- Lo stesso Giovanni non fa altro che parlare del "pane vivo disceso dal cielo" e "chi non mangia di questo pane e non beve di questo sangue...", mentre il Signore ci ha consegnato la formula Consacratoria: "questo è il mio corpo...", "questo è il mio sangue...
- Il vangelo di Giovanni è stato l'ultimo vangelo redatto, quando nelle comunità la fractio panis era già consolidata e non c'era bisogno di parlarne esplicitamente, tanto più che del Corpo del Signore come pane e del Sangue come bevanda della nuova alleanza (formula della Consacrazione) ne parla a iosa... “Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.” (Gv 6)
- la Chiesa la celebra il Giovedì Santo, giorno del Triduo Pasquale dedicato all'istituzione dell'Eucaristia e, per la Chiesa, la "lavanda dei piedi" oltre ad introdurre al discepolato, simboleggia il 'lavacro' operato dal Sacramento della Riconciliazione, ma soprattutto l’istituzione del Sacerdozio Ministeriale. Cos'è che "giustifica " il rito della Lavanda ripetuto in celebrazione assolutamente privata da ogni comunità neocatecumenale dopo un paio di anni di cammino e per di più celebrato DA LAICI? Soltanto la rivalutazione tutta protestante del sacerdozio battesimale rispetto a quello ordinato, la celebrazione di un rito di “iniziazione” al discepolato, un rito di assoluzione intracomunitaria!
- La verità non detta esplicitamente ma da noi più volte ribadita è che Kiko e Carmen si sono fermati alla "lavanda dei piedi", che è appunto un rito di iniziazione, detto "di inversione" che introduce al discepolato. Questo è il vero significato della ritualità anomala operata a due anni d'inizio del cammino ed è anche il vero senso dello "stare seduti" a mensa durante l'Eucaristia - detto anche nella lettera al Papa - mentre Cristo passa a "servirli"!!!! Attualmente, dopo lunghe 'trattative' precedenti l'approvazione degli statuti (come se la liturgia potessse essere oggetto di trattative), si alzano in piedi al momento della comunione; ma non è cambiata l'interpretazione di quelle che per il cattolicesimo sono le Sacre Specie...
lunedì 29 marzo 2010
Settimana Santa neocatecumenale: comunione ecclesiale zero. Perché?
sabato 27 marzo 2010
B. Gherardini, "Quod et tradidi vobis" - Vita e giovinezza della Chiesa
La Tradizione è ininterrotta inalterata fedeltà della Chiesa al proprio atto di nascita, ai suoi principi vitali. Con cristallina chiarezza e profondità teologica, mons. Gherardini ha mostrato l’antitesi tra la “tradizione vivente” – di conio modernista, storicista e soggettivistico, che esclude la continuità e sancisce una rottura sempre nuova, perché “vivente” non è la tradizione, ma il principio che la neutralizza – e la “ermeneutica teologica evolutiva”, perché Tradizione e fissità non stanno insieme. Infatti chiunque voglia dare un nome ai criteri interpretativi di cui si avvale deve farlo secundum normas teologicae interpretationis; il che esclude tutti i criteri immanentistici antropocentrici e storicisti post illuministi che si ispirano al sentimentalismo, al romanticismo e forniscono di volta in volta unicamente risposte a domande contingenti, pretendendo di conformare il dogma e la dottrina alle molteplici variazioni del fragile pensiero umano, anziché ancorarli alla Divina Rivelazione. L’ermeneutica teologica definita della “continuità evolutiva”, esclude tutti quei criteri immanentistici che si sono imposti, dall’Illuminismo ad oggi, sia alla filosofia che alla teologia. Gli Apostoli ci hanno lasciato quanto da Cristo avevano ricevuto ratione ecclesiae, non i carismi personali ma le verità riguardanti la Fede e la Chiesa. Successio et Traditio: al successor viene trasmesso un deposito di cui diventa custos et traditor, ossia custode e trasmettitore di quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est. Tradizione da tradere: trasmettere, consegnare, comunicare; il che implica l’atto, il contenuto, l’Autorità che trasmette la sapienza metabolizzata dalle più lontane generazioni consegnata alla presente da consegnare alle future. Paolo a Timoteo afferma che la grazia ricevuta con l'imposizione delle mani lo abilita a trasmettere la verità ricevuta a uomini 'sicuri'. Ecco già in atto la catena della successione apostolica. Tertulliano parla di trasmissione della 'semente apostolica'. I Padri la chiamano Traditio Dominica o Traditio Apostolica “lo Spirito Santo vi ricorderà tutte le cose che vi ho insegnato io” (Gv 14, 26). L’insufflatio dello Spirito non ha per oggetto una o più, ma “quaecumque dixero vobis”: tutte le cose, acquisizioni sempre più approfondite, nova et vetera (Gv 16,13).
venerdì 26 marzo 2010
Ancora e sempre prove di forza neocatecumenali. Cui prodest?
Chi può permettersi di fare una tale cosa? Quale altro capo di movimento lo fa? Nessuno! Ancora una prova di forza del cnc!
Come a l'Aquila quando durante i funerali è salito quell'orribile canto nc, e durante la visita del Papa qualche nc ha cercato di coprire con i loro canti il coro e l'organo!
Hai letto le parole del Papa ai vescovi del nord? E ridai con i movimenti e l'evangelizzazione ad hoc.... e non sfugge a NC!
Non ho nessuna fiducia nel Papa per correggere anche la benchè minima cosa sul cammino nc, anzi si profila uno scenario da incubo, con il Cnc che si vorrà il più grande difensore del Papa e della Chiesa!
Tutto questo deve succedere, solo Dio sa perchè, ma penso sia un passaggio, un fenomeno che solo Dio può iscrivere nel Suo disegno per la Sua Chiesa.
Un abbraccio carissimo,
....
C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi di antico...
"La situazione è grave, perché questa divaricazione tra i fedeli che ascoltano il papa e quelli che non lo ascoltano si diffonde ovunque, fino ai settimanali diocesani e agli Istituti di scienze religiose e anima due pastorali molto diverse tra loro, che non si comprendono ormai quasi più, come se fossero espressione di due Chiese diverse e procurando incertezza e smarrimento in molti fedeli."
giovedì 25 marzo 2010
25 Marzo Festa dell'Annunciazione
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L'angelo scese dalle ineffabili potenze celesti e si rivolse alla santissima Vergine dicendo: Ti saluto, o piena di grazia. Non appena Ella ebbe ascoltato quel saluto, ecco che lo Spirito Santo entrò nel virgineo tempio immacolato, santificandone il corpo e lo spirito. Le leggi della natura e del matrimonio stettero in disparte a guardare con stupore il Signore della natura operare in quel corpo un prodigio al di là della natura, o meglio, sopra la natura.
Con tutt'altre armi da quelle che il diavolo usò per farci la guerra, Cristo ci ha salvati: egli ha assunto il nostro corpo soggetto al patire, per dare una grazia maggiore alla nostra indigenza. (Rm 5,20) Laddove ha abbondato il peccato. ha sovrabbondato la grazia.
La tua lode, o santissima Vergine, senz'altro supera ogni lode, perché in te Dio ha preso carne ed è nato uomo. Te venera ogni creatura nei cieli, sulla terra e negli inferi e a te offre il culto che ti si addice. Tu sei davvero il trono degno dei cherubini e dalla sommità del regno spirituale tu brilli nel fulgore della tua luce. In te è glorificato il Padre che non ha inizio, lui che ha disteso su di te la sua ombra. In te è adorato il Figlio, che tu hai generato secondo la carne. In te è celebrato lo Spirito Santo, che nel tuo seno portò a compimento la nascita del gran Re. Per mezzo di te, o piena di grazia, la santa e consostanziale Trinità è conosciuta nel mondo intero. Degnati di rendere partecipi anche noi della tua perfetta grazia, in Cristo Gesù nostro Signore, insieme col quale sia gloria al Padre e allo Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
(Dalle Omelie attribuite a Gregorio il Taumaturgo, Homilia II in Annunciatione, PG 10,1156‑1169)
Un grazie di cuore agli amici di Una Fides
lunedì 22 marzo 2010
Testi ebrei anche cabalistici consigliati da Kiko Arguello a chi aderisce alla sua "iniziazione cattolica"
http://www.camino-neocatecumenal.org/neo/hebreo/tradicion%20hebrea.htm
El Sepher Yetzirah
Spiegazione neocatecumenale:
Descargas
. Midis hebreos
. Diccionario Arameo-Español-Hebreo
. Diccionario Español-Hebreo
. Sepher Yetzirah
Documentos
. El Rabino Rosen en relación a Benedicto XVI
. La literatura hebrea
. Tefilá (Oraciones)
. Tefilin
. Bendiciones hebreas
. Lo que nos dice la Menorá
. La Torá versión bilingüe Hebreo-Inglés
. La vocación del cantor por ABRAHAM SOSHUA HESCHEL
. La pascua judía (como se celebra)
. La pascua judía (significado para los judíos)
. Haggadá de Pessag
Abbiamo inserito i titoli nel testo spagnolo originale, che del resto è molto comprensibile, e tradotto soltanto il testo di commento al Sefer Yezirah.
sabato 20 marzo 2010
Statuto neocatecumenale: scollamento tra "de iure" e "de facto"
Art. 9 [Kerigma e celebrazioni]
Un altro blog parallelo...
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venerdì 19 marzo 2010
Come pilotare la Chiesa nella tempesta. Una lezione di Benedetto XVI
Kiko con le sue affermazioni ritorna a proporre un panteismo di vecchia data, che la filosofia ha superato da secoli. Ma egli non disarma: per lui la presenza dello Spirito Santo nell'interiorità dell'uomo è dimostrabile da un fatto: quello dell'amore al nemico (I Scrutinio pag. 96-97). Questo amore nell'uomo è impossibile senza la presenza dello Spirito Santo che agisce in lui, dice Kiko. Questa presenza, pur appartenendo al campo soprannaturale, Kiko può giudicarla e come lui tutti i suoi catechisti, che hanno il diritto di dire ai loro discepoli se possono o no continuare ad essere membri del Cammino (Shemà pag. 23-34; OR pag. 30 e 188).
A pagina 30 di Orientamenti dice: "Gesù Cristo è presente dove si manifesta lo spirito di Cristo. Questo chi lo sa? L'Apostolo (= il catechista). Non sei tu che sai se sei Cristiano e ti trovi ancora nel Cammino neocatecumenale, è l'apostolo, il catechista.. è certo lui, il fratello, che lo sa". E OR, pag.188: "Tu puoi crederti cristiano di prima fila. E se il tuo catechista non vede che tu dai segni del cristiano, tu non passi, perché è lui che ha in nome del Vescovo il carìsma di discernere gli spiriti".(!?)"
19 marzo. San Giuseppe, potente protettore della Chiesa
mercoledì 17 marzo 2010
Continuano le testimonianze... Dove sta andando la Chiesa?
""Oggetto: informazioni sul cammino neocatecumenale
16/03/2010 12.20
Salve,
mi chiamo ...... ......, ho 35 anni e sto per iniziare il cammino catecumenale.
Nelle catechesi iniziali ho avuto molte sensazioni negative, ampliate nella convivenza finale.
Leggendo queste pagine ho sentito condiviso il mio stato d’animo, che mi ha portato perfino a pensare che l’anticristo entrerà nella chiesa attraverso questo cammino.
Dopo aver letto che il vaticano ha approvato lo statuto del cammino , volevo chiedervi come questa cosa fosse possibile, cioè come è possibile che nessuno veda quello che facilmente è notabile, compreso il Santo Papa?
Distinti saluti (Firma)""
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Tra le ultime mail sul cammino, pubblico questa, togliendo per la privacy i riferimenti personali, ma prendendola in considerazione in quanto emblematica della situazione attuale Cammino-Chiesa, soprattutto riguardo alla domanda finale che è il punctum dolens fortemente anomalo della situazione, che rende in qualche modo 'scomoda' la nostra posizione, in quanto il nostro immutato impegno - commisurato all'immutata situazione che permane in tutta la sua gravità e alta lesività dell'integrità della Chiesa - si dispiega in presenza e nonostante l'approvazione degli statuti da parte del Pontificio consiglio dei laici...
Un'approvazione che, per quanto anomala - mancando della contestuale o anzi preventiva approvazione dei testi ai quali fa riferimento e che costituiscono i contenuti della cosiddetta evangelizzazione NC - ha conferito alla entità-Cammino un ruolo nella Chiesa, vissuto con molta aggressività ed influenti appoggi, che sta continuando l'opera di penetrazione e trasformazione nei gangli vitali della stessa (dalle Parrocchie, alle Gerarchie, ad Organismi curiali e di stampa, ad Organizzazioni culturali, senza sottovalutare l'indotto ragguardevole della produzione di arredi sacri, simboli, icone, oggettistica para-religiosa: tutti uguali per tutte le comunità del mondo di produzione esclusivamente in proprio; il che dà lavoro e incentiva la partecipazione di molti...) cui va aggiunto l'indotto parallelo -sempre gestito in termini di consorteria- delle costruzioni di Chiese, Centri, Seminari ed altro tutti rigorosamente recanti l'impronta della "Nueva estetica" kikiana che ha introdotto e continua ad introdurre una nuova teologia, nuovi simbolismi sincretistici, nella totale indifferenza dei 'custodi' della fede cattolica.
Torniamo al punctum dolens della conclusione della mail: è indubbio che l'approvazione e il successivo atteggiamento del Papa (nonostante le correzioni) ha consentito e consente che molte persone fortemente dubbiose, compreso colui che ci ha scritto, siano rimaste, rimangano o addirittura entrino a far parte del cammino NC.
Visto che è stato chiamato in causa il Papa, mi limito a dire che, quando egli non proclama dogmi di fede, non è impegnata la sua infallibilità; il che ci permette di dissentire, con motivazioni fondate sul Magistero Perenne e nel massimo rispetto, senza per questo essere in discomunione con lui né tanto meno con il Signore. Senza peraltro poter escludere una sua non precisa informazione da parte di chi ha tutto l'interesse a fargli credere che nel Cammino le cose siano cambiate: cosa che, mi risulta, continua a ripetere il suo Vicario, Mons. Vallini, a chiunque, nella diocesi di Roma, gli opponga critiche e rimostranze sulla pastorale diocesana, molto incentrata sul Cammino NC... salvo a tuonare con riprovazione massima nei confronti di gruppi e sacerdoti che chiedono di celebrare secondo le direttive papali del Motu proprio Summorm Pontificum, di fatto quindi disattendendole e rendendo la Diocesi del Papa sempre più configurata alla "Nuova chiesa" che avanza e sempre meno aperta alle istanze di re-staurazione promosse dallo stesso Pontefice e sentite da molti fedeli.
Nella situazione attuale molti cristiani si ritrovano prigionieri in casa propria (o in quella che dovrebbe esserlo e non lo è più, mentre il Papa dice che "la Chiesa è la casa di tutti": ma tutti chi, anche gli eretici?), e quindi sono costretti ad una diaspora senza fine per trovare Parrocchie non inquinate dal nuovo verbo kikiano più o meno ben mimetizzato come 'Chiesa cattolica', se non da quello modernista della cultura egemone spirito-del-concilio-dipendente... Le oasi di sana dottrina e spiritualità sono rare, non tutte facilmente raggiungibili e direi che rischiano l'estinzione, se non avessi fiducia nella Grazia e nell'Opera del Signore... Questa è la Chiesa cattolica, oggi.
Assodato e dimostrato che nulla è cambiato e che nulla può cambiare nel Cammino NC, è proprio qui e nell'autorevolezza di certe 'scelte pastorali', che dovrebbe tappare la bocca a fedeli più sprovveduti, che si delinea, forte e chiara la nostra responsabilità, sulla quale mi limito a inserire la citazione che segue, senza commenti:
«Nel tesoro della Rivelazione vi sono dei punti essenziali, di cui ogni cristiano, per il fatto stesso di chiamarsi cristiano, ha la conoscenza necessaria e l’obbligo della difesa… I veri fedeli sono gli uomini che attingono dal loro battesimo (in tempi d’eresia) l’ispirazione per una linea di condotta; non i pusillanimi che, col pretesto specioso della sottomissione ai poteri stabiliti, per correre incontro al nemico o opporsi alle sue imprese, aspettano un programma che non è necessario e che non si deve loro dare». (Dom Gueranger, ai suoi monaci)
martedì 16 marzo 2010
La "VIA" e un "Cammino", che si definisce "IL Cammino"...
"Franz" torna alla carica, rivolgendosi a Caterina. Intanto mi permetto di rispondergli io con alcune chiose essenziali, estraendo il messaggio dal thread per dargli maggiore visibilità. A Caterina ed a tutti voi il seguito degli approfondimenti
IO SCHIAVO del Cammino..? e idolatra di Kiko? Ma fammi il piacere.... se aprissi il cuore veramente, capiresti che il senso della mia frase era "essere debitore al NC come forma di esperienza all'interno della Chiesa, attraverso la quale ho ritrovato la fede", a differenza, lasciamelo dire, di quanto mi stava accadendo "fuori" del Cammino, per svariati motivi. E non è questione di farsi del NC un idolo: è che il NC è un'esperienza GLOBALE, certo non paragonabile al tuo culto per S.Domenico.
Infatti, Caterina sottolineava come il suo culto a S. Domenico, qualifica in qualche modo il suo essere nella Chiesa, ma non è una esperienza totalizzante -appunto globale- come dici tu, che alla Chiesa si sostituisce. Dici che non sei idolatra di Kiko. E allora come mai obbedisci a lui anziché al Papa, non avendo aderito e non aderendo a nessuna delle 'correzioni' da lui fatte al cammino? Quello che ci si chiede - e drammaticamente - è QUALE fede trovino coloro che ritengono il cammino una forma di esperienza ecclesiale: all'interno della Chiesa esso ora è collocato, ma quanto poco ecclesiale sia, lo abbiamo dimostrato e continua a rivelarsi attraverso la assoluta non integrazione con la pastorale parrocchiale, che è arrivato a fagocitare e sostituire con le sue prassi e i suoi insegnamenti, stravolgendo la Rivelazione Apostolica...
E quanto al tuo auspicio di rendermi un individuo "capace di fare un ragionamento CATTOLICO E DOTTRINALE libero dai condizionamenti",a parte la considerazione che questo lo dici TU, vorrei sapere quante persone, nella Chiesa, sono capaci di fare "ragionamenti cattolico-dottrinali", liberi o meno da condizionamenti: non certo alcune sante vecchiette che stanno nelle comunità, o certi ragazzetti presi quasi dalla strada, o tante persone fino a ieri lontane dalla Chiesa, che adesso si stanno avvicinando a Dio concretamente, attraverso lo "strumento" (che tale E' e RESTA, cara Caterina, nonostante le tue drammatizzazioni fuor di luogo) del NC.
Tu credi che, quando Caterina o qualcuno di noi fa il catechista, parli solo di dottrina o non parli del Signore così come lo ha conosciuto nella Chiesa e Lo faccia conoscere e 'incontrare' come realmente E', perché così si è rivelato agli Apostoli e alla Chiesa, rendendosi Presente in essa e attraverso essa fino alla fine dei tempi?
Ma ti sei letta qui? "...è contestabile l'idolatria che fai della tua comunità senza la quale, tu stesso ammetti, di NON AVERE LA FEDE" scusa, dov'è che l'avrei ammesso? Lo vedi, come distorcete volutamente le parole..? Secondo te, dire che ATTRAVERSO IL CAMMINO HO RITROVATO LA FEDE, significa dire che, se uscissi domani dal Cammino, PERDEREI LA FEDE..? Allora, scusami, sei tu che non hai capito proprio niente.
l'affermazione parte dal conoscere che della innumerevole schiera dei fuoriusciti del cammino, la maggior parte di loro si è allontanata dalla Chiesa perché, purtroppo con esso la identificano, ed oggi a maggior ragione... Il fatto è che non sono stati 'introdotti' a vivere una fede personale, ma una fede 'mediata' dallo strumento, che invece di essere strumento diventa il fine e fuori da esso si perdono le coordinate autoreferenziali che esso fa incamerare, come tutti i contesti 'chiusi' e settari
certo, la chiesa aveva proprio bisogno delle immaginifiche ed eretiche catechesi kikarmeniane e delle abominevoli prassi da loro introdotte per irreggimentare e manipolare le persone! E quale senso esse hanno dato alle formule religiose dottrinali e teologiche che, tu dici, è stato perso? Credi che gli amanti della Tradizione lo abbiano perso? E, dato che tu stesso non lo conosci quel senso non ti accorgi che il cammino, nelle persone dei suoi iniziatori, ha dato alle formule cattoliche (che non sono sterili affermazioni, ma contengono i fondamenti Perenni delle Verità di Fede) un significato completamente diverso, comprovatamente tale e quale lo abbiamo qualificato sopra!
Voi, forse non ve ne rendete conto, appartenete ad un'élite, forse privilegiata, di persone che non solo "conoscono" dottrina e teologia, ma anche ne traggono frutto e la mettono in pratica (almeno lo spero per voi). Ma quante persone così credete che ci siano, tra i battezzati? E dunque, perché non accettare che un Cammino, sia pur scarrucolato e guidato da due neuropatici, possa alla fine "servire" la Chiesa, riportando, con i mezzi ad esso possibili, tante persone alla fede..? SE volete affossare il Cammino, bene.
e allora perché mai non riportate alla fede le persone con la dottrina e teologia che conosciamo e mettiamo a frutto noi (che è quella della Chiesa cattolica) e le introducete invece alla dottrina e teologia sovversive e 'fai da te' di un 'falso profeta'? Nessuno di noi vuole 'affossare' il cammino: vorremmo la stessa cosa del Papa: 'purificarlo'; ma non appare possibile perché equivarrebbe a farne un'altra cosa e a snaturarne l'identità coriacea a irreformabile.
Ma ricordate che il monito di Gesù: "quando il Figlio dell'Uomo tornerà, troverà la fede sulla terra...?" Non si risolve certo attraverso le vostre formule dogmatico/dottrinal/teologiche, che in sé, forse non l'avete capito, NON DANNO LA FEDE A NESSUNO, ma solo una erudizione teorica e fredda, se non viene poi attualizzata nella vita con un incontro vero e vivo con la persona di Gesù Cristo. Che è lo scopo del Cammino. Insomma, vogliamo la stessa cosa attraverso strade diverse. Perché imporci la vostra, dato che Dio, come avete sottolineato voi, lascia all'uomo la sua libertà? Vi rendete conto che, così facendo e dicendo, siete i primi a negare la libertà al Popolo di Dio e ad accorciare la Sua mano potente..?
Sappiamo bene che i richiami dottrinali di per sé sono incapaci di dare la fede; ma davvero dalle nostre parole ricavi solo dottrina e non la fede viva da essa nutrita e, ancor più che dalla dottrina, resa Viva e alimentata continuamente dal Signore Risorto Vivo e Vero (termini che stranamente non sento più nominare da 40 anni a questa parte) nella Sua Chiesa? Erudizione teorica e fredda il nostro appassionato richiamo alla spiritualità autentica ed all'Adorazione? Noi non vogliamo imporre niente a nessuno; semplicemente testimoniamo la nostra fede esprimendone le ragioni, come diceva S. Pietro, e non coartiamo la libertà di nessuno, dato che ci limitiamo a 'mostrare': sta a chi ha "orecchie per intendere" accogliere o meno, proprio nella sua libertà, queste ragioni raffrontate agli 'abusi' che esse smascherano.
Inoltre non ti accorgi che contrapponendo al cammino NC quella che chiami la "vostra" strada, cioè la nostra che - ricorda bene - è la VIA - perché la VIA, oltre che VERITA' e VITA è solo Cristo e non un altro - implicitamente riconosci che le vostre "strade" sono diverse e quindi non possono che portare da tutt'altra parte?
Non ti accorgi che con la tua ultima affermazione, mutuandone una nostra e ritorcendola contro di noi, lo hai fatto in modo del tutto improprio? Noi nella Chiesa non abbiamo nessun potere decisionale. Semplicemente e drammaticamente in questo momento di crisi epocale ci troviamo coinvolti nella mission di poveramente diffondere e difendere la vera fede, non altro... Il potere (e la conseguente tremenda responsabilità) di 'dimidiare' (accorciare) la mano di Dio, ce l'hanno coloro che hanno il compito, il ruolo di custodi e garanti della Fede: i Pastori, stranamente indifferenti o distratti o lontani o collusi o chissà...
domenica 14 marzo 2010
CHI HA PAURA DI BENEDETTO XVI?
Le accuse infamanti che anche in questi giorni (specialmente dopo l'udienza generale di mercoledi scorso, durante la quale Benedetto XVI ha stigmatizzato certo "utopismo asnarchico" postconciliare) si stanno scaraventando addosso alla Chiesa Cattolica e addirittura al Papa , con ogni evidenza fanno ormai parte di un disegno precostituito e volgarmente determinato.
Ci sembra degna di attenzione, e sotto vari aspetti condivisibile e preoccupante, l'analisi che stamane Francesco Colafemmina posta sul suo blog ( http://fidesetforma.blogspot.com/ ) .
Recepiamola attentamente come contributo non casuale e nemmeno superficiale all'andamento della nostra discussione.
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venerdì 12 marzo 2010
Benedetto XVI sulla crisi della penitenza
(notate l'emblematico fascio di luce che abbraccia il confessionale nella suggestiva immagine scelta per il thread)
La società attuale, segnata dal relativismo e dall’edonismo, somiglia per certi versi a quella in cui visse san Giovanni Maria Vianney, il Curato di Ars, portato ad esempio della vita del sacerdote. Ma se anche oggi non ci sono più i tentativi di impedire lo stesso svolgimento del ministero che c’erano dopo la Rivoluzione francese, “viviamo - ha detto il Papa - in un contesto culturale segnato dalla mentalità edonistica e relativistica, che tende a cancellare Dio dall’orizzonte della vita, non favorisce l’acquisizione di un quadro chiaro di valori di riferimento e non aiuta a discernere il bene dal male e a maturare un giusto senso del peccato. Questa situazione - ha aggiunto - rende ancora più urgente il servizio di amministratori della Misericordia Divina. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che c’è una sorta di circolo vizioso tra l’offuscamento dell’esperienza di Dio e la perdita del senso del peccato”.
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- se la famiglia sposta il suo fulcro e i suoi equilibri e dinamiche nella comunità, viene meno l'autorità e il ruolo genitoriale paterno e materno, ma anche tutto quanto di vitale e continuamente generante viene dal rapporto intimo e fecondo nell'ambito di una famiglia che non lo vede diluito in altri rapporti e dinamiche più complesse e guidate da altri in maniera uguale per tutti piuttosto che secondo i singoli bisogni ed esigenze di ognuno
- dal punto di vista spirituale, se il peccato non offende Dio e si focalizza l'attenzione sul danno che esso provoca alla comunità e alla fine è la comunità che perdona, che fine fa la responsabilità individuale e il rapporto personale col Signore favorito anche dal Sacramento della Penitenza, così come lo richiama anche il Papa? Che poi questa responsabilità individuale abbia anche valenze comunitarie e sociali (e anche oltre, perché influisce sul Corpo mistico di Cristo e le sue conseguenze contribuiscono anche al degrado del mondo) è innegabile e non se ne può prescindere.
Infatti è da ogni singolo individuo e dalla sua responsabilità=risposta a Dio che si deve partire perché la persona umana si responsabilizzi e cresca nella sua relazione col Signore, la sola davvero vitalizzante e ri-generante e pienamente umanizzante, dalla quale provengono tutte le ricadute sul contesto prossimo e remoto e vengono scritti nel cuore i tanto decantati valori, richiamati in continuazione, ma senza legame con l'unico Fondamento che li rende davvero autentici e vivi e non involucri vuoti di una adesione fatta di sensi di dovere e non di connaturalità ricevuta dal Signore... - ultima ma non ultima è la conseguenza pratica di questa pubblica gogna alla quale sono sottoposti i camminanti: quando qualcuno conosce le tue più intime debolezze, ha in mano un'arma potente sia per dominarti che per farti sentire sotto accusa e spregevole in ogni momento (e in questo i catechisti sono insuperabili). E' facilmente intuibile come ogni volta che apri bocca per dire qualcosa, c'è sempre quella 'macchia d'origine' mai cancellata se non dal perdono del Signore ma non nella memoria della comunità.... è intuibile anche come ciò rafforzi la dipendenza degli uni dagli altri, in termini poco 'sani 'anche dal punto di vista psicologico, mi sembra, creando degli equilibri perversi...
- saranno questi i motivi (a parte le esplicite irrisioni del sacramento da parte degli iniziatori nelle catechesi) per cui, non subito perché anzi essa viene fatta sia pure in condizioni di fretta e di pressapochismo, ma più avanti, dopo diversi anni di cammino, la pratica della Confessione personale viene via via abbandonata?
mercoledì 10 marzo 2010
" UTOPISMO ANARCHICO " POSTCONCILIARE E TEOLOGIA FAI DA TE...
Le parole del Papa nell'odierna udienza generale sono chiarissime e inequivocabili:
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In realtà, "Opera Christi non deficiunt, sed proficiunt", le opere di Cristo non vanno indietro, ma progrediscono. Che cosa sarebbe la Chiesa senza la nuova spiritualità dei Cistercensi, dei Francescani e Domenicani, della spiritualità di santa Teresa d’Avila e di san Giovanni della Croce, e così via?
Anche oggi vale questa affermazione: "Opera Christi non deficiunt, sed proficiunt", vanno avanti. San Bonaventura ci insegna l’insieme del necessario discernimento, anche severo, del realismo sobrio e dell’apertura a nuovi carismi donati da Cristo, nello Spirito Santo, alla sua Chiesa. E mentre si ripete questa idea del declino, c’è anche l’altra idea, questo "utopismo spiritualistico", che si ripete.
Sappiamo, infatti, come dopo il Concilio Vaticano II alcuni erano convinti che tutto fosse nuovo, che ci fosse un’altra Chiesa, che la Chiesa pre-conciliare fosse finita e ne avremmo avuta un’altra, totalmente "altra". Un utopismo anarchico! E grazie a Dio i timonieri saggi della barca di Pietro, Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II, da una parte hanno difeso la novità del Concilio e dall’altra, nello stesso tempo, hanno difeso l’unicità e la continuità della Chiesa, che è sempre Chiesa di peccatori e sempre luogo di Grazia. "
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Fino a che punto però è finito l"utopismo spiritualistico" e anarcoide di cui parla Benedetto XVI, se ancora oggi qualche " movimento" ecclesiale, e i Neocatecumenali in primis, vanno avanti con teologie fai da te ?
martedì 9 marzo 2010
Un neoat continua e ci va giù pesante.. e allora è necessario puntalizzare
Non so chi mi tenti dal continuare a scrivere su queste pagine: forse soltanto l’incapacità di veder maltrattare, calunniare, distruggere l’esperienza che ha il merito di avermi ridonato la fede, e a cui sono debitore di quel poco di amore a Gesù Cristo che mi porto dentro.
Scrive Manilo: "Basterebbe poco per fare del Cammino una bella realtà. Un seme dal grande frutto." Basterebbe ancora meno per accettare che nella Chiesa, assieme a tante altre realtà, tutte ugualmente buone e accettate, esiste anche il Cammino. Con tutte le sue particolarità, forse con tutti i suoi aspetti ancora da mettere a punto, ma pur sempre una realtà importante e di tutto rispetto. E’ inutile e ridicolo paragonare ogni azione dei catecumeni ad ogni azione dei non-catecumeni. Se assistete ad una celebrazione di preghiera del Rinnovamento, dovreste stupirvi del loro modo di alzare la voce nel pregare, di ringraziare lo Spirito Santo, di intonare canti di gioia, di levare le mani al Cielo. Nessuno invece trova ‘stravaganti’ questi comportamenti.
Il Rinnovamento carismatico ha in comune col cammino questi momenti di esaltazione collettiva che, attraverso canti coinvolgenti, svegliano l'emozione e provocano stati emotivi che, anziché "elevazione" dell'anima a Dio, risultano -con maggiore o minore incidenza a seconda delle persone- veri e propri stati di autoipnosi che inducono a stati di "esaltazione" emotiva, che riguardano l'IO rivolto a un Dio che si incontra solo nell'eccezionalità e nella esternazione, spesso scomposta di stati d'animo indotti appunto, piuttosto che nella sobrietà e nel raccoglimento e nel Sacro Silenzio che aiutano la persona, anziché ad 'uscire da sè, a 'rientrare in se stessa', perché: in interiore homine stat Veritas. In ogni caso ci può anche stare una preghiera collettiva, cioè comuntaria, di lode anche un po' accesa, ma essa è solo uno dei momenti dell'esperienza spirituale e deve essere semmai il frutto, l'espressione di quel che l'anima ha 'accolto' e vissuto nel raccoglimento e nel personale rapporto col Signore e non ne può essere il fondamento... Il Rinnovamento non è stato mai chiamato in causa perché non ci risulta eretico né dispone di catechesi sue proprie, ma almeno i suoi insegnamenti non sono difformi da quelli della Chiesa
Ma quelli del NC, sì. Per esempio, vorreste decidere, aprioristicamente, in che posizione del corpo e in quale luogo e con quante persone è giusto pregare, e anche cosa chiedere e con quali parole. Stabilite voi che il Signore si incontra meglio nella meditazione profonda e solitaria, mentre la ‘giaculatoria’ consigliata nel NC (Signore Gesù Figlio di Davide abbi pietà di me che sono un peccatore), magari ‘fatta in circolo’, evidentemente ‘non funziona’. Povero Signore Gesù, a che misero essere, schiavo di due o tre leggine codificate, lo volete ridurre.
Non ci siamo mai espressi nei termini e con i contenuti che ci attribuisce Franz, che mal comprende il nostro concetto di Adorazione (rapporto intimo e profondo, personale, con il TU Divino) che nulla ha a che vedere con quanto egli dice: né con la preghiera profonda né con le giaculatorie solitarie o in circolo che siano...
L'unica posizione del corpo che abbiamo stigmatizzato, posso dire più che a ragione, è il fatto che i NC "non si inginocchiano mai", quando nell'Adorazione, l'inginocchiarsi è il minimo di fronte ad una Presenza Soprannaturale alla quale prostrarsi con tutto il nostro essere, mentre la posizione eretta di 'risorti' ha senso solo in momento liturgico comunitario. Durante la Santa e Divina Litugia ci sono diversi momenti in cui è previsto dalla 'sapienza' di generazioni che ci hanno consegnato la nostra Fede che l'Assemblea stia "in piedi", ma questo mai al momento della Consacrazione -ad esempio- quello più grande Sacro e solenne, da vivere nel più profondo silenzio raccoglimento e Adorazione appunto e anche di prosternazione del proprio essere (linguaggio del corpo che esprime l'interiorità)
Che "il Signore si incontra meglio nella meditazione profonda e solitaria" non lo stabiliamo noi ma lo dicono tutti i Padri della Chiesa, le cui esperienze e insegnamenti non possono ovviamente aver valore per dei laici che si improvvisano guide spirituali tagliando i ponti con la Tradizione.
Appurato che le Autorità ecclesiastiche hanno accettato la presenza del NC all'interno della Chiesa; appurato che gli Statuti sono stati in larga parte approvati;
abbiamo già detto e ripetuto cosa pensarne di quell'approvazione che noto tu stesso definisci "monca" -dato che parli di "larga parte approvati"- poiché gli orientamenti effettivamente non lo sono e forse c'è ancora dell'altro sub iudice, ma ciononostante andate avanti come dei rompighiaccio e nessuno vi argina... salvo poi a dire che "non è detto che essi abbiano bisogno di correzioni è modifiche" (la solita solfa: il Cammino non si tocca perché altrimenti diventerebbe "un'altra cosa" e non potrebbe più ottenere gli effetti che si propone)... ed ecco infatti:
ammesso che essi possano ricevere ancora ulteriori correzioni o modifiche; considerato che la gran parte dei membri del NC è costituita da gente 'povera', spesso con un passato di totale 'lontananza' dagli insegnamenti e dalle pratiche cristiane; considerata la buona fede con cui costoro si affidano alle direttive dei catechisti e indirettamente di Kiko; considerate le tante storie di conversione, i tanti miracoli nella vita personale, le vocazioni, le famiglie in missione e, più generalmente, la ricostruzione di tante situazioni di umana distruzione morale e materiale; tutto ciò, e altro che non posso qui elencare, costituisce una realtà del NC, almeno tanto quanto i fatti negativi citati da tanti di voi (le evidenti menzogne ovviamente non fanno testo, e non mi curo neanche di citarle). Di fronte a queste evidenze, mi domando come possiate, con tanta leggerezza d'animo, condannare il NC apertamente, pubblicamente, scientemente, studiatamente.
Di affermazioni dette apertamente scientemente e studiatamente è pieno il nostro blog, ma tutte secondo il Magistero della Chiesa e non secondo opinioni personali, e non per 'affossare' il cammino, ma per affermare la Verità cattolica, che è quella Apostolica, da esso misconosciuta... Tutti i miracoli, le conversioni, le vocazioni, sappiamo di cosa sono frutto: il cammino coinvolge e sveglia le coscienze e certamente le apre ad accogliere, ma con cosa poi le nutre, se non con insegnamenti giudeo-luterano-gnostici, che non sono quelli cattolici? E' in questi che c'è la Verità, cioè il Signore così come è Presente nella Chiesa e da essa conosciuto e fatto conoscere, nel trasmettere il Suo Spirito, di cui parlate tanto, ma che si traduce in realtà in psicologismi da quattro soldi (per chi li sa riconoscere) e confonde piani psicologici con quelli teologici e, soprattutto, taglia fuori il Soprannaturale!
Critiche così accese potrei capirle se provenienti dai nemici della Chiesa, non da persone che affermano con tanta forza di portare lo stendardo della "vera" fede. Perché il problema è questo: se, attraverso i vostri articoli e testimonianze di condanna, anche un solo "piccolo" di Gesù Cristo rimanesse scandalizzato e fuggisse via dal NC, o fosse dissuaso dall'avvicinarsi a questa esperienza di fede, ed a causa vostra gli fosse impedito di incontrare Cristo nella sua vita, ciò costituirebbe un fatto gravissimo. Potete voi affermare, in tutta coscienza, di non correre questo rischio..? Attenzione: il rischio c’è, e forte anche. Anzi, direi che è lo scopo stesso della costituzione di questo sito: rubare più "anime" possibile al neocatecumenato. Con ciò, contravvenendo apertamente alle direttive della Santa Sede, che ha approvato e riconosciuto la validità di questa esperienza all’interno della Chiesa.
storia vecchia e fasulla, perché nemico della Chiesa è chi cerca di cambiarne i connotati, cioè l'"essenza" dall'interno, al tuo livello forse inconsapevolmente, se non conosci la vera Chiesa. Nemici della Chiesa sono anche coloro che non fermano l'errore, diventandone complici e mopltiplicando gli erranti...
Ciò significa che un giorno, davanti a Dio, dovrete senz’altro munirvi di argomentazioni assai valide, per spiegare i motivi della vostra opera di "dissuasione" verso le persone deboli, poco ferrate in materia dottrinale, o facili a cadere nell’inganno delle tante menzogne scritte in queste pagine. E dico tutto questo, si badi bene, indipendentemente dal futuro del Cammino: quello non ci appartiene, forse un giorno sarà chiuso. Ma OGGI fa parte della Chiesa, che lo vogliate o no. E un sacro timor di Dio, dovrebbe consigliarvi di mantenere la massima prudenza e umiltà nell’avanzare le vostre critiche e obiezioni a chi di dovere. Senza fare pubblicità negativa. La Chiesa ha i suoi validi Pastori che guidano le loro pecore: non arrogatevi il diritto di fare gli "aiutanti-pastori" senza alcuna autorizzazione. Perché, FINO A PROVA CONTRARIA, potreste essere, vostro malgrado, e contrariamente a quanto vi suggerisce l’evidenza della ragione, molto accecati e molto ingannati: l’ho già detto e lo ripeto. Pensateci bene.
Ognuno di noi dovrà rispondere davanti a Dio. E, fin da ora, con Lui non abbiamo bisogno di argomentazioni, abbiamo solo bisogno di ri-conoscerLo e adorarLo per quello che davvero E' e FA per noi. Non siamo "aiutanti-pastori", siamo solo Battezzati, credenti consapevoli, che hanno esperienza sia del cammino che della Chiesa (per Grazia di Dio) e quindi sono stati in grado di riconoscere le storture dottrinali e anche di rifiutare le aberrazioni pragmatiche del Cnc. Che siamo accecati e ingannati è un'ipotesi più che remota inattendibile, perché il nostro riferimento è il Magistero pre e post conciliare. Che abbiamo scritto menzogne, invece di limitarti ad affermarlo, lo devi dimostrare.
Che il cammino faccia parte della Chiesa è il mysteriun iniquitatis del nostro tempo.