domenica 30 settembre 2012

Un ex 'itinerante' ci parla di Kiko e Carmen

Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità...


Daniel Lifschitz, classe 1937, è un ebreo convertitosi al cattolicesimo. Ha avuto occasione di entrare nel Cammino Neocatecumenale nel 1973, diventandone poi "catechista itinerante" per portare il Cammino in Turchia, in Africa e negli USA.

Dopo aver impiegato ventitre anni per completare il Cammino, lo lascerà.

Lo stesso Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità.

Niente male come trattamento per uno che decide di abbandonare. Vogliamo solo far notare che questo non avviene in nessun altro ambiente cattolico: né nei conventi, né negli altri movimenti ecclesiali, né nelle comunità monastiche e religiose, né nelle associazioni cattoliche... Si verificano censure del genere solo quando uno decide di lasciare il Cammino. Non farà meraviglia, dunque, che il Cammino venga qualificato come "setta".

Un esempio di religiosità kitsch:
"crocifisso appiattito" kikiano
Vale la pena commentare alcuni ricordi di Daniel (citati da: Daniel Lifschitz, "L’immondizia ama Dio. Dal Battesimo all’itineranza neocatecumenale", edizioni Parva), che costituiscono l'ennesima testimonianza sui problemi del Cammino Neocatecumenale, interessante perché proveniente da chi ancora conserva un po' di simpatia per il Cammino (al punto da raccontare ancora oggi che certi eventi infausti erano "il Signore che mette alla prova", e quelli fausti erano "il Signore mi faceva capire che dovevo perseverare").

Carmen interrompe il Papa

L'episodio è noto, ma è sempre bene averne una testimonianza in più da parte di chi era presente di persona. Nel 1981 Giovanni Paolo II va a visitare la parrocchia dei Martiri Canadesi a Roma, che ha il non invidiabile primato dell'essere la prima chiesa italiana in cui si è impiantato il Cammino (dal 1968).
Nel suo discorso il Papa ci parlava sempre del “movimento neocatecumenale”. Ma ogni volta che pronunciava la parola “movimento” Carmen lo interrompeva, gridando: "Padre, Cammino, non movimento". Questo avvenne per ben cinque volte, finché il Papa, abbastanza seccato, esclamò: “La donna taccia!”. A mio avviso Giovanni Paolo II aveva ragione, ma Carmen, purtroppo, l’ebbe vinta.
Bizzarrie kitsch kikiane:
il portachiavi-sgorbio
Il "franchising" religioso neocatecumenale, in onore all'idolo Kiko

Come in ogni setta, il culto della personalità del fondatore raggiunge e supera le vette del ridicolo.
Per poter fare le nostre celebrazioni, la Liturgia delle ore e l’Eucaristia, dovevamo portare quindi tutto l’occorrente nascosto in valigie e affittare una stanza in più, trasformandola in cappella. Per i neocatecumeni non si tratta di poche cose: la Bibbia con la fodera di Kiko, l’icona della Madonna di Kiko, la Croce a stile in stile di Kiko, il Cero pasquale con un motivo di Kiko, la Coppa e la patena progettati da Kiko, il libro dei canti di Kiko, il copri leggio ideato da Kiko, tappeti, chitarra, tamburello e paramenti non ancora progettati da Kiko.

Un altro episodio mostra ancora una volta che le scelte "teologiche" di Kiko non sono basate su riflessione e ragionamento, ma sono decisioni insindacabili a cui poi seguono eventualmente "spiegazioni" improvvisate e bislacche.
Chanukkàh della sinagoga di Karslruhe:
forse non sanno che "nove" sarebbe
"il numero dell'evangelizzazione"
Un’altra volta cercai di fargli cambiare idea su un dettaglio liturgico. Durante l’Eucaristia del Cammino si accende sulla mensa la Chanukkàh, il candeliere a otto braccia che viene acceso durante gli otto giorni che dura la festa di Chanukkah. Il nono braccio è nient’altro che un servitore per accendere ogni giorno una luce, fino all’ottavo giorno della festa. Feci notare a Kiko che un candelabro a nove braccia, come viene acceso in tutte le Eucaristie del Cammino, non ha nessun senso liturgico. Infastidito, non mi volle ascoltare: disse che il numero nove era quello dell’evangelizzazione.
Le catechesi segrete

Ciò che Kiko ha di più caro sono le sue stesse catechesi, immutabili, intangibili, da ripetere a memoria per poi recitarle cercando di dare l'apparenza dell'ispirazione "dallo Spirito".

Nel Cammino è sempre stato così. Addirittura, fino a pochi anni fa, dei testi delle "catechesi segrete" (i cosiddetti mamotreti) veniva negata perfino l'esistenza (anche dopo che mons. Landucci e p. Zoffoli le pubblicarono e commentarono).

Design by Kiko:
vassoio ottagonale per pagnotta
ed insalatiera-beverone gigante
Tale menzogna non poteva durare in eterno, anche a causa di piccoli incidenti come questo occorso a Daniel.
Una sera, mentre père Elie faceva visite ai suoi numerosi parrocchiani, preparavamo la catechesi dell’indomani nel suo salotto e, terminata la lettura – la conoscevamo già tutti a memoria e per me era diventata una gran noia – nascosi il mio mamotreto sotto il cuscino di un divano. La mattina, a colazione, père Elie ci venne incontro tutto pimpante con un ghigno in bocca e in mano il "vangelo secondo Kiko e Carmen": “Ecco, da dove tirate fuori la vostra parlantina! Ora ho capito chi siete: siete tutti dei pappagalli!”. Non aveva tutti i torti.
Ci dispiace notare che di fronte ad una tale figuraccia, i neocatecumenali presenti non abbiano riflettuto seriamente su quell'evangelizzare "secondo Kiko e Carmen".

Ecco la "Nueva Estetica"
che si rifà ai "Primi Cristiani":
trono di plastica trasparente
per il gran Sabato Sera
di ogni "presbìtero" kikiano
La diffusione del Cammino consiste nel culto dei fondatori e nella "pappagallesca" ripetizione delle loro apodittiche affermazioni e delle loro ambiguità dottrinali e liturgiche. Per di più, i fondatori mostrano una grave mancanza di rispetto nei confronti del Papa e dei vescovi. Per esempio, Kiko e Carmen il 17 gennaio 2006 scrissero a papa Benedetto XVI: "siamo contentissimi delle norme" liturgiche (che proibivano tutti gli abusi neocatecumenali), ed il 14 giugno 2008, appena ricevuto lo Statuto, Kiko affermava trionfante in conferenza stampa che due anni e mezzo prima, appena ricevute le norme, le aveva considerate "una catastrofe! siamo persi! qui finisce tutto!"

Il Cammino si diffonde grazie alle divisioni tra i cattolici

Daniel ci racconta un episodio semplice ma esemplare: anziché interrogarsi sulla fondatezza dell'accusa del domenicano, i francescani "insorgono". Il commento di Daniel lascia intendere che a muovere i francescani era l'invidia nei confronti della parrocchia più grande: è in nome dell'invidia e della vendetta che favoriscono il Cammino.
Fremendo di rabbia ci tacciò di sfaccendati che, con il pretesto di servire la Chiesa, facevano a sbafo “turismo ecclesiale”. Se avesse saggiamente taciuto, avremmo forse dovuto fare fagotto. Ma una tale arroganza, suscitò la reazione opposta. Gli altri parroci, tutti Francescani, di fronte a quel prepotente Domenicano, che nella sua parrocchia regnava su un gregge di mille pecore, mentre, si dovevano dividere tra di loro trecento pecorelle, insorsero come un sol uomo.

Il Cammino contro i vescovi

Un qualunque missionario cattolico onesto pensa così: se vado in una diocesi e il vescovo di lì non mi vuole, allora vado via anche se mi sembrasse una decisione ingiusta, perché di fronte al Signore è meglio obbedire al vescovo piuttosto che evangelizzare nella sua diocesi contro la sua decisione.

Invece, con l'ambiguo slogan "siamo approvati dal Papa", i neocatecumenali (perfino quelli in buona fede) pensano che sia legittimo infischiarsene del parere del Vescovo: "...nacque una piccola Comunità di 12 fratelli, per la gioia del parroco p.Sebastiano e per il gran dispiacere del vescovo".

La Nueva Estetica Musical:
nelle liturgie neocatecumenali
si possono usare solo ed
esclusivamente canti di Kiko
In Turchia, il nuovo vescovo aveva capito bene che il pessimo lievito avrebbe fermentato rovinando seriamente l'impasto:
Nel frattempo era arrivato il nuovo Vescovo di Izmir, Mons. Kalogiras. L’incontro con lui fu drammatico. Non voleva saperne di Comunità. Secondo lui gettavamo scompiglio nella sua diocesi. Poco prima del nostro arrivo aveva vietato alle suore di continuare il Cammino. Decise, senza spiegare il perché, di chiudere anche la Comunità di p.Domenico. Che male poteva recare una Comunità di appena dieci persone ad un “grande” diocesi? Ovviamente il Vescovo, fedele al Vangelo, temeva che un po’ di lievito fermentasse tutta la massa. Poco tempo prima Giovanni Paolo II era stato ad Efeso, e Mons. Kalogiras l’aveva salutato come “il dolce Cristo in terra”. Alla nostra obiezione che il “dolce Cristo in terra” conosceva il Cammino e l’apprezzava, seppe solo rispondere: “A Izmir il Papa sono io!”.
Purtroppo quel vescovo aveva ragione. A che servono i vescovi, se per aggirare le loro decisioni basta dire ambiguamente "il Papa ci apprezza"?

In nome dell'ubbidienza al vescovo, disobbediscono al Papa. E poi in nome dell'ubbidienza al Papa disobbediscono al vescovo. Kiko ed i suoi neocatecumenali obbediscono solo a chi fa comodo, solo quando fa comodo, e solo nella misura in cui fa comodo.

Come sempre, l'ambiguo slogan neocatecumenale "il Papa ci apprezza" serve solo a infischiarsene delle decisioni dei vescovi. Quasi al punto di esultare nel vedere che un vescovo ostile al Cammino è colpito da malattie o da morte.

La vera forza dei neocatecumenali: il fracasso

Liturgia kika con nove fuochi:
"il numero dell'evangelizzazione"
Da allibire: tredici neocatecumenali strimpellano "per ore" dei "canti neocatecumenali". La menzogna giornalistica amplifica i tredici in "trecento", e trasforma la loro fastidiosa operazione di propaganda in "accoglienza al Papa".

Vale il solito detto: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Sulla stampa fanno più rumore i tredici neocatecumenali solerti nel chiassare, che le preghiere e l'accoglienza (quella vera) della comunità cattolica svizzera che il Papa stava visitando.
Partimmo, quindi, la domenica del suo arrivo, con il primo treno diretto a Sion, per essere pronti ad accoglierlo in prima fila con striscioni, chitarre, e bongo. Avevamo anche un megafono, perché eravamo in tutto... tredici.

(...)

Quando, dopo la Messa, il Papa si ritirò nella Casa del Vescovo per pranzare con l’episcopato svizzero, ci spostammo nel giardino sottostante, continuando imperterriti per ore con i nostri canti neocatecumenali, finche il segretario del Vescovo, uscendo sul balcone, ci ringraziò, chiedendoci di abbassare il tono, perché il Santo Padre era andato a riposare.

L’indomani i giornali del Vallese, cantone cattolico, uscirono con il titolo: “Trecento giovani entusiasti, con chitarre e tamburi, cantano la loro gioia e il loro amore per il Papa.”
C'è da notare che i neocatecumenali non potevano avere peggior trattamento dell'indifferenza.

Il tocco finale è dato dall'avviso del segretario del vescovo (non immaginiamo cosa sarebbe apparso sulla stampa se al balcone si fosse scomodato uno dei vescovi): "Grazie, ma abbassate il volume".

È facile comprendere il sarcasmo di quel "grazie" di fronte a quell'intrattenimento musicale rumoroso, indesiderato, e composto di soli "canti neocatecumenali". Non canti gregoriani e polifonici, ma canzonette scritte da Kiko, musicate da Kiko, suonate alla maniera di Kiko, accompagnate dai tamburi (immaginate che effetto, nella civilissima Svizzera, sentir tambureggiare per ore intere peggio che nell'Africa nera) e... urlate nel megafono.

Chiassate neocatecumenali
per le strade: questa sarebbe
la "nueva evangelizatio"
Non meno sarcastica è quella richiesta di abbassare il volume. Come a dire: se proprio siete così contenti di cantare quella robaccia, continuate pure all'infinito.

Insomma, i tredici eroi neocatecumenali hanno avuto il peggior trattamento che si possa immaginare. Che però è nulla in confronto all'alternativa del dover relazionare ai propri super-catechisti "abbiamo cantato solo per un'ora" oppure "senza megafono".

Dopotutto sarà la stampa, all'indomani, a trasformare magicamente la fastidiosa chiassata di tredici scalmanati in una (testuali parole) "accoglienza al Papa" da parte di "trecento".

E se i vescovi svizzeri avessero pubblicato una smentita, avrebbero con ciò dato più importanza ai fracassoni di quanta non ne fosse stata già fabbricata.

96 commenti:

  1. Forse la notizia più importante è che Kiko e Carmen lo abbiano pubblicamente definito "un demonio" e comandato a tutti i neocatecumenali di non comprare più i suoi libri.

    Questo, se ci facciamo caso, è proprio il destino di coloro che lasciano il Cammino.

    Con l'ipocrita spiegazione del lasciarli "cuocere nel loro brodo", li si emargina, li si abbandona, li si ostacola attivamente.

    Teniamo ben presente che la maggioranza assoluta dei "fuoriusciti" consiste in persone che si sono rese conto dei problemi del Cammino. Solo così si spiega la reazione di Kiko e Carmen, solo così si spiega l'ostracismo dei cosiddetti "catechisti".

    Ostracismo che purtroppo funziona: tanti "camminanti", per il timore di far brutta figura coi cosiddetti "catechisti", o peggio di non superare un "passaggio", o addirittura per il timore di subire la stessa sorte, accettano di emarginare chi viene classificato come da "cuocere nel suo brodo".


    Un altro argomento doloroso è quell'episodio del domenicano e dei francescani. Il primo aveva pienamente ragione (quanti di noi hanno riflettuto sul "turismo a sbafo" dei cosiddetti "itineranti"?)... eppure i secondi, anziché considerare i pericoli spirituali per la vita dei fedeli, anziché partire da ciò che i neocatecumenali vanno insegnando e celebrando, "insorsero come un sol uomo". Così, grazie all'invidia tra le parrocchie, grazie al mettere da parte le questioni dottrinali e liturgiche, i neocatecumenali vanno avanti.


    Infine, la foto della sinagoga Chabad-Lubavitch di Karlsruhe, in Germania. Vi si vede una Chanukkià all'ingresso, ma non si tratta di neocatecumenali. Ora, chi glielo spiega che "nove è il numero dell'evangelizzazione"?

    Per altri appunti sulle manie di "ebraismo" dei neocatecumenali, rinvio all'articolo apposito [link qui].

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  2. E, qui non si può dire che non aveva fatto il secondo passaggio ne tanto meno che non conosce il cammino. E' una lettura che consiglio caldamente ai cari fratelli nc, specialmente i più sfegatati.


    Gv

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  3. per capire, ma e' lo stesso Daniel che mic ha linkato 1000 volte o un altro?

    Cmq NON e' dei vostri, anche sulla scorta di un fatto recentissimo.

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  4. Purtroppo il costume nc è quello di chiudersi sempre in sestessa per tutto ompresa la carità ma il Vangelo dice l'opposto.
    Ma forse Kiko Cermen e don Pezzi, non lo hanno ancora letto, propongo una colletta per mandarli al catechismo di prima elementare, ma per ogni errore una bacchettata sulle mani (stile scuola inglese fino a pochi anni fa), ho la netta impressione che dopo soli 10 minuti uscirebbero senza mani

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  5. Esatto, è lo stesso Daniel "linkato 1000 volte". Se una testimonianza è vera, non vedo perché non si possa tener presente altre "1000 volte".

    Aggiungiamo pure un paio di considerazioni per capire meglio il valore delle "vecchie" testimonianze.

    Prima considerazione: chi resta deluso dal Cammino, col passare del tempo preferisce smettere di parlarne. Semplicemente tenta di ricostruire la sua vita senza ripercorrere eventi che gli hanno provocato dolore e delusione. Però, nel momento in cui si libera dal Cammino, le sue testimonianze "fresche" sono più precise e circostanziate. E a meno di riconoscervi svarioni davvero grossolani, restano valide anche se cambiasse idea.

    Per Trilex, accecato dall'ira contro chi getta luce sul Cammino Neocatecumenale, ogni scusa è buona per azzerare il valore di una qualsiasi testimonianza.

    Anziché chiedersi quanto "La tela del ragno" descritta da A.Faustini corrisponda alla sua stessa vita comunitaria neocatecumenale oggi, Trilex preferisce ignorarla in quanto "vecchia" e "linkata 1000 volte".

    Anziché chiedersi quanto "la testimonianza di Daniel" corrisponda al vero, si limita a denigrarla dicendola "linkata 1000 volte".

    Seconda considerazione: a noi non interessa che uno sia "dei nostri". Quello che ci interessa è gettar luce (anche pochissima, l'importante è gettar luce) sul Cammino Neocatecumenale, a beneficio sia di chi è ancora nella "tela del ragno", sia di chi è riuscito a uscirne (e tu che non sei un neocatecumenale "dello strato basso", sai bene che il totale dei fuoriusciti del Cammino supera di almeno quattro volte i "camminanti" attuali).

    Quindi, se anche Daniel avesse cambiato idea, il problema non è classificarlo "dei nostri" o "dei loro": il problema è solo se quella sua testimonianza di allora sia vera ed ancora attuale.

    Per esempio, qualche neocatecumenale potrebbe chiedersi quante volte è stato costretto a gesti imbarazzanti (come la foto della caciara per le strade con chitarrella, tamburelli, canti di Kiko e immancabile "icona" di Kiko). Quante volte Kiko e Carmen hanno dato il meglio di sé, imbarazzando vescovi e sacerdoti rispettati e amati (Carmen addirittura interrompendo il Papa).

    Ed ancora, riflettere su quel "nascosi il mio mamotreto": quante volte, per il presunto "bene del Cammino", avete utilizzato piccole e grandi menzogne, avete reinterpretato a comodo vostro la carità, quante volte vi siete detti "se è per difendere il Cammino, allora questo gesto non lo classifichiamo come ipocrisia".

    Terza considerazione, puramente tecnica: la maggioranza assoluta delle visite su questo blog proviene da Google e da motori di ricerca; una fetta consistente viene da segnalazioni via email ("leggiti questo articolo").

    Quindi è inevitabile (anzi, addirittura necessario) che ci siano degli argomenti su cui ritorniamo più volte. Facendo inevitabilmente notare che le testimonianze italiane di dieci anni fa sono praticamente uguali a quelle sudamericane attuali.

    E tu, caro fratello Trilex, sei per caso uno di quei cosiddetti "catechisti" che «hanno continuato per 2 ore a inveire contro di me»?

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  6. Ragazzi, con questi non si ragiona.

    Oggi ho passato tre ore a parlare con 2 coppie di catechisti del CNC tentando di fargli capire che almeno per la liturgia eucaristica devono attenersi ai testi della Chiesa Cattolica : una coppia ripeteva all'infinito che non succede nulla per qualche deviazione in quanto 'dai frutti si vede la pianta'. L'altra invece ripeteva all'infinito che la loro liturgia era stata approvata dal Papa a gennaio scorso.

    Ne ho dedotto che sono dei folli totalmente esaltati e senza alcuna speranza di recupero.... Secondo me è inutile stare a perderci tempo, finché la Chiesa non deciderà di intervenire questa setta si diffonderà come una epidemia.

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  7. Il nove simbolo dell'evangelizzazione? Sì, proprio così! A quale numerologia si riferisce Kiko, a quella della cabala ebraica? Figuriamoci, la cabala ebraica che ha un numero significativo dell'evangelizzazione.
    Forse si riferisce alla nostra tradizione simbolica? Macché, in questa il nove è normalmente interpretato alla luce della Vita Nova di Dante:
    "Dunque se lo tre è fattore per se medesimo del nove, e lo fattore per se medesimo de li miracoli è tre, cioè Padre e Figlio e Spirito Santo, li quali sono tre e uno, questa donna [Beatrice]fue accompagnata da questo numero del nove a dare ad intendere ch’ella era uno nove, cioè uno miracolo, la cui radice, cioè del miracolo, è solamente la mirabile Trinitade".

    Spiegate a quel signore che, se proprio si vuole associare un numero all'evangelizzazione, allora il più adatto é il settantadue (Cfr. Lc 10,1), avendo il dodici già numerosi significati.

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  8. Alcune testimonianze e considerazioni (Vale, DeusGratias, Lino, La Verità vi farà liberi, e altri), specialmente di questi ultimi mesi, meriterebbero dei "post" a parte; provvederemo nelle prossime settimane.

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  9. Dimenticavo una perla : quando gli contestavo il fatto che una comunità con 20 anni di cammino alle spalle celebrasse ancora il sabato sera alle 21 a porte rigorosamente chiuse a chiave , mi hanno risposto che quella è una messa parrocchiale.

    Ovviamente gli ho contestato il fatto che tale celebrazione non risulta sugli orari affissi in parrocchia, ebbene sono stati capaci di mistificare la realtà al punto tale da dire che la colpa è del parroco che non lo scrive e non loro che invece accoglierebbero tutti.... con le porte chiuse a chiave!

    Poi mi hanno anche detto della loro 'apertura alla vita', gli ho chiesto allora delle enciclica Humanae Vitae.... ho così scoperto che i loro catechisti la hanno più volte illustrata, invitandoli però a non leggerla autonomamente perché.... 'è facile cadere in errori di interpretazione'.

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  10. Per finire : mi hanno detto che prendono l'Eucaristia stando seduti perché anche gli apostoli, la sera che il Signore l'ha istituita, stavano seduti.

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  11. «..."Ho notato, a questo riguardo, che nelle adunanze c'è una continua richiesta di soldi. C'è un'insistenza asfissiante di soldi. Quando dopo alcuni anni ho fatto il passaggio, detto "Shemà", mi è stato detto, dopo una catechesi pressante e fatta anche con toni minacciosi da parte dei catechisti, di donare tutto o almeno quei libretti di risparmio che avevo a mio nome personale, senza far sapere nulla a mia moglie. "Dacci quello" mi dicevano...»

    «Posso affermare che alcune persone — prese da non so che cosa — sono arrivate in quel momento, a dare anche oggetti preziosi, ricordi cari, libretti di risparmio, ma poi si sono amaramente pentite del gesto compiuto sotto la forte pressione psicologica...»

    «Non potendo accettare questo stato di cose, sono uscito dal gruppo. L'alternativa propostami di vendere tutti i miei beni (ho moglie e 3 figli) mi sembrava inaccettabile nel piano sia umano che evangelico. Non potendo più partecipare alle loro riunioni, ma desiderando dare un contributo alla chiesa e parrocchia, nella quale avevo precedentemente prestato la mia opera, ho detto al Parroco-presbitero che mi rendevo sempre disponibile per qualsiasi attività anche manuale. Ma dal Parroco sono stato emarginato. I catechisti che mi incontravano rimproveravano il mio gesto e dicevano che io e mia moglie non ci saremmo salvati. Così pure la maggior parte dei fratelli della ex-Comunità cercano di evitare incontri e saluto. Questo fatto mi ha dimostrato che il perdono ai nemici di cui tanto parlano e si vantano, in realtà non esiste.

    I fuori-usciti dal movimento sono per i N.C. peggio dei rinnegati».

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  12. meglio cuocere nel MIO brodo che rimpiangele le "cipolle d' Egitto"...

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  13. "Infastidito, non mi volle ascoltare: disse che il numero nove era quello dell’evangelizzazione".

    Accipicchia! Iera sera non riuscivo a togliermelo di mente! Riflettendo meglio, secondo un criterio cabalistico di riduzione delle cifre, forse c'è una logica in quello che Kiko dice a Daniel.
    Dunque: le nazioni della Terra, ai tempi di Gesù, si ritenevano in numero di 72. Col numero degli ulteriori Apostoli designati, Gesù intese significare che l'Annuncio andava portato in tutto il mondo. Per un simbolista, quindi, 72 è un numero conveniente per significare l'evangelizzazione. Kiko questo non può ignorarlo.

    Ora, se si opera una di quelle riduzioni numerologiche alle quali i cabalisti e gli esoterici sono abituati:
    72 = 7+2 = 9
    Il nove può essere considerato numero dell'evangelizzazione.
    Una sciocchezza numerologica, come direbbe Umberto Eco, o un caso? Non so, io lo considero un segno: 'sto pittore giudaizza tutto quello che tocca.

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  14. Sono proprio come i TdG anche loro invasati che solo chi li segue si salva.
    Domanda provocatoria ma ghi li ha "raccomandati?" vorrei saperlo in modo da andare da quello più potente e in alto per farmi raccomandare anch'io.

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  15. Sono stato in questo Week end con diversi catechisti itineraranti, italiani, intelligenti, c'era anche un vescovo non del cammino.
    E'stato un continuo rendere gloria Dio.Non vi dico dove.
    Chiedete agli infiltrati.

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  16. Il numero dei fuoriusciti supera di ben quattro volte quello dei camminanti....
    E forse anche di più di quattro volte. Il fatto è però che molti hanno scelto di stare fuori in tutta libertà rimanendo allo stesso tempo molto grati di quello che hanno ricevuto. Non c'è bisogno do avere il dente avvelenato per uscire dal cammino.
    Alla fine il punto di questo articolone è sempre Lo stesso: il cnc è più giudaizzante che cristiano, kiko dice cavolate, l'estetica neocat è insopportabile e offende Vista e udito. Eppoi c'è l'eterna testimonianza del faustini, che francamente assomiglia più ad una distorsione della realtà che ad altro. Di grazia, ci sarebbe altro?

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  17. Quel "molto grati" è un termine troppo vasto.

    Anche i protestanti sono "molto grati" all'eresia protestante. Anche i testimoni di geova (perlomeno, quelli che non hanno abbandonato la setta) ugualmente sono "molto grati".

    Insomma, l'essere "grati" è qualcosa di soggettivo, che non riguarda le verità della fede e l'appartenenza concreta alla Chiesa.

    Se il Cammino è "più giudaizzante che cristiano", come mai i camminanti pensano di essere cristiani?

    Se Kiko "dice cavolate", disegna quegli obbrobri e vi obbliga a cantare quelle tristi e cupe canzoncine, come mai continui ancora a prenderlo sul serio?

    Da anni sentiamo ripescare un'affermazione di Von Balthasar, «la bellezza salverà il mondo», che è la diretta conseguenza di un'espressione medievale (la bellezza è lo splendore della verità). Cosa ti suggeriscono queste parole? Per esempio alla luce delle vetrate delle cattedrali medievali, al canto religioso polifonico, alla Messa da Requiem di Mozart, al Miserere di Allegri, cosa ti suggeriscono quelle parole?

    Il demonio preferisce la bruttezza, insinua la parodia caricaturale, promuove il brutto e l'orrido. Parafrasando brutalmente, "il brutto è lo splendore del falso", è lo splendore del padre della menzogna.

    Il demonio odia la solennità della liturgia e promuove gli strafalcioni; odia il silenzio, e promuove il fracasso e i balletti; odia l'adorazione, e perciò ispira ai vostri "iniziatori" la comunione "seduti" illudendovi perfino che siccome voi fate "frutti" kikiani-carmeniani, allora siete esonerati dall'ubbidire alle semplici e chiare norme che vi hanno dato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

    Se per te tutte queste cose sono irrilevanti, se tu ti contenti dello star bene con te stesso (anche Hitler stava bene con sé stesso), se per te basta sentirsi "molto grati", beh, vuol dire che ricadi nella categoria di quelli che pensano di salvarsi gridando "Signore! Signore!" prescindendo dalla Chiesa e da Nostro Signore stesso.

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  18. perchè sminuire l'esperienza di chi si è sentito l'anima stuprata con l'espressione "avere il dente avvelenato"?
    C'è altro? eccome se c'è...fatti un giro nelle migliaia di pagine del blog e nel sito e vedi che trovi anche altro e tanto di più...

    preoccupato

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  19. per jp ..."Di grazia, ci sarebbe altro?..."
    Altro? eccoti un piccolo assaggio:
    E' vero o no che ANCORA OGGI la triade continua con la proposizione eretica luterana dell'uomo schiavo del demonio, che nega il libero arbitrio?
    E' vero o no che ANCORA OGGI il Kiko e la signorina Carmen millantano apparizioni?
    E' vero o no che ANCORA OGGI la triade rifiuta di diffondere il Direttorio, caso unico nella Chiesa?
    E' vero o no che ANCORA OGGI si disubbidisce all'ordine di seguire i libri liturgici al momento dell'Eucaristia?
    E' vero o no che ANCORA OGGI si richiede pressantemente denaro con la decima, benché non se ne parli proprio nello statuto?
    E' vero o no che ANCORA OGGI all'ultimo passaggio del Padre Nostro ci si deve riconoscere figli del demonio, quando invece con il Battesimo siamo diventati figli adottivi di Dio?
    Tu che ne dici, hai il coraggio di prendere posizione in merito?
    Potrei continuare per un bel pezzo, egregio jp, piuttosto noto che vi lamentate della riproposizione delle testimonianze di Lifschitz, Faustini, Zoffoli e tanti altri, ma non siete in grado di confutarne nemmeno uno una virgola.

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  20. Consapevole dell' importanza della "prima" discussione in un blog chiedo, cortesemnete, ai moderatori del blog, di poter postare il mio ultimo commento relativo alla discussione precedente (quella del medico) con il solo intento di dare evidenza ad un aspetto di quella discussione che era rimasto in sospeso ed in corso di definizione.
    Vi ringrazio per la possibilità

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    La discussione aperta i giorni scorsi dalla testimonianza del medico è stata, forse come non mai, imperniata su argomenti non propriamente di Fede.

    Trovare un aggettivo capace di definire e sintetizzare questo livello di dialogo e comunicazione è da un lato difficile ma, forse, ciò che più conta, non è nemmeno di fondamentale importanza. Sicuramente non è un approccio legale (o almeno non solo legale); non è nemmeno solo ed esclusivamente laico (tutti e/o nessuno possono essere laici); non è solo un approccio “terreno”. Lo sforzo per definire tale approccio al problema è sterile e qualsiasi definizione rischierebbe di essere, con sincerità o pretestuosamente, presa a giustificazione per non intraprendere, ANCHE, questa possibile strada.

    Ciò che invece conta è poter dar seguito, ANCHE, a questo tipo di approccio. Farlo in modo aperto e costruttivo. Dare un possibile strumento sia di ascolto che di azione a chi, ancora aderente al cnc o a chi ne è uscito, ritiene di non averne alcuno per affrontare il problema che vive.
    Scrivere una raccomandata ad un catechista portando a conoscenza parroco e vescovo in merito ad argomenti che non si ritengono chiari è una strada semplice e percorribile da chiunque. Ed è un modo per mettere un segno non contestabile dell’ aver portato in evidenza un problema. Un caso sarà sempre e solo un caso usato a conferma che il cammino è odiato è quindi “giusto”; centinaia di casi saranno sicuramente un argomento, a più livelli, da dover affrontare.

    Portare testimonianza postume è importante ma ha un valore aggiunto oggettivamente minore di testimonianze in itinere (è lunedì oggi: sicuramente sta leggendo queste parole qualcuno che ha recentemente vissuto convivenze e ha dubbi a cui voler dar seguito).

    E così come poco conta dare un nome, ANCHE, a questo tipo di approccio, tanto invece conta poter avere un mezzo, un contenitore, dove liberamente ed in modo aperto, poter condividere tali situazioni. Perché se del cnc si contesta spesso la chiusura relazionale dello stesso è chiaro che una risposta a tal problema debba passare da uno spazio aperto, libero e condiviso.

    Ed allora, proprio ora che questa discussione non è più la “prima” nella home page di questo blog, penso che, come da più persone richiesto in questa discussione stessa, possa essere l’ occasione per questo blog di creare, in testa alla home page, quel contenitore di cui ho voluto parlare qui.
    L’ occasione di dare ANCHE LIBERA PAROLA a testimonianze, idee e suggerimenti.

    Tutto questo vuole solo essere un ANCHE rispetto a quella che, giustamente, rimane , come ha detto qualcuno, la “mission” di questo blog: ovvero un approccio di Fede che è sicuramente la via per arrivare alla soluzione profonda del problema.
    Se però ci si vuole rivolgere a chi, opportunisticamente, confonde fine e mezzo con l’ intento di perseguire i propri negativi fini (il cnc) è giusto non tralasciare una strada che palesa e contrasta ANCHE solo i mezzi.

    Buona settimana a tutti


    P.S.
    Mi sono sempre firmato “anonimo”: solo per comodità e correttezza di comunicazione da qui in avanti mi firmerò “ANCHE LIBERA PAROLA”

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  21. L'invito al distacco di ciò che è di più caro nel secondo passaggio, vuole dimostrare fino a che punto è il nostro attaccameto ai beni, e non è necessariamente il denaro. La mia catechista ad esempio ha donato una penna stilografica d'oro, regalo della sua laurea. E nessuno le ha chiesto cosa aveva messo nel sacco. Io personalmente ho donato un ricordo del valore di poche centinaia di euro, che mi ricordava un'impresa sportiva, a cui ero attaccato come un idolo.Nessuno c
    mi ha costretto mai, e nessuno ha scassinato il mio portafogli. un mio fratello ha donato un'auto nuova. E allora? Ognuno fa come gli suggerisce il suo cuore. Chi possiede tanto denaro, e vede gli altri in difficoltà, come dice san Giovanni, non può stare con le mani in mano, evedere gli altri con cui si spezza il pane in difficoltà, e questo vale per tutti, Cammino, o parrocchia. E' proibito dalla Chiesa donare e fare collette??? E smettetela di gonfiare sempre tutto! Tanto è chiaro a tutti che la vostra lingua batte dove il dente.... duole! Chi ha orecchi per intendere intenda.
    Elio

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  22. "Poi mi hanno anche detto della loro 'apertura alla vita', gli ho chiesto allora delle enciclica Humanae Vitae.... ho così scoperto che i loro catechisti la hanno più volte illustrata, invitandoli però a non leggerla autonomamente perché.... 'è facile cadere in errori di interpretazione'."

    Perchè i catechisti sanno che se le coppie membri del cnc, le mammme e i papa, i futuri genitori leggessero l`Humanae Vitae da soli o sotto la guida di un sacerdote cattolico(non membro del cnc...) capirebbero che quello che viene detto e imposto all`interno del "cammino" NON È ciò che insegna e domanda la Chiesa.

    Dire ai neocatecumenali di non leggere autonomamente un documento della Chiesa, dirlo essendo consapevoli del potere esercitato sulle loro menti e le loro coscienze, è totalmeente contrario non solo a ciò che domanda e incoraggia a fare la Chiesa, ma è innazitutto 
contrario alla libertà di figli di Dio che NON è quella che si vive nel cammino neocatecumenale, la Chiesa non schiavizza le menti e le coscienze, la fede e la ragione si nutrono a vicenda.
    
Suscitare e alimentare la riflessione, lo studio e l`analisi non può che essere positivo, salvo per i responsabili del cnc che sanno perfettamente che se i neocatecumenali si mettessero a leggere in modo autonomo il Magistero della Chiesa, non solo l`Humanae vitae ma ad esempio quello sulla Liturgia, capirebbero quanto distorte e poco ortodosse siano le prassi vissute nel cnc, quanto non conforme all`insegnamento della Chiesa, e su punti fondamentali, sia quel che viene inculcato loro nel "cammino".

    Ma so che poi, per molti ma non per tutti, ad annullare quelle prese di coscienza,con le domande più pertinenti, arriva la frase magica " tutto è ok, siamo approvati", "la Chiesa ci ha approvati così come siamo", ed è vero che i Custodi della Dottrina e della Liturgia portano una grande e grave responsabilità nell`aver lasciato diffondersi quelle prassi non conformi, nell`aver incoraggiato chi stava calpestando la sacra Liturgia e diffondendo un insegnamento segreto.
    La prassi liturgica neocat NON era e NON è approvata ma la si è lasciata diffondersi, senza preoccuparsi della salvezza delle anime.
    A poco o a nulla serve dirci e ripeterci che la Liturgia è FONTE E CULMINE della Fede cattolica, che è al centro della nuova evangelizzazione , se poi nei fatti si legittima e incoraggia chi ha rigettato la Liturgia della Chiesa, definendola una CATASTROFE per le sue catechesi!

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  23. Caro Tripudio,

    ho creato la pagina rischiesta sopra.
    Vuoi per favore renderla visibile, con tutte le modifiche che riterrai opportune?
    Grazie

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  24. Elio,sei grande, racconti favole meglio di Esopo, Fedro e La Fontaine messi insieme.
    Piuttosto, tornando sulla realtà dei fatti, ho posto a jp delle domande alle quali si è ben guardato dal rispondere.
    Se te le ripropongo, mi daresti tu una risposta senza slogan? Grazie. Eccotele:
    E' vero o no che ANCORA OGGI la triade continua con la proposizione eretica luterana dell'uomo schiavo del demonio, che nega il libero arbitrio?
    E' vero o no che ANCORA OGGI il Kiko e la signorina Carmen millantano apparizioni?
    E' vero o no che ANCORA OGGI la triade rifiuta di diffondere il Direttorio, caso unico nella Chiesa?
    E' vero o no che ANCORA OGGI si disubbidisce all'ordine di seguire i libri liturgici al momento dell'Eucaristia?
    E' vero o no che ANCORA OGGI si richiede pressantemente denaro con la decima, benché non se ne parli proprio nello statuto?
    E' vero o no che ANCORA OGGI all'ultimo passaggio del Padre Nostro ci si deve riconoscere figli del demonio, quando invece con il Battesimo siamo diventati figli adottivi di Dio?
    Questi sono fatti, non testimonianze di terzi più o meno credibili. Te la senti di rispondere?

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  25. In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

    Io di miracoli ne ho visti tanti e poi tanti...
    Pace e bene!

    RispondiElimina
  26. L'invito al distacco di ciò che è di più caro nel secondo passaggio, vuole dimostrare fino a che punto è il nostro attaccameto ai beni, e non è necessariamente il denaro. La mia catechista ad esempio ha donato una penna stilografica d'oro, regalo della sua laurea. E nessuno le ha chiesto cosa aveva messo nel sacco. Io personalmente ho donato un ricordo del valore di poche centinaia di euro, che mi ricordava un'impresa sportiva, a cui ero attaccato come un idolo.Nessuno c
    mi ha costretto mai, e nessuno ha scassinato il mio portafogli. un mio fratello ha donato un'auto nuova. E allora? Ognuno fa come gli suggerisce il suo cuore. .....E smettetela di gonfiare sempre tutto! Tanto è chiaro a tutti che la vostra lingua batte dove il dente.... duole! Chi ha orecchi per intendere intenda.
    Elio


    Io invece vedo in tutto questo una forte manipolazione:
    - ti fanno credere che la laurea oppure l'impegno nello sport siano degli idoli.
    Ma invece di aiutarti a riconoscere il vero idolo, i catechisti scambiano quello che è una banale ed ingenua, ed anche legittima, soddisfazione per il risultato raggiunto( per es. la laurea o una gara) per un vero idolo.
    Invece il vero idolo per i neoc è Kiko stesso e il suo cammino. le prove di quanto dico stanno nel fatto che non è possibile lasciare il cammino neanche solo per pochi mesi, e che ti viene chiesto un grande impegno di soldi e di tempo, che sono le caratteristiche dell'idolatria.

    - per convincerti ad abbandonare la tua libertà e la tua ragione nelle mani dei catechisiti, ti dicono che chi rifiuta di dare via i beni è semplicemente un tirchio, come tu fai intendere nall'ultima frase del tuo post.
    Anche questa è un'ulteriore manipolazione: ti hanno inculcato una sorta di automatismo nel pensiero che ti porta a giudicare meccanicamente il tuo interlocutore, per impedire al tuo cervello comprendere le sue motivazioni.

    E se dici, al di fuori del cammino, che una coppa o una laurea o una promozione, sono degli idoli, ti ridono in faccia.
    Sono piccole cose, spauracchi di idoli, che nessuna persona matura considererebbe idoli, anzi ringrazierebbe Dio per il risultato e chiederebbe a Lui di aiutarla a metter bene a frutto i talenti ricevuti.

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  27. dice Elio
    L'invito al distacco di ciò che è di più caro nel secondo passaggio, vuole dimostrare fino a che punto è il nostro attaccameto ai beni, e non è necessariamente il denaro.

    e siamo sempre al solito punto: invece di valutare i progressi nella fede, invece di ringraziare Dio per quanto ricevuto, bisogna scavare nel fango, scendere nel peccato. Tutta l'attenzione va sull'uomo e le sue miserie, invece di rivolgersi alla grandezza di Dio.
    Siete voi il grande idolo di voi stessi!
    ..e fate una bella concorrenza a Freud!

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  28. Elio ha detto: "La mia catechista ad esempio ha donato una penna stilografica d'oro, regalo della sua laurea"
    Certo che se simili donazioni di idoletti d'oro sono molto frequenti, qualcuno nel Cammino ha la possibilità di fabbricarsi un grosso vitellone d'oro.

    RispondiElimina
  29. Vedi tripudio, la vita è un Po' più di arte palazzi concerti e grande stile. Ammetto che la liturgia è molto importante anzi essenziale nella vita di un cristiano, ma questo Lo dicono anche I neocat, I quali hanno un loro modo di esprimere tale solennità che è senza dubbio discutibile. Difficilmente direbbero che I canti di kiko sono lugubri e anzi contesterebbero che "tu sei la MIA vita" è molto più funereo e che la polifonia per quanto Bella non si esprime nel linguaggio Dell'uomo comune che vive nella nostra epoca. E'triste, condivido, ma è anche vero. I canti di kiko sono musicalmente piatti e alcune delle sue icone per nulla adatte. Altre sono accettabili e abbastanza funzionali. Non è questo il punto. La gratitudine di cui parlavo è quella di chi ha ricevuto qualcosa per la propria vita, qualcosa di cristiano. Molto, dicevo, hanno ascoltato le catechesi e non sono entrati in comunità, ma quell'esperienza lì ha aiutati. Altri sono rimasti pet uno due o più anni e allo stesso modo sono stati aiutati, per esempio a riscoprire il valore della parola e ad ascoltarla, a porsi interrogativi sulla propria vita come "chi è dio per te" o che senso abbia parlare di risurrezione oggi.
    Tutte queste cose valgono più di molte belle vetrate perché a volte riescono anche a salvare delle anime. Altri non hanno trovato queste cose nel cammino, e forse non hanno tutti I torti in quello che dicono, ma perché ostinarsi a dire che tutto quello che c'è nel cnc è monnezza e niente altro?
    Luisa, sono anni che sento catechisti ripetere di leggere la hv, per piacere!

    RispondiElimina
  30. Caro apostata, Mi era sfuggito il tuo commento.
    La teologia che aleggia nel cnc non è luterana. Il sig. Kiko millanta una apparizione, anche se non Lo tira fuori se non di rado, ma ciò non Mi risulta che sia condannato dalla chiesa.
    Il direttorio non è pubblicato ma anche questo non è una eresia. Nella'eucaristia, da me, si segue il messale romano con le varianti/concessioni previste nella lettera di arinze. A meno che tu non voglia dire che le risonanze sono contro il messale romano, non so di cosa parli. Non c'è nessuna richiesta pressante di decima: sono mesi che non la faccio e nessuno Mi ha detto niente. Proprio per questo la versero'. Ciò che è detto nel padre nostro è perfettamente ortodosso: noi non siamo figli di dio per natura ma per adozione: siamo chiamati a diventare figli nel figlio e quando non Lo facciamo obbediamo a un altro padre. Il battesimo ci rende figli in quanto principio di un processo dinamico e non come dato automatico altrimenti la salvezza per un battezzato sarebbe inevitabile.

    RispondiElimina
  31. "Sono stato in questo Week end con diversi catechisti itineraranti, italiani, intelligenti, c'era anche un vescovo non del cammino.
    E'stato un continuo rendere gloria Dio"
    °°°°°°°°°°°°°°

    E' regolare,il "bottino" sarà stato cospiquo,il "Vescovo non del Cammino"(*)sarà stato contentissimo dell'obolo ricevuto,magari già facendo affidamento sui proventi futuri.
    Chiedere agli infiltrati? Non occorre,in questo caso è sufficente la tua parola.

    (*)L'espressione "Vescovo non del Cammino" è singolare,sopratutto se pronunciata da un aderente al Cammino come in effetti è Filippo;la deduzione è quindi che vi sono con certezza Vescovi appartenenti al Cammino o quanto meno vincolati ad esso.Tutto questo da da pensare...

    Ruben

    RispondiElimina
  32. @Elio che dice:(a proposito del 2° passaggio)
    "La mia catechista ad esempio ha donato una penna stilografica d'oro, regalo della sua laurea. E NESSUNO le ha chiesto cosa aveva messo nel sacco...Io personalmente ho donato un ricordo del valore di poche centinaia di euro, che mi ricordava un'impresa sportiva, a cui ero attaccato come un idolo...."

    SCusa ma come fai a sapere a cosa ha rinunciato (idolo/satana) la tua catechsita?
    Perchè tu lo sai e io lo so, non si deve dire o domandare cosa si è messo nel sacco. Questo vale sia per lo shema' sia al secondo passaggio sia riguardo quel che si è donato ai poveri (o messo nella cassetta della Chiesa NC) al primo passaggio.

    Se tu lo sei venuto a sapere,c'è qualcosa che non va....

    A meno che tu non sia uscito dal cammino e la tua catechista anche perchè, anche se è raro, puo' succedere che tra persone USCITE dal cammino si possa confidare e quindi parlare sia di questo sia di altro.

    Poi caro Elio io vedo che "il dente avvelenato" ce l'hai un pochino tu.
    Equesto si denota da come e cosa che scirvi e da come ti rivolgi ai tuoi fratelli cristiani cattolici perchè neocatecumenali o no si è sempre fratelli nella fede ... o no?

    In questo Blog si parla, si raccontano le proprie storie e esperienze negative e/o si dice APERTAMENTE cio'che succede nelle comunità NC percè altrimenti non si verrebbe MAI a sapere.

    A proposito visto che tu hai detto a cosa avevi rinunciato al secondo passaggio (idolo/satana) io ti posso dire a cosa ha rinunciato una vedova con un figlio che è uscita dal cammino.

    Me l'ha detto piangente e sai perchè?
    Perchè le hanno detto che la casa che ha donato, essendo stata proprietà del papà (era appena deceduto) non era "valido" e quindi LEI avrebbe dovuto rifare la 'rinuncia ai suoi beni"
    Questa volta SUOI CAPISCI? Come se un'eredità non sia un bene personale.

    I catechisti sapevano questo perchè ci è voluto del tempo (come lei mi ha raccontato) per fare e l'atto di vendita dell'apaprtamento e lei dopo il compromesso era andata a chiedere consiglio.

    Ora il figlio è cresciuto (sono passati piu' 15 anni) si deve sposare e non ha la casa dove andare ad abitare.

    Qui non si tratta di medaglie o di valori affettivi, qui si tratta di vite umane.

    Poi se vogliamo cantarcela e suonarcela...prendiamo anche chitarre e mandolini!

    RispondiElimina
  33. "L'invito al distacco di ciò che è di più caro nel secondo passaggio, vuole dimostrare fino a che punto è il nostro attaccameto ai beni, e non è necessariamente il denaro. La mia catechista ad esempio ha donato una penna stilografica d'oro, regalo della sua laurea. E nessuno le ha chiesto cosa aveva messo nel sacco. Io personalmente ho donato un ricordo del valore di poche centinaia di euro, che mi ricordava un'impresa sportiva, a cui ero attaccato come un idolo."
    °°°°°°°°°°°°°°°
    Il separasi da un oggetto caro, così,giusto per giocare a fare gli eroi, è drammatico e sicuramente ferisce la propria vita nell'intimo dei sentimenti, oltre, secondo me,a costituire una mancanza di rispetto verso quel grandissimo numero di fratelli, che magari se ne liberano per necessità e che soffrono due volte; sia per lo stato di necessità che per il distacco affettivo.

    Ruben

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  34. "Ora il figlio è cresciuto (sono passati piu' 15 anni) si deve sposare e non ha la casa dove andare ad abitare."

    Io non sono entrato nel cammino perchè a quel punto mi avevano chiesto di cedere la casa comprata da mio padre con i sudori di una vita e l'unica che avevo. Meno male che non ho fatto come la vedova!

    RispondiElimina
  35. per jp
    continui a non rispondere se non apoditticamente.
    Ripeto: Kiko afferma che l'uomo è schiavo del demonio e non puo' non fare il male: questa è eresia, contraria all'insegnamento della Chiesa Cattolica. Sono due posizioni totalmente contrarie. TU sei d'accordo con Kiko o con la Chiesa?
    Tu ci credi a uno che racconta al bar di avere avuto apparizioni e a una che dice che Nostra Signora l'ha chiamata "benedetta tu fra le donne" incaricandola di rifondare la Chiesa?
    Io non ti ho chiesto delle risonanze (vediti cosa dice in proposito la lettera di Arinze). Ho parlato della Liturgia Eucaristica. Mi spiego meglio: nella TUA comunità mi confermi che fate la Comunione subito anziché tutti insieme dopo la distribuzione?
    Quanto alla decima, evidentemente la tua comunità fa eccezione rispetto a tante altre, nelle quali i catechisti spesso e volentieri pressano e come, chiedendo direttamente a ciascuno se si versa.
    Anche sul passaggio con il riconoscersi figli del demonio non hai risposto. Ti ripeto che ciò è contrario all'insegnamento della Chiesa. Rispondi direttamente senza scappare con "i processi dinamici", il Battesimo secondo la Chiesa ci rende figli adottivi di Dio, ma non assicura la salvezza. A quella sono legate la Grazia e la libertà dell'uomo. Perciò, anche in questo, TU da che parte stai, con Kiko o con la Chiesa?
    Possibile che dai neocat non riesco mai ad avere una risposta diretta e chiara?

    RispondiElimina
  36. Caro Elio, il problema della rinuncia degli idoli è ben più radicato nel cuore degli uomini, non si debella con un gesto eclatante spontaneo che di per se può essere più o meno ammirabile.

    Facciamo il caso dello sport. Lo sport può diventare un idolo perché richiede tanto tempo, ma può diventare un modo per lodare Dio, se con il tuo talento ti metti al suo servizio e sei coerente con il messaggio evangelico.

    Se la domenica ci mettiamo a veder la partita invece che approfittare per passare un po di tempo con la famiglia ecco che lo sport diventa un idolo, se invece andiamo a giocare a con amici o figli/fratelli il calcio diventa un bel modo per passare il tempo assieme.

    Un esempio che mi viene in mente é la ballerina senza braccia che del suo limite ha fatto una virtù, ma invece di fare un idolo del suo amore per il ballo l'ha trasformato in un canto d'amore.

    Ma anche nella vita quotidiana, per esempio dalle mie parti sembra che se si gioca a calcio non si può fare a meno di bestemmiare. Dare l'esempio che si può far diversamente e richiamare l'amico che bestemmia può voler dire tantissimo.

    Gli idoli sono difficili da sradicare anche perché vengono facilmente sostituibili da idoli più grandi, bisogna trasformarli in grazie per riuscir ad eliminarli del tutto.


    L'idolo non si esaurisce con un semplice oggetto che magari può essere un bel ricordo. L'idolo è qualcosa di più radicato che fa parte del nostro stile di vita. Se uno butta nel sacco la medaglia ma resta una persona competitiva che nella competizione gioca per vincere o che continua a parlare di quanto è bravo in questo o quell'altro il risultato è nullo.

    Non dico che il gesto non vada bene, può aiutare in certi casi, ma l'idolo non è la medaglia, è l'idea, lo stile di vita che sta dentro quella medaglia. E' quello che va cambiato e una volta cambiato quello la medaglia non è altro che un bel ricordo del passato, passa da diventare un idolo a diventare un semplice ricordo, come può essere una foto ingiallita.


    Il gesto i se ha poco senso se non accompagnato da un modo differente di fare. Io ho fatto cose simili con le sigarette. C'è un francescano che ha ancora il pacchetto di sigarette che consegnai cinque anni fa, ma dopo poco ho ripreso a fumare, il problema non erano le sigarette in se ma il mio stile di vita e il mio modo di pensare che mi fregava. Ho cambiato modo di vivere e pensare e naturalmente senza volerlo ho smesso di fumare un po alla volta, e ora non fumo quasi mai. Prima vedere una sigaretta accesa mi faceva venir voglia di fumare, ora mi lascia del tutto indifferente. Ho capito che dietro l'idolo sigaretta c'era nascosto un idolo ben più grande che mi rendeva difficile superare il bisogno di fumare. Lavorando su quell'idolo che stava a monte è venuto da se che l'idolo che stava a valle è lentamente morto.


    Gv

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  37. "Il battesimo ci rende figli in quanto principio di un processo dinamico e non come dato automatico altrimenti la salvezza per un battezzato sarebbe inevitabile."

    Dal CCC

    "1265 Il Battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una « nuova creatura » (2 Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio63 che è divenuto « partecipe della natura divina » (2 Pt 1,4), membro di Cristo64 e coerede con lui,65 tempio dello Spirito Santo.66

    269 Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se stesso,67 ma a colui che è morto e risuscitato per noi.68 Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri,69 a servirli70 nella comunione della Chiesa, ad essere « obbediente » e « sottomesso » ai capi della Chiesa,71 e a trattarli « con rispetto e carità ».72 Come il Battesimo comporta responsabilità e doveri, allo stesso modo il battezzato fruisce anche di diritti in seno alla Chiesa: quello di ricevere i sacramenti, di essere nutrito dalla Parola di Dio e sostenuto dagli altri aiuti spirituali della Chiesa.73



    1272 Incorporato a Cristo per mezzo del Battesimo, il battezzato viene conformato a Cristo.78 Il Battesimo segna il cristiano con un sigillo spirituale indelebile (« carattere ») della sua appartenenza a Cristo. Questo sigillo non viene cancellato da alcun peccato, sebbene il peccato impedisca al Battesimo di portare frutti di salvezza.79 Conferito una volta per sempre, il Battesimo non può essere ripetuto."


    Vedi caro jp, prima di affermare che una catechesi non è di stile protestante bisogna assicurarsi che non vada contro il CCC.



    Se uno appartiene a Cristo ed è figlio di Dio, no può essere anche figlio del Demonio, il fatto che sbagli non ufficia ciò. L'essere figlio di Dio "non viene cancellato da nessun peccato".

    E' ovvio che il peccato allontana da Dio ma il figliol prodigo non è andato dicendo mio padre è il diavolo, e io sono suo figlio. Pensava piuttosto a quanto fosse buono e giusto suo padre, ma anche se era lontano restava pur sempre suo padre.

    Sbagliare e peccare non vuol dire essere Figli del demonio come comportarsi in maniera retta non vuol dire essere figli di Dio. Solo il battesimo ti rende figlio di Dio.


    La Chiesa dice proprio il contrari odi quello che vai sostenendo. Il battesimo ci rende automaticamente figli di Dio. Ma non è scritto da nessuna parte che questo dia la Grazia.

    Un altro articolo interessante del CCC

    "1264 Rimangono tuttavia nel battezzato alcune conseguenze temporali del peccato, quali le sofferenze, la malattia, la morte, o le fragilità inerenti alla vita come le debolezze del carattere, ecc., e anche una inclinazione al peccato che la Tradizione chiama la concupiscenza, o, metaforicamente, l'incentivo del peccato (« fomes peccati »): « Essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo. Anzi, "non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole" (2 Tm 2,5) ».62"


    Il fatto di essere figlio di Dio non implica la salvezza e non so da quale dottrina possa venir fuori questa idea se non da una catechesi fuorviante.

    Ovvio che il rapporto con il Signore è dinamico e cresce con il tempo. Per certi aspetti è simile al rapporto con i nostri genitori. Da piccoli non capiamo quello che ci fanno fare, crescendo iniziamo a capirlo e se coltiviamo il rapporto l'amore cresce, se ci allontaniamo l'amore diminuisce, ma ciò non toglie che per quanto deteriorato possa essere il rapporto con i nostri genitori, siamo sempre figli loro. Con il battesimo idem. Un battezzato che ammette di essere figlio del diavolo sostanzialmente rinnega Dio o bestemmia contro di lui. E non è accettabile che venga insegnato ciò.


    Gv

    RispondiElimina
  38. Caro Paolo, quello che dici è una grandissima panzana: il tempo tra primo e secondo scrutinio non è prima di entrare in cammino ma dopo, ergo, o sei entrato nel cammino fino al momento in cui si parla di beni, oppure non ci sei entrato e nessuno ti può aver chiesto niente, fermo restando che nessun catechista chiede qualcosa di specifico. Se a qualcuno è stato chiesto qualcosa di preciso che ha venduto contro la sua volontà non è questa la sede per queste cose: si va dalla polizia e ai chiarisce! Confermo inoltre che i catechisti non controllano anche se possono fare domande per far vedere al catecumeno se ha preso la parola di cristo seriamente o no. E' effettivamente possibile fare il secondo scrutinio senza aver fatto nulla col denaro.

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  39. Al caro fratello jp sono costretto a ricordare che la sete di bellezza ha accompagnato tutta la storia del cristianesimo (non è banalmente riducibile a "una cosa importante"). Al punto che -tanto per fare un esempio- la costruzione del duomo di Milano, come è stato scoperto da uno studio recente che ha analizzato con pignoleria tutti i documenti più antichi, è stata finanziata per l'80% dalle offerte dei poveri. Povera gente che a stento aveva il pane quotidiano, che viveva in catapecchie squadernate, ma che per la casa del Signore non badava a spese. Liberamente, senza bizzarre costrizioni psicologiche. L'amore per Cristo ha come conseguenza l'amore per la Chiesa e la carità a 360 gradi, senza costrizioni, nella propria semplicità, nel silenzio, senza controlli fiscali, e senza "kikocentrismo".

    Sono costretto poi a ricordare anche che "palazzi e concerti e grande stile" è l'espressione dei nobili: ed io parlavo invece di "cattedrali, canto e bellezza", espressione della Chiesa e della fede popolare. Caro fratello jp, perché mistifichi le mie parole? Ti è così necessario aggiustare le parole altrui?

    Poi tu aggiungi che "i neocat hanno un loro modo di vivere la liturgia". Ma nei libri liturgici quel "loro modo" non è previsto. La liturgia nella Chiesa è "un dono" (ripeto: "un dono" di Nostro Signore), su cui non si possono fare bizzarrie, non si possono fare "propri modi". Nei libri liturgici c'è tutto, ma proprio tutto: quel che si deve dire e fare e quel che si può dire e fare. Ciò che non è previsto né come obbligo né come possibilità, è semplicemente vietato.

    La liturgia è un dono, non è una fabbricazione umana. Quando dici "i neocat hanno un proprio modo di celebrare la liturgia" stai dicendo che i neocat rinunciano a quel dono per fare di testa propria: e siccome fanno di testa propria, affermano che è "bello". Proprio come gli ebrei che si fecero un vitello d'oro, ci ballarono attorno (i neocat ballano attorno al tavolone-mensa ipertrofica) e dissero "questo è il dio che ci ha salvati" (proprio come i neocat che dicono che la sintesi kerigmakiko-carmenetica li ha salvati).

    Certo, lo so almeno quanto te che anche nel resto della Chiesa si notano porcate liturgiche, musicali, "artistiche". Ma si tratta pur sempre di eccezioni, cioè di singoli che hanno un proprio "pallino", una propria fissazione, singoli slegati tra loro. Il Cammino, invece, si fonda esplicitamente sulle "musiche" di Kiko, si fonda esplicitamente sui "dipinti" di Kiko, si fonda esplicitamente sulla liturgia di Carmen e Kiko, e alla fine della fiera pretende pure di essere "frutto del Concilio" (benché contraddica drasticamente il Concilio, per esempio nelle indicazioni liturgiche della Sacrosanctum Concilium)... Quello che negli "altri" è la mania (talvolta passeggera) di qualche ecclesiastico, nel Cammino è invece il fondamento.

    Ora, il buon cuore dei semplici, il desiderio di servire la Chiesa e di santificarsi, sono sì "dono dello Spirito", ma sono un dono che il Cammino veicola su una cattiva strada.

    E l'argomento di queste nostre poche righe era che l'oggettiva bruttezza dei canti e dei dipinti di Kiko è già da solo un sintomo inequivocabile della pessima spiritualità neocatecumenale che finisce per vanificare tutto il buon cuore e tutto il "dono".

    Anche i testimoni di geova si chiedono "chi è Dio per te" ed eseguono i loro propri canti, anche i protestanti si interrogano sulla Resurrezione ed eseguono i loro propri canti e le loro proprie "liturgie". Ti chiedo perciò di riflettere, tutte le volte che difendi il Cammino, se i tuoi discorsi non si possano tranquillamente applicare anche ai protestanti e ai testimoni di geova.

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  40. "anche se possono fare domande per far vedere al catecumeno se ha preso la parola di cristo seriamente o no


    ???

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  41. "Luisa, sono anni che sento catechisti ripetere di leggere la hv, per piacere!

    Se leggi la Humanae Vitae con il filtro neocatecumenale è come se non la leggessi, se leggi quel testo senza quel filtro ti rendi conto che l`" apertura allla vita" così come è imposta nel cnc non è quella che domanda la Chiesa, ma i catechisti nc sanno che la loro parola vale di più di qualsiasi documento della Chiesa perchè i neocatecumanali la considerano venire direttamente dallo Spirito Santo.
    Se i neocatecumenali leggessero ad esempio la REDEMPTIONIS SACRAMENTUM senza il fltro del loro condizionamento verrebbero descritti in quel testo gli abusi che commettono il sabato sera, ma il filtro c`è e dunque il sabato sera continuano tranquilli, forse un pò meno dopo il 20 gennaio e il discorso del Papa (almeno quelli ancora capaci di riflettere con la propria testa e veramente desiderosi di obbedire al Papa).
    Il discorso del Papa era chiaro, come lo erano le sue norme del sdicembre 2005, eppure troppi adepti del "cammino" credono chi dice loro che tutto è ok, che non bisogna cambiare niente e che la "liturgia" è approvata!
    È una menzogna grave, ma il condizionamento, la fiducia cieca in chi li guida nel cnc, fa sì che vale più la parola menzognera di un catechista che la parola chiara del Papa.

    RispondiElimina
  42. Rispondo a Ruben.
    Caro fratello non parlo di un Vescovo qualunque ma un Vescovo di trincea uno che non se ne sta chiuso nella curia.
    Mi dispiace niente busta alla fine.
    A Tripudio invece volevo chiedere qual'e' il criterio che segue per la pubblicazione e la non pubblicazione degli interventi.
    Perche' ho notato che alcuni miei interventi non volgari, ma che forse lo hanno messo in difficilta' non sono stati pubblicati.
    Grazie attendo con ansia la risposta.
    N.b. non ricordo se Ruben e' un ex oppure no.

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  43. jp ha detto:
    "fermo restando che nessun catechista chiede qualcosa di specifico"

    Davvero jp? Ma i catechisti non hanno ripetuto per decenni (voglio sperare che il Direttorio "approvato" ne sia stato spurgato, anche se ne dubito, considerata la persistente segretezza ) robaccia come quella che incollo di seguito?

    "Ora, perché possiamo vivere bene, perché possiamo sfruttare il denaro, perché il denaro sia veramente niente, un qualche cosa che si mette al servizio dell'amore e dei fratelli, è necessario essere liberati, se no è assolutamente impossibile poter godere il denaro. Perché non puoi spenderlo, perché tutte le volte che tu spendi una lira, il cuore ti duole. Tutte le volte che uno te lo chiede, siccome il denaro significa l’"io", non glielo puoi dare e allora l'altro non si sente amato, ma umiliato, perché il denaro umilia sempre. Il denaro è la causa di tutti i disastri del mondo. Per questo, nei secondi scrutini, vi inviteremo a rinunciare a tutti gli idoli, a rinunciare al denaro come simbolo di tutti gli idoli del mondo...

    ...C. - Ma perché non ti sembrava cristiano?
    R. - Perché credevo che questo denaro lo potevo dare a della gente che ne aveva bisogno...
    C. - Questo sarà molto bello, molto stoico, ma non è cristiano. Non è questo quello che dice il Signore. Lui non ti dice di dare il denaro perché gli altri ne hanno bisogno.
    Sei tu che hai bisogno di darlo per essere liberata. Nel secondo scrutinio c'è una rinuncia agli idoli del mondo ed una adesione a Dio. E questa è la catechesi dello
    'Shemà'" che faremo domani: 'Ascolta Israele, non potrai amare altro Dio al di fuori di me'. Scopriremo che abbiamo tanti dei nella nostra vita. Il primo di tutti è il denaro; dopo, la famiglia, me stesso, ecc. E crediamo che amiamo Dio, ma nella pratica non è vero e allora il Signore ti invita a lasciare le storie e ad andare al sodo, ai fatti...
    ...Il mondo è zeppo di guai a causa del denaro e per questo il Signore che stabilirà con noi un regno (il Regno di Dio sulla terra come un segno), non può farlo senza liberarti prima del denaro, perché altrimenti non potrai entrarvi.
    Per questo è necessario che in questo momento del cammino vi proviate
    . Non perché tu viva in una casetta molto povera, con mobili poveri. No! Perché forse il Signore ti darà molto più denaro
    " (Cfr. Orientamenti per lo shema, pag. 99-109).

    Ma sei scemo tu, JP, o credi che lo siano coloro che, come me, si sono sorbiti le centinaia di pagine degli Orientamenti alle equipe di catechisti, non più segretati, ringraziando il Cielo?
    Ti rendi conto, jp, che la robaccia che ho citato, per uno spirito puro e semplice catturato nel vostro laccio, val più di una pistola alla tempia?

    Il Signore, jp, condannò il ricco epulone ai tormenti non perché "non si era provato", ma perché non aveva colto e soddisfatto i bisogni di Lazzaro. Nel caso contrario, come per il ricco epulone, Lazzaro sarebbe stato citato senza nome, non con un nome che significa "aiutato da Dio".
    "Perché avevo fame, e voi mi avete dato da mangiare" dice il Signore ai benedetti da Dio, non dice "perché vi siete liberati dagli idoli in favore del Cammino".

    RispondiElimina
  44. a JP che risponde cosi' a Paolo:

    "Caro Paolo, quello che dici è una grandissima panzana:
    il tempo tra primo e secondo scrutinio non è prima di entrare in cammino ma dopo,...

    non lo è e ti spiego perchè:

    al primo scrutinio/passsaggio (Pre-catecumenato) ti viene chiesto di donare ai poveri oppure di chiudeli in una busta e metterli nella cassetta delle offerte in Chiesa dove hai la tua comunità.

    Ti viene detto che QUESTO NON TI VERRA'PIU' CHIESTO perchè nel cammino tutto è GRATIS (quante volte questa parole ti fa illudere che sarai sempre circondato dall'amore dei fratelli in Cristo in una maniera gratuita..)

    Nello shemà (PRE-catecumenato) ti DOMANDANO se ti eri provato con i beni, se non lo hai fatto ti dicono di farlo. A volte ti domandano proprio cosa e/o in che modo.

    Se un fratello ha il dubbio su cosa donare (chiaramente non parlo di un oggetto di poche centinaia di euro) puo' andare a domandare ai catechisti se fare questo gesto o meno. Loro ti risponderanno in base a quello che pensano.

    Quindi case, c/c, oro di famiglia ecc. in genere sono le cose che si donano di piu'.
    Volendo pero' si puo' donare di meno (grande furbata di alcuni NC che dicono che erano attaccati all'"immaginetta in bronzo regalata alla prima comunione..
    o_O..(taccio)

    Nello shemà ti ripetono che sarà ancora l'unica volta che dovrai vendere i tuoi beni.
    Falso deve arrivare il secondo passaggio.

    Se allo Shemà rispondi che ti sei provato al primo passaggio, allora ti invitano a liberarti della schiavitu' del denaro quindi a provarti di nuovo sui beni.
    Cassetta offerte Chiesa NC docet.

    Al secondo passaggio c'è FINALMENTE IL GRANDE SALTO tra
    PRE-CATECUMENATO e CATECUMENATO. Art.20 STATUTO: 2 fase: riscoperta del catecumenato

    Quindi la comunità ORA CRESCE (di cammino, ma diminuisce di numero) E DIVENTA UNICA - indissolubile, vera.

    Chi lo passa è in comunità chi non lo passa retrocede o, nel peggiore dei modi, esce.

    Per fare il rito devi PASSARE lo scrutinio e renderti disponibile alla decima.

    Questa volta SCRUTINIO 2° PASS ti viene chiesto se ti sei provato veramente e a seconda delle comunità e dei catechisti ti viene domandato in cosa.

    E' chiaro che se gli dici che hai donato il tuo conto in banca si dà per scontato che, se sei un professionista che lavora da anni, il conto in banca sarà STATO cospicuo.
    Se qualcuno cerca di "imbrogliare" (ci tenevo tanto alla maglietta dell'hard rock cafè o alla statuina di teracotta, ecc ecc) sarà redarguito e invitato "a provarsi sul serio!"

    POI ti viene chiesto di fare il gesto di rinuncia al Diavolo/idoli e questa volta IL MALLOPPO lo metti in una cesta nel momento della celebrazione del rito (è già stato ben spiegato).

    Se ad esempio non hai fatto in tempo a vendere i tuoi beni (casa, auto, gioielli) puoi mettere un PAGHERO' (nel caso di auto e casa) o i gioielli direttamente.

    Certo i ragazzi giovani non avendo né l'uno né l'altro metteranno quello che hanno (per esempio i gioielli della prima comunione o venderanno gli oggetti che gli appartengono).

    Credo che Paolo si riferisse proprio al primo passaggio e allo shemà.
    poi tu dici:

    "Confermo inoltre che i catechisti non controllano anche se possono fare domande (?!) per far vedere al catecumeno se ha preso la parola di cristo seriamente o no..
    E' effettivamente possibile fare il secondo scrutinio senza aver fatto nulla col denaro."

    accidenti è possibile passare il secondo scutinio senza essersi provati?
    Quindi qualche catecumeno puo' dire il falso, ciè affermare davanti la comunità e i catechisti di essersi provato ma in verità NON LO HAFATTO?

    Comportamento corretto da buon cristiano
    Ti ricordo che dire il falso è un peccato. Meglio allora il catecumeno che dice che non HA voluto o potuto provarsi.
    E passare lo stesso il secondo passaggio. Almeno non è un peccatore! Leggiti S.Agostino cosa dice sulla menzogna.


    PS-= insomma i Catechisti possono domandare o no? Mettetevi d'accordo!

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  45. "Ora, perché possiamo vivere bene, perché possiamo sfruttare il denaro, perché il denaro sia veramente niente, un qualche cosa che si mette al servizio dell'amore e dei fratelli, è necessario essere liberati, se no è assolutamente impossibile poter godere il denaro. Perché non puoi spenderlo, perché tutte le volte che tu spendi una lira, il cuore ti duole. Tutte le volte che uno te lo chiede, siccome il denaro significa l’"io", non glielo puoi dare e allora l'altro non si sente amato, ma umiliato, perché il denaro umilia sempre. Il denaro è la causa di tutti i disastri del mondo. Per questo, nei secondi scrutini, vi inviteremo a rinunciare a tutti gli idoli, a rinunciare al denaro come simbolo di tutti gli idoli del mondo..."

    "Il mondo è zeppo di guai a causa del denaro e per questo il Signore che stabilirà con noi un regno (il Regno di Dio sulla terra come un segno), non può farlo senza liberarti prima del denaro, perché altrimenti non potrai entrarvi.
    "Per questo è necessario che in questo momento del cammino vi proviate. Non perché tu viva in una casetta molto povera, con mobili poveri. No! Perché forse il Signore ti darà molto più denaro"


    Allucinante.
    Demenziale.
    E sopratutto non cattolico, non cristiano.
    Ha ragione Lino di definire quei metodi "robaccia" e di aggiungere:
    "ti rendi conto, jp, che la robaccia che ho citato, per uno spirito puro e semplice catturato nel vostro laccio, val più di una pistola alla tempia?"

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  46. Il mio ultimo intervento non e' stato preso in considerazione.
    Chissa perche' forse perche' chiedo di darmi la vs esperienza concreta di come vi siete incontrati con Cristo?
    Per Ruben@ dammi la tua esperienza concreta di Cristo? Voi state a giudicare questo e quello ma non vi aprite mai. Che fate nella vita? che fate nella parrocchia? Non mi dite che sapete solo usare il computer. Dedicatelo al Signore il tempo che state su questo blog

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  47. Dire che non si puó leggere l'humanae vitae ( o qualunque altro scritto della Chiesa ) col filtro (?) del cammino è a dir poco offensivo. Come a dire " se sei del cammino, che le leggi a fare certe cose " . Forse che una persona non è in grado di poter ragionare su di un testo autonomamente, pur avendo ricevuto una certa chiave di lettura? Per favore, che si critichi e si ricerchi la verità non lo biasimo, ma che si generalizzi così è del tutto ingiustificabile. Sia chiaro, col massimo rispetto per quel che fate, e che spero continuiate a fare.

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  48. @ Perplesso
    Il problema, Perplesso, è che i neocatecumenali negano, come JP, ogni contestazione dimenticando un particolare importante: che gli "Orientamenti alle equipe di catechisti" sono oramai pubblici e consultabili. E tutto ciò di cui si ragiona ha una sola origine: dai mamotreti di Kiko, perché sono certo che nessuno ha mai aggiunto o eliminato uno iota. Dalla sottile ma esplicita richiesta di denaro sopra citata fino all'esaltazione della "confessione" comunitaria tutto sta nei "mamotreti" ex segreti.
    Pubblicate il direttorio catechetico, fate sapere al mondo se una simile robaccia nella quale un atto di carità a un bisognoso è detto "molto bello, molto stoico, ma non è cristiano" ancora permane nelle catechesi.

    RispondiElimina
  49. Dire che non si puó leggere l'humanae vitae ( o qualunque altro scritto della Chiesa ) col filtro (?) del cammino è a dir poco offensivo. Come a dire " se sei del cammino, che le leggi a fare certe cose " . Forse che una persona non è in grado di poter ragionare su di un testo autonomamente, pur avendo ricevuto una certa chiave di lettura? Per favore, che si critichi e si ricerchi la verità non lo biasimo, ma che si generalizzi così è del tutto ingiustificabile. Sia chiaro, col massimo rispetto per quel che fate, e che spero continuiate a fare.

    Davide, lei non tiene conto degli interventi e dei commenti che abbiamo ricevuto fino ad oggi su questo argomento (e non solo). Altrimenti non ci saremmo espressi in quel modo.

    RispondiElimina
  50. Non posse non peccari, questa è la condizione di Adamo dopo la caduta secondo Agostino. La scelta del peccato rimane tuttavia frutto del libero arbitrio, non della libertà, e pertanto chi pecca ne è responsabile, come del resto risulta evidente nelle cose delle sopra sul padre nostro.
    Non c'è nulla di eretico in tutto ciò.
    Il battesimo è un sacramento e I sacramenti hanno molte facce: hanno un aspetto canonico, teologico ed esistenziale, per esempio. È esatto dire che il battesimo ci fa figli di dio, ma è corretto dire che il peccato ci mostra figli del demonio. Ammettere di essere stati figli del demonio in questa è quella occasione non è una bestemmia ma UN riconoscere la necessità di conformarsi a cristo unico figlio di dio, per essere liberi davvero. Gesù Lo disse ai giudei, pensi che la storia finisca lì? O forse che gli stesse dicendo semplicemente di farsi battezzare. Questo discorso è tratto anche da Gregorio di nissa, come risulta dal mamotreto che sicuramente già avete. Inoltre è bene ricordare che i mamotreti, incluso quello che riporta queste cose, sono stati studiati dalla Santa sede. Ora, Io non sono a favore di ricorrere al discorso Dell'approvazione ogni tre per due, perché non è difficile spiegare quello che è scritto, ma ogni tanto è bene anche ricordare questo: possibile che te ne sei accorto tu soli di tale eresia, mentre tutti i preti e anche vescovi che hanno ascoltalo le catechesi del padre nostro Si erano addormentati proprio in quel punto?
    Ora poi è ora di finirla con le stupidaggini: perché la comunione viene distribuita ai presenti prima che il prete si sia comunicato, mentre il messale dice che il sacerdote si comunica prima, allora il cnc.non segue il messale romano. Io non so se vi siete bevuto il cervello, ma ce la fate ad avere il senso delle proporzioni e della misura nelle cose che dite? Luisa, la hv I neocat la leggono con gli occhiali di kiko, e allora tutti gli altri cristiani che la leggono bene, come è che nella maggior parte dei casi non fanno più di due figli?

    RispondiElimina


  51. Conosco PERSONALMENTE una coppia che ha donato l'intera somma ricavata dal riscatto di una polizza vita pagata per oltre 20 anni (parliamo di alcune decine di migliaia di euro) e una studentessa universitaria che ha dovuto vendere l'unica cosa che aveva: il suo pc.

    La coppia ha avuto poi problemi di tipo economico per svariati anni, ci sono state liti furibonde perché la moglie non voleva versare tutta la somma ma il marito lo aveva fatto comunque... alla fine, secondo me per salvarli dal divorzio, li hanno fatti diventare catechisti. I problemi economici li hanno ancora ma, visto che a breve fonderanno la loro prima comunità, sicuramente si sistemeranno...

    RispondiElimina
  52. < ...C. - Ma perché non ti sembrava cristiano? R. - Perché credevo che questo denaro lo potevo dare a della gente che ne aveva bisogno... C. - Questo sarà molto bello, molto stoico, ma non è cristiano. Non è questo quello che dice il Signore. Lui non ti dice di dare il denaro perché gli altri ne hanno bisogno. Sei tu che hai bisogno di darlo per essere liberata. Nel secondo scrutinio c'è una rinuncia agli idoli del mondo ed una adesione a Dio. E questa è la catechesi dello 'Shemà'" che faremo domani: 'Ascolta Israele, non potrai amare altro Dio al di fuori di me'. Scopriremo che abbiamo tanti dei nella nostra vita. Il primo di tutti è il denaro; dopo, la famiglia, me stesso, ecc. E crediamo che amiamo Dio, ma nella pratica non è vero e allora il Signore ti invita a lasciare le storie e ad andare al sodo, ai fatti... ...Il mondo è zeppo di guai a causa del denaro e per questo il Signore che stabilirà con noi un regno (il Regno di Dio sulla terra come un segno), non può farlo senza liberarti prima del denaro, perché altrimenti non potrai entrarvi. Per questo è necessario che in questo momento del cammino vi proviate. Non perché tu viva in una casetta molto povera, con mobili poveri. No! Perché forse il Signore ti darà molto più denaro" (Cfr. Orientamenti per lo shema, pag. 99-109).>

    Chiamate un esorcista!!!!!

    RispondiElimina
  53. Anonimo David ha detto...

    " Dire che non si puó leggere l'humanae vitae ( o qualunque altro scritto della Chiesa ) col filtro (?) del cammino è a dir poco offensivo. Come a dire " se sei del cammino, che le leggi a fare certe cose " . Forse che una persona non è in grado di poter ragionare su di un testo autonomamente, pur avendo ricevuto una certa chiave di lettura?"

    Il solo filtro o chiave di lettura per leggere la Sacra Scrittura e-o i documenti della Chiesa è il Magistero della Chiesa.
    Se invece quella chiave di lettura è il kikopensiero si arriva ad un`interpretazione e applicazione distorte, parziali e anche errate .
    l`Humanae vitae è un esempio palese, lo ripeto, chi la legge con la chiave di lettura kikiana arriva ad una concezione e ad una pratica dell`apertura alla vita e della paternità responsabile che NON sono quella volute dalla Chiesa.

    Niente da dire sulla REDEMPTIONIS SACRAMENUTM?
    Quale potrebbe essere la chiave di lettura =filtro che giustificherebbe la sua non applicazione?

    RispondiElimina
  54. Non sono solo la Sacra Scrittura e i documenti della Chiesa ad essere letti in chiave neocatecumenale, ma lo sono anche i discorsi del Papa, ignorati i richiami, esaltate le lodi, l`ultimo, e poco edificante, esempio è il discorso del Papa del 20 gennaio.
    Abbiamo visto l`agitazione, qui e altrove, che le parole del Papa hanno suscitato e l`immediata interpretazione dei responsabili che non hanno temuto di smentire il Papa ad esempio quando dice chiaramente che la Liturgia ordinaria è quella della parrocchia e che i neocatecumenali devono unirsi ai parrocchiani in ogni caso alla fine del "cammino" ma già durante il percorso....apriti cielo, arrivano subito i pompieri per dire che non è quello che il Papa ha voluto dire!
    E che dire poi di chi dall`alto della gerarchia neocatecumenale fa circolare la voce che la "liturgia" nc è stata approvata?

    RispondiElimina
  55. La verità vi farà liberi. ha detto...
    "Chiamate un esorcista!!!!!"
    Sì, occorrerebbe un esorcismo. Dopo l'esorcista, però, anche servirebbe uno psichiatra. Perché se è necessario liberarsi dagli idoli del mondo, dal denaro in primo luogo, allora ci si libera e basta, non si dà il denaro via attendendo che il Signore ricompensi con un idolo più grosso, con "molto più denaro".

    Una "lezione" da bastone e carota, con l'accento primario sul concetto: "Per questo è necessario che in questo momento del cammino vi proviate".

    "Fermo restando che nessun catechista chiede qualcosa di specifico", ha scritto jp? Figuriamoci! La catechesi non chiede niente di specifico. Dice solo di non dare il denaro ai bisognosi perché questo non è cristiano, che occorre darlo per liberarsi dall'idolo, in quel momento e al Cammino, e solo per provarsi, tanto il Signore - forse - ne darà indietro molto di più.

    Mi vergogno che nella Chiesa Cattolica, la mia Chiesa, si sia consentito a due laici di catechizzare con simili nefandezze.

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  56. < Mi vergogno che nella Chiesa Cattolica, la mia Chiesa, si sia consentito a due laici di catechizzare con simili nefandezze>

    Io sul fatto che intervenga la mia Chiesa Cattolica ci ho quasi rinunciato, a questo punto mi accontenterei pure della magistratura o della guardia di finanza.... che da fare ne avrebbero parecchio.

    RispondiElimina
  57. Chiedo la cortesia a JP di citare dove la Chiesa (nel suo magistero) definisce l'uomo "figlio del demonio".
    Nella mia ignoranza, saluto

    RispondiElimina
  58. @la verità vi farà liberi

    “La coppia ha avuto poi problemi di tipo economico per svariati anni… li hanno fatti diventare catechisti. I problemi economici li hanno ancora ma, visto che a breve fonderanno la loro prima comunità, sicuramente si sistemeranno...”

    E’ molto interessante ciò che affermi in questo tuo commento: puoi dettagliare le forme ed i modi tramite i quali la creazione di una comunità genera ai fondatori della stessa la possibilità di “sistemarsi” da un punto di vista economico?
    Anche aspetti concretamente pratici come questi possono eventualmente essere raccolti nello spazio nella home page che si sta creando e dicui si sta parlando in un’ altra discussione:

    http://www.blogger.com/comment.g?postID=1773374764794963567&blogID=29059218&isPopup=false&page=2

    RispondiElimina
  59. Anche aspetti concretamente pratici come questi possono eventualmente essere raccolti nello spazio nella home page che si sta creando e dicui si sta parlando in un’ altra discussione:

    http://www.blogger.com/comment.g?postID=1773374764794963567&blogID=29059218&isPopup=false&page=2


    MI DITE DOVE POSSO TROVARE QUESTA PAGINA, IL LINK NON è FUNZIONANTE GRAZIE :)

    RispondiElimina

  60. "Mi vergogno che nella Chiesa Cattolica, la mia Chiesa, si sia consentito a due laici di catechizzare con simili nefandezze."

    Quante volte mi sono chiesta come i Custodi della Fede cattolica, coloro che sono RESPONSABILI di salvaguardare il Sacro Deposito della Fede, abbiano potuto chiudere gli occhi sulle eresie, perchè non si può chiamarle altrimenti, presenti nell`isegnamento degli iniziatori del cnc, come abbiano potuto chiudere gli occhi sulla devastazione della Liturgia, fonte e culmine della Fede, come abbiano potuto ignorare le testimonianze che arrivavano sulle loro scrivanie di chi aveva subito i metodi in uso nel cnc, scrutini=confessioni pubbliche, pressioni psicologiche, ruolo della decima.

    Il segreto che circondava quelle prassi non è una scusa per coloro il cui dovere era, ed è, di sorvegliare, controllare, correggere, raddrizzare e purificare.
    Non lo hanno fatto e continuano a non farlo, Papa Benedetto ha da subito tentato di farlo(terribile dover dire "tentato" per un Successore di Pietro), sappiamo che NON è stato obbedito, come i suoi richiami e prescrizioni sono stati ignorati.

    Che durante decenni a chiudere gli occhi e silenziare la coscienza siano stati i vescovi postsessantottini, vescovi fieri eredi del "Concilio" e tutti presi a costruire quella nuova Chiesa conciliare, a attualizzare tutte le riforme che dovevano cambiare il volto della Chiesa, se non giustifica la loro grave negligenza, può darmi un inizio di spiegazione, ma che a permettere la diffusione di quegli errori, eresie e scempi liturgici dottrinali siano stati i Papi, più precisamente Giovanni Paolo II, mi sconcerta, il cnc è cresciuto sicuro della protezione del Papa, ci dicono che Carmen Hernandez era di casa negli appartamenti pontifici, non può che sconvolgere sapere che godeva dell`appoggio del Papa chi stava combattendo per sovvertire la basi stesse della nostra fede, creando una struttura parallela alla Chiesa con le proprie prassi diverse da quelle della Chiesa, introducendo la divisione anche nelle parrocchie, coltivando il segreto tipico di gruppi settari.
    Sì, fa male che nella Chiesa cattolica "sia consentito a due laici di catechizzare con simili nefandezze.", fa male constatare che a parole ci viene detto che la Liturgia è fonte culmine della Fede della Chiesa e poi vedere che nei fatti chi la calpesta è incoraggiato e lodato.


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  61. BIS
    In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

    Io di miracoli ne ho visti tanti e poi tanti...
    Pace e bene!

    RispondiElimina
  62. Rispondo all'intervento delle 8:42.
    Falso completemente falso.
    Se stavate voi a fare i catechisti di qualche comunita' puo' darsi che vi sistemavate, ma per noi non e' cosi'. Guarda che affidarsi al Signore e tutt'altro che moralismo.
    E' lo spirito che conduce queste cose e non la forza di volonta' del singolo elemento.
    E' cosi' che sperimentiamo la provvidenza quando ci affidiamo a Cristo.
    Ed e' proprio cosi' noi sperimentiamo che Cristo e' vivo attraverso la concretezza della vita.
    E' piu' di 2 mesi che chiedo a tutti i frequentatori del blog fatti dove possano testimoniare che Cristo e' vivo. Siete bravi a fare del moralismo.
    Voi siete cosi' sicuri che il mondo si salva per nozioni, vedi interventi di ieri, cheaddirittura davantia Dio sarete premiati per aver corretto il CN.
    Questo che vi deve far pensare, visto che neanche il Papa fa questo.La Pace.

    RispondiElimina
  63. "MI DITE DOVE POSSO TROVARE QUESTA PAGINA, IL LINK NON è FUNZIONANTE GRAZIE :)" (anonimo 09.20)

    E' la "terza" discussione che trovi nella home page relativa alla testimonianza di un medico!
    Da quel commento è nata l' idea di creare una pagina nella home page con possibilità di inserire testimonianze e/o azioni concrete svolte verso i catechisti finalizzate a formali richieste di spiegazioni in merito ad aspetti "non chiari" del cnc.
    Tale spazio doveva già essere pubblico da ieri ma, sicuramente, in giornata sarà attivo. Sarà attivo vero? (chiedo ai tecnici/gestori del forum).

    RispondiElimina
  64. dice jp
    È esatto dire che il battesimo ci fa figli di dio, ma è corretto dire che il peccato ci mostra figli del demonio. Ammettere di essere stati figli del demonio in questa è quella occasione non è una bestemmia ma UN riconoscere la necessità di conformarsi a cristo unico figlio di dio, per essere liberi davvero.

    Non rivoltare la frittata, cercando di giustificare l'ingiustificabile:
    nella catechesi si dice -usando l'indicativo presente- "tu sei figlio del demonio" e questo va contro la verità. Se siamo figli di Dio, non possiamo essere anche figli del demonio.

    E' molto grave che Kiko confonda le menti, anche la tua, su queste questioni.
    Gv te lo ha spiegato bene: essere attratti dal male non significa essere figli del male, non è il male che ci ha creato, voluti, e fatti nascere.

    e difatti non c'è nessun documento che dica che questa catechesi è stata approvata.
    è stata approvata solo la sua pubblicazione, che Kiko si guarda bene dal fare, per non essere cacciato all'istante dalla Chiesa.

    RispondiElimina
  65. Vista il sospeso creatosi da qualche giorno relativo alla creazione di una sezione di discussione nella home page conseguenze alla testimonianza del medico, chiedo di poter postare questo intervento “di promemoria” anche nelle discussioni successivamente aperte.
    Grazie ai moderatori per la solita cortesia

    __________________________________

    @mic
    @tripudio

    Visto l’ interesse generato dalla prospettiva di creare uno spazio in home page capace di contenere testimonianze e concrete richieste di spiegazioni ai catechisti ripropongo il post di ieri.

    Come mic diceva ieri la pagina sembra pronta:

    “mic ha detto...
    Caro Tripudio,

    ho creato la pagina rischiesta sopra.
    Vuoi per favore renderla visibile, con tutte le modifiche che riterrai opportune?
    Grazie
    01 ottobre, 2012 17:29”

    Sarà on line in giornata?

    ANCHE LIBERA PAROLA

    _____________________________________

    La discussione aperta i giorni scorsi dalla testimonianza del medico è stata, forse come non mai, imperniata su argomenti non propriamente di Fede.

    Trovare un aggettivo capace di definire e sintetizzare questo livello di dialogo e comunicazione è da un lato difficile ma, forse, ciò che più conta, non è nemmeno di fondamentale importanza. Sicuramente non è un approccio legale (o almeno non solo legale); non è nemmeno solo ed esclusivamente laico (tutti e/o nessuno possono essere laici); non è solo un approccio “terreno”. Lo sforzo per definire tale approccio al problema è sterile e qualsiasi definizione rischierebbe di essere, con sincerità o pretestuosamente, presa a giustificazione per non intraprendere, ANCHE, questa possibile strada.

    Ciò che invece conta è poter dar seguito, ANCHE, a questo tipo di approccio. Farlo in modo aperto e costruttivo. Dare un possibile strumento sia di ascolto che di azione a chi, ancora aderente al cnc o a chi ne è uscito, ritiene di non averne alcuno per affrontare il problema che vive.
    Scrivere una raccomandata ad un catechista portando a conoscenza parroco e vescovo in merito ad argomenti che non si ritengono chiari è una strada semplice e percorribile da chiunque. Ed è un modo per mettere un segno non contestabile dell’ aver portato in evidenza un problema. Un caso sarà sempre e solo un caso usato a conferma che il cammino è odiato è quindi “giusto”; centinaia di casi saranno sicuramente un argomento, a più livelli, da dover affrontare.

    Portare testimonianza postume è importante ma ha un valore aggiunto oggettivamente minore di testimonianze in itinere (è lunedì oggi: sicuramente sta leggendo queste parole qualcuno che ha recentemente vissuto convivenze e ha dubbi a cui voler dar seguito).

    E così come poco conta dare un nome, ANCHE, a questo tipo di approccio, tanto invece conta poter avere un mezzo, un contenitore, dove liberamente ed in modo aperto, poter condividere tali situazioni. Perché se del cnc si contesta spesso la chiusura relazionale dello stesso è chiaro che una risposta a tal problema debba passare da uno spazio aperto, libero e condiviso.

    Ed allora, proprio ora che questa discussione non è più la “prima” nella home page di questo blog, penso che, come da più persone richiesto in questa discussione stessa, possa essere l’ occasione per questo blog di creare, in testa alla home page, quel contenitore di cui ho voluto parlare qui.
    L’ occasione di dare ANCHE LIBERA PAROLA a testimonianze, idee e suggerimenti.

    Tutto questo vuole solo essere un ANCHE rispetto a quella che, giustamente, rimane , come ha detto qualcuno, la “mission” di questo blog: ovvero un approccio di Fede che è sicuramente la via per arrivare alla soluzione profonda del problema.
    Se però ci si vuole rivolgere a chi, opportunisticamente, confonde fine e mezzo con l’ intento di perseguire i propri negativi fini (il cnc) è giusto non tralasciare una strada che palesa e contrasta ANCHE solo i mezzi.

    Buona settimana a tutti


    P.S.
    Mi sono sempre firmato “anonimo”: solo per comodità e correttezza di comunicazione da qui in avanti mi firmerò “ANCHE LIBERA PAROLA”

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  66. Certo, il papa non può, non gli riesce, il suo predecessore, poverino, era polacco e sconsiderato, ha consentito nefandezze...e non gli è andata neanche male visto che è andato dritto in cielo senza neanche un minuto di purgatorio. Che beffa!
    I vescovi neanche a dirlo, tutti comunisti, loro sì che sono stati I veri terroristi rossi, terroristi liturgici. Menomale che Luisa ha le idee chiare sulla liturgia, ne gioisco molto, così come molti altri che apprezzano la dignità del culto, Lo dico sinceramente anche se con un Po di sarcasmo. Il problema è che anche quando noi esseri umani, e soprattutto cristiani, pensiamo di saperla lunga ci vorrebbe sempre quell'atteggiamento che dovrebbe caratterizzare chi sa di essere solo una creatura: non sarà mica che Mi sia sfuggito qualcosa, che cioè se le autorità ecclesiastiche, papi inclusi, sembra che strizzino l'occhio così spesso al cnc, non è che forse non ci vedono tutto il male che ci vedo Io?
    Giacomo, la chiesa non definisce l'uomo figlio del demonio, e neanche kiko. È Gesù semmai che nel cap 8 di Gv dice voi siete dal padre vostro: il diavolo" e Lo dice perché non ascoltavano e volevano ucciderlo. Cioè è una definizione di circostanza: se uno non ascolta cristo, allora mostra di avere un altro padre. Ora, il battezzato ha già subito un cambiamento al momento del battesimo, ma può volgersi contro dio, e molte volte Lo fa. Non cessa di essere battezzato ma circostanzialmente mostra di ascoltare un altro padre. Dicevo anche che questo discorso, per esteso, è fatto da Gregorio nisseno e citato nel mamotreto relativo che Io ora non Ho per le mani, ma qualcuno di voi sicuramente ha.

    RispondiElimina
  67. Caro ANCHE LIBERA PAROLA mi hai dato un'idea.
    Vediamo se funziona!

    RispondiElimina
  68. @mic
    cara Mic
    creata la pagina di cui tanto stiamo parlando un bella idea è quella di metterla come link nella propria firma di modo che ad ogni commento postato sia sempre visibile e linkabile...

    se lo si vuole di idee ce ne sono mille....basta volerlo!

    RispondiElimina
  69. Caro jp, intanto S.Agostino diceva "posse non peccari" che è "l'inclinazione dell'uomo al bene pur potendo volgersi al male " (Treccani sotto la voce libero arbitrio).

    In sant'Agostino l'uomo si ritrova incapace di compiere il bene a causa della debolezza della sua
    volontà, non a causa della sua presunta figianza con il demonio. Per Sant' Agostino se l'uomo volesse potrebbe non peccare. Ti consigli od i leggerti il "De libero arbitri" prima di citare a caso padri della chiesa mettendogli in bocca parole non loro.

    "Il peccato è la volontà di conservare o di conseguire ciò
    che la giustizia vieta e da cui è libero astenersi"

    Agostino argomenta che tra le pene del peccato originale (a cui siamo soggetti nonostante battezzati) c'è l'ignoranza del progetto divino che ci porta incolpevoli a peccare anche credendo di essere nel giusto. Inoltre questa ignoranza che non giustifica il peccato.

    Nel De Trinitate propone un percorso per eliminare questa ignoranza il cui punto di partenza è: l'uomo è fatto ad immagine di Dio e quindi questa immagine di Dio va ricercata nell'uomo in ciò che in esso c'è di migliore. Agostino trova nella dimensione razionale ed intelligente dell'uomo l'immagine di Dio.

    Inoltre c'è il tema del conoscersi dove l'anima fatica a conoscere se stessa in quanto c'è l'interferenza dei desideri terreni. Sostanzialmente la conoscenza dell'animo interiore porta all'eliminazione dell'ignoranza. Questa conoscenza insita nella nostra natura divina (divina e non del diavolo) è solo un ricordo latente che può essere progressivamente disvelato tramite la purificazione per mezzo dei sacramenti. Questa conoscenza è la cosiddetta " memoria sui" a cui tendiamo.

    L'uomo in S.Agostino è un continuo tendere a Dio "sicut imago ex anulo et in ceram transit, et anulum non relinquit."


    Poi ci sarebbe tutto il discorso sull'ascesi che porta tramite la dimensione contemplativa ed intellettuale a seguire al cammino guidato da Dio tramite la fede. E tutto ciò per Sant Agostino è possibile solo grazie a Cristo che ci concede la remissione dai peccati.

    La sintesi di questo pensiero è che l'uomo nato nell'oscurità può essere salvato dalla fede donata da Dio e l'ascesa è resa possibile dal rapporto tra uomo e Dio, quest'ultimo in particolare donando la fede lo rende capace di ciò.


    Kiko ha totalmente sovvertito il messaggio della chiesa. Mentre la Chiesa sostiene che l'uomo tende al bene ma cede al male Kiko sostiene che l'uomo tende per sua natura al male e ogni tanto se fa il cammino fa il bene. E' un pensiero diametralmente opposto che forse ha il suo seme nell'auriga platonica.

    La condizione di peccato non implica la figlianza con il demonio. Egli è estraneo al nostro animo, è ciò che dobbiamo escludere dal nostro io. E' ciò che NON ci appartiene. Dire che siamo figli del demonio vuol dire che esso fa parte della nostra natura più profonda. Per la Chiesa non è così. L'uomo nel suo profondo è immagine di Dio, il peccato è qualcosa di esterno all'essenza umana. Noi siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio. Dire che siamo figli del demonio vuol dire che di quell'essenza è parte il diavolo quanto Dio vuole dire che Dio ci ha fatto un po ad immagine e somiglianza sua un po ad immagine e somiglianza del Diavolo e quindi in ultima istanza vuol dire affermare che Dio stesso è il diavolo.


    La Chiesa dice che l'essenza è di Dio e le contingenze del demonio.

    Kiko dice che l'essenza è sia di Dio che del Demonio.

    Chiediti perchè cui si festeggia l'assunzione della Beata Vergine Maria.

    Gv

    RispondiElimina
  70. Si tratta solo di un espediente tecnico: l'unico motivo per non di inserire troppe "nuove" pagine sul blog è quello di disperdere le discussioni.

    I commenti inseriti nelle discussioni "vecchie" vengono visti praticamente solo da alcuni moderatori.


    Rispondo poi a jp che tenta maldestramente di fare ironia.

    Nostro Signore dice ai farisei «voi avete per padre il diavolo» perché costoro si rifiutavano esplicitamente di riconoscere la verità. Lo dice proprio nel passo che tu citi a tuo uso e consumo.

    RispondiElimina
  71. se lo si vuole di idee ce ne sono mille....basta volerlo

    Voi non avete che da suggerire. Trovo bello e fruttuoso poter rispondere alle REALI esigenze che maturano in itinere.

    La soluzione tecnica era semplicissima, in mancanza dell'attivazione dell'opzione di render visibili, a parte, le "pagine" create. Non so come non ci ho pensato prima; ma ora è il primo titolo della colonna dei link a sinistra dell'home page...

    RispondiElimina
  72. @ Gp ti consiglio di leggerti tutto il brano per evitare di fare come i TdG.

    Gesù dice ai giudei che sono figli del diavolo non perché nati da lui ma perché lo imitavano. Infatti volendo ucciderlo erano come Lui che è l'assassino per eccellenza.

    Almeno così sostiene Sant'Agostino nel commento al vangelo di Giovanni.

    http://books.google.it/books?id=oG2g4JDIUqoC&pg=PA689&lpg=PA689&dq=esegesi+Gv+8-44+44+Voi+siete+figli+del+diavolo&source=bl&ots=4Sl_47XVCy&sig=yuF-4eUt4psNdBDf_cv9--9RKtk&hl=it&sa=X&ei=KahqUI3sFMij4gTw_IHgBw&ved=0CEUQ6AEwBA#v=onepage&q=esegesi%20Gv%208-44%2044%20Voi%20siete%20figli%20del%20diavolo&f=false



    Gv

    RispondiElimina
  73. @mic
    Mic, comunque anche io ho un' idea: lo spazio che stiamo teorizzando perchè non lo chiamiamo "IL SACCO TRASPARENTE?"
    Tripudio, che ne pensi?

    RispondiElimina
  74. @ Gv
    "E' un pensiero diametralmente opposto che forse ha il suo seme nell'auriga platonica"
    Bravissimo, Gv. A una matrice gnostica, quindi.

    RispondiElimina
  75. "Il mio ultimo intervento non e' stato preso in considerazione.
    Chissa perche' forse perche' chiedo di darmi la vs esperienza concreta di come vi siete incontrati con Cristo?
    Per Ruben@ dammi la tua esperienza concreta di Cristo? Voi state a giudicare questo e quello ma non vi aprite mai. Che fate nella vita? che fate nella parrocchia? Non mi dite che sapete solo usare il computer. Dedicatelo al Signore il tempo che state su questo blog"

    A parte che io l'ho già data e no solo io, è stata data più volte. Comunque io ritengo che parlare di Dio e della Chiesa nel proprio tempo libero sia un buon modo di investire il tempo. Si io dedico al Signore il temo che sto in questo blog perché quando scrivo quello che scrivo lo dedico a Lui in quanto parlo di Lui e della Sua Chiesa. vedi, anche questo è tempo dedicato al Signore. Capisco che tu voglia fuggire dalle questioni e cerchi di screditare le persone in quanto sei incapace di argomentare una difesa che utilizzi la logica, ma suvvia cerca di non renderti ridicolo.


    Gv

    RispondiElimina
  76. @Lino

    Si penso che le catechesi di kiko siano una rivisitazione della Scrittura inquinato dal pensiero gnostico a cui si riferisce fregandosene di ciò che hanno detto i padri della chiesa. Ha per caso un indirizzo di posta di riferimento? Vorrei regalargli una raccolta delle omelie di Sant'Agostino sul Vangelo di Giovanni. Così magari si rende conto delle s******** che va dicendo.

    Gv

    RispondiElimina
  77. Suggerisco a JP anche questa lettura

    http://www.augustinus.it/italiano/commento_vsg/index2.htm

    omelia 42

    Grazie

    RispondiElimina
  78. il racconto di Daniel sulla visita del Papa in Svizzera, mi riporta alla mente uno strano episodio alla quale ho assistito il giorno della morte di giovanni paolo II.
    dato l'annuncio del decesso, gran parte di piazza San Pietro è stata occupata da piccoli gruppi di neocatecumenali che in cerchio eseguivano, con più foga possibile, tutto il repertorio kikiano più adatto all'occasione.
    passa di lì un cardinale. era italiano e non ho idea di chi fosse. chiama a se uno dei cantori e lo rimprovera in disparte intimandogli di essere più rispettoso della piazza e della situazione, di abbassare il volume, di rispettare il silenzio e in sostanza di finirla con quella caciara ed improvvisata esibizione.
    il cantore annuisce, il gruppo si sposta di qualche metro e continua come prima, più di prima la sua esibizione.
    comunque io vivo e frequento una delle prime parrocchie evangelizzate da kiko ed è triste pensare allo sterminato repertorio di racconti che hanno visto il cammino contrapposto al resto della parrocchia, alle umiliazioni che hanno inflitto ai parrocchiani “normali”, al loro modo prepotente di farsi spazio, come quando ci siamo sentiti dire che i normali canti parrocchiali sono anti-litugici, o che durante le processioni parrocchiali gli aderenti del cammino si siano esplicitamente rifiutati di eseguire canti non-kikiani. Mi procura un gran dispiacere conoscere tanti ragazzi che aderiscono al movimento, bravissime persone alle quali mi lega un rapporto di sincero affetto e non avere la possibilità di coinvolgerli direttamente in alcun servizio della parrocchia, ma prendere atto che debba sempre esserci una mediazione tra il movimento e la loro presenza e partecipazione alle attività della parrocchia e che sia del tutto impossibile creare una comunione diretta con i singoli membri.

    RispondiElimina
  79. il racconto di Daniel sulla visita del Papa in Svizzera, mi riporta alla mente uno strano episodio alla quale ho assistito il giorno della morte di giovanni paolo II.
    dato l'annuncio del decesso, gran parte di piazza San Pietro è stata occupata da piccoli gruppi di neocatecumenali che in cerchio eseguivano, con più foga possibile, tutto il repertorio kikiano più adatto all'occasione.
    passa di lì un cardinale. era italiano e non ho idea di chi fosse. chiama a se uno dei cantori e lo rimprovera in disparte intimandogli di essere più rispettoso della piazza e della situazione, di abbassare il volume, di rispettare il silenzio e in sostanza di finirla con quella caciara ed improvvisata esibizione.
    il cantore annuisce, il gruppo si sposta di qualche metro e continua come prima, più di prima la sua esibizione.
    comunque io vivo e frequento una delle prime parrocchie evangelizzate da kiko ed è triste pensare allo sterminato repertorio di racconti che hanno visto il cammino contrapposto al resto della parrocchia, alle umiliazioni che hanno inflitto ai parrocchiani “normali”, al loro modo prepotente di farsi spazio, come quando ci siamo sentiti dire che i normali canti parrocchiali sono anti-litugici, o che durante le processioni parrocchiali gli aderenti del cammino si siano esplicitamente rifiutati di eseguire canti non-kikiani. Mi procura un gran dispiacere conoscere tanti ragazzi che aderiscono al movimento, bravissime persone alle quali mi lega un rapporto di sincero affetto e non avere la possibilità di coinvolgerli direttamente in alcun servizio della parrocchia, ma prendere atto che debba sempre esserci una mediazione tra il movimento e la loro presenza e partecipazione alle attività della parrocchia e che sia del tutto impossibile creare una comunione diretta con i singoli membri.

    RispondiElimina


  80. A jp che ha come sola soluzione quella di ironizzare quando si rammenta una triste realtà e cioè che decenni di permissivismo hanno lasciato nascere e diffondersi lo scempio liturgico, scempio di cui Kiko Arguello si è reso responsabile rigettando la Liturgia Cattolica, quando non si fa che ricordare che chi doveva proteggere Liturgia e Dottrina ha perfino incoraggiato chi come Arguello si è inventato non solo un rituale ad hoc, ma anche un insegnamento che ha voluto mantenere segreto, quando si esprime lo sconcerto che a permettere che Liturgia e Dottrina venissero calpestate con prassi in rottura con la Tradizione, non fossero solo vescovi conosciuti come progressisti, ma i Papi stessi, in particolare Giovanni Paolo II durante il cui lungo pontificato il cnc ha potuto diffondersi in tutta libertà malgrado tutte le sue storture e anomalie, a jp che preferisce fare sarcasmo invece di riflettere e argomentare, non posso dire altro, so che qualsiasi cosa io dicessi si urterebbe al muro di gomma creato e facilitato da chi invece di accompagnare il cnc con benevolenza ma anche con autorità, lo ha lasciato libero di crescere secondo le norme imposte non dalla Chiesa e dall`autorità di chi la dirige, ma dall`autorità degli iniziatori , contribuendo così anche a creare negli adepti la fiducia e certezza di essere approvati e dunque di renderli impermeabili alle domande, alle osservazioni e alle critiche…non tutti per fortuna si proteggono con quel muro, sempre più neocatecumenali si rendono conto che non è oro tutto ciò che brilla...

    RispondiElimina
  81. @Anonimoche richiede del mio incontro,trasmetto un post di settembre:

    "mi piacerebbe conoscere la vs testimonianza concreta di come vi siete incontati con Gesu Cristo,
    Subito accontentato: L'ho incontrato una sessantina d'anni fà a Roma a due giorni di vita,nella basilica di S.Agnese fuori le mura;
    "riconfermando" l'Incontro,nove anni dopo in una Chiesa suffraganea
    della stessa Basilica."
    °°°°°°°°°°°°°°
    Ruben

    RispondiElimina
  82. “La coppia ha avuto poi problemi di tipo economico per svariati anni… li hanno fatti diventare catechisti. I problemi economici li hanno ancora ma, visto che a breve fonderanno la loro prima comunità, sicuramente si sistemeranno...”
    °°°°°°°°°°°°°°°°°
    Scusate ma cos'è una religione in "franchising"?



    RispondiElimina
  83. per jp
    questo blog dovrebbe darti una medaglia al merito, dato che sei l'esempio vivente dei "frutti del cammino": contorto, sfuggente, digiuno del Magistero e del Catechismo, sarcastico e sprezzante. Complimenti vivissimi, sei un piccolo Kiko!
    A tutti quelli che leggendo questo blog si interrogano su quel che il cammino darà loro, consiglio di leggere gli interventi di jp, i loro dubbi spariranno d'incanto.

    RispondiElimina
  84. Il termine "franchising" indica l'affiliazione commerciale: un grosso marchio concede a piccoli negozianti l'esclusiva dei propri prodotti, a patto di rispettare precise scelte di produzione e vendita (per esempio McDonald o Tecnocasa).

    Quel termine commerciale si applica ironicamente proprio bene al Cammino Neocatecumenale perché il "grosso marchio" (Kiko e Carmen) decide quali canti devi fare (quelli di Kiko), quali icone devi usare per pregare (quelle di Kiko), quali copribibbia devi usare (quelli di Kiko), quali coprileggìi devi usare (quelli di Kiko), quali dottrine devi insegnare (quelle di tKiko e Carmen)... e così circolano i soldi.

    RispondiElimina
  85. Per Ruben.
    Sai Ruben io non intendevo sentimentalismi, ma fatti della tua vita deve tu hai sperimentato oopere di vita eterna.
    Anche mio padre ateo di fronte alla statua di Padre Pio si emozionava.
    Io parlavo di esperienze concrete.
    Perdono, porgere l'altra guancia, rinunziare ad una eredita', cioe il sermone della montagna.
    Mi piacerebbe anche sapere in quale gruppo vivi la tua cristianita' se hai famiglia.
    E facile parlare delle cose degli altri e non permettere agli altri di fare lo stesso.
    E poi questo non lo chiedevo solo a te.
    Comunque grazie.

    RispondiElimina
  86. Vi ripeto una cosa che ho gia' esternato qualche tempo fa. Le parrochie sono vuote, della popolazione parrocchiale solo un 8% frequenta la messa la domenica gli altri non vanno nemmeno a questa.
    In Europa la situazione e' molto peggio.
    Tutto questo per dire che alla gente non interessa che Gesu' si prende in piedi o che il candelabro e' a nove braccia e tutto il resto. La gente vuole vedere fatti dove Cristo agisce, dove e' vivo. A che serve partecipare a milioni di messe se poi non mi parlo con mia sorella, o ho un amente etc....Voi che parlate di comunione con la parrocchia, lo sapete che da giugno a settembre in parrocchia giravano solo catecumeni, possibile che il resto e' stato in vacanza per 3 mesi. Alla faccia della crisi.

    RispondiElimina
  87. Filippo, nella mia parrocchia siamo poco meno del 50%, sarà che siamo un piccolo paese rurale. Se nella tua è così fatti qualche domanda. Nella mia parrocchia non è mai esistito il cammino. Solo tanta buona volontà di alcune persone e un buon parroco. Se il tuo parroco è riuscito a far scappare i parrocchiani non è tutta colpa dei parrocchiani, se il cammino ha monopolizzato la parrocchia impedendo lo sbocciare di diversi modi di vivere la fede che avrebbero potuto aiutare i tuoi parrocchiani la colpa non è solo loro.

    Tu presupponi che chi scrive qui non sia un buon cristiano che ce la metta tutta per mettere Dio nella sua vita. Ti rendi conto che per non affrontare il discorso cerchi di screditare chi ti parla senza neanche conoscerlo. Fai illazioni a vanvera. Molti hanno raccontato cosa fanno, la loro esperienza di Dio, c'è chi ha avuto esperienze forti e c'è chi ha avuto un altro tipo di storia con Dio tu vuoi sapere per ergerti a giudice degli altri perché non sei in grado di giudicare te stesso. "medico cura te stesso".

    Stiamo ai fatti e parliamo degli argomenti invece che andare fuori. Io so che nello gnosticismo che viene insegnato nel cammino c'è una forte componente relativistica ma la verità prescinde chi la dice se una mio amico ateo mi fa notare che io sbaglio qualcosa e sono incoerente nella mia fede il fatto che egli sia ateo o sia il peggior uomo del mondo non implica che quello che dice non va considerato.

    A me che tu abbia rinunciato a tutto per Cristo e fatto voto di povertà non me ne frega molto. Se sei in cerca di applausi hai trovato la persona sbagliata. Capisco che il tuo ego voglia solo lode e voglia dividere il mondo in due categorie, ma a me non interessa questo. Io mi limito a giudicare in base a quello che scrivi ed ora come ora hai delineato esattamente le più putride caratteristiche farisaiche.



    Gv

    RispondiElimina
  88. @Filippo

    Gentile Filippo,
    tu scrivi:

    "Anche mio padre ateo di fronte alla statua di Padre Pio si emozionava."
    °°°°°°°°°°°°°°°

    E' normale,essere veramente atei, è molto più difficile di credere;anch'io come moltissimi, nel passato ci ho provato ma non ci sono riuscito.
    Per le esperienze di Fede,non penso che possano essere raccontate a chiunque, fanno parte del nostro patrimonio emozionale interiore, di cui dobbiamo essere,almeno per me,gelosi custodi.
    Sono una risorsa, che ci aiuta e ci consiglia nei momenti amari della vita e spesso, neanche a conoscenza dei propri intimi.E puoi anche star certo di una cosa,il parlarne indurrà sempre i confidenti ad un inevitabile giudizio mettendo in moto sentimenti variegati compreso il peggiore,l'invidia.

    RispondiElimina
  89. @Filippo

    ".Voi che parlate di comunione con la parrocchia, lo sapete che da giugno a settembre in parrocchia giravano solo catecumeni, possibile che il resto e' stato in vacanza per 3 mesi. Alla faccia della crisi."
    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    "catecumeni"? "il resto"?... La dichiarazione è vostra,sbaglio o normalmente sostenete di essere uguali agli altri!?

    RispondiElimina
  90. @Filippo

    "Vi ripeto una cosa che ho gia' esternato qualche tempo fa."

    Ed io ti ripeto una domanda che ho fatto una miriade di volte: dato che "in parrocchia non ci va più nessuno" (frase apodittica che dice tutto e non dice niente) CHE SI FA?

    Ci si chiude in salette PER ANNI E ANNI...

    oppure CI SI METTE TUTTI INSIEME FACENDO LA PROPRIA PARTE, lavorando TUTTI I GIORNI con le incomprensioni, le difficoltà, l'apertura di cuore etc.etc?

    Tu che opinione hai?

    "Tutto questo per dire che alla gente non interessa che Gesu' si prende in piedi o che il candelabro e' a nove braccia e tutto il resto."

    ALLA GENTE "INTERESSA" (anche se non lo sa) CONOSCERE DIO. E lo sai perchè? Perchè siamo fatti DA LUI E PER LUI.

    E come si "conosce Dio" E' LA CHIESA (NEI SUOI 2000 ANNI...NON 50) che ci fa vedere COME.

    La "gente" non ha bisogno di metodi inventati da uomini che prendono simboli ebraici e gli danno significati arbitrari.

    E lo sai perchè? Perchè si fa SOLO CONFUSIONE ed il risultato sai qual è? Che voi (intesi come CAMMINO) NON SIETE CAPACI DI INTERLOQUIRE VERAMENTE CON IL RESTO DELLA CHIESA CATTOLICA.

    E questo è un fatto.

    "La gente vuole vedere fatti dove Cristo agisce, dove e' vivo. A che serve partecipare a milioni di messe se poi non mi parlo con mia sorella, o ho un amente etc.."

    Perchè, nel Cammino queste cose non succedono?

    "Voi che parlate di comunione con la parrocchia, lo sapete che da giugno a settembre in parrocchia giravano solo catecumeni, possibile che il resto e' stato in vacanza per 3 mesi. Alla faccia della crisi."

    Bella scusa. Complimenti.

    Innanzitutto voi siete NEO-CATECUMENI non CATECUMENI. Voi il Battesimo lo avete GIA' ricevuto. Checchè ne dica Kiko.

    Poi...con tutto il rispetto...da settembre a giugno invece? Vi muovete di più?

    Poi...alla faccia della crisi...CHE CAVOLO NE SAI TU di che cosa fanno gli altri e del perchè lo fanno.

    Di solito l'estate è il periodo in cui si vanno a trovare i parenti, si fanno ritiri spirituali, ci si prende del tempo per riposarsi (e non c'è nulla di male a farlo)..

    Finiamola di fare come i bambini che dicono che sono gli altri che non vogliono giocare con loro, quando invece vorrebbero solo imporre le loro regole.



    RispondiElimina
  91. @Filippo

    "Sai Ruben io non intendevo sentimentalismi"

    Per Kiko è "sentimentalismo" anche cantare Tu scendi dalle stelle (il fatto poi che l'abbia composto un santo invece dovrebbe insegnarci qualcosa)

    Caro Filippo, l'uomo è ANCHE sentimento ovvero EMOTIVITA'. Che va EDUCATA, NON RINNEGATA.

    Anche Gesù, vedendo la tomba dell'amico Lazzaro, pianse. Era un sentimentale? A me non pare.

    "Io parlavo di esperienze concrete.
    Perdono, porgere l'altra guancia, rinunziare ad una eredita', cioe il sermone della montagna.
    Mi piacerebbe anche sapere in quale gruppo vivi la tua cristianita' se hai famiglia.
    E facile parlare delle cose degli altri e non permettere agli altri di fare lo stesso.
    E poi questo non lo chiedevo solo a te."

    Amico mi, io ti avevo detto: SCRIVIMI IN PRIVATO (la mia mail la trovi cliccando sul mio profilo) PERCHE' NON VOGLIO INTASARE IL BLOG.

    Mi hai scritto? NO.

    Quindi o sei distratto oppure non ti interessa realmente e lo dici solo per cambiare discorso.

    Ti prego di smentirmi. Scrivimi e ti risponderò. Contaci.


    RispondiElimina
  92. " La gente vuole vedere fatti dove Cristo agisce, dove e' vivo"

    Dice Filippo, facendoci capire anche da quel che scrive in seguito che quei fatti li mostrano ormai solo i neocatecumenali...
    Ebbene Filippo, fatti dove si dice che sia Cristo ad aver agito la gente li può vedere reclamati da persone che appartengono alle innumerevoli commponenti della galassia protestante, versione pentecostali, evangelici, ma anche nelle sette i cui guru dicono di seguire Cristo...
    Invece un cattolico per dirsi tale segue l`insegnamento della Chiesa,la sua coscienza è formata dai pilastri che sono la Sacra Scrittura e il Magistero, la Sacra Scrittura essendo letta alla luce del Magistero della Chiesa depositaria del Tesorio della Fede, che deve salvaguardare e trasmettere, un Magistero immutabile fedele alla Tradizione della Chiesa, che, come lei sa Filippo, o dovrebbe sapere anche se il suo maestro Arguello dice il contrario, non si è fermata a Costantino per rivivere con il Vaticano II.

    Dunque si sbaglia,Filippo, quando dice:

    "Tutto questo per dire che alla gente non interessa che Gesu' si prende in piedi o che il candelabro e' a nove braccia e tutto il resto"

    Perchè la "gente", se si vuol dire cattolica, se È cattolica, obbedisce al Magistero della Chiesa, alla sua Dottrina, al Successore di Pietro che ne è il supremo custode.
    Dunque ad un cattolico IMPORTA e come se gli importa, se un guru illuminato si allontana dal Magistero della Chiesa, inventando un insegnamento tutto suo che per di più pretende mantenere segreto, se si inventa un rituale proprio disobbedendo al Magistero della Chiesa, disobbedendo al Successore di Pietro che lo richiama e gli ordina di correggere i suoi gravi errori , non può lasciare indifferente un cattolico consapevole e responsabile vedere che quel cattivo maestro trascina dietro di lui, persone, famiglie, comunità, che (anche e sopratutto a causa della negligenza di chi dovrebbe intervenire) in buona fede crede di essere cattolica anzi essere l`élite del cattolicesimo.

    Lei ha descritto con le sue parole, la "RELIGIONE FAI DA TE", il RELATIVISMO che è entrato nella Chiesa, una Chiesa in cui tutti possono dirsi cattolici anche se ignorano, se contestano, se interpretano a modo loro , la Dottrina della Chiesa, la sua Tradizione, il suo Magistero,la sua Liturgia.

    Ma non è perchè questa deriva è presente e dilagante ( Benedetto XVI ne ha parlato più di una volta, ad es. ai giovani durante la GMG di Cologna), che può annullare i fondamenti della Fede e riuscire a creare un`altra fede che non sarebbe più quella che Cristo ha affidato alla Sua Chiesa (e non al primo guru illuminato) per conservarla e trasmetterla intatta.

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  93. "La gente vuole vedere fatti dove Cristo agisce, dove e' vivo"

    Vogliamo usare come parametro cosa dice la gente? Caro mio la gente dice che siete una setta.


    Gv

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  94. "Tutto questo per dire che alla gente non interessa che Gesu' si prende in piedi o che il candelabro e' a nove braccia e tutto il resto"

    Purtroppo quella frase descrive una realtà che può difficilmente essere negata, anche se non bisogna generalizzare,anche se a sciverla è un neocatecumenale che predica pro domo sua.
    L`ignoranza dei cattolici è diventata abissale.
    È la liturgia ad essere stata una delle prime vittime di manipolazioni consapevolmente arbitrarie , purtroppo non sono state corrette, purtroppo non sono stati presi provvedimenti contro i responsabili di quegli abusi, e dunque la "gente" ha finito per credere che tutto andava bene e i vari animatori liturgici hanno potuto continuare indisturbati la loro opera ditruttrice.

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  95. possibile che questo cammino non abbia niente di buono? non si parla di gesù cristo e della sua missione? nessuno ha speso una parola buona .... lory










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  96. Lory,

    il Cammino contiene errori liturgici e dottrinali che offendono Nostro Signore Gesù Cristo.

    L'autorità della Chiesa, nei documenti liturgici, nel Magistero, nelle parole dei Pontefici, nello Statuto del Cammino, condannano gli errori del Cammino.

    Stasera è sabato sera, e nelle comunità del Cammino si è celebrata la carnevalata liturgica neocatecumenale con tutti gli abusi liturgici: "comunione seduti" (vietata), fatta "tutti insieme contemporneamente" (vietato), il ridicolo balletto-girotondo col passetto (vietato)... Senza contare il fatto che le icone sono solo quelle di Kiko, i canti sono solo quelli di Kiko, lo stile è solo quello di Kiko, ecc.: praticamente idolatria.

    Gli errori del Cammino sono come alcune gocce di potente veleno messe nel biberon del latte di un bambino. Chi oserebbe mai guardare al "buono" del latte evitando di interrogarsi sulle "poche gocce" di potente veleno?

    Gli errori del Cammino, finché non vengono eliminati, continueranno ad inquinare e ad avvelenare la fede dei fratelli delle comunità, specialmente quelli che desiderano crescere nell'unica vera fede dell'unica vera Chiesa.

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