lunedì 9 febbraio 2009

Testimonianza ineludibile di A. Rita

“Grazie per aver riportato la lettera inviata al Santo Padre. Volevo sapere se "anche un mio fratello di comunità si è ucciso, l’anno scorso ecc." intendi dire un TUO fratello di CN”.


Per Strl:
Caro fratello, il fratello suicida di cui parlavo era Luciano, un mio caro fratello di comunità, con cui ho camminato assieme per circa otto anni, eravamo molto vicini (io comprendevo i suoi problemi e non ci scherzavo su come facevano molti altri, e lui comprendeva i miei) e nei miei ultimi due anni di cammino cercò molto di aiutarmi (pensa che quando ho vissuto difficoltà con la preghiera, tutte le mattine veniva a casa mia alle 7.30, prima di andare a lavorare, e diceva le lodi con me…).
Se vai su: mariamadremia.net, troverai sulla home page “lettera aperta a C. e a tutta la comunità”, è una lettera che ho scritto recentemente ad una ex sorella di comunità in cui tratto anche il caso di Luciano, secondo il mio punto di vista. Riporto comunque anche qui quel brano della lettera perché ritengo che testimonianze del genere siano utili per tutti, sia per chi attraversa grandi sofferenze, sia per chi potrebbe meglio aprire gli occhi sul fatto che il Cammino è in ogni caso un percorso fallimentare, anche e soprattutto per chi – ingannato – si sente “salvato” dal Cammino. Un percorso che purtroppo in non pochi casi finisce in tragedia.

“Stesso epilogo per Luciano, che è andato in disperazione quando è morta Fiorella, verso la quale aveva maturato grazie a Dio un desiderio di riparazione, ma quando è morta deve aver pensato, secondo la logica sballata neocatecumenale: “Dio mi ha tolto li modo per riscattarmi, quindi non vuole più che io mi converta, non c’è più salvezza per me.” E si è ucciso. Nessuno è stato capace di spiegargli che Dio è amore e che il suo desiderio sincero di riscattarsi per Dio era già sufficiente (imparate: questo significa essere giustificati per fede! Perché Dio calcola l’intenzione del cuore) e che anche se Fiorella non era più lì, per il Signore era come se lui avesse già compiuto tutto? Ma certo che nessuno glielo ha spiegato, perché nella vostra guasta dottrina le buone intenzioni sono da condannare come atti di superbia e di esibizionismo, la buona volontà è ipocrisia e fariseismo. E quando una mentalità così malsana penetra tanto in fondo, se sopraggiunge un evento irreparabile questo porta alla disperazione, perché si entra in una fase di “non ritorno”, allora fratelli non serve più farsi “in quattro” per aiutarlo, sono solo palliativi, perché lui ormai è solo con un dolore senza ritorno. Solo i suoi catechisti avrebbero potuto spezzare quel cerchio dandogli una vera parola di fede, un senso alla sua nuova croce. Ma i catechisti non l’hanno voluto cercare, né per consolarlo della perdita (cosa che non si nega neanche ad un cane), né tanto meno per parlargli: perché non sapevano che dirgli, cioè la loro cosiddetta fede adulta si ferma qui. E non hanno scuse perché lui lo aveva detto: “Io mi uccido”.
Era una pecora smarrita nel suo dolore, che non è stata cercata. So che Pino in quei giorni aveva un problema alla prostata: bella scusa. Anche P. Andrea aveva la prostata? Forse anche Beatrice e Lucia avevano “la prostata”? O forse non avevano il coraggio di venire rifiutati da lui, che non li voleva più vedere? E perché sfuggiva i suoi catechisti in un momento di tale bisogno? Forse perché un mese prima aveva affrontato uno scrutinio con loro e – guarda caso! – prendeva da loro le distanze, come succede a tutti quelli che vengono intimamente feriti dalle parole dei catechisti dentro gli scrutini?
Il fatto è che Luciano lo ha fatto. Ed è un fatto molto grave che dopo quindici/vent’anni di un cammino di fede uno si tolga la vita, uno compia come ultimo dei suoi gesti un delitto, l’atto che più di ogni altro è contro la fede. Come mai dopo quindici anni di cammino di fede uno perde la fede? E la morte lo trova caduto e non rialzato? Non è un giudizio, il giudizio per fortuna appartiene solo a Dio (come anche il giudizio su di me, o su Gianluca, per fortuna non appartiene a voi ma solo a Dio). Ma è un fatto grave. Va bene il dolore, la depressione, i farmaci, troppi farmaci … farmaci sbagliati … farmaci mischiati … non si sa …
Ma resta un fatto molto grave. Che come minimo dovrebbe far riflettere … di fronte al quale sarebbe meglio restare in silenzio, tapparsi la bocca, specie al funerale, senza dire baggianate del
tipo “che ora canta eternamente, nell’Eucarestia del Cielo”: queste sono fanfaluche, che ho ascoltato al suo funerale sia da voi sia – dispiace dirlo - da Padre Agostino, e sono tali perché se Luciano prima di morire non ha chiesto nel suo cuore perdono a Dio, Luciano non si è salvato! E siccome non sapremo mai se lo ha fatto o no, noi non sapremo mai se Luciano si è salvato. E se Dio Misericordioso lo ha salvato lo stesso, visto che era vittima di una dottrina sballata, la sana Dottrina ci insegna che lui prima di cantare beato in Paradiso, si farà molto, molto Purgatorio, perché il suicidio è un atto gravissimo contro Dio e contro se stessi che va riparato, perciò bisogna pregare molto per lui, per sostenere ed abbreviare la sua purificazione, facendo dire per lui molte SS. Messe, ma chi è responsabile della sua disperazione, per averlo portato a quel punto con anni di insegnamenti eretici, con la mancanza di carità e con l’indifferenza al suo dolore, incominci a tremare!! Perché Dio è vindice del sangue degli oppressi!
Ma invece no, invece di tremare i signori catechisti si sono preoccupati di venire da voi, in comunità, di corsa (era sparita anche la prostata …), dopo che era morto, dopo che lo avevano abbandonato a se stesso, e si sono preoccupati solo di farvi razionalizzare la faccenda, per impedirvi di interrogarvi rettamente sull’accaduto, per impedirvi di mettere in discussione questo dannatissimo Cammino, di cui questi sono i veri “frutti” e che purtroppo per troppi finisce in tragedia (ma secondo loro, anche se non ve lo avessero detto lo hanno pensato, la colpa di tutto è sicuramente e solo di Luciano, “che non si è voluto convertire” …).
E voi vi siete bevuto tutto, come al solito.”

Mi piacerebbe molto sapere come sei approdato a Porto San Giorgio, ma nel rispetto del tuo foro interno, se non ne vuoi parlare va bene comunque. Se ne volessi parlare “a quattr’occhi” la mia mail è: annarita.2009@gmail.com un saluto
A. Rita

08 febbraio, 2009 20:11

29 commenti:

  1. Io e Steph ci siamo incrociati: ho inserito il suo messaggio sul concilio - apparso contemporaneamente a questo - tra le bozze e lo riprenderemo per la discussione al più presto.
    Nel frattempo, poiché il nostro primario impegno riguarda gli effetti spesso sconosciuti ai più della 'entità' Cammino NC, così com'è strutturata e inesorabilmente e rigidamente funzionante, è bene non ne perdiamo di vista le aberrazioni.

    Questa testimonianza ha ancora più valore, se si considera che non è isolata.

    L'argomento infatti lo avevamo appena sfiorato in vecchi post, ma non vi avevamo insistito più di tanto, anche se emergeva da diverse fonti, in quanto maggiormente centrati sulle questioni dottrinali che ci sembravano, allora, più urgenti da sottolineare

    La testimonianza di A. Rita è chiara ed inequivocabile e non possiamo lasciarla 'perdersi' nei meandri delle pagine già oltrepassate...

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  2. Anni fa fecero scalpore casi analoghi nelle comunità nella zona del IV miglio a Roma... nel nostro gruppo c'è chi potrebbe testimoniare perché avvenuti nella sua parrocchia, anche se ora è molto che non interviene

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  3. l'argomento scotta, ma non si può più nascondere che in molte comunità ci sono casi di sofferenze e disagi psichici, favoriti dallo stile e dal clima oppressivo e repressivo dei boss.
    Sono casi che vengono rigorosamente tenuti all'interno delle comunità stesse,magari affidandoli a psicologi e psichiatri NC!!!

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  4. Buongiorno a tutti.
    Sono Stefano un ex-neocatecumenale e a novembre dello scorso anno lasciai la mia testimonianza sul vostro sito.
    Mi sono registrato per testimoniare la mia vicinanza ad A.Rita e la mia gratitudine verso un sito che ha contribuito a farmi uscire da questa realtà che sta rovinando la vita di troppe persone! è ora che la Chiesa faccia qualcosa per rimetterli al loro posto, prima che combinino danni irreversibili, più di quelli che stanno già facendo!
    Che il Signore ci protegga da questi fanatici e indifferenti alle sofferenze della Gente.
    Stefano

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  5. Ho letto tutta le lettera di A.Rita dal suo sito, ed è stato terribile!

    Davanti alla violenza del metodo neocatecumenale ci sono solo due vie:
    - accettare tutto rinunciando a capire, ad interrogarsi, facendo addormentare le domande che emergono dalle molte incongruenze. ( e questo è quello che hanno fatto molti nc che scrivono qui, e pensano di essere nel giusto perchè il risultato è una sorta di pace interiore che loro scambiano per la pace di Cristo)

    - ribellarsi rischiando che la ribellione diventi un atteggiamento interiore di protesta contro tutto; contro Dio, oppure la chiesa, oppure contro se stessi e il proprio carattere ( continuando incosciamente a ripetere quanto già si faceva nel cammino che è contro Dio, la chiesa, e contro se stessi).
    Se questo bisogno di 'giustizia' non viene compreso da qualcuno, se non si capisce cosa ci è stato fatto, ecco che si rischia l'apostasia o l'autolesionismo, inteso anche come depressione.

    A me sembra di stare passando tutte queste fasi,
    ma vi assicuro, che quando mi capita di parlare con qualche ex-fratello, mi accorgo che la mia vita è molto più serena della sua, che non tornerei in quel mondo falso e fasullo per niente al mondo, e che sono stata fortunata ad esserne uscita.

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  6. ...C'è una terza "opzione".

    Offrire tutto al Signore Gesù, per le Mani di Maria Santissima, in unione al Suo Santo Sacrificio. Che si Rinnova sugli Altari!

    Per questo la "Mistagogia" intrinseca alla Liturgia deve avere un posto FONDAMENTALE... La catechesi TRADZIONALE deve essere il punto per ri-partire...

    Siamo stati diseducati ad un punto fondamentale, nodale, della fede cattolica: l'OFFERTA. In unione con Gesù...

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  7. Psyco ha detto...
    “l'argomento scotta, ma non si può più nascondere che in molte comunità ci sono casi di sofferenze e disagi psichici, favoriti dallo stile e dal clima oppressivo e repressivo dei boss”.

    Strl diceva rispondendomi:
    “al riguardo... una ragazza ha tentato il suicidio ma nonostante un volo da 4 piani si è salvata!!! Non voglio dire che sia tutta colpa del CNC ma sicuramente il CNC è stato partecipe nell'alimentare (e non nel curare) la sofferenza che ha spinto questa povera ragazza al salto...”

    Cari amici,
    bisogna cominciare, secondo me, a rendersi conto che se incontri VERAMENTE Gesù Cristo nella tua vita (quello vero, non la proiezione mentale di Kiko Arguello), il Signore ti fa tutto nuovo, il Suo Amore potente e rigenerante ti costituisce nuova creatura, guarisce le tue sofferenze perché a contatto con la Sua Luce o vengono spazzate via come neve al sole – per un suo diretto intervento – oppure pur rimanendo non ti uccidono più, perché in Lui acquistano senso: il senso redentivo della Croce… Se questo nel Cammino accade solo apparentemente o non accade affatto, come nel caso in questione, non va imputato alla profondità delle sofferenze dei singoli – quasi come se Gesù non fosse in grado di curare qualunque cosa – e neanche al fatto che in comunità esistono oggettivamente casi di persone psichicamente provate – perché l’Amore, la Pace, la dolcezza e la carezza del Salvatore nostro, la Sua forza di Resurrezione, guariscono il cuore dell’uomo che si placa solo quando si sente amato così…- ma va imputato ad un motivo molto semplice: che nel Cammino NON si incontra il vero Gesù Cristo Figlio di Dio, ma solo il Dio di Kiko, che è una figura vetero-testamentaria, lontana ( il rapporto con lui si esplica solo nella dimensione orizzontale, comunitaria, non puoi dire di avere un rapporto personale con lui, altrimenti passi per un visionario misticheggiante, un sentimentale) una figura dura e violenta (vietato pensare al Gesù Misericordioso di Suor Faustina, o al Sacro Cuore che apparve a Santa Caterina Labourè, perché – dice Kiko – “quel Dio di cartapesta, tutto soavino e tenerino, non esiste” ed inoltre: “ se lo seguirai ti benedirà, ma se lo abbandoni lui ti maledice e ti spazza via!”) una figura senza sentimenti (Dio non è offeso dal tuo peccato, non soffre se lo tradisci, “perché lui, in quanto tale, non può soffrire e non può perdere la sua Gloria con l’offesa”) e questo tipo di Dio rigido asettico ed irraggiungibile NON PUO’ GUARIRE NESSUNO, PERCHE’ NON AMA E NON CORRISPONDE ALLA VERITA’ INCARNATA, ALL’AMORE INCARNATO CHE E’ IL FIGLIO UNIGENITO DEL PADRE, il Quale tanto ha accettato “sofferenza” ed “offesa” da spalancare le braccia sulla Croce ed amandoci così fino alla fine ci ha liberato dal peccato, dalla Morte eterna e dalla paura di soffrire. E Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre! Il problema è che questo meraviglioso Uomo-Dio, che con il suo abbraccio ti infonde Vita, tu nel Cammino non lo incontri: tu al massimo incontri - come dice Michela – quella sorta di pace interiore che ti viene dal sentirti inizialmente al sicuro tra tanti fratelli che marciano in carovana come te (il “clan” difende, è rassicurante) e dal sentirti al sicuro perché altri “più anziani nella fede di te”( non DIO) decidono per te cos’è bene e cosa non lo è, togliendoti anche il disturbo di dover ragionare e scegliere con la tua coscienza (anzi, non devi farlo proprio!). In queste condizioni si cammina per anni, con l’illusione di fare dei passi avanti, solo perché cambiano i contenuti della Liturgia della Parola, ma in realtà si fanno passi indietro, ci si incrosta nelle storture dottrinarie – perché tutto il male sta nella dottrina! – marchiate a fuoco con gli scrutini, il cuore si indurisce nella perdita del vero senso del peccato, cioè quello cattolico del pentimento e del dolore di aver addolorato il Signore, e con l’eresia nella testa e la durezza nel cuore si può arrivare a tutto…un esempio?
    Adesso ve la dico tutta: Luciano ci aveva provato anche nel 2000 e sapete perché? Per uno schiacciante senso di colpa: aveva vissuto per alcuni mesi una storia extra coniugale e questo gli aveva procurato un’immensa sofferenza, ma non perché stava spezzando il rapporto con Dio offendendolo gravemente con l’adulterio (tanto “il peccato non offende Dio”…vero?) e neanche perché stava tradendo sua moglie infliggendole una sofferenza, no no ! Siccome era anche in un momento di difficoltà economica e stava ricevendo aiuto da tutti i fratelli, lui soffriva perché STAVA TRADENDO LA COMUNITA’! Era talmente forte in lui questo disagio che quando ci fu lo scrutinio della Traditio chiese di parlare per primo, per togliersi dalla coscienza quel peso insopportabile, nonostante che quella storia fosse già finita da più di un anno! Si volle CONFESSARE CON LA COMUNITA’! Vi rendete conto della stortura protestante di cui era vittima? Il suo peccato non toccava la sua relazione con Dio, ma la relazione con i fratelli, e non era importante riconciliarsi con Dio nella Confessione sacramentale, ma confessare alla comunità, e solo allora il suo cuore trovò pace, solo allora si sentì “assolto”. Ma tale era il senso di inadeguatezza, di indegnità che viveva in quel periodo in comunità che poi confessò di aver tentato il suicidio! E sapete quale fu la risposta dei catechisti?
    Il signor Pino Manzari (uno dei “dodici cefa”, che potrebbe subentrare a Kiko nella conduzione mondiale del Cammino) rispose molto “caritatevolmente”: “Per questo esiste l’Inferno, per gli impenitenti.” E quella “scienziata” della moglie disse: “Ma non ti rendi conto che così hai tradito
    I FRATELLI?” (!!!) Non occorre commento… Questa è la dimostrazione che la dottrina protestante conduce alla Morte. Ecco perché affermo senza ombra di dubbio che Luciano è stato ucciso dall’eresia del Cammino Neocatecumenale, che per anni ha deformato e devastato la sua anima.
    A. Rita

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  8. Stephanos78 ha detto...

    ...C'è una terza "opzione"
    ----------
    Descrivevo la situazione solo sotto un profilo psicologico.
    E' ovvio che la guarigione può venire solo da Cristo, ma il piano spirituale e quello psicologico sono legati tra di loro, per cui il cammino che va fatto, dopo l'uscita, dovrebbe essere anche di direzione spirituale e accompagnamento/accoglienza psicologica.
    poi ognuno ha il 'suo cammino'.

    La mistagogia per un fuoriuscito, non ha senso, perchè non avendo vissuto in verità i Sacramenti, non ne comprende gli effetti, e rischia di viverli in maniera diversa rispetto ai cristiani normali.
    Ma non importa, appartiene tutto a quella dimensione dell'offerta che tu hai ricordato.

    la catechesi tradizionale, lo studio personale ti possono aprire gli occhi, ma non bastano.
    E' necessaria una guarigione profonda dell'anima, per tutte le ferite che abbiamo ricevuto e provovìcato negli altri.

    Inoltre, è per questo motivo che diffido degli ex che trovano fantastica quella Messa, o quell'altra predicazione: mi sembra che ritrovino il vecchio modo nc di trovarsi un proprio nido, una nuova installazione in una situazione piacevole, anche spiritualmente.
    Io non lascio la mia 'noiosissima' :) Messa parrocchiale, con i suoi protagonismi fuori luogo, anche se questo dovesse rallentare il mio percorso di fede. Se il Signore mi ha posto lì, lì io lo aspetto.

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  9. vedo che avete ereditato l'arte di strumentalizzare storie e persone da Pannella......

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  10. Per Eluana appello al Capo dello Stato www.appelloanapolitano.enter.it

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  11. Io non lascio la mia 'noiosissima' :) Messa parrocchiale, con i suoi protagonismi fuori luogo, anche se questo dovesse rallentare il mio percorso di fede. Se il Signore
    mi ha posto lì, lì io lo aspetto.


    Sì, Stephanos, anch'io.
    Riguardo alle
    dinamiche psicologiche del "dopo NC" per le quali vedo che stai dando ottimi consigli...,
    e poichè la mia esperienza è stata
    uno "sfioramento", sufficiente
    ad assaggiare il pericolo,
    concordo in pieno con te su questa estrema prudenza nel
    tenersi umilmente alla situazione
    dove il Signore ci ha posti,
    senza voler cercare - di nuovo -
    celebrazioni, omelie, persone, luoghi, in funzione di "sapori nuovi" e "soddisfazioni" sensibili illudendoci che siano motivazioni
    spirituali: sono convinta anch'io
    che si rischierebbe di ricadere
    in quella vana ricerca di sè che era stata già in passato la causa di un'"attrazione fatale" verso
    le famose "Catechesi per adulti".
    Però ti chiedo:
    questa forte cautela può frenarci
    (parlo del mio caso personale)
    anche nel desiderio e nel tentativo
    di fare richiesta della Messa
    secondo il MP?
    Chiedo questo perchè mi sembra che molti parroci abbiano fatto severi rimproveri in tal senso,
    proprio stigmatizzando il rischio
    della ricerca di sè, anzichè del Signore!

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  12. Nella mia diocesi la Messa antica c'è da tantissimi anni.

    Però ci vogliono i sacerdoti formati adeguatamente, e anche chi guida i canti deve essere preparato.
    Quello che si può chiedere, e già comincia ad avvenire, sono Rosari Litanie, preghiere dei Vespri, e benedizioni solenni in latino.

    La sensibilità delle persone cambia lentamente, senza che nessuno si senta forzato, le nuove generazioni si abituano al latino, a una maggiore serietà e raccoglimento nelle celebrazioni, e si prepara il terreno ai cambiamenti desiderati dal papa.

    Parlo secondo la mia esperienza di catechista, di chi si occupa di formazione, ma tu sicuramente conosci altri fedeli adulti e insieme potete trovare un sacerdote disposto a spostarsi per celebrare secondo l'antico rito.

    Molto dipende dal vescovo,
    ma mai mollare!

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  13. Carissimi,

    la testimonianza ci colpisce di nuovo al cuore, sollecitando di nuovo la nostra coscienza cristiana e ridestando sentimenti di amarezza e di sconforto.

    Verrebbe da gridare al mondo intero, un po' come per Eluana, il nostro dolore a fronte di atteggiamenti che non possono non ferire in profondità il nostro essere e che ci interpellano con forza.

    Michela, con la consueta chiarezza e con il retto zelo che la caratterizza, ci ricorda quella terribile scelta che porta, prima o poi, ad un inesorabile bivio gli aderenti al Cammino: evitare di pensare o denunciare le tante storture?

    Inutile ribadire come in entrambi i casi la sofferenza sia inevitabile perchè una volta entrati nel meccanismo inesorabile del CN quello stesso meccanismo non lascia scampo!

    E allora è ancora la preghiera l'unica che può soccorrerci. Ci conforta fino a risanarci quell'abbandonarsi fiduciosi nelle braccia del Padre offrendoGli le nostre sofferenze e unendole, nel nostro piccolo, ai patimenti di Nostro Signore.
    Santa Vergine intercedi per tutti noi!
    Jacobus

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  14. Chiedo questo perchè mi sembra che molti parroci abbiano fatto severi rimproveri in tal senso,
    proprio stigmatizzando il rischio
    della ricerca di sè, anzichè del Signore!


    Cara Sofia,
    questo rischio c'è sempre in ogni ricerca e ci può anche essere per chi preferisce la Vetus Ordo per una sorta di spiritualismo disincarnato o di estetismo, anche se chi ne conosce minimamente preghiere e significati difficilmente può equivocare...

    per quanto mi riguarda, non riesco più a parteciparte ad una messa Novus Ordo, se non in casi rarissimi, se celebrata da sacerdoti VERI...

    non voglio di proposito esprimere altri particolari; ma capisco e apprezzo la conclusione di Michela e tutte le sue considerazioni!

    Quanto ai parroci di cui parli, quel che sostengono può essere giusto fino ad un certo punto; il problema è che NON CONOSCONO e quindi non apprezzano la SUBLIMITA' e la ricchezza e la FEDELTA' alla Tradizione della Messa Antica

    RispondiElimina
  15. dice Katartiko:
    vedo che avete ereditato l'arte di strumentalizzare storie e persone da Pannella......

    se invece di buttar lì questa sciocca affermazione, la avessi motivata e argomentata, forse saresti potuto essere convincente, se non per noi che conosciamo bene ciò di cui stiamo parlando, per chi ancora non vi conosce...

    RispondiElimina
  16. "
    l'argomento scotta, ma non si può più nascondere che in molte comunità ci sono casi di sofferenze e disagi psichici, favoriti dallo stile e dal clima oppressivo e repressivo dei boss.
    Sono casi che vengono rigorosamente tenuti all'interno delle comunità stesse,magari affidandoli a psicologi e psichiatri NC!!!
    "
    Mamma mia quanto è vero!
    Anche io posso testimoniare (come si dice nel CNC) che c'è una preferenza sistematica per i professionisti (in questo caso psicologi) appartenenti al CNC! Con danni spesso terribili!
    Appartenere al CNC non vuol dire essere competenti, bravi, illuminati!

    RispondiElimina
  17. per Mic:
    Ciao Mic, ti posto una spettacolare mail che ho ricevuto da un veterano del Cammino ( 25 anni di cammino) che dice di conoscervi e che - premuroso - "mi mette in guardia" da voi...ti posto anche la mia risposta e ti auguro buon lavoro. La Pace del Signore a te. A. Rita
    Pasquale T. a me
    mostra dettagli 9 feb (1 giorno fa) Rispondi

    Cara Annarita,

    scusami se mi permetto di scriverti. Mi chiamo Pasquale T. sono nel Cammino Neocatecumenale da 25 anni. Ho letto la storia che hai inviato al blog "La verità sul Cammino Neocatecumenale" Non voglio fare il difensore del Cammino, nè desidero fare una polemica con te. Sarai d'accordo però che il tuo racconto rappresenta una "tua versione dei fatti"che è mancante di prove oggettive. Sarai d'accordo che , per correttezza, sarebbe stato più giusto citare persone, luoghi, dati etc. E ascoltare anche la versione della controparte.
    Con tutto il rispetto vorrei dirti che una testimonianza simile è poco credibile. Non voglio accusarti di nulla ma sarai d'accordo che è un comporatamento poco serio. Vorrei anche informarti su gli autori di questo blog. La Signora Maria Guarini che agisce e si esprime spinta solo da un odio atavico verso il Cammino. Stefano Fiorito un elemento fascistoide. Caterina63 una pseudo catechista parrocchiale Domenicana laica. Costoro hanno un comune denominatore:Una scarsissima conoscenza del Cammino Neocatecumenale che io stesso ho potuto constatare. Rivolgersi a loro è un grave errore Ma non mi interessa neanche parlare di questo! Quello che vorrei chiederti è: Posto che quello che racconti sia vero, cosa dimostrerebbe che i frutti del Cammino sarebbero questi? Cioè che indurrebbe le persone al suicidio? Si può giudicare e condannare una realtà ecclesiale solo per un singolo episodio? Ti prego di essere obiettiva e di giudicare le cose a prescindere dai tuoi sentimenti o pregiudizi. A non usare questo blog per le proprie vendette personali!
    Sono comunque a tua disposizione per discuterne. In ogni caso ti ricordo le parole che il Papa ha pronunziato lo scorso 10 gennaio La verità sul Cammino Neocatecumenale è solo quella il resto sono chiacchiere!! Che Dio ti benedica!!
    Pasquale T.

    Caro Pasquale T.,
    Mi chiamo Anna Rita (il mio cognome non ti riguarda) e sono stata per dieci anni nel Cammino Neocatecumenale, arrivando fino al Passaggio della Redditio Simboli, escluso il rito finale della professione pubblica di Fede, che ho professato pubblicamente abbandonando quel luogo di menzogna.
    Ti invito a lasciare questo tono di falsa gentilezza che hai e di ammettere onestamente che stai facendo il difensore del Cammino e che vuoi fare polemica con me.
    Sono d’accordo che “la mia versione dei fatti” può riguardare forse l’interpretazione che ne ho data e questo l’avevo già detto, ricordi? Ho detto :“secondo la mia opinione”. Non sono per niente d’accordo con te se ti riferisci ai fatti oggettivamente accaduti perché quella è storia raccontata così come è avvenuta, con particolari a cui io ero presente. Chiedi prove oggettive, persone, luoghi e dati…cosa è che vuoi? La fotocopia della cartella clinica di quando Luciano è finito in ospedale, dopo che si è buttato dal terzo piano perforandosi un polmone? Cos’è che vuoi: il cognome di Luciano? Il nome della città in cui il fatto è avvenuto? Nome e cognome dei catechisti? Cosa sei, un avvocato? Siamo in un tribunale? Questo è forse un processo civile? Magari lo fosse! Così verrebbero fuori tutte le nefandezze commesse dal Cammino in quarant’anni, tutti I CASI DI SUICIDI indotti dalla pressione psicologica esercitata in questa pestifera setta eretica e dalla cattiveria dei catechisti, tutti I MATRIMONI NON RICOSTRUITI MA OBBLIGATI DAI CATECHISTI A SEPARARSI , perché UNO DEI CONIUGI NON VOLEVA ENTRARE NELLA SETTA, TUTTE LE PERSONE FINITE IN PSICOTERAPIA A CAUSA DELLA VIOLENZA MENTALE CHE HANNO SUBITO IN COMUNITA’, TUTTE LE ASSURDITA’ PREDICATE DAL TUO KIKO, eccetera eccetera…
    In tal caso, se vedessi che ci sono i presupposti per avviare un processo tirerei fuori sicuramente tutto, al momento opportuno, quando la vostra lucifera organizzazione non potrebbe più pagare tizio e caio per mettere tutto a tacere!
    Delle idiote scuse della controparte (v. i catechisti) non me ne faccio nulla, visto che essendo in perfetta malafede troverebbero il modo di uscirne sempre belli e puliti, quando sono dei sepolcri imbiancati e poi delle loro inutili chiacchiere ne ho francamente piene le tasche, essendomele sopportate per dieci anni.
    Aggiungo che tu a me “poco credibile” e “poco seria” non me lo dici! Ma come ti permetti? Ma chi ti conosce? Non ho bisogno della balia che “mi protegga” dagli autori di questo blog:

    la signora M. G. – come la chiami tu specificandomi interamente nome e cognome - (immagino sia Mic) che secondo te agisce spinta da un odio atavico verso il Cammino, se è arrivata nella sua vita a gestire un blog sul problema, evidentemente, contro quanto dici tu, conosce MOLTO BENE il Cammino e se lo conosce è perché HA FATTO il Cammino come te e come me; inoltre ti invito a dare una guardatina al suo sito per capire che invece conosce il Cammino MOLTO BENE.
    Stefano F. ( cognome specificato) è “l’elemento” che vuole, visto che è persona libera, e le sue tendenze politiche non mi riguardano, mi riguarda invece la sua opinione che leggo sempre con attenzione, essendo non certo “fascistoide” come tu lo definisci ma equilibrato, riflessivo, preparato e visibilmente innamorato di Cristo e della Chiesa che noi invece non amate, perché vi serve solo per sentirvi leggitimati.
    Caterina 63 come l’hai chiamata? “Una pseudo catechista parrocchiale”? Perché se invece fosse stata una super catechista neocatecumenale allora sì che era una figata!…E questo dimostra la differenza della dottrina neocatecumenale e quella cattolica che di solito voi nc negate, ma che invece siete i primi a sostenere, con il vostro disprezzo per i catechisti della parrocchia!
    Qui, tesoro mio, l’unico che ha una scarsissima CONOSCENZA – per quello che veramente è – del Cammino sei TU, che ancora dopo 25 anni non apri gli occhi, sulla vera natura palesemente eretica (protestante- filo giudaica- filo gnostica) e palesemente massonica del CAMMINO NEOCATECUMENALE!!
    Detto questo forse il grave errore è stare a risponderti, visto che ti permetti di mettere in dubbio la mia testimonianza e se credi che questo caso sia isolato ti invito ad andarti a guardare il sito www.mariamadremia.net: troverai sulla home page “lettere personali al Santo padre” in cui se ne raccontano altri ed altre belle cosette. Comunque ti stralcio qui un passo della prima lettera inviata l’anno scorso al Santo Padre in cui si racconta (testimonianza di Gianluca C.) di in altro
    omicidio-suicidio avvenuto nella mia città.

    “Forse che la Vergine Santa avrebbe detto loro di distruggere le coscienze di tutti i suoi figli, con ogni sorta di menzogne e violenze psicologiche? (A proposito di questo,ci fu un caso agghiacciante, due anni fa a Terni: di un uomo anziano che stava in una Comunità Neocatecumenale di Terni. Quest’uomo aveva avuto problemi con la moglie e si erano separati. Accadde che nel corso di una convivenza mensile, durante il giro di esperienze, un fratello gli si scagliò contro accusandolo di questo suo doloroso problema personale che lo affliggeva da tempo; in seguito a ciò l’uomo abbandonò la comunità, entrò in depressione e a distanza di un mese, un giorno prese il suo nipotino di quattro o cinque anni e lo uccise a colpi di roncola davanti ad una chiesa e subito si tolse la vita anche lui. Questa notizia ci fu data dal Responsabile della mia ex comunità, che era un suo amico di famiglia. Ma il Responsabile della comunità che quest’uomo per anni aveva frequentato, negò che avesse mai fatto il Cammino insieme a loro.) Dove sono le comunità come la Santa Famiglia di Nazareth? Dove sono l‟umiltà, la semplicità e lo spirito di lode? Dove si vede che “l‟altro” in comunità è “Cristo”? Ogni commento è superfluo. Come accettare per buone le loro presunte Rivelazioni, se i frutti di “questa pianta” sono questi?”
    Se ancora non hai capito COME il Cammino conduce al suicidio non so più come spiegartelo…Io sono del tutto obiettiva perché parlo per esperienza vissuta, quindi casomai i miei sono “giudizi” e non “pregiudizi”e ti assicuro che scrivere su questo blog non mi vendica affatto tutto il male che ho ricevuto dal Cammino, anche perché è mia abitudine lasciare la giustizia a Dio e Lui prima o poi fa sempre verità. Se non ho messo nomi, a differenza di te che li hai messi tutti, è per rispetto alle persone, cosa che voi nc non avete.
    So benissimo quello che il Santo Padre vi ha detto il 10 Gennaio ma pare proprio che voi giochiate sempre ad ascoltare solo quello che più vi aggrada: non vi siete accorti che è stato un tentativo di correggere TUTTE le vostre storture dalla prima all’ultima parola? Altrimenti avrebbe dovuto buttarvi fuori dalla Chiesa! E per finire il resto non sono affatto “chiacchiere”, ma vita vissuta!!! Ti invito caldamente ad imparare il rispetto per le persone, le loro testimonianze e la loro sofferenza, perché ne sei completamente privo.
    Ho tolto il tuo cognome da questa pagina perché ti informo che posterò la tua mail e questa risposta al blog e voglio portarti quel rispetto che tu non capisci.
    Dio ti benedica!!
    A. Rita

    RispondiElimina
  18. x pasquale t.
    "
    Mi chiamo Pasquale T. sono nel Cammino Neocatecumenale da 25 anni. Ho letto la storia che hai inviato al blog "La verità sul Cammino Neocatecumenale" Non voglio fare il difensore del Cammino, nè desidero fare una polemica con te.
    "
    Ciao Pasquale, mi permetto di risponderti perché ho fatto 15 anni di cammino e quindi credo di conoscerlo assai bene....

    Caro Pasquale, essendo te nel cammino da 25 anni dovresti oramai averlo finito ed essere arrivato alla fede adulta, al vero cristianesimo, ad essere immagine di Cristo ...
    Tanto per iniziare, quello che scrivi, da un punto di vista legale, è passibile di denuncia penale.
    E per fortuna che hai voluto iniziare dicendo "non voglio difendere il Cammino ne fare polemica con te..."!
    Comunque, visto che non mi interessa niente fare sterile polemica ma MI INTERESSA MOLTISSIMO AIUTARE CHI E' DEBOLE PSICOLOGICAMENTE A STARE LONTANO DAL CN, ti scrivo, brevemente, quanto segue:
    sappi che quello che tu definisci caso isolato (il povero Luciano) non è assolutamente isolato!
    Io ne conosco altri 2:
    Il primo a Macerata, che fortunatamente si è concluso non col la morte della poveretta ma con un grande miracolo (non morire cadendo da 4 piani... penso che anche i piu atei inizierebbero a credere a Dio...).
    Il seconodo, putroppo finito in tragedia, a Porto San Giorgio.

    Non ti posso scrivere tutti i dettagli (nomi, giorno, famiglia, psicologo curante, medicine prese) perché, al contrario di quello che vedo realizzarsi sempre più spesso nel CN, io cerco di rispettare il foro (chiamala privacy) dei fratelli!

    A questi due casi eclatanti ti posso aggiungere un altra decina di casi di gente finita in psicoanalisi e/o depressa, depressione che NON AVEVANO al momento in cui sono entrati in cammino.
    Tutti casi che, se non generati, sono stati sicuramente aggravati dalla partecipazione al CN.
    Ah, ti posso aggiungere anche un caso di doppio infarto che si è verificato proprio nel periodo della massima obbedienza ai Catechisti.... E ti assicuro che il fratello ora, superata questa fase di obbedienza cieca, è gia' da qualche anno che segue una rigorossissima vita per evitare ulteriori infarti: fuma, mangia tutto quello che vuole, niente attività fisica... vedi un po' te!

    Ah, e ti posso citare anche il caso di un fratello che divenuto completamente pazzo! Si, proprio pazzo! Con tanto di visioni di Gesu Cristo, di dialogo in diretta con Dio e simili!

    Oltre ad altri casi di fratelli talmente tanto depressi (sempre post inizio CN) da rinchiudersi fisicamente in casa per oltre 1 anno!
    Se comunque pensi sempre che sia un caso... va beh!

    Caro Pasquale, ti assicuro e senza ironia che ti voglio bene perché sei completamente ZOMBIFICATO! Mi ricordi uno dei dodici... ZOMBIFICATI E CLONATI, identici tra loro!
    Potrei parlar male dei tuoi figli, di tua madre, di tua moglie e per te sarebbe accettabile!
    Ma mai dire qualche cosa che nel CN non funziona!
    ciao

    RispondiElimina
  19. Chiedo a Mic di postare quanto segue. Pasquale Troisi mi riscrive:

    Carissima sorella in Cristo,
    Sono molto rattristato dal tuo tono duro e rancoroso! Ti prego di credere che non ho alcuna intenzione di polemizzare !Credo che usare la gentilezza sia doveroso e quindi continuerò a esserlo!Ti garantisco che sono estemamente sincero e che non c’è alcuna falsità nelle mie parole.Ti ripeto:Non voglio ergermi a “difensore”del Cammino.Mi sembra che ,chi nella Chiesa ha il compito di fare discernimento sul Cammino Neocatecumenale, si sia pronunciato definitivamente e chiaramente.Spero non vorrai negare il valore del riconoscimento avvenuto lo scorso 13 giugno 2008 con l'approvazione definitiva dello Statuto nè vorrai lasciare cadere le chiarissime
    parole che il Santo Padre ha pronunziato lo scorso 10 gennaio.Personalmente ho fiducia nel Santo Padre,ma soprattutto ho fiducia in Gesù Cristo il quale,come saprai, ha promesso che le porte degli inferi non avrebbero prevalso sulla Chiesa.Ti prego ad avere anche tu la stessa fiducia.Ovviamente tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni e di criticare.Nessuno però è autorizzato a spacciare o confondere le proprie opinioni o critiche con la posizione ufficiale della Chiesa.Questo purtroppo è accaduto e accade continuamente nel blog"La verità sul Cammino Neocatecumenale".Nessuno è obbligato a fare il Cammino Neocatecumenale né esso deve piacere,per forza.Mi sembra chiunque voglia uscirne possa farlo liberamente:Tu ne sei la prova!Trovo però sbagliato e poco serio scagliarsi contro una realtà ecclesiale,di cui si è fatto parte, solo sulla base del proprio rancore.Scusami se dico questo ma anche la tua mi sembra una vendetta personale alquanto meschina. non credi?.Carissima,tu stessa riconosci che il tuo racconto è solo una tua versione dei fatti.Infatti continui a non fornirmi alcun elemento oggettivo di prova.Manca la versione di coloro che tu accusi!Ti chiedo quindi in coscienza:Quale valore può avere una testimonianza simile?Ti sembra serio lanciare accuse raccontando fatti in modo approssimativo e vago?Tu crederesti ad un racconto simile senza accertarti della sua veridicita?Per quale motivo si dovrebbe credere al tuo racconto?Non fornendomi prove di quello che dici mi sembra lecito dubitarne fortemente!Senza offesa vorrei dirti che le tue affermazioni sembrano una versione personale di quella vicenda,fortemente inquinata dai tuoi pregiudizi.Se mi sbaglio ti prego di dimostrarmelo.Carissima ti prego di non cadere anche tu, nel pettegolezzo,nella diceria o peggio ancora peggio nella calunnia.Ti ricordo che la calunnia è un peccato grave.Non capisco a cosa ti riferisci quando parli di “pressione psicologica”.Mi sembra l'ennesima fandonia!Sono da 25 anni nel Cammino e nessuno mi ha fatto mai nessuna pressione psicologica.Ti prego di credermi!Non sono sposato e mai nessuno mi ha imposto di farlo nè mi è stata imposta nessuna altra scelta.Permettimi di dissentire da queste tue affermazioni.
    non ho mai assistito a nulla di ciò.

    Circa le persone che scrivono sul quel blog che ,secondo te, avrei offeso ti invito ancora calorosamente a diffidarne.Mi sono confrontato molte volte con loro e ho potuto constatere la loro ignoranza,malafede,ipocrisia!Vorrei riflettessi su questi dati:

    Il gestore del blog e del sito si nasconde dietro uno pseudonimo Mic fingendosi uomo.In realtà è una donna e si chiama Maria Guarini.Credo sia lecito chiedersi:Perchè questa ambiguità?Come puoi fidarti di una persona così ambigua che non ha il coraggio delle proprie azioni e preferisce tramare nel buoi anzichè agire a viso aperto?

    Anche Stefanos78 è un elemento conosciuto.se hai letto e leggi i suoi post puoi riscontrare il suo fanatismo delirante.In un suo post è arrivato a negare l'identità ebraica di Gesù e Maria.Usa toni manifestamente antisemiti.Devi sapere che in quel blog scrivono elemneti appartenenti a Forza Nuova di matrice fascista.

    Caterina63 è una persona molto ambigua.Si professa “Laica domenicana” ma passa
    giornate intere sui blog a sparlare contro il Cammino.E' un ignorante sa poco del Magistero della Chiesa e quel poco lo distorce maldestramente.Non ha mai fatto parte del Cammino le sue parole sono solo chiacchere in libertà.Con tutti questi ho cercato un dialogo ma nel momento in cui ho dimostrato l’infondatezza delle loro argomentazioni sono passati all’offesa oppure se la sono data a gambe!!Ho ancora una mail di Caterina piena di gratuito disprezzo.


    Come puoi fidarti di persone del genere?Cos'ambigue che si nascondono dietro uno pseudonimo e lanciano accuse gratuite?Credo di non dover aggiungere altro!

    Carissima non direi proprio che ho una scarsissima conoscenza del Cammino.Lo conosco benissimo ne faccio parte da 25 anni.Conosco altrettanto bene il Magistero della Chiesa che studio da tanti anni.Circa i suicidi di cui parli vorrei chiederti:

    Esiste una prova seria che siano avvenuti per cause riconducibili al Cammino Neocatecumenale?In assenza di queste prove ti prego di esimerti da conclusioni infondate che non ti fanno onore.Se sei in grado di fornirmi prove ti prego di inviarmele.Ti ricordo che la calunnia,la maldicenza,sono peccati gravissimi!!

    Ti informo che nella mia comunità ci sono almeno quattro fratelli con problemi psichici o psicologici.Uno di questi è malato di allucinazioni.E’ un ex carabiniere che assistette ad un suicidio quando non era ancora nel Cammino.In seguito a questa patologia è entrato in Cammino.Tuttora è soggetto a cure psichiatriche e a farmaci.Lo psichiatra che lo segue lo ha invitato a continuare a frequentare il Cammino perché ciò è positivo per la sua patologia.Ti informo poi che c’è un’altra sorella che era soggetta a problemi di depressione grave.entrò in Cammino con gravi sintomi non riusciva neanche a parlare e .aveva paura di uscire di casa.In questi anni con il nostro amore questa sorella sta superando i suoi problemi ed ha avuto,per sua stessa ammissione,evidenti miglioramenti.Parla speditamente,esce di casa e dice sempre che siamo la sua vera famiglia.Ci sono almeno alte due sorelle con problemi di depressione che accogliamo con tanto affetto.La verità è che il Cammino Neocatecumenale è una delle poche realtà che accoglie tutti anche i fratelli con problemi psicologici o psichiatrici.

    fraternamente
    Pasquale Troisi

    RispondiElimina
  20. Cara A. Rita,

    è la seconda volta in questa pagina che da Pasquale T. viene fatto il nome di una persona, responsabile del portale Internetica, sullo spazio Web del quale abbiamo semplicemente ottenuto ospitalità per il nostro sito.

    Comunque è evidente la pretesa del nostro di far venire allo scoperto le persone ed è evidente anche il suo modo subdolo e condizionato dalla sua 'ideologia' di esprimersi nei confronti di tutti coloro che portano avanti questo impegno senza alcuno scopo personale ma solo per amore della Verità, della Chiesa e delle persone ingannate...
    le sue parole, dietro un falso irenismo, nascondono - esse sì - la doppiezza e violenza che fanno del Cammino NC il 'luogo' di inganni che conosciamo fin troppo bene

    RispondiElimina
  21. Parla speditamente,esce di casa e dice sempre che siamo la sua vera famiglia.Ci sono almeno alte due sorelle con problemi di depressione che accogliamo con tanto affetto.La verità è che il Cammino Neocatecumenale è una delle poche realtà che accoglie tutti anche i fratelli con problemi psicologici o psichiatrici.

    è più che evidente anche l'intento di questa persona - comune del resto a tutti i NC convinti (in buona o mala fede lo sa solo il Signore)- di minimizzare ogni argomento che possa in qualche modo getare ombra sul Cammino NC.

    Io personalmente sono testimone di diversi casi nella mia parrocchia di sofferenze psichiche post trauma scrutini e di quante persone bisognose di aiuto psicologico venissere lasciate sole a addirittura abbandonate, al punto che erano costrette a lasciare la comunità (parlo di ragazzi con problemi di depressione entrati in comunità da poco, figli di persone in cammino da anni, per nulla supportate in questi loro problemi personali e familiari!)

    RispondiElimina
  22. Carissima non direi proprio che ho una scarsissima conoscenza del Cammino.Lo conosco benissimo ne faccio parte da 25 anni.Conosco altrettanto bene il Magistero della Chiesa che studio da tanti anni.

    non basta conoscere e studiare il magistero della Chiesa (quale poi, se molti documenti palesemente contraddicono la prassi liturgica del cammino?) se lo si legge con la chiave di lettura kiliana e non con quella della Tradizione...

    RispondiElimina
  23. Carissima A. Rita,
    se vuoi puoi inviarmi tutti i post del nostro PT.
    Sappi tuttavia che ha intasato la nostra casella di posta elettronica e anche questo blog con innumerevoli e ripetute lezioni di teologia, documenti, elucubrazioni varie, difese d'ufficio del cammino, insulti ingiurie, falsi irenismi e frecciate velenose... per cui lo conosciamo fin troppo bene, gli abbiamo risposto in molti con pazienza e completezza... ma a nulla è valso come vedi e a nulla potrà mai valere qualunque tipo di comunicazione con persone del genere, da tempo bandite da questo blog per constatata fanatica ostinazione e pertinacia nelle loro convinzioni.
    A questo punto se le tengano, ma smettano di ammorbarci e, soprattutto, di chiamare in causa altre persone

    RispondiElimina
  24. Caro Pasquale,
    ti faccio una domanda diretta, come usa nel cammino, che pretende una risposta diretta o il silenzio: credi che quello che ho scritto me lo sia inventato o lo abbia visto e vissuto da vicino?
    La mia esperienza del CN, putroppo, comprende quello che ti ho detto!
    E sono fermamente convinto, al contrario di te, che il CN abbia influito e molto sulla deriva di queste persone.
    Spero sempre che i mie siano casi isolati. Che sia stato l'unico ad averli visti. Che siano eccezionali.
    Dopo aver visto che anche A.Rita ha avuto, in un'altra zona d'Italia, esperienze simili ho molti dubbi al riguardo!
    Te mi racconti sempre dei frutti buoni del CN. Frutti che a mio parere esistono.
    Ti chiedo solo di vegliare attentamente perché non si formino i frutti cattivi che ho visto io.
    Vegliare significa non credere a quello che ti dicono e/o ti riportano i catechisti solo perché sono "i catechisti" ma di perdere tempo e verificare, chiedere, controllare! Potresti trovare delle cose penose, putroppo.
    Per quanto riguarda il fatto della libertà, del fatto che tu non abbia subito mai pressioni.... quello che scrivi mi fa capire che sei, putroppo, totalmente zombificato!
    Ma quale libertà! Tu sei libero di mandare a quel paese il tuo unico datore di lavoro? Lo credi veramente?
    Bene. Facciamo questo piccolo ragionamento...
    Metti che ad un certo punto non ti trovi più in sintonia con... non so cosa del CN. E te ne vuoi andare o comunque i tuoi rapporti si raffreddano.
    Che cosa trovi? Il vuoto. E non perché non c'è Cristo al di fuori del CN ma semplicemente perché, genericamente, hai tagliato e ti hanno fatto tagliare tutti i ponti!
    Amici fuori del CN... zero o quasi.
    Sensazione di aver tradito la propria vocazione... molta.
    Senso di colpa perché ti dicono "sei ingannato dal demonio".. molto.
    Ristrettezza economica perché non si usufruisce più della decima ... spesso e volentieri molta.
    Ti ritrovi, probabilmente, solo, solo, solo! E tra l'altro con tutta una serie di malesseri che non riesci a catalogare se non nelle classificazioni NC: ecco, sto' male perché ho peccato contro Dio e contro il CN...
    Se vuoi allontanarti dal CN devi ricostruire la tua vita da capo.
    E ti assicuro che è una impresa titanica.
    Se mi dici che hai voluto tutti questi effetti collaterali quando hai iniziato il CN non ci credo proprio. Diciamo che lungo la via sono la normalità.
    Cioè la normalità è andare avanti sopprimendo gli eventuali dubbi che sorgono perché è meno doloroso di ricostruire la propria vita.
    E' normale tagliare i ponti con tutti quelli che ti possono mettere dei dubbi (ed infatti sono meravigliato di vederti scrivere qui); E' normale "odiare" il padre e la madre se si oppongono o più semplicemente hanno dei dubbi sul CN, sull'apertura alla vita rapidissima, alle famiglie in missione, etc. etc.

    Guarda, per 15 anni ho creduto ciecamente a questa storia meravigliosa. Ad un certo punto ho però iniziato a vedere anche molte, moltissime di quelle parti che A.Rita ha scritto nella sua lettera...
    Aspetto una risposta diretta. Dimmi che non mi credi e facciamola finita. Oppure dimmi che ci credi. Nomi e cognomi, per rispetto dei terzi coinvolti, non te li posso fare. Ma basta che fai qualche ricerca, che chiedi a qualcuno alla tenda di Porto San Giorgio e vedrai che ti diranno nomi e cognomi. E' abbastanza facile capire.
    Pace a te.

    RispondiElimina
  25. X Pasquale,
    ciao,
    mi sono scordati di dirti, al riguardo degli Statuti, che io sono contento che siano stati approvati ma occorre che siano rispettati, cosa che non ho ancora visto; in particolare:
    - i sacerdoti spesso stanno in un angolo, sottomessi, di fatto, dai catechisti mentre dagli statuti devono avere ben altro ruolo!
    - le catechesi non mi risulta che siano state approvate;
    - il catechismo della chiesa cattolica non è mai studiato dai catechisti (se non per cultura personale), neanche per confrontare se quello che dice Kiko sia conforme o no;
    - il foro della persona durante i passaggi è tutt'altro che rispettato (altro esempio in cui lo Statuto è bello che disatteso)...

    In estrema sintesi: sono contento degli statuti perché finalmente si può capire, sul campo, se il CN è conforme o no a quanto detto dalla Chiesa!
    Se si comporta secondo gli Statuti bene!
    Altrimenti è un suppellettile per le librerie! E un argomento, spuntato in mia opinione, utilizzato dai più zombificati appartenenti del CN.
    Di nuovo la pace sia con te.

    RispondiElimina
  26. Salve Pasquale Troisi,
    sono stupita che tu abbia confuso il comune tono neocatecumenale - che io ho appreso in Cammino da parte dei catechisti e dei fratelli e che ho voluto usare con te perché sei un “adulto nella fede”- con la durezza ed il rancore. Anche se concordo con te che effettivamente il tono neocatecumenale sia facilmente identificabile con la durezza, l’acidità, la rabbiosità e la totale mancanza di Carità…
    Visto che insisti a “nasconderti” dietro una mail personale per calunniare liberamente altre persone mettendo i loro nomi per esteso, lo faccio anch’io con te e non tutelo più la tua identità, perché non lo meriti. E meno male che era mic a “nascondersi” dietro ad uno pseudonimo, perché: tu non ti nascondi in una mail privata CHE NON HO POSTATO PER TE, per dire un sacco di irrilevanti cattiverie su persone che non possono risponderti? Ti sembra una bella cosa? E meno male che quella piena di pregiudizi ero io…Ti ricordo, carissimo (così tu mi chiami per fare il gentile, ma intanto mi riempi di insulti!), che la calunniare alle spalle le persone è un peccato gravissimo.
    Perciò visto che ho tanta premura per te, almeno quanta ne hai tu di salvarmi da questi “mostri neri” del blog, sposto la conversazione sul blog, pregandoti di rispondermi – se vuoi farlo – sul blog e non più sulla mia mail, così ti salvo, carissimo, dal peccare di calunnia contro chi non si può difendere. Ed aggiungo che ciò non è affatto paragonabile al mio rifiuto di ascoltare la versione della “controparte”, come la chiami tu, perché io non accuso le persone fisiche - i catechisti - se non su fatti storici concreti:
    1)hanno riempito per anni la testa di Luciano, come hanno fatto per tutti, di dottrina protestante: privandolo del senso cattolico della gravità del peccato: infatti per lui litigare per strada con un automobilista o tradire sua moglie era uguale, anzi il secondo caso era meno grave; privandolo del senso cattolico del pentimento per aver offeso DIO e non i FRATELLI di comunità, privandolo dell’importanza cattolica di sforzarsi a vivere in Grazia di Dio (che in Cammino è considerata un’ipocrisia ed un’utopia); privandolo del bisogno di un rapporto personale con Dio che il peccato spezza: infatti lui quando peccava non si sentiva mancante verso Dio ma verso i FRATELLI (!), privandolo del senso di priorità assoluta della confessione sacramentale come strada per tornare in Grazia di Dio (se vuoi le prove rileggiti la catechesi di Carmen sulla storia della confessione e sulla storia dell’Eucarestia!): infatti a Luciano non dava pace la confessione sacramentale ma il confessarsi protestantemente CON LA COMUNITA’; privandolo del senso di rispetto per Gesù Eucaristico, permettendogli per anni di fare la Santa Comunione nonostante le sue continue avventure: QUINDI IN DEFINITIVA DEFORMANDO LA SUA FEDE CATTOLICA, TRASFORMANDOLA IN PROTESTANTE E VIZIANDO NEL FONDO LA SUA COSCIENZA;
    2) poi nessuno di quella equipe si è degnato di telefonargli o di fargli le condoglianze per la morte della moglie, cosa che invece per altri è stato fatto,
    3)non si sono presentati al funerale della moglie che era stata in comunità e che conoscevano molto bene, altra cosa che per altri era stato fatto,
    4) si sono rifiutati di incontrare Luciano pur sapendo che aveva annunciato il suicidio, CHE E’ GRAVISSIMO, cioè lo hanno abbandonato alla sua disperazione,
    5) non si sono presentati neanche al funerale di Luciano;
    6) hanno visitato la comunità il giorno che si è ammazzato, cioè la sera prima del funerale, per “riconfermare nella fede neocatecumenale” I FRATELLI, affinché non si turbassero troppo per l’accaduto! Cioè affinché la “faccia” del Cammino fosse fatta salva!
    QUESTI SONO FATTI CONCRETI, STORICAMENTE ACCADUTI! TESTIMONIABILI IN OGNI MOMENTO DA QUALUNQUE FRATELLO DELLA COMUNITA’ .
    E nonostante ciò accuso I CATECHISTI di responsabilità solo indirettamente, sapendo che – POVERACCI - sono solo servi supini PLAGIATI ed esecutori meccanici della prassi del Cammino, che è la volontà di Kiko Arguello.
    IO ACCUSO FORMALMENTE IL CAMMINO NEOCATECUMENALE, NELLA PERSONA DI KIKO ARGUELLO – LUI Sì CHE LO ACCUSO! - E LA SUA DOTTRINA, DI INCULCARE NELLA CHIESA CATTOLICA LA DOTTRINA PROTESTANTE, CHE ESSENDO ERESIA NON PUO’ CHE CONDURRE AD UNA VITA DI MENZOGNA, E PER I PIU’ DEBOLI, ALL’AUTODISTRUZIONE.
    Le prove, ripeto, le trovi nelle catechesi.
    E mentre accusare persone fisiche è calunnia, accusare una realtà (Cammino) non è calunnia ed accusare un eretico della portata di Kiko Arguello non è calunnia per due motivi: primo perché essendo inequivocabilmente ERETICO è verso di lui un atto di misericordia denunciarlo di eresia, affinché si ravveda, e secondo perché queste accuse non sono nascoste ma pubbliche, lui le conosce benissimo da quarant’anni e si è sempre rifiutato di mettersi a tavolino con chicchessia facente parte della Chiesa Cattolica per discutere la sua dottrina e confrontarla con quella cattolica. Ben sapendo che ne sarebbe uscito sconfitto.
    Quindi, carissimo, mentre tu spari cattiverie gratuite sulle persone ed esalti i frutti del Cammino in tanta gente, ma neanche tu – sia nel primo caso che nel secondo – porti prove concrete con luoghi, persone, racconti provabili, dati, ecc., risulti a tua volta, - scusami carissimo – molto vago, poco serio, poco credibile, molto scorretto, meschino, pettegolo, calunniatore, maldicente, senza onore, creatore di dicerie e di fandonie, pieno di pregiudizi, rancoroso e vendicativo, ( è tutto quello che hai detto a me) scusami se dico questo, carissimo. Non credi, carissimo, non sei d’accordo con me, che non mi hai dato nessuna prova concreta? Converrai, carissimo, che non ci sono i presupposti per crederti, né quando accusi, né quando decanti i frutti del Cammino .Però vuoi le prove da me, prove che non ti manderò mai, perché non ti conosco, e se non mi fido dei catecumenali che conosco figurati se mi fido di quelli che non conosco…
    Sfrondando molte polemiche che fai ed andando al sodo ti dico: rigetto completamente scandalizzata e nego assolutamente il valore morale dell’approvazione degli statuti che vi ha concesso lo scorso 13 Giugno il Pontificio Consiglio per i laici, nella persona del Card. Stanislaw Rylko, perché altro non è stata che una vergognosissima disubbidienza da parte sua al Santo Padre, che si era rifiutato di approvare gli statuti – ovviamente – prima di un’approvazione ufficiale delle catechesi da parte della Congr. per la Dottrina della Fede e prima dell’approvazione ufficiale della liturgia eucaristica mai pervenuta della Congr. per il Culto Divino. Quell’approvazione fu una menzogna architettata da Kiko ed il Cardinale suddetto per la bieca intenzione di mettere il Papa di fronte al fatto compiuto. Sono invece a malincuore costretta a prendere atto della conferma a voi incredibilmente concessa dal Papa, che ormai se non voleva buttarvi fuori era costretto ad accogliervi, cercando di correggervi il più possibile in tutte le vostre manifeste storture. Ma nonostante l’iniquità di Kiko e di Vescovi e Cardinali compiacenti, sono d’accordo con te che… non praevalebunt.
    Sono disposta, ma qui, pubblicamente, sul blog e non nel buio di una mail personale, a discutere con te, Catechismo della Chiesa Cattolica alla mano, per confutare e demolire tutte le singole e tossiche eresie contenute nelle catechesi di Kiko, perché è lì che si annida la testa del serpente e solo mozzando quella ci si libera dal suo veleno. Fraternamente
    A. Rita

    RispondiElimina
  27. x A. Rita
    "
    Siccome era anche in un momento di difficoltà economica e stava ricevendo aiuto da tutti i fratelli, lui soffriva perché STAVA TRADENDO LA COMUNITA’! Era talmente forte in lui questo disagio che quando ci fu lo scrutinio della Traditio chiese di parlare per primo, per togliersi dalla coscienza quel peso insopportabile, nonostante che quella storia fosse già finita da più di un anno! Si volle CONFESSARE CON LA COMUNITA’! Vi rendete conto della stortura protestante di cui era vittima? Il suo peccato non toccava la sua relazione con Dio, ma la relazione con i fratelli, e non era importante riconciliarsi con Dio nella Confessione sacramentale, ma confessare alla comunità, e solo allora il suo cuore trovò pace, solo allora si sentì “assolto”. Ma tale era il senso di inadeguatezza, di indegnità che viveva in quel periodo in comunità che poi confessò di aver tentato il suicidio!
    "

    A conferma di quello che tu dici, mi ricordo benissimo di alcuni discorsi, che a dire il vero non ho mai condiviso, secondo cui il peccato PERSONALE avrebbe ucciso LA COMUNITA'! In poche parole se tu singolarmente pecchi (vedi, ad esempio, adulterio) siccome Dio ti ha messo in cammino con tanti fratelli e la comunità è il tuo corpo, è il tuo mezzo per arrivare a Dio, il tuo peccato uccide, mina la tua Comunità.
    Ecco quindi la conferma di quanto dissero i catechisti a Luciano!
    Non fa una piega.
    ciao

    RispondiElimina
  28. siccome Dio ti ha messo in cammino con tanti fratelli e la comunità è il tuo corpo, è il tuo mezzo per arrivare a Dio, il tuo peccato uccide, mina la tua Comunità.

    carissimi,
    si tratta di prendere una verità ed assolutizzarla, come avviene sempre nel cammino e portare alle estreme conseguenze il fatto che davvero il nostro peccato (così tuttavia come il bene che viene da noi con l'aiuto del Signore) incide nel mondo e, in primis, nel Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa...
    in questo caso si applica questa verità universale, esclusivamente alla comunità: ERRORE, sviamento, ennesimo straniamento dalla realtà ecclesiale e generale

    Io ho un solo corpo ("un corpo tu mi hai dato") fatto anche di anima e di spirito per arrivare a Dio e relazionarmi con Lui. La comunità può essere il 'luogo' privilegiato del mio agire e null'altro, nulla di più, nulla di diverso...

    anche il classico discorso che ricordo: "il Signore salva a grappoli", cioè salva la comunità non il singolo, mi sembra allucinante perché cancella sia la responsabilità individuale e la circoscrive all'entità-comunità ipostatizzata, che il rapporto personale insostituibile con il Signore...

    Se ci pensate bene sono inganni TERRIFICANTI! E quanti, troppi, ci sono ancora dentro!

    RispondiElimina

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