mater.

    1) Come è stato detto, i seminaristi e presbiteri RM rispondono prima di tutto ai propri catechisti e al catechista del seminario che è quello che fa gli scrutini. Ad esempio ci sono varie tappe, come la Admissio, che prevedono uno scrutinio. Nel RM di Roma è Kiko in persona a fare questo scrutinio e quindi a decidere se il seminarista può andare avanti nella propria formazione spirituale di sacerdote. Contemporaneamente, il seminarista deve fare il CN in una comunità vicina al seminario, con le varie tappe e scrutini condotti dal catechista di quella comunità.
    All'interno del seminario c'è anche una figura che chiamano "Direttore spirituale", che in realtà fa semplicemente da confessore (la vera direzione spirituale la fanno i catechisti).

    2) Ai seminaristi viene inculcata una precisa idea di missione, che è esclusivamente quella neocatecumenale. Ovvero: missio ad gentes o itineranza. In queste missioni il ruolo del presbitero è lo stesso che ha nelle comunità: presiedere alle celebrazioni. La catechesi e la pastorale sono portate avanti dai catechisti responsabili della missione.
    Ad ogni modo, il seminarista viene formato con questa mentalità. Infatti parte integrante della formazione consiste nell'andare nei mesi estivi in itineranza, ovvero andare in qualche missione neocatecumenale in giro per il mondo.
    Tuttavia, quando diventerà sacerdote, potrebbe benissimo finire come vice-parroco in una parrocchia dove non c'è il cammino, o addirittura ci sono persone ostili al CN, magari il parroco stesso, e magari il vescovo non ha intenzione di mandarlo in missione perché ha bisogno di preti in diocesi. A questo punto sono dolori. Tutto questo rappresenterà la nuova croce di cui l'ormai presbitero si lamenterà quando farà la risonanza o il giro di esperienza (o lo scrutinio) nella sua comunità.
    Ma la missione non è anche la vita di tutti i giorni? Forse in parrocchia non ci sono persone bisognose? Forse il CN è l'unico mezzo con cui un prete RM può compiere la propria missione? Non è in grado di creare gruppi di preghiera, di studio delle scritture, pellegrinaggi che prescindano dal metodo neocatecumenale! Pastorale giovanile omologata anch'essa al metodo neocat (pellegrinaggi, scrutatio mensili, post-cresima).
    Pertanto questi preti che contributo danno alla Chiesa di Dio? Niente! Contribuiscono solo all'espansione del CN!
    Di tutti i sacerdoti RM formati fino ad oggi, sono una minoranza quelli che hanno a cuore la Chiesa prima che del CN.

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  18. 3) I preti RM non fanno nulla. Nella mia parrocchia ci sono dei preti che durante il giorno non si vedono mai. Spuntano fuori solamente alle eucaristie NC e ai rinfreschi (e per fortuna anche alle messe standard della parrocchia). Tutto il resto viene delegato ai laici.
    Ciò è dovuto al fatto che tutto ciò che non è il CN è considerato futile.
    Inoltre sono dei pessimi confessori. Di solito quando confessano pensano ad altro, alcuni mandano SMS col cellulare, o leggono il giornale. A volte non ti fanno inginocchiare, o non ti fanno dire l'atto di dolore, o mentre lo reciti ti parlano sopra per fare la preghiera di assoluzione (sono abituati a fare le cose in fretta e furia).
    L'unico consiglio che sanno darti è "vai in comunità", "fai il cammino". Poi può capitare di sentirti dire "è necessario che tu abbia peccato, Dio lo permette perché tu possa sperimentare che hai bisogno di lui".
    Allora se i sacerdoti formati nei Redemptoris Mater sono questi, a cosa giovano alla Chiesa e ai fedeli?

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  19. Questa notte ho tempo libero e posso scrivere, tra una pausa del mio lavoro, qualcosa a proposito dei seminari RM.

    Qualcuno ha scritto sul perché Kiko faccia seminari sparsi e mandi le persone “da una parte all’altra del mondo”. Che bisogno c’è di mandare un ragazzo di Boston a Roma ed un ragazzo di Roma a Boston? Qualcuno ha detto.

    Teoricamente nessuna, è una cosa senza senso, oltre ad avere un dispendio di risorse economiche ed umane non indifferente…
    Ma, anche in questo caso, il cammino sta svolgendo una ASTUTA strategia per la formazione dei propri amministranti.

    La formazione di un giovane seminarista, infatti, deve essere fatta facendo “tagliare tutti i ponti” con la sua famiglia, anche la comunità di origine.
    Chi andrà a fare il presbitero del Cammino, dovrà rendersi disponibile ad andare “dove il cammino lo richiederà”, esiste in rete una testimonianza di Franca Passoni che descrive molto efficacemente cosa significhi andare in un seminario RM, con il fratello mandato in Australia a Sidney, e nel frattempo nel seminario di Lugano, (il suo rettore, don Mario Trulio, lo conobbi personalmente, debbo dire che all’epoca mi fece una ottima impressione, tipico carattere campano, mi si mostrò molto cordiale, ma è anche vero che io non ero li come seminarista).
    La sua lettura non può che essere edificante, soprattutto nella sua drammaticità. Ricordo, inoltre, che il blog dedicò ai seminari RM un articolo molto interessante proprio un anno fa:
    http://neocatecumenali.blogspot.it/2012/06/unaltra-pista-di-riflessione-gli-ex-dei.html
    (continua)

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  20. (segue)
    Il punto, però, è che il seminario RM, in realtà, non è un vero e proprio seminario. Alcune strutture più grandi ce lo fanno anche assomigliare, come qello di Roma, ad esempio, come quello di Brasilia o di Varsavia…
    Ma tanti, però, non sono che piccoli centri, addirittura “case” con nemmeno 10 seminaristi.
    In questi centri non esiste nessun percorso formativo scolastico, nulla di nulla. Il seminario RM è un luogo dove l’individuo viene sostanzialmente “fiaccato” nella suo io. Serve per creare ad hoc persone devote al 100% al cammino. Se non si è sicuri di un "candidato" non ci si fa scrupoli nel tenerlo anche anni ed anni!

    Mentre un seminario diocesano forma un prete in un tempo di circa 5 anni, nel seminario RM questi tempi si ALLUNGANO in maniera esponenziale. Ho conosciuto personalmente persone che erano in seminario e dopo addirittura 10 anni ancora non sapevano quando sarebbero stati ordinati (e se lo sarebbero stati, perché ho anche visto gente mandata via dopo 8-9 anni in seminario, con il cn non si scherza, se non gli vai a genio non si fanno scrupoli).

    I periodi di studio vengono intervallati da una serie di missioni e periodi di itineranza che possono durare anche due anni consecutivi.

    Gli studi, spesso, sono solamente aleatori, in remote località dell’Asia e dell’Africa non esiste nessuna scuola che i seminaristi possono fare.
    Il clima è duro per quel che ho potuto sapere, perché per molti ragazzi, specialmente provenienti da paesi poverissimi, tornare a casa rappresenta tornare in contesti molto poveri e disagiati.

    Quindi, il seminario RM non c’entra assolutamente nulla con il seminario diocesano. Sono due concezioni completamente differenti.

    I seminaristi non sono “richiesti” dai vescovi, ma i catechisti propongono il seminario RM come una “bellissima realtà”, fatta di multiculturalità e di abbattimento delle barriere culturali e linguistiche.
    Sulla carta sarebbe bellissimo, peccato che io abbia potuto vedere con mano che questo non è affatto così. Spesso questi ragazzi messi da un giorno all’altro tutti insieme generano difficoltà di adattamento non indifferenti. In un seminario in Asia si raccontavano di situazioni davvero drammatiche.

    La stragrande maggioranza dei seminaristi, lascia nei primi anni. Sono pochissime le “alzate” che concludono il loro percorso.
    Nulla di strano, è normale che sia così, peccato che Kiko si “dimentichi” di fare il computo (nei suoi “numeroni”) con quelli che lasciano. Il quadro sarebbe assai meno lusinghiero.
    Infatti, se le comunità hanno tassi di abbandono alti intorno almeno al 50%, i seminari portano queste percentuali ancora più in alto. Basta fare il computo tra i seminaristi in entrata e i presbiteri ordinati, per fare subito la controprova di come la stragrande maggioranza non arrivi a concludere il suo percorso.
    Questo anche in seminari molto grandi come quello di Roma, Varsavia, Bogotà, Newark, solo per citare i maggiori.

    RispondiElimina
  21. Conosco almeno 3 ragazzi che sono entrati in seminario, e ci sono stati 1-2-3 anni e dopodiché ne sono usciti. Uno di loro addirittura diceva che lui non aveva sentiva nessuna vocazione al sacerdozio, però gli piaceva stare in seminario.

    Nei mesi estivi i seminaristi vengono mandati in giro per il mondo (una specie di stage neocatecumenale), e ci sono seminaristi che provengono da paesi più remoti che stanno lontano dalla famiglia anche per 2 anni consecutivi.

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  22. "il "Campione statistico" di quelli che scrivono sul tuo blog o altri similari è quello che in statistica si chiama, semplicemente, Campione non rappresentativo."


    Si, dal punto di vista statistico Vecchia volpe a ragione, o meglio ha quasi ragione, in effetti un solo blog non è un campione rappresentativo. Ma va bene, allarghiamo il campo, scriviamo su google le parole cammino nc testimonianze, entriamo in ogni dito e raccogliamo le testimonianze di ogni persona su un foglio segnando in una colonna quelle positive ed in un altra quelle negative. A questo punto troveremmo un numero sufficiente di testimonianze e scopriamo che sono più quelle negative.

    Io feci una cosa simile all'inizio della mia indagine sul cammino nc e i risultati son chiari.

    Dal punto di vista statistico iniziano ad essere un campione rilevante per una distribuzione di frequenza con due variabili. Divertitevi a vedere i risultati.


    Gv

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  23. Ho inserito alcuni degli ultimi interventi in una nuova pagina del blog.

    La testimonianza di Franca è del 2003: a dieci anni di distanza è ancora attualissima; il Cammino ha più potere e più "seminari"; non so dire se abbia più soldi di dieci anni fa. Certamente il numero di adepti non sta crescendo: pochi entrano, molti escono.


    Qualche neocatecumenale potrebbe obiettare che tanti seminari diocesani sono alla frutta. Conosco personalmente casi di seminari diocesani con due o tre seminaristi in totale (normalmente i vescovi che si ritrovano in queste condizioni di solito "accorpano" i seminari diocesani in un più grande seminario "regionale").

    Ma questo non toglie nulla all'obiezione che i seminari kikiani siano effettivamente "case" totalmente slegate da una facoltà teologica ed in cui vige soltanto il kikismo-carmenismo. E naturalmente lo strapotere dei cosiddetti "catechisti" laici.

    Anch'io ho personalmente conosciuto seminaristi neocatecumenali, sia dei "RM", sia "diocesani" (infatti ogni tanto qualche seminarista NC viene spedito nei seminari diocesani per farne "invasione silenziosa"). Hanno tutti le stesse caratteristiche descritte qui. Umanamente e spiritualmente piatti, gli si accende il cuore solo quando parlano del Cammino, e con uno zelo degno di miglior causa fanno di tutto per "impiantare" il neocatecumenalismo in seminario (come "gergo", come canti, come slogan...).

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  24. Ho avuto modo di partecipare a qualche eucarestia presieduta da sacerdoti di scuola RM... ed effettivamente ho notato il NC-style un po' troppo standardizzato... quasi ovvio.

    So di un seminarista RM in Giappone (toh) che dopo alcuni anni è tornato in fretta e furia ed è entrato nel seminario diocesano... facendosela un po' alla larga dal CN... una volta ordinato sacerdote ha ricominciato a seguire alcune comunità e poi nella parrocchia dove fu nominato parroco chiamò le comunità transfughe di altre 2-3 chiese... dopodichè dall'oggi al domani rimosso dall'incarico, fa il cappellano in un istituto di suore credo. Ora, potrebbe darsi che il CN non c'entri niente con tutto ciò e magari ci siano motivi seri anche di tutela per lui stesso... ma al solito, vige l'arcano mistero...

    Tuttavia di contro, conosco diversi sacerdoti che pur appartenendo al CN si sono formati nel seminario diocesano... (e secondo me sono mooolti di più di quelli che vanno nei RM).
    In loro vedo meno stile NC e più attenzione verso tutte le tipologie di carismi e movimenti (uno da anni è in Africa in una missione diocesana). Qualcuno ha "osato" pure contestare (a ben ragione) i catechisti nelle loro decisioni. Se non altro è positivo che non tutti siano inquadrati con lo stampo...

    Etneo

    RispondiElimina
  25. Seminario "Diocesano"?
    In che senso!?

    Divertitevi ad aprire il sito

    http://www.vicariatusurbis.org/?page_id=188&ID=964

    che contiene i nomi dei responsabili del RM di Roma:troverete tutti Presbiteri rigorosamente Neocatecumenali e tra i laici, tutti cognomi, sempre Neocatecumenali, di chiara fama.

    Nessun membro non NC, che possa ricondurre in qualche modo, ad un controllo diocesano.

    Ruben

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  26. Giampiero Donnini è il vice-Kiko. Secondo alcuni potrebbe essere il suo successore.

    Insieme a don Gianvito e don Ezechiele (e la propria moglie) dirige il centro vocazionale.

    Don Claudiano è il rettore.

    Franco Meloni dovrebbe essere un catechista di Santa Maria alle Fornaci.

    Anche io mi chiedo Etneo, in che senso ci sono seminaristi neocat che vanno al seminario diocesano?

    P.S. Potremmo continuare la discussione nel nuovo thread.

    RispondiElimina
  27. @Sebastian: Anche io mi chiedo Etneo, in che senso ci sono seminaristi neocat che vanno al seminario diocesano?

    Nel senso che pur frequentando il CN e pur avendo maturato in seno ad esso e alla parrocchia la propria vocazione, hanno scelto di entrare nel seminario diocesano invece di andare nei RM. Quindi hanno seguito la vita del seminario, hanno frequentato la facoltà teologica di Sicilia, hanno maturato esperienza nelle parrocchie e magari, quando potevano, hanno continuato a seguire il cammino in comunità.
    Niente di transcendentale. Magari agli occhi dei "capi" saranno considerati di serie B... ma poco importa.
    Andando a memoria ce ne sono almeno 6-7 che conosco qui in diocesi, e di diverse parrocchie.

    Etneo

    RispondiElimina
  28. Ma a voi che ve ne importa come gli altri usano i loro soldi?
    Luisa

    RispondiElimina
  29. Ma perchè parlate di ciò che non conoscete? Siete mai andati a questi "smistamenti" come li chiamate voi?
    E allora? Di che parlate?
    Commentate tutto, giudicate, valutate... ammazza! e chi siete? Dio stesso?
    Luisa

    RispondiElimina
  30. Luisa,

    si vede che non hai letto tutta la pagina ma solo il titolo.


    Infatti il problema non è "come gli altri usano i soldi", e neppure il fatto di "giudicare senza conoscere".

    Come leggerai in questa stessa pagina e nelle altre pagine del blog, si tratta di testimonianze dirette di persone che ci sono state davvero.

    E che hanno visto diverse storture.

    Prima stortura: dei laici (incluso il laico Kiko, più quel tizio con la moglie) si permettono di vagliare vocazioni, addirittura di «selezionare e smistare» nei seminari neocatecumenali.

    Cioè dei laici si arrogano prerogative sacerdotali, usurpano un delicato compito dei vescovi.

    La seconda stortura è che per fare ciò, estraggono soldi dalle tasche dei fratelli del Cammino: non solo il danno alla Chiesa (per aver vagliato vocazioni infischiandosene della gerarchia cattolica), ma la beffa per i fratelli del Cammino (costretti a pagare per la "convivenza" di smistamento e di selezione).

    Forse che qualche fratello del Cammino si sentirà in diritto di non contribuire alla raccolta dei soldi per la convivenza di quelle "vocazioni a Kiko"?


    Dunque sei tu che giudichi senza conoscere, sei tu che senza leggere vieni qui a scaraventarci addosso la tua ira e i tuoi giudizi temerari.

    E con questo anche tu hai confermato che il Cammino è figlio del Padre della Menzogna.

    Se il Cammino fosse veramente un "dono dello Spirito", non usurperebbe un compito delicato e importante quale quello di vagliare vocazioni e indirizzarle.

    RispondiElimina

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