domenica 22 febbraio 2009

I bambini nel cammino neocatecumenale

Strl ci invitava a reinserire thread che parlino di "vita vissuta" e, neanche a farlo apposta, dal link arrivato stamattina, ho potuto trarre questo articolo:
http://laverdaddeloskikos.blogspot.com/

Oggi parliamo dei bimbi nel CN. Da quando sono nel seno materno i piccoli sono benvenuti nella comunità, la madre riceve sempre un applauso appena resta incinta.
Una volta che i bimbi nascono normalmente sono accuditi dalle baby sitter del cammino, mentre i genitori assistono alle riunioni è molto raro che si utilizzino baby sitter che non siano del Cammino.

Da quando nascono i figli, i genitori devono pregar loro per la notte lo Shemà (una preghiera utilizzata dagli ebrei, "ascolta Israele il Signore è nostro Dio il Signore è uno, amerai il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima..."), ma curiosamente non si insegna loro la preghiera che nostro Signore Gesù ci ha donato, il Padre Nostro, anche se questa è l'unica preghiera che Egli ci ha insegnato.
Fino ai 6 anni, i bimbi vanno alle convivenze, ma non pregano con la comunità, né in casa la domenica con i propri genitori. Una volta che compiono 6 anni li si introduce alla preghiera delle lodi, momento che colgono i genitori per catechizzarli e fino a questo momento la preghiera in famiglia va bene, ma il problema viene quando fanno la catechesi dei genitori: ed è questo il momento che colgono per l'addottrinamento del bimbo da parte del Cammino.
Normalmente i figli dei fratelli del cammino sin da piccoli si relazionano soltanto con i figli degli altri membri delle comunità, ai genitori si raccomanda che i loro figli non abbiano contatti con gli altri bimbi perché altrimenti resterebbero 'contaminati'. Cioè, che se tu sei nell'Opus Dei o in Comunione e Liberazione e sei membro dei Legionari di Cristo, ugualmente, devi sapere che i tuoi figli possono contaminare quelli del Cammino. In quanto ai bimbi non credenti o che praticano altre religioni è meglio non parlarne proprio.
Con questo comportamento, gli si insegna fin da piccoli che il resto sono poveri infelici, che hanno la disgrazia di non essere nel Cammino e che al più può andar bene che entrino nel Cammino i loro genitori, altrimenti, saranno disgraziati per il resto della loro vita, cadranno nella droga, o finiranno per prostituirsi (queste sono parole di un catechista itinerante).
Con queste convinzioni, non si fa distinzione tra il fatto che siano figli di genitori praticanti o no: per i membri del Cammino il resto delle persone che non sono nel cammino, sono disgraziati o infelici, poiché per essi la felicità si incontra solo nel cammino neocatecumenale.
Esiste solo una cosa PEGGIORE per i membri del Cammino: un bimbo che non è nella Chiesa o che i suoi figli si uniscano con figli di fratelli che hanno lasciato il cammmino. MAI LO PERMETTERANNO, dal momento che da questi bimbi viene il pericolo che possano dimostrare ai propri figli che fuori del Cammino esiste la felicità nel mondo, che Gesù è morto per tutti e che ha sparso lo stesso sangue sia per loro che per quelli che non stanno nel cammino. Questa realtà mette a nudo la loro ipocrisia, ragione per cui lo eviteranno ad ogni costo.
In definitiva, i figli dei membri del cammino non devono aver contatti con il resto dei bimbi, né aver amici, né giocare, con quelli che non sono nel cammino. Tuttavia questo possono evitarlo in certi momenti, ma per esempio nei collegi no, salvo che ci siano più figli di fratelli del cammino e allora i genitori faranno in modo di indirizzarli a giocare con essi e non con il resto.
Attualmente esiste una tendenza nel cammino a creare collegi propri, nei quali mandare i bimbi del cammino, addottrinati da membri del cammino. Sarebbe come dire la separazione totale e assoluta dal resto dei mortali, inclusa la Santa Madre Chiesa.
C'è poi la questione dei digiuni: nel cammino neocatecumenale è costume che i venerdì di quaresima e altre feste, si osservi il digiuno, i genitori del cammino ti dicono che "invitano" i propri figli a osservare il digiuno (ma viene da sé che se il bimbo ha solo pane o niente da mangiare, è sicuro che accetterà forzatamente questo "invito"). Ed è curioso, perché la Chiesa dice che fino ai 16 anni non si è assoggettati al digiuno ed è peccato se lo si fa. Naturalmente nel caso dei figli del cammino questo non è peccato, ciò che riguarda la Chiesa è più blando, non sa far bene le cose. Altro segno che il cammino poco a poco si va separando dalla Chiesa.
Inoltre è molto tipico in questi periodi (quaresima, avvento...) che si disconnetta la televisione come veicolo di peccato sesso e lussuria che si tiene nella casa. Attualmente c'è un'altra tendenza: non tenere televisione nelle case dei membri del cammino (ma non sembra riscuotere molto successo nella pratica). Per questo è curioso che quando questi bambini capitano a casa di altri bimbi s'attacchino al televisore...
Come appare chiaro i poveri figli dei membri del cammino neocatecumenale, ricevono a tutte le ore l'addottrinamento che il bene è nel cammino e il resto è male, giacché nel cammino si applica la massima di S.Paolo che occorre predicare a tempo e fuori tempo. In conclusione ciò che fanno è una preparazione affinché nel futuro essi siano buoni catecumeni o kikos
La prossima volta parleremo degli adolescenti..

62 commenti:

  1. molti dei nostri interlocutori, figli di catechisti, come ad esempio Jeff e Cristiano, è questa la formazione che hanno ricevuto e questo spiega la loro 'visione' nettamente unilaterale del cammino, entità intangibile e non criticabile in assoluto, unico 'luogo' di salvezza...

    anche se poi sostengono di no (ma è solo per "quelli di fuori"...)

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  2. Mic, te lo chiedo pacatamente: non azzardarti MAI più a lanciare queste accuse su persone che non conosci.

    Io non lo faccio con te. Non faccio alcuna insinuazione sulla tua educazione.

    Tu non farlo con me.

    Se vuoi conoscermi davvero, il mio indirizzo mail ce l'hai (se vuoi te lo ripeto: frank.zell@tiscalinet.it).
    Ci mettiamo d'accordo, ci andiamo a prendere un caffè una sera e ti racconto punto per punto tutta la mia vita (sì, te l'ho proposto tante volte e non hai mai accettato, ma io ci provo sempre...)

    Comunque ripeto: un comportamento così meschino, sei pregato di non tenerlo MAI più.

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  3. Putroppo la visione dei figli del CNC spesso è veramente estrema: al di fuori del CN non c'è salvezza. "Lodo Dio perché ho i genitori nel CNC" (mica perchè sono cristiani).
    Ai Magi (perché babbo natale (San Nicola - Santa Clause, per chi non lo sapesse) è vietatissimo) diversi chiedono che Dio gli mandi un altro fratellino (dopo il quarto). Io dico, mai visto un bambino normale non essere geloso dei fratellini più piccoli. Con tutto rispetto qui siamo alla zombificazione in fasce.

    Per non parlare poi di alcuni bambini di itineranti in cui gli viene inserito nella testa che le loro proteste (da un punto di vista del bambino più che giuste) sono un rifiuto enorme al progetto che Dio ha su di loro e sulla loro famiglia: la tua protesta è contro Dio! Non hai nessuna ragione per sentirti a disagio se sei stato portato dai tuoi genitori, che ne so, in Africa con le formiche e gli scarafaggi che ti passeggiano per la camera da letto...

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  4. Trascrivo qui due interventi che riguardano questo thread:

    Strl dice:

    devo dire che, di fatto, è tutto vero, integralmente per i più zombificati, un po' di meno per gli altri genitori CNC.
    Non posso confermare solo (perché non lo so, non perché non possa essere vero):
    "
    ma curiosamente non si insegna loro la preghiera che nostro Signore Gesù ci ha donato, il Padre Nostro, anche se questa è l'unica preghiera che Egli ci ha insegnato.
    "
    e questo
    "
    Cioè, che se tu sei nell'Opus Dei o in Comunione e Liberazione e sei membro dei Legionari di Cristo, ugualmente, devi sapere che i tuoi figli possono contaminare quelli del Cammino.
    "

    E poi quando i bambini oltre i 6 anni vanno alle convivenze incontrano i didascali; in pratica sono fratelli di comunità che fanno degli incontri a parte con i bambini spezzando la parola del giorno. E che teoricamente dovrebbero aiutare i bambini a parlare liberamente dei propri problemi etc etc.
    22 febbraio, 2009 18:30

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  5. E poi quando i bambini oltre i 6 anni vanno alle convivenze incontrano i didascali;

    ho letto una catechesi fatta da Kiko ai didascali nel 1985, ancora all'inizio della introduzione di questa figura... si notano molte evoluzioni nel cammino strada facendo: una è questa.

    Comunque ho notato un discorso al solito slegato, pieno di molti luoghi comuni e psico-sociologismi sparsi, sembrava voler accogliere suggerimenti, ma poi era lui che dava le direttive... Mi hanno colpito questi due passaggi:

    Attraverso queste convivenze, che cosa pretendiamo? Pretendiamo una cosa molto semplice, che il ragazzo senta il bisogno del didascalo, deve vedere una figura distinta dal padre.
    Perché? Perché il ragazzo un giorno può dire al didascalo: "io con mio padre non mi capisco, perché mio padre è così, ecc..." e il didascalo possa dirgli: "non ti preoccupare, parlerò io con tuo padre..." Cioè, il maestro deve essere un amico del ragazzo, dovete farvi amici dei ragazzi. Perché quando il ragazzo avrà una crisi sa che può parlarne con il didascalo della sua comunità; un po' in questo senso.
    ....
    Perché questi incontri sussidiari? Perché vi diano autorità. Se tu li hai portati a casa, o li hai portati allo Zoo, o a vedere un film o a fare merenda, ti incominciano ad amare, hai autorità, vedono che tu dai loro un contenuto. Allora, nell'Eucaristia non sei più un impiastro che ti hanno messo lì per dire: "bambini, state buoni, quieti! Hai un contenuto, ti amano, hanno con te un'amicizia, ecc....


    Tra l'altro, nell'esordio parlava dell'Eucaristia e della partecipazione dei bambini, e mi hanno molto colpito queste parole:

    Ma non è questa la nostra situazione. Dico questo perché ai bambini del Cammino Neocatecumenale che si preparano alla Prima Comunione noi facciamo una preparazione a parte. La parrocchia ha una messa per i bambini che si preparano alla Prima Comunione e vorrebbe che anche i nostri partecipassero a questa messa. Ma noi non siamo d'accordo perché i nostri bambini non vivono assolutamente la situazione degli altri bambini che vengono al catechismo; è completamente differente. Sarebbe come farli passare da una cosa che vale cento a una cosa che vale venti.

    capito???

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    1. La chiesa é fatta di uomini e da sempre si manifestano divisioni in essa. Chi frequenta il cammino ringrazia Dio di averglielo donato perché con quel mezzo ha incontrato Gesù Cristo. Tutti gli altri discorsi sono MONTATURE che la gente mette su... Il gioco é molto semplice: Si prende una parte della verità e si ricamano sopra varie schifezze per rovinare tutto. É un giochino molto antico.... Detto questo, se chi scrive certe menzogne e ci crede pure, fa molto bene a non frequentare il cammino, é liberissimo.... Per quanto riguarda gli altri carismi, CL e altri, Grazie a Dio esistono perché ognuno, per arrivare a Dio, ha bisogno di strade diverse...e questo il "cammino" lo sa benissimo. Auguro a tutti, compresi, coloro che non sono d'accordo con me, di conoscere il Signore ed essere felici, qualunque mezzo usino per arrivare a Lui.

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  6. "
    Ma non è questa la nostra situazione. Dico questo perché ai bambini del Cammino Neocatecumenale che si preparano alla Prima Comunione noi facciamo una preparazione a parte. La parrocchia ha una messa per i bambini che si preparano alla Prima Comunione e vorrebbe che anche i nostri partecipassero a questa messa. Ma noi non siamo d'accordo perché i nostri bambini non vivono assolutamente la situazione degli altri bambini che vengono al catechismo; è completamente differente. Sarebbe come farli passare da una cosa che vale cento a una cosa che vale venti.
    "
    beh, qui kiko si è rincoxxxxx. E' veramente fastidioso leggere questa frase boriosa! Mi piacerebbe poter leggere tutta la catechesi ai didascali!

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  7. Mic, te lo chiedo pacatamente: non azzardarti MAI più a lanciare queste accuse su persone che non conosci.

    Jeff, io non ti ho accusato di nulla: ho semplicemente detto che la tua formazione è stata prevalentemente - e almeno da un certo punto in poi interamente -nel cammino... o mi sbaglio? E' forse un'accusa?

    Lo stesso vale per Cristiano che ha detto di essere nato nel cammino ed è figlio di catechisti e sai quanti come voi?

    Questa non è un'accusa è una constatazione dell'orizzonte esclusivo e totalizzante che il cammino vi offre. Per il mio modo di vedere è limitante (e uso un eufemismo, perché certo è qualcosa di più), ma se a voi va bene...

    Mi spiace perché capisco di crearvi forse un problema per il fatto di mettere in discussione anche questo aspetto del cammino; ma qui si cerca di ragionare a 360° e non in "circuito chiuso", che penso non faccia bene a nessuno anche se si veste di religione...

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  8. Può darsi che tu ritenga di aver fatto esperienza di altri movimenti solo perché in qualche giornata della Gioventù hai incrociato Focolarini e/o altri o li hai frequentati per breve tempo... ma per conoscere una realtà, come ti ripetono spesso a proposito del cammino, bisogna "starci dentro"... e sostanzialmnete è vero, ma l'importante è non diventare un uomo di un solo libro (S. Tommaso diceva "timeo hominem unius libri", cioè che non ha un'esperienza allargata..

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  9. Comunque ripeto: un comportamento così meschino, sei pregato di non tenerlo MAI più.

    dimentichi che ho riportato un'esperienza non mia, ma che ho conosciuto e valutato nel cammino... devi credermi che mi spiace se ti sei sentito 'toccato' in maniera sgradevole. Ecco questo non lo avevo messo in conto, ma la verità va detta e valutata nel positivo e nel negativo, se c'è...

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  10. ... però, se davvero il Cammino è "il non plus ultra" perché ci si deve offendere se qualcuno fa l'ipotesi che invece possa diventare un'esperienza totalizzante, che impedisce una maggiore possibile armonizzazione - e anche scelta personale e non imposta - di situazioni esperienziali?

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  11. Mic, sai benissimo di essere nel torto. Abbi quantomeno il buon gusto di tacere.
    Non sono certo due parole dette su un blog da una persona che nemmeno mi conosce a "mettermi in crisi", ma mi fa imbestialire che tu ti permetta di giudicare non tanto il sottoscritto quanto l'educazione che ho ricevuto e con essa i miei genitori.
    Ripeto, non ti permettere mai più, perchè non conosci nè me (o forse pensi di conoscermi per due dialoghi su un blog? stai messo davvero male se pensi questo...o ancora meglio, pensi di conoscermi perchè "sei stato in cammino quindi sai come vanno le cose"? Beh stai messo ancora peggio e sei di una superficialità senza limiti...) dicevo...non conosci nè me nè tantomeno i miei genitori, quindi le tue acidità e i tuoi veleni tieniteli per te o indirizzali altrove.
    Ti direi di presentarli al cospetto di Cristo ma inizio a dubitare che tu ne sia capace.

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  12. Mi piacerebbe poter leggere tutta la catechesi ai didascali!

    per domani la inseriamo sul sito e metto il link

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  13. Jeff,

    domani ti scrivo in privato, perdonami... non mi piace, credimi, fare quello che sembra un "lavoro sporco" perché fa male a qualcuno

    Ti faccio notare, però quanto io sia stato oggetto - come persona -sia via mail che sul blog (ovviamente censurati) di attacchi personali, accuse contenenti dosi oserei dire mortali di veleno e considerazioni capaci di far davvero molto male che, se mi hanno lasciato indenne, è perché mi sento talmente piccolo che è difficile "trovarmi" o toccarmi nell'orgoglio o altro... anche perché non sono qui per dimostrare niente a nessuno, ma solo per testimoniare la mia fede e 'mostrarne' le ricchezze

    Nell'articolo - tra l'altro non mio - che ho postato e nel mio primo commento non c'era niente di personale né di offensivo o velenoso; ma, ripeto, la semplice constatazione di una realtà

    Torno a dirti che, se ti ha fatto male, la cosa non mi piace lo stesso e ti prego di perdonarmi

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  14. Mic, sai benissimo di essere nel torto. Abbi quantomeno il buon gusto di tacere.

    quando ho scritto l'ultimo post non ti avevo ancora letto e ti ho 'pubblicato' ora...
    domani ti scrivo in privato, ora sono messo male ;) perché sono davvero stanco

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  15. sono sconvolto: il post iniziale e' di una falsita' sconcertante.

    nel mare di assurdita'le 2 piu grosse, nonostante perfino strl abbia mostrato scetticismo sono
    AL-LU-CI-NAN-TI...:

    sappiate che:
    1) I BAMBINI del CAMMINO IMPARANO IL PADRE NOSTRO APPENA INIZIANO A PARLARE

    2)LA STORIA DELLA 'CONTAMINAZIONE' e' semplicemente DISGUSTOSA, oltre cxhe FALSA.

    ormai le illazioni e il pettegolezzo non vi bastano piu, siete passati alla falsita' pura, propagandata come verita' assodata.

    se avete ancora un minimo di interesse er la verita' un briciolo di decenza e di vergogna...almeno correggete quel post iniziale. C'e' chi potrebbe leggerlo pensando che dite cose che sapete...e crederci...

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  16. brrrr... se penso che ho rischiato di farci finire i miei figli... ma all'inizio sembra una concreta esperienza di fede. Se non avessi avuto una preparazione antecedente e un serio proposito di coerenza al messaggio Evangelico-Apostolico, ora sarei pure fuori dalla Chiesa!

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  17. LA STORIA DELLA 'CONTAMINAZIONE' e' semplicemente DISGUSTOSA, oltre cxhe FALSA.

    ricordo un vecchio thread in cui si denunciava la stessa cosa riferita ad una comunità di Bonaria a Cagliari e un neocat sosteneva quello che sostieni tu, che fa parte della "negazione sistematica" di quanto viene denunciato... la sua versione ha retto fintatoché non hanno scritto diverse persone di quella Parrocchia a confermare che i bimbi neocat erano distolti dal giocare con gli altri bambini...

    ormai le illazioni e il pettegolezzo non vi bastano piu, siete passati alla falsita' pura, propagandata come verita' assodata.

    non abbiamo mai fatto illazioni né pettegolezzi: abbiamo sempre documenatato quanto sperimentato direttamente... orsa parli di falsità, ma se leggi alcini post, vedi che c'è chi conferma

    se avete ancora un minimo di interesse er la verita' un briciolo di decenza e di vergogna...almeno correggete quel post iniziale. C'e' chi potrebbe leggerlo pensando che dite cose che sapete...e crederci...

    e magari ripensarci un attimo prima di entrare nel cammino. O entrare in crisi se già c'è. E' questo che temete no?

    Mi rendo conto che la crisi può generare sofferenza, ma se una crisi serve per discernere la Verità, allora è salutare e la sofferenza diventa purificazione

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  18. totustuus dice:

    nonostante perfino strl abbia mostrato scetticismo

    a me sembra che Strl ha detto che in base alla sua esperienza non può confermar guarda caso proprio le DUE cose che tu affermi allucinanti...
    hai letto bene invece il resto che dice e il suo messaggio
    22 febbraio, 2009 18:50?

    noto la solita tendenza, a non tener conto o addirittura 'non vedere' - anche nei post, così come nelle parole dei Papi - ciò che è critico al cammino, ma di servirsi di ogni mezzo per difenderlo integralmente

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  19. Una volta che i bimbi nascono normalmente sono accuditi dalle baby sitter del cammino, mentre i genitori assistono alle riunioni è molto raro che si utilizzino baby sitter che non siano del Cammino.

    Questo è incontrovertibile


    Da quando nascono i figli, i genitori devono pregar loro per la notte lo Shemà (una preghiera utilizzata dagli ebrei, "ascolta Israele il Signore è nostro Dio il Signore è uno, amerai il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima..."), ma curiosamente non si insegna loro la preghiera che nostro Signore Gesù ci ha donato, il Padre Nostro, anche se questa è l'unica preghiera che Egli ci ha insegnato.

    Questa è l'esperienza spagnola.
    E' però un fatto incontrovertibile che tra gli oggetti venduti nel circuito interno neocat ci sia la mezuzah di varie dimensioni in legno ed anche in argento, anche piccola per la chitarra,
    ed è un fatto che le case dei neocat si riconoscono per la presenza della mezuzah, che contiene la preghiera dello shemà in caratteri ebraici

    Fino ai 6 anni, i bimbi vanno alle convivenze, ma non pregano con la comunità, né in casa la domenica con i propri genitori. Una volta che compiono 6 anni li si introduce alla preghiera delle lodi, momento che colgono i genitori per catechizzarli e fino a questo momento la preghiera in famiglia va bene, ma il problema viene quando fanno la catechesi dei genitori: ed è questo il momento che colgono per l'addottrinamento del bimbo da parte del Cammino.

    Tutto vero, nel senso che i genitori fanno ai bambini le stesse catechesi che hanno sentito a loro volta, anche se sono inadatte alla lora età.

    Normalmente i figli dei fratelli del cammino sin da piccoli si relazionano soltanto con i figli degli altri membri delle comunità, ai genitori si raccomanda che i loro figli non abbiano contatti con gli altri bimbi perché altrimenti resterebbero 'contaminati'. Cioè, che se tu sei nell'Opus Dei o in Comunione e Liberazione e sei membro dei Legionari di Cristo, ugualmente, devi sapere che i tuoi figli possono contaminare quelli del Cammino. In quanto ai bimbi non credenti o che praticano altre religioni è meglio non parlarne proprio.
    Con questo comportamento, gli si insegna fin da piccoli che il resto sono poveri infelici, che hanno la disgrazia di non essere nel Cammino e che al più può andar bene che entrino nel Cammino i loro genitori, altrimenti, saranno disgraziati per il resto della loro vita, cadranno nella droga, o finiranno per prostituirsi (queste sono parole di un catechista itinerante).


    Anche se non si invita direttamente a non frequentare gli altri bambini, questa è la diretta conseguenza di chi è convinto di essere migliore degli altri cristiani. ( v. catechesi di Kiko sul valore della messa parrocchiale: vale 20 mentre la messa neocat vale 100)

    Con queste convinzioni, non si fa distinzione tra il fatto che siano figli di genitori praticanti o no: per i membri del Cammino il resto delle persone che non sono nel cammino, sono disgraziati o infelici, poiché per essi la felicità si incontra solo nel cammino neocatecumenale.

    Inoltre chi ha ricevuto questi insegnamenti, si è abituato ad usare un linguaggio e un pensiero tutto suo.
    All'interno dell comunità si dice che i nc sono migliori degli altri,
    all'esterno, davanti agli altri, si dice che i nc sono cristiani come gli altri
    Questa ambiguità, o meglio falsità, fa sì che le persone si trovino in imbarazzo davanti a non nc, e cerchino di non frequentarli, anche perchè non c'è possibilità di dialogo con un non nc, non ci sono argomenti comuni.

    Faccio un esempio concreto: quando un bimbo si trova male in una classe, bisognerebbe che le maestre cambiassero metodo o che il bambino cambiasse scuola. Come fa un genitore nc a partecipare ad incontri con altri genitori/preside quando nel cammino ti insegnano che anche i bambini hanno la loro croce e tu genitore devi accettare che tuo figlio soffra?


    Esiste solo una cosa PEGGIORE per i membri del Cammino: un bimbo che non è nella Chiesa o che i suoi figli si uniscano con figli di fratelli che hanno lasciato il cammmino. MAI LO PERMETTERANNO, dal momento che da questi bimbi viene il pericolo che possano dimostrare ai propri figli che fuori del Cammino esiste la felicità nel mondo, che Gesù è morto per tutti e che ha sparso lo stesso sangue sia per loro che per quelli che non stanno nel cammino. Questa realtà mette a nudo la loro ipocrisia, ragione per cui lo eviteranno ad ogni costo.
    In definitiva, i figli dei membri del cammino non devono aver contatti con il resto dei bimbi, né aver amici, né giocare, con quelli che non sono nel cammino. Tuttavia questo possono evitarlo in certi momenti, ma per esempio nei collegi no, salvo che ci siano più figli di fratelli del cammino e allora i genitori faranno in modo di indirizzarli a giocare con essi e non con il resto.


    Tutto vero

    Attualmente esiste una tendenza nel cammino a creare collegi propri, nei quali mandare i bimbi del cammino, addottrinati da membri del cammino. Sarebbe come dire la separazione totale e assoluta dal resto dei mortali, inclusa la Santa Madre Chiesa.
    C'è poi la questione dei digiuni: nel cammino neocatecumenale è costume che i venerdì di quaresima e altre feste, si osservi il digiuno, i genitori del cammino ti dicono che "invitano" i propri figli a osservare il digiuno (ma viene da sé che se il bimbo ha solo pane o niente da mangiare, è sicuro che accetterà forzatamente questo "invito"). Ed è curioso, perché la Chiesa dice che fino ai 16 anni non si è assoggettati al digiuno ed è peccato se lo si fa. Naturalmente nel caso dei figli del cammino questo non è peccato, ciò che riguarda la Chiesa è più blando, non sa far bene le cose. Altro segno che il cammino poco a poco si va separando dalla Chiesa.
    Inoltre è molto tipico in questi periodi (quaresima, avvento...) che si disconnetta la televisione come veicolo di peccato sesso e lussuria che si tiene nella casa. Attualmente c'è un'altra tendenza: non tenere televisione nelle case dei membri del cammino (ma non sembra riscuotere molto successo nella pratica). Per questo è curioso che quando questi bambini capitano a casa di altri bimbi s'attacchino al televisore...
    Come appare chiaro i poveri figli dei membri del cammino neocatecumenale, ricevono a tutte le ore l'addottrinamento che il bene è nel cammino e il resto è male, giacché nel cammino si applica la massima di S.Paolo che occorre predicare a tempo e fuori tempo. In conclusione ciò che fanno è una preparazione affinché nel futuro essi siano buoni catecumeni o kikos


    tutto vero, anche se mi pare che l'astinenza è chiesta a 14 anni e il digiuno vero a 18.

    La prossima volta parleremo degli adolescenti..
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    A Totuus Tuus
    puoi forse negare che i giovani nc sono invitati a frequentare solo giovani nc e a sposarsi solo tra nc?
    perchè un giovane nc non può sposarsi con un altro cristiano/a?
    Di cosa si ha paura? di 'contaminarsi' e quindi scoprire che esiste un modo veramente libero di vivere la sequela a Gesù, e che i nc ti hanno imbrogliato?

    Per Jeff e per chi si è sentito offeso: è normale sentirsi attaccati quando si parla della propria famiglia: ci sono certi argomenti, come la politica e la famiglia, che abbiamo assimilato da piccoli e che sono strettamente legati ai nostri affetti.
    Vi chiedo di separare la vostra vicenda personale da elementi affettivi, e di considerare in generale l'educazione dei bambini del cammino, ( in base alle parole di Kiko,) in modo da essere più liberi di affrontare certi argomenti.
    Comunque se un discorso asettico su un blog vi ha fatto tanto arrabbiare, pensate a come si devono sentire i nc, che non sono figli di catechisti, durante gli scrutinii, mentre devono mettere in piazza i difetti dei loro genitori, e al II passaggio, alla rinuncia degli idoli, dare via le cose ricevute in regalo dai loro genitori.

    Per questo raccomando Mic di non cambiare neanche una virgola del post iniziale, e , sempre pronti a dare ragione della Speranza che è in noi, raccogliamo volentieri le vostre perplessità purchè siate capaci di esprimerle in termino concreti e non con slogan che non vogliono dire nulla.

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  20. "Per Jeff e per chi si è sentito offeso: è normale sentirsi attaccati quando si parla della propria famiglia: ci sono certi argomenti, come la politica e la famiglia, che abbiamo assimilato da piccoli e che sono strettamente legati ai nostri affetti."

    Qui stiamo davvero toccando il fondo...

    Adesso, per confondere un po' le acque e fare finta di nulla, facciamo un bel calderone dove facciamo rientrare famiglia e POLITICA?!?
    Ma che visione hai del mondo, a michè?! Possibile che davvero non ti rendi conto dell'enormità delle cose che dici?!?

    Mic ha esplicitamente detto che ho ricevuto una educazione ed una formazione come quella riportata nel post, ovvero da invasati (data necessariamente da persone invasate). Bene, questo NON è vero, ed io lo so bene. Rassegnati: voi NON lo potete sapere! Cavolo, sarà pesante per voi accettare il fatto che ci sia qualcosa che non potete sapere in fatto di cammino neocatecumenale. Però è così. Quindi ripeto: potete dire quello che vi pare sul Cammino. E' un discorso davvero tra voi ed il Signore.

    Ma diffamare me e la mia famiglia non ve lo permetto.

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  21. Mic ha esplicitamente detto che ho ricevuto una educazione ed una formazione come quella riportata nel post, ovvero da invasati (data necessariamente da persone invasate).

    né l'articolo né il mio post ha parlato di formazione invasata e persone invasate: questa è una interpretazione tua. La chiusura in se stesso del cammino oltre ad essere nota a tutti, è VERA, come sono vere la mezuzà e tutti gli altri ammennicoli ebraici, cui ci si adegua fin da bambini perché compaiono anche nelle case, compreso lo shemà stampato in piccoli cartoncini!!

    Lo stesso Kiko raccomanda ai didascali di intrattenere i bambini su punti dell'Antico Testamento... è una 'formazione' che i catechisti parrocchiali non trascurano, ma di certo non privilegiano né assolutizzano come si fa nel Cammino.

    Di questo sono testimone io stesso riguardo addirittura a catechesi parrocchiali, neppure del cammino, ma tenute da catechisti del cammino a bimbi della prima comunione!

    Se invece di partire dal Signore Gesù e iniziare i bimbi ad una relazione con Lui, annunciando loro cosa è venuto a fare e cosa ha fatto per loro e per tutti, preparandoli a riceverLo per essere 'iniziati' ad accoglierlo nella vita Sacramentale della Chiesa, quasi tutta la catechesi trascorre a parlare delle figure dell'A.T., a partire da Abramo... permetti che si sta giudaizzando il cristianesimo, o cosa?

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  22. ...e se - di questo sono testimone (e non dico falsità) - succede nelle parrocchie neocatecumenali con "quelli di fuori", figuriamoci se non si possa credere che succeda con "quelli di dentro" fin da bambini!

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  23. No, non ci siamo proprio e ti stai rigirando la frittata.

    Tu hai sostenuto che io ho ricevuto una educazione settaria, del tipo descritto in questo post. Io ti ribadisco che così non è stato (affatto) e reputo la tua superficialità nel giudicare persone che non conosci offensiva nei miei riguardi e nei riguardi della mia famiglia.
    Non fare finta di non capire e smettila di arrampicarti sugli specchi.

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  24. d'altronde ho letto che dopo il 10 gennaio vi siete consultati perche' volevate intraprendere un "nuovo corso". Bene.

    Avevate un'ottima occasione per AIUTARCI davvero, e cosi aiutare la Chiesa tutta, fare un servizio a Benedetto XVI che si fa in 4 per riunire la Chiesa e ammazzare le sterili polemiche (come nel thread precedente voi stessi avete citato), per non ridicolizzarne la credibilita, soprattutto agli occhi del mare di "laici".

    Avreste potuto ad esempio scegliere come nouvo corso, di aiutarci ad essere fedeli allo statuto. Denunciandone le infrazioni ( che certamente talora avvengono e purtroppo avverranno). Ci avreste potuto ricordare in continuazione fedelta' a quelle righe.

    Certamente abbiamo bisogno di critiche e correzioni. Di pettegolezzi molto poco.

    Avreste potuto prendere a perno ispiratore il discorso del papa su "una delle tante vie". Iniziando a riconoscere anche voi che siamo una via, per quanto NON CERTAMENTE l'unica. e magari aiutandoci a integrarci con le altre realta' della CHiesa. Avreste potuto fare di tutto, anche con rimproveri, per farci essere attaccati alle raccomandazioni che il papa ci ha fatto in quella occasione. Denunciando i nostri errori, quelli veri.

    Avreste potuto fare tante cose, pur mantenendo l'arma di "critica" , per fare un po' di bene alla Chiesa tutta e a questi poveri fraelli che disprezzate tanto.

    Invece avete scelto un'altra strada.
    Avete scelto l'Accusa senza frontiere.
    Il raccattamento acritico di ogni occasione di accusa e di infangamento. L'unico principio ispiratore e' gettare discredito, e non importa quanto e' attendibile una forma di accusa: L'importante e' che spari melma addosso al cammino, la veridicita' e' optional.

    Allo stesso tempo poi, censura a tutto spiano su cio' che ragionevolmente puo' smentire le vostre impalcature ndi calunnie, non sia mai che qualcuno possa capire che il 90% e' fuffa...

    avete fatto la vostra scelta. Avete deciso il nuovo corso. va benissimo liberissimi, il blog e' vostro.
    Lasciatemi dire pero:
    peccato...

    RispondiElimina
  25. Lasciatemi dire pero:
    peccato...


    ;)

    RispondiElimina
  26. In qualche thread più sotto qualcuno ha scritto che con i nc si può parlare di tutto, anche di documenti della Chiesa, ma non del cammino e di ciò che si fa all'interno del cammino.

    c.v.d.
    Il thread di oggi è la conferma di quelle parole
    ...come volevasi dimostrare...

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  27. La mia esperienza come baby sitter all’interno del Cammino:
    quando sono stata a casa del mio catechista itinerante Giorgio Filippucci, Responsabile dell’Umbria e membro dei “settantadue”, il quale aveva dieci figli, ho visto un’impostazione molto rigida (anche perché Giorgio era stato un militare…). Tutto era molto organizzato, anche perché sennò dieci figli come li gestisci? La mia giornata con i figli era così:
    sveglia la mattina alle sette, ognuno si vestiva da solo tranne le due più piccoline che avevano quattro e tre anni e che venivano aiutate a vestirsi da due sorelle più grandi; TUTTI dal più piccolo al più grande si facevano la colazione da soli, mettendo il latte nel microonde e dopo aver preso la seconda colazione da portar via (venivano preparate dieci merende sul tavolo per la scuola) tutti a scuola o all’asilo. Io a qual punto restavo sola a casa o con un’altra sorella, a seconda dei casi, e dopo aver detto le lodi si pulivano le camere dei ragazzi e la casa (nel senso di pulire i pavimenti e spolverare, perché il letto se lo dovevano essere già fatto da soli, anche se ogni tanto qualcuno fallava ;-) );
    poi tornavano da scuola e c’era il pranzo: a turno, unpo al giorno i figli facevano una preghiera spontanea prima di mangiare. Quando erano presenti i genitori era il padre che regolava gli interventi dei figli a tavola, chiedendo a tutti come era andata a scuola, quando i genitori erano assenti parlavano un pò più liberamente anche se era molto spiccato il senso di autorità dei fratelli maggiori sui più piccoli. Spessissimo c’era a pranzo qualche compagno di scuola ( era utile per testimoniare la famiglia cristiana) o dei fratelli di comunità. Niente televisione durante il pranzo (io comunque lo condivido, perché come diceva ieri un fratello sul blog spagnolo è pur vero che la televisione è una “mondezza” e si vedono le peggio cose a tutte le ore…) Finito il pranzo i primi sei figli più grandi avevano l’incombenza, uno al giorno, di ripulire la cucina, “straccio al pavimento” compreso, dopodiché avevano un’ora al massimo di televisione nel pomeriggio, più che altro i cartoni animati per i più piccoli. Se i grandi volevano vedere qualche film, Giorgio e la moglie lo visionavano da soli mentre lo videoregistravano: se lo consideravano passabile i figli avrebbero potuto vederlo al videoregistratore il giorno dopo. Nel pomeriggio studiavano nelle loro stanze, i più piccoli aiutati dalla mamma o dalle sorelle maggiori. I più grandi magari uscivano per andare a pallavolo o altro. Era più facile che andassero a studiare da qualche amico (non so se catecumeno o no) che altri venissero a casa (a parte i pranzi e le cene che – ripeto – erano sempre aperti a qualche compagno).
    Prima di cena i piccoli dovevano rimettere a posto tutti i giocattoli e prepararsi per la notte.
    Alle sette e mezza la cena, stesso turno in cucina per i grandi( piatti nella lavastoviglie, ma non lo straccio per terra); alle otto e mezza tutti a letto, anche i grandi (a meno che non avessero la celebrazione) e potevano tenere la lampada vicino al letto accesa fino alle dieci e mezza (per finire di studiare, o altro). Prima di andare a letto c’era la preghiera della sera: i grandi se la facevano ormai da soli, i piccoli recitavano lo Scemà (non ricordo se anche altre preghiere) e ognuno una preghiera spontanea e ricordo che tutti i piccolini dicevano “Signore Padre Santo, ti prego di farmi diventare santo/a”. Non so se al di fuori di casa venissero “tutelati” dal contatto con altri, ma credo onestamente che a scuola fosse un po’ difficile gestirli in quel senso…Li ho visti crescere per dieci anni, perché sono stata con loro parecchie volte e a mano a mano che crescevano alcuni particolari sono necessariamente cambiati. Devo dire onestamente che erano figli molto sereni, a parte uno che era un po’ nervoso e ribelle su tutto ( e pare che in ogni famiglia ce ne sia uno), perché c’era dialogo con i genitori ed una fortissima identità familiare.
    Ricordo che i figli erano comunque affettivamente distaccati dai genitori perché questo veniva loro inculcato ed anche i piccoli erano tranquilli quando i genitori partivano per una o due settimane per convivenze o altro…
    Devo riportare un episodio semiserio: tornati una volta da una convivenza la più piccola di tre anni saltò in braccio alla mamma e cominciò a tossire di continuo, allora il padre, incrociate le braccia e guardandola fisso le disse: ”Allora? Ci facciamo prendere dalle carenze affettive?” Io restai di stucco, perché la piccola dopo aver alzato gli occhi come per fingere di non aver sentito, smise subito di tossire…
    Devo onestamente dire che in quella casa si respirava un senso di unità, di serenità, di amore reciproco, di ubbidienza, ma nonostante la durezza dell’impostazione c’era comunque anche uno spirito di apertura al mondo e di modernità perché Giorgio e Lucia erano comunque stati dei “sessantottini”…
    Per quanto riguarda i digiuni, ho sentito dire da un fratello della mia città che al tempo aveva sei figli, che la sera del Sabato Santo, prima della Veglia, li aveva fatti cenare con il latte (una sorta di digiuno moderato, una via di mezzo, per introdurli alla tradizione pasquale del digiuno).
    Naturalmente ho conosciuto anche altre famiglie molto meno equilibrate, come per esempio quella con cui ho vissuto per nove mesi in itineranza in Francia, di cui parlerò un’altra volta, se verrà messo il thread sugli adolescenti e se il Signore mi concederà di scrivere quella esperienza che per me è stata terribile.
    Spero che questa mia sia di qualche utilità.
    Ciao a tutti
    A. Rita

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  28. Questo è uno dei frutti buoni del cammino, anch'io conosco qualche famiglia così.
    Poi ci sono tutte le altre.....

    RispondiElimina
  29. Ricordo che i figli erano comunque affettivamente distaccati dai genitori perché questo veniva loro inculcato ed anche i piccoli erano tranquilli quando i genitori partivano per una o due settimane per convivenze o altro…
    Devo riportare un episodio semiserio: tornati una volta da una convivenza la più piccola di tre anni saltò in braccio alla mamma e cominciò a tossire di continuo, allora il padre, incrociate le braccia e guardandola fisso le disse: ”Allora? Ci facciamo prendere dalle carenze affettive?” Io restai di stucco, perché la piccola dopo aver alzato gli occhi come per fingere di non aver sentito, smise subito di tossire…


    mi piacerebbe il parere di uno psicologo su questo...
    la mia esperienza mi dice che, se ci sono 'carenze affettive', lo sviluppo della persona ne risente e il fatto di sbattergliele in faccia e fargliele riconoscere non aiuta ad eliminarle, anzi...
    per il resto, dal punto di vista comportamentale il quadro appare confortevole rispetto ai disordini morali e comportamentali di oggi, ma emerge nuna sensazione di grande freddezza e mancanza di spontaneità che è l'ingrediente più bello della libertà...

    RispondiElimina
  30. Naturalmente ho conosciuto anche altre famiglie molto meno equilibrate, come per esempio quella con cui ho vissuto per nove mesi in itineranza in Francia, di cui parlerò un’altra volta, se verrà messo il thread sugli adolescenti e se il Signore mi concederà di scrivere quella esperienza che per me è stata terribile.

    Puoi parlarne direttamente qui, A. Rita. Grazie!

    RispondiElimina
  31. x a.rita
    Veramente un bel post.
    per i commenti questa sera, sperando di avere tempo.
    Sembra una bella famiglia anche se sa un po' di collegio...
    Mi ha abbastanza infastidito questo richiamo alla affettività! E che cavolo, siamo uomini! Siamo affettivi per natura! Pensa un bambino che deve dividere il proprio genitore con altri 9 fratelli + le catechesi + il lavoro + non so che quando per natura lo vorrebbe solo per se!
    Essendo un amante dei numeri, ti volevo chiedere:
    - quanti e quali aiuti (oltre a te, da quello che intuisco) avevano in casa per gestire questa moltitudine di bambini?
    - e con il lavoro personale riuscivano a far quadrare i conti? O il lavoro consisteva nell'itineranza?
    ciao

    RispondiElimina
  32. Nel mio piccolo, mic potrei dare un contributo che arriva dai manuali:

    Secondo John Bowlby (grande teorico dell'attaccamento), se la presenza del genitore è discontinua, specialmente nei primi due anni e mz, il bambino potrebbe sviluppare un carattere anaffettivo che si potrebbe ripercuotere sulla costruzione delle relazioni future per la presenza dei modelli operativi interni.

    Tuttavia, successive ricerche sui bimbi cresciuti in condizioni di deprivazione e successivamente adottati hanno sconfutato questa teoria (si veda Tizard 1989 e Chisholm 1995-1998): sebbene i bambini sviluppino un carattere più aggressivo rispetto ai pari cresciuti in normali famiglie, i legami d'attaccamento sono comunque presenti e in forma ambivalente (eccessiva morbosità nel legame con i genitori)

    Riguardo alle carenze affettive, una situazione di laboratorio denominata Still Face (volto impassibile) conferma che la stimolazione emotiva negata, per un bambino (specialmente molto piccolo) può rivelarsi una situazione parecchio angosciante:

    Madre e figlio (pochi mesi) sono accompagnati in laboratorio e invitati ad interagire. Poco dopo la madre deve interrompere le attenzioni verso il bambino. All'inizio il bambino cercherà di attirare l'attenzione con il sorriso, successivamente, al volto impassibile risponderà con il pianto. Se la situazione si dovesse protrarre, il bambino svilupperà uno stato depressivo temporaneo che durerà anche dopo aver ripreso la normale interazione emotiva. (Tronick 1983)

    Questa situazione ha funzione predittiva sullo sviluppo successivo dei piccoli.

    RispondiElimina
  33. ringrazio annarita per la testimonianza sincera. Non dubito che tu abbia avuto anche esperienze del tutto diverse e molto brutte in altre famiglie, ma, conoscendo anch'io Giorgio, e la sua famiglia, mi sarei stupito nel leggere cose diverse su di loro.

    onore anche a Michela nel riconoscere che 1 volta su un milione di frutti buoni se ne possono trovare. Che frutti cattivi ce ne siano noi lo riconosciamo da anni...

    di tutt'altro avviso e' mic, che continua a strabiliarci con la sua faziosita', non concependo minimamente possibile l'esistenza di qualcosa pur vagamente buono nel cammino...al punto che pur di demolire la testimonianza di annarita si appella a teorie da Bignami di psicologia... e si affretta con voracita' a richiedere piuttosto le testimonianze cattive:
    Puoi parlarne direttamente qui, A. Rita. Grazie!
    che sono le uniche che lo interessano...
    mamma mia...

    per inciso tempo fa qualcuno si stracciava le vesti nel leggere critiche ad alcuni SCRITTI di padre Zoffoli appellandosi al fatto che era morto e che quindi non si dovevano giudicare i morti.
    Faccio notare dunque, a chi non lo conosce,che anche Giorgio e' morto oltre 10 anni fa , lasciando a 50 anni moglie e 10 figli. Forse e' lecito chiedere a Mic anche un po' di rispetto per questa persona e la sua famiglia...

    finche' insulti la famiglia di Jeff o di Cristiano, va pure bene, ma forse le tue elucubrazioni su mancanza di spontaneita' e amenita' simili alla famiglia di Giorgio potresti risparmiargliele...

    cordialmente

    RispondiElimina
  34. finche' insulti la famiglia di Jeff o di Cristiano, va pure bene, ma forse le tue elucubrazioni su mancanza di spontaneita' e amenita' simili alla famiglia di Giorgio potresti risparmiargliele...

    io non ho insultato la famiglia di nessuno, tantomeno quella di Giorgio. Ho espresso solo un mio parere - non da Bignami - ma da esperienza non superficiale, direi

    tiri fuori p. Zoffoli e le critiche ai morti e ci dici che anche Giorgio è morto.
    Quanto a questo, affido entrambi alla misericordia del Signore e ti faccio notare che, quanto a p. Zoffoli, sono piovute critiche (più che critiche insulti) nei confronti di una persona che in quanto defunta non poteva replicare e per di più su affermazioni che nessuno, nella Chiesa, gli ha MAI confutato...

    Inoltre qui non si sta criticando la famiglia di Giorgio - anche se è venuta fuori e se ne è parlato in termini più che civili - qui si stanno criticando i metodi formativi del cammino, se non te ne sei ancora accorto... o meglio è proprio quello che vi brucia di più e mi spiace

    RispondiElimina
  35. almeno in qualcosa concordiamo: nell'affidare entrambi alla Misericordia del Signore.
    Certamente entrambi, coi loro errori e i loro limiti, ardevano di zelo per la Casa del Signore. Che dio gliene renda merito.

    Detto questo, sai bene che nessuno qui (a parte rari urlatori) ha mai INSULTATO padre Enrico, ma sono state sollevate - e anche smentite rigorosamente - alcune sue affermazioni.
    Non sapendo piu come replicare alla dimostrazione fornita avete tirato fuori questa storia dell'accusa ai morti...

    tornando al tema, quello che ti brucia a te purtroppo e' che NON e' tutto male come vorresti che fosse... mi dispiace.
    Ma sarebbe bello vederti rallegrato per i frutti buoni invece di continuo sfruculiare alla ricerca dei frutti cattivi...

    rispondo a strl:
    che io sappia Giorgio ha lavorato diversi anni come ingegnere nucleare, ma poi gli ultimi anni ha lasciato per dedicarsi interamente all'itineranza.
    posso sbagliarmi.

    RispondiElimina
  36. Non sapendo piu come replicare alla dimostrazione fornita avete tirato fuori questa storia dell'accusa ai morti...

    certo che siete STRANI, la faccenda dei morti l'hai tirata fuori TU! o no?

    tornando al tema, quello che ti brucia a te purtroppo e' che NON e' tutto male come vorresti che fosse... mi dispiace.
    Ma sarebbe bello vederti rallegrato per i frutti buoni invece di continuo sfruculiare alla ricerca dei frutti cattivi...


    ho elencato un milione di volte le cose positive che sono nel cammino; ma ho anche detto più volte che "bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu", cioè che perché ci sia il bene occorre una realtà integra mentre il male deriva da qualunque difetto... e nel Cammino bastano le storture, che non sono poche né banali, a falsificare anche gli elementi positivi. D'altronde il nemico come fa ad ammaliare, se non con l'apparenza di bene?

    RispondiElimina
  37. ma sono state sollevate - e anche smentite rigorosamente - alcune sue affermazioni.

    il fatto è che voi smentite rigorosamente (volevi dire energicamente, certo non argomentando o, se mai, argomentando artatamente come più volte su questo blog) qualunque denuncia, ma senza mai documentare...

    RispondiElimina
  38. la faccenda dei morti l'hai tirata fuori TU! o no?
    No. Io l'ho citata in risposta a quella volta che voi l'avete messa in mezzo...


    ho elencato un milione di volte le cose positive che sono nel cammino;
    mi son perso un milione di tuoi messaggi? possibile? perche' io NON HO MAI LETTO da parte tua nulla di simile.

    D'altronde il nemico come fa ad ammaliare, se non con l'apparenza di bene?

    Certamente le storture ci sono e ci saranno, ed e' bene stare in guardia.
    Ma male e bene non si sommano algebricamente.Il male resta come male e il bene resta come bene. E qui non si tratta di "apparenza di bene", ma di bene punto e basta. Cosi come nelle stortre non si tratta di male apparente , ma di male vero.

    il nemico ammalia anche "accusando" come tu sai bene dice il suo nome stesso....

    RispondiElimina
  39. mi son perso un milione di tuoi messaggi? possibile? perche' io NON HO MAI LETTO da parte tua nulla di simile.

    evidentemente non è da molto che frequenti il blog. Le storture che dite di riconoscere le aspettavamo elencate da parte di Cristiano, ma ci è stato parlato solo di vaghe "tendenze" e anche tu non fai altro che rimanere nel generico, quindi...

    il nemico ammalia anche "accusando" come tu sai bene dice il suo nome stesso....

    io - e nessuno qui - formula accuse (i veri ACCUSATORI, se ci pensi bene sono i catechisti nei confronti di tanti malcapitati!), ci limitiamo a denunciare e criticare a torto o a ragione lo deciderà ormai la storia...

    come si faccia ad ammaliare accusando, non riesco a capirlo! Se mai a sottomettere chi lo permette e non legge nella sua personale interiorità illuminata dalla Grazia di Dio

    RispondiElimina
  40. la faccenda dei morti l'hai tirata fuori TU! o no?
    No. Io l'ho citata in risposta a quella volta che voi l'avete messa in mezzo...

    vatti a rileggere chi ha parlato per primo dei morti e piantala con questi mezzucci sui quali non ti seguirò oltre... è sempre la solita solfa!

    RispondiElimina
  41. evidentemente non è da molto che frequenti il blog. Le storture che dite di riconoscere le aspettavamo elencate da parte di Cristiano, ma ci è stato parlato solo di vaghe "tendenze" e anche tu non fai altro che rimanere nel generico, quindi...

    E' vero che non e' da molto che frequento. Ma a quanto ho letto a quel povero Cristiano avete censurato pure le budella - e non ho motivo di dubitarne se tanto mi da tanto con quello che avviene a me - quindi se si e' stufato di scrivere non posso certamente dargliene un torto, direi che ve la siete cercata e le risposte non le avete volute. Quanto a me mi sembra di aver detto gia' qualcosa di specifico: Cosi come ci sono molte famiglie oggettivamente sane ed equilibrate oltre che in grande tensione verso la Santita' come quella di Giorgio, vene sono di altre che danno scandalo anche a me, dove alberga il fanatismo o semplicemente il cristianesimo non viene vissuto a fondo. NOn ho problemi a riconoscerlo. Io stesso spero di non essere di scandalo con la mia famiglia, ma non mi stupirei se qualcuno melo dicesse, conosco un poco dei miei limiti.

    io - e nessuno qui - formula accuse,

    BOOOOOOM!


    come si faccia ad ammaliare accusando, non riesco a capirlo!

    Pensavo lo sapessi, ma telo spiego subito fratello se non lo sai: "Satan" vuol dire "cului che accusa", definito in Apocalisse "l'accusatore dei nostri fratelli".
    Come seduce accusando? Ma e' semplice, fratello mio, perche' accusare, criticare, fare le pulci, togliere le pagliuzze altrui e' dannatamente... piacevole!!! Dunque uno dei TANTI MEZZI che lui ha per rovinarci e' di farci provare il piacevole languorino di trovare una parvenza di errore nel nostro fratello. Magari una radice verosimile, magari basato su una traccia di qualcosa di davvero sbagliato. Come sempre lui usa l'arma del "quasi vero" per fotterci, come tu stesso hai detto. E allora magari ci fa credere che saremmo "paladini della Chiesa" se scarichiamo la nostra rabbia su quel fratello. Ci fa credere che stiamo arrecando un servizio alla Verita'. Ci fa sentire come Gesu nel Tempio (il brano evangelico piu abusato di tutti i tempi) quindi piu mostriamo indignazione per un fratello piu ci sentiamo di mostrare automaticamente fedelta alla Chiesa... E allora non ci accorgiamo che ci siamo messi sotto le scarpe la Carita', ma ci fregiamo dell'abusatissima parola "Verita" per giustificarci anche con noi stessi del relegare la Carita' in cantina...
    con frasi tipo "la vera carita e' dire la verita'", in principio vere, ma di nessuna rilevanza col fatto in questione e via cosi...

    E alla fine ci troviamo ad aver rinnegato la radice profonda della nostra fede (appunto la Carita') al prezzo del piacerino della critichetta per lo sbaglietto del fratellino... ;)
    Ecco come fa. E' la piu astuta di tutte le bestie.


    vatti a rileggere chi ha parlato per primo dei morti e piantala...
    Rileggi circa 3 mesi fa: Voi avete iniziato, tirando fuori la storia della morte di Padre Enrico. Io mi sono agganciato a quell'esempio, per farvi capire che se volete usare degli argomenti, debbono valere da ambo le parti. Comunque concordo che stiamo andando fuori tema e chiudo qui, non c'e' bisogno di insultare. :)

    cordialmente

    RispondiElimina
  42. Finora nessuno dei nc che sia entrato nel merito di quanto scritto nel post iniziale.

    Anche se queste famiglie ben organizzate funzionano bene, non sappiamo cosa può succedere a ragazzi che si trovano ad avere i genitori come catechisti.

    Questi ragazzi saranno 'felici' solo se troveranno uno sposo/a
    educato come loro, se entrano in un Rdemptoris Mater, oppure dovranno affrontare il senso di fallimento, per non essere come i loro genitori.

    E' vero che mi piacerebbe che anche la mia famiglia funzionasse così bene, ma sono anche contenta che i miei figli non avranno dei modelli così rigidi e potranno scegliere con più libertà che tipo di famiglia vorranno costruirsi.

    Io però lascerei perdere Bowlby, perchè la realtà è molto più complessa, e già siamo in una società che spara a zero contro le famiglie e contro la maternità,
    quindi per me le mamme sono sempre 'sufficientemente buone', qualsiasi cosa possano dire questi psicologi.

    RispondiElimina
  43. E' vero che non e' da molto che frequento. Ma a quanto ho letto a quel povero Cristiano avete censurato pure le budella - e non ho motivo di dubitarne se tanto mi da tanto con quello che avviene a me - quindi se si e' stufato di scrivere non posso certamente dargliene un torto, direi che ve la siete cercata e le risposte non le avete volute. .... Io stesso spero di non essere di scandalo con la mia famiglia, ma non mi stupirei se qualcuno melo dicesse, conosco un poco dei miei limiti.

    questo tuo post dimostra ancora una volta come non rispondi mai a tono: non tieni assolutamente conto di quello che ho detto, ma TE NE SERVI (del resto avete dimostrato che è la vostra specialità) per recriminare e gettare il discredito sull'interlocutore.

    Sul fatto che tu conosca i tuoi limiti non penso che ne conosca un poco, ma che te li abbiano fatti vedere tutti fino in fondo e anche di più, ma tu non sei i tuoi limiti, ricordatelo

    ..............
    io - e nessuno qui - formula accuse,
    BOOOOOOM!

    qui fai dello spirito a buon mercato, perché davvero confondi le accuse (che sono più le tue direi!) con le critiche... come appunto dicevo. Sai distinguere la differenza tra accusa e critica?

    .......................
    come si faccia ad ammaliare accusando, non riesco a capirlo!
    Pensavo lo sapessi, ma te lo spiego subito fratello se non lo sai: "Satan" vuol dire "cului che accusa", definito in Apocalisse "l'accusatore dei nostri fratelli".
    Come seduce accusando? Ma e' semplice, fratello mio, perche' accusare, criticare, fare le pulci, togliere le pagliuzze altrui e' dannatamente... piacevole!!! Dunque uno dei TANTI MEZZI che lui ha per rovinarci e' di farci provare il piacevole languorino di trovare una parvenza di errore nel nostro fratello. Magari una radice verosimile, magari basato su una traccia di qualcosa di davvero sbagliato. Come sempre lui usa l'arma del "quasi vero" per fotterci, come tu stesso hai detto. E allora magari ci fa credere che saremmo "paladini della Chiesa" se scarichiamo la nostra rabbia su quel fratello. Ci fa credere che stiamo arrecando un servizio alla Verita'. Ci fa sentire come Gesu nel Tempio (il brano evangelico piu abusato di tutti i tempi) quindi piu mostriamo indignazione per un fratello piu ci sentiamo di mostrare automaticamente fedelta alla Chiesa... E allora non ci accorgiamo che ci siamo messi sotto le scarpe la Carita', ma ci fregiamo dell'abusatissima parola "Verita" per giustificarci anche con noi stessi del relegare la Carita' in cantina...
    con frasi tipo "la vera carita e' dire la verita'", in principio vere, ma di nessuna rilevanza col fatto in questione e via cosi...


    in un primo momento avevo pensato che non avessi capito il senso del termine 'ammaliare', ma poi ho visto che lo hai capito perché successivamente dici 'seduce'... ma vedo che non lo applichi alle parvenze positive del Cammino come ho fatto io e costruisci invece un fervorino usando le solite frasi preconfezionate e cambiando completamente discorso, facendo di noi gli gli pseudo-sedotti.

    Ma dove ci vedi "paladini della Chiesa scaricando rabbia sul fratello"? Quello che esce fuori dalle nostre denunce è rabbia o non piuttosto dolore e sconcerto per quello che succede nella a alla Chiesa e a tanti piccoli compreso te che 'piccolo' non sei ma che nemmeno ti accorgi di quello che ti succede e attribuisci a noi mancanza di Carità

    E alla fine ci troviamo ad aver rinnegato la radice profonda della nostra fede (appunto la Carita') al prezzo del piacerino della critichetta per lo sbaglietto del fratellino... ;) Ecco come fa. E' la piu astuta di tutte le bestie.

    ancora non hai capito che non stiamo criticando "lo sbaglietto del fratellino", ma un sistema di finti valori spacciati per religione cattolica? Ma quanta ironia e quanta falsità, di cui forse neppure ti accorgi, nelle tue parole!

    leggi circa 3 mesi fa: Voi avete iniziato, tirando fuori la storia della morte di Padre Enrico. Io mi sono agganciato a quell'esempio, per farvi capire che se volete usare degli argomenti, debbono valere da ambo le parti. Comunque concordo che stiamo andando fuori tema e chiudo qui, non c'e' bisogno di insultare. :)
    chi ha insultato chi? Ricordo solo che quando si è tirata duori la storia di p. Enrico è stato a proposito del vostro blog sul quale i sofisti maestri di mimetizzazione cercavano di confutare le sue affermazioni presentando un altro cammino e non quello autentico. Ma questo può trarre in inganno solochi non lo conosce per esperienza come lo conosciamo noi

    RispondiElimina
  44. Per Str:
    ti volevo chiedere:
    - quanti e quali aiuti (oltre a te, da quello che intuisco) avevano in casa per gestire questa moltitudine di bambini?
    - e con il lavoro personale riuscivano a far quadrare i conti? O il lavoro consisteva nell'itineranza?
    ciao

    Avevano sicuramente altri aiuti, essendo l’equipe responsabile della regione ed avendo perciò molti fratelli guidati da essi che li aiutavano volentieri nei loro bisogni. Ricordo che quando andavo a casa loro, il più delle volte per una settimana e sempre con un’altra sorella, due o tre figli venivano sistemati a casa di qualche amichetto o sorella di comunità, per alleggerire la situazione. Anche la piccolina, con lo zainetto in spalla, partiva tutta contenta ed andava a casa di una sorella che aveva una bimba della sua età. La mattina passava qualche fratello di Cammino a portare a scuola i piccoli. Altre volte passava qualcuno a portare il latte o qualche sorella con delle buste di vestiti.
    ( Una sola volta sono stata da sola con tutti i figli, era già morto Giorgio e quindi era già nata anche l’undicesima figlia: Lucia aveva una convivenza a Porto San Giorgio per sapere se fosse stata confermata in Umbria o no… poi, la sera quando tornò, sorrise, felicemente sorpresa di trovare tutto tranquillo e che filava tutto liscio (ero diventata anche AMICA del figlio “ribelle”) …e mi raccontò un po’ della convivenza…ho un ricordo dolce di Lucia, è stata L’UNICA persona fra i catechisti che mi abbia cercata quando decisi di uscire dal Cammino e stette un’ora al telefono con me ascoltando tutte le mie accuse e quando alla fine le dissi “grazie” (io intendevo di avermi chiamato) mi rispose: “E di cosa? Ti abbiamo fatto tanto del male…” Poi non l’ho più vista né sentita…
    Una volta “mise al suo posto” anche Kiko: era morto Giorgio da quattro mesi e lei aveva partorito la piccola Carmen da un mese. Eravamo alla Convivenza itineranti di Porto San Giorgio, quella in cui io abbandonai l’itineranza. Lei era spezzata dal dolore, ma sempre molto forte. Quando Kiko la fece alzare per farla parlare, quell’imbecille che deve trasformare tutto in uno show,le chiese: “Allora, Lucia, dicci, come stai? Stai bene, stai male, come stai??” Lucia, incrociò le braccia, lo guardò fisso per un po’ e poi disse: “Sto.” Compresi che si riferiva al passo di San Giovanni: “Stava sotto la Croce di Gesù sua Madre…”, ci furono alcuni momenti di silenzio assoluto, in cui Kiko restò come uno scemo, poi lo show riprese.
    Perdonate la digressione.
    Dunque circa la domanda sul lavoro, siccome Giorgio lavorava all’Eni a Roma come dirigente (ingegnere nucleare) e non riusciva più a dividersi fra Roma, la famiglia e l’evangelizzazione dell’Umbria, Kiko gli disse che doveva fare una scelta per mancanza di tempo: o il lavoro o l’evangelizzazione. Al tempo Giorgio aveva già otto figli e ci raccontava che per un anno pregò piangendo per poter prendere una decisione e alla fine abbandonò il lavoro e si dette a tempo pieno alla famiglia e all’Itineranza. Perciò vivevano degli aiuti che gli venivano dalle comunità del Cammino.

    Per totustuus:
    ringrazio annarita per la testimonianza sincera.
    conoscendo anch'io Giorgio, e la sua famiglia, mi sarei stupito nel leggere cose diverse su di loro.

    Io sono SEMPRE sincera. I miei racconti sono vita vissuta, li riporto così come li ho vissuti, convinta che la testimonianza sia sempre utile a tutti perché è un apporto di verità concreta. Li riporto in modo neutro, senza preoccuparmi di confermare o smentire pensieri o teorie. E lo sottolineo se non per te, per certi tuoi fratelli, tipo un certo Pasquale Troisi che, quando ho testimoniato sul suicidio di Luciano, mio fratello di comunità, mi ha accusata di essermi inventata tutto, perché quello che avevo detto non era di suo gradimento ed oggettivamente faceva scricchiolare l’idolo che lui adora: il Cammino.

    Per Mic:
    Puoi parlarne direttamente qui, A. Rita. Grazie!

    Abbi pazienza Mic,
    sono molti giorni che sto cercando, già incoraggiata da un caro amico del blog, di stendere questa testimonianza della mia itineranza, e sono molti giorni che ci sto soffrendo parecchio solo al pensiero di doverla scrivere perché è stata dolorosissima, specie nelle conseguenze spirituali successive, che ancora mi porto addosso, e vedo che anche adesso proprio non riesco… è dall’ultimo allucinante scrutinio subìto che non mi metto così allo scoperto… spero tanto che il Signore mi conceda presto la Grazia di poter scrivere tutto per l’utilità di tutti e ti assicuro che te lo posterò subito.
    Un abbraccio in Cristo
    A. Rita

    RispondiElimina
  45. x michela
    "
    puoi forse negare che i giovani nc sono invitati a frequentare solo giovani nc e a sposarsi solo tra nc?
    perchè un giovane nc non può sposarsi con un altro cristiano/a?
    "
    Putroppo per la mia esperienza è vero.
    Mi ricordo benissimo le catechesi di Eusebio e Giulietta nelle quali si invitavano i giovani a fidanzarsi con giovani del Cammino (nota bene, del Cammino! No genericamente "nella chisa!)! Il fidanzamento con giovani non del CNC avrebbe sicuramente comportato sofferenza! Non ci sarebbe capiti! e via discorrendo
    Ed è una di quelle cose che mi fece veramente incavolare al punto di pensare (da sempre) che Eusebio e Giulietta erano piuttosto "fusi". Ora direi totalmente ZOMBIFICATI.

    RispondiElimina
  46. Michela, senza che te la prendi... non confondiamo la "SCIENZA" con la "conoscenza" e il "senso comune"... ma soprattutto con le superstizioni tipiche delle religioni del mondo.

    Il dato oggettivo è qualcosa di concreto che può avere anche il suo margine d'errore: anche la fisica dice che il moto rettilineo uniforme è solo teorico perchè esiste l'attrito, l'elettrologia calcola le dispersioni sui carichi elettrici per effetto Joule... quindi anche la statistica (unità di misura delle scienze umane) presenta la sua minima varianza d'errore... ma la varianza vera è sempre di molto superiore.

    Ti voglio bene

    RispondiElimina
  47. spero tanto che il Signore mi conceda presto la Grazia di poter scrivere tutto per l’utilità di tutti e ti assicuro che te lo posterò subito.

    grazie infinite per quello che sei e per i doni che ci fai.
    Quanto alla tua testimonianza non devi preoccuparti, devi fare quello che senti quando ti senti, in piena libertà, nel Signore, sempre e comunque sorretta guidata e custodita da Lui...
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  48. per mic
    questo tuo post dimostra ancora una volta come non rispondi mai a tono: ...(del resto avete dimostrato che è la vostra specialità) per recriminare e gettare il discredito sull'interlocutore.
    se non ho risposto a tono, riformula la domanda e saro' lieto di rispondere ancora, solo un piacere personale. finiamola con le generalizzazioni becere.con questo "voi" e "vostra specialita", ho il diritto ad essere trattato come un individuo..credo.
    Per inciso io non getto discredito su nessuno. Io critico aspramente la conduzione del blog quando diviene scandalistica e gossippara. Ho il massimo rispetto per esperienze concrete di vita come quelle di annarita, per quanto non siano sempre piacevoli da leggere.


    ma tu non sei i tuoi limiti, ricordatelo
    ti ringrazio per questo monito. Le STESSE IDENTICHE parole che mi hanno detto i miei catechisti al mio ultimo incontro.

    Sai distinguere la differenza tra accusa e critica?
    si tu sai distinguere la differenza fra critica e pettegolezzo? sai distinguere la differenza fra un post di annarita e uno di quel blog spagnolo?

    cordialmente

    RispondiElimina
  49. Felice, non me la prendo per queste cose,
    solo che so quanto queste teorie possono essere strumentalizzate da un'ideologia che vuole distruggere la famiglia.

    Guarda quello che sta combinando la psichiatria basagliana,
    ciao

    hai seguito in rete l'inchiesta di Libero in gennaio? e non è l'unico caso...

    RispondiElimina
  50. Per inciso io non getto discredito su nessuno. Io critico aspramente la conduzione del blog quando diviene scandalistica e gossippara. ...

    questo è un tuo arbitrario giudizio sul blog, che non ha mai fatto e non fa gossip, ma informa e denuncia: diventa gossip quello che non vi sta bene perché non se ne può e non se ne deve parlare...

    Ho il massimo rispetto per esperienze concrete di vita come quelle di annarita, per quanto non siano sempre piacevoli da leggere.
    ...
    si tu sai distinguere la differenza fra critica e pettegolezzo? sai distinguere la differenza fra un post di annarita e uno di quel blog spagnolo?


    anche le affermazioni dell'articolo nascono da esperienze concrete e non sono gossip. Annarita è molto obiettiva e sincera e dalla sua obiettività sono venute fuori molte cose che tu non vedi e che non sottolineo per rispetto alla famiglia di cui si sta parlando, che non strumentalizzo visto che si sono fatti nomi e cognomi e che il padre non c'è più...

    ti ringrazio per questo monito. Le STESSE IDENTICHE parole che mi hanno detto i miei catechisti al mio ultimo incontro

    ma vah?

    RispondiElimina
  51. x totustuus
    "
    finiamola con le generalizzazioni becere.con questo "voi" e "vostra specialita", ho il diritto ad essere trattato come un individuo..credo.
    "
    Mi piace! E' proprio quello che mi piacerebbe sempre più sentire nel CNC! Io sono un individuo con le mie particolarità, i miei problemi, le mie attitudini e le mie debolezze.
    Se qualcuno ha una famiglia cosi e cosa, se non so che... ed è contento bene!
    Ma quello che va bene a lui (tra l'altro in un ben preciso momento storico) non necessariamente va bene a me, che sono un individuo!
    La zombificazione porta ad identificarsi non più come singoli ma come masse! A pensare tutti uguali!
    A pensare che il Catecumeno perfetto deve fare A) B) C) etc. e si sta male perché non si riesce a fare più di A).
    Guarda che il comunismo ha fatto gli stessi macelli basandosi su procedure simili... ma questo è un altro discorso.
    Ed inoltre; molti invece che ringraziare Dio per aver permesso un cambio, seppur piccolo oppure grande nella propria vita, si sentono delle nullità perché non sono al livello di C).
    Ed inoltre: non tutti i componenti della Comunità viaggiano allo stesso ritmo nella fede proprio perché sono individui.
    E chi non si ritrova, ad un certo punto va in crisi, lascia, oppure si zombifica!
    Questa è quello che ho visto in 15 anni di Cammino ed ho cercato di farlo capire (invano) ai Catechisti.
    Ciao

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  52. Il tema dei bambini è molto complesso , impossibile di generalizzare, vi sono figli unici infelici e bambini cresciuti in famiglie numerose equilibrati, come figli unici equilibrati e bambini circondati da fratelli e sorelle infelici con diversi problemi.
    Per me è il principio "dittatoriale" dell`apertura alla vita che pone problema, di una forma di ideologia che non è più fede, di un orgoglio travestito da umiltà, ma la vera umiltà può anche essere quella di ammettere che si è raggiunti i propri limiti, fisici, economici, psicologici.
    Non è perchè una coppia decide di non volere più figli che commette un peccato mortale e si trasforma in un pessimo esempio da giudicare, criticare e condannare.
    Rimproverare ad un bambino di rifugiarsi nelle braccia della mamma in cerca di amore, tenerezza, sicurezza, per forse rimuovere la colpevolezza di non essere presenti, di essere sovente assenti o-e forse anche perchè rigidamente fedeli all`ideologia kikiana, al sistema kikiano di educazione, è sintomatico e rivelatore .
    Ma ancora una volta non posso generalizzare, ogni famiglia è unica o almeno dovrebbe esserlo.
    Mi riesce comunque difficile dimenticare l`agitazione e l`orgoglio con i quali Kiko Arguello sopra la tomba di Pietro e davanti al Papa sventolava i numeri dei figli delle famiglie nc, 10...11 figli.
    Orgoglio dei numeri, io, se fossi nc, qualche domanda me la porrei.

    RispondiElimina
  53. x emma
    "
    Per me è il principio "dittatoriale" dell`apertura alla vita che pone problema, di una forma di ideologia che non è più fede, di un orgoglio travestito da umiltà, ma la vera umiltà può anche essere quella di ammettere che si è raggiunti i propri limiti, fisici, economici, psicologici.
    Non è perchè una coppia decide di non volere più figli che commette un peccato mortale e si trasforma in un pessimo esempio da giudicare, criticare e condannare.
    "
    Mamma mia quanto hai ragione!
    E sapessi quanti problemi da seguire il principio dittatoriale! E il non riuscire ad affrontare i giudizi, le critiche e le condanne che, ti assicuro, ci sono tutte sia da parte dei catechisti (con le loro catechesi assolutiste) sia da parte dei fratelli di comunità che ti dicono "sono già passati 8 mesi dalla nascita di... ".
    Storie viste e vissute!
    E i danni prodotti (specie psicologici... non ti dico gli esaurimenti nervosi) sono stati devastanti!

    RispondiElimina
  54. X A.Rita
    Ho riletto la tua testimonianza sulla vita casalinga del tuo catechista.
    Penso anche io che l'unico modo per mantenere una certa disciplina in casa sia stata quella di imporre un regime collegio-militare.
    Mi piace il fatto che i bambini imparino a partecipare ai lavori domestici.
    Trovo naturale che la correzione, per ovvia scarsità di tempo, passi nei confronti dei più piccoli attraverso anche i più grandi.
    Ho qualche dubbio che questo non comporti, nel medio periodo, una certa sofferenza per i bambini che vorrebbero avere un contatto maggiore con i propri genitori; e soprattutto una figura fissa di riferimento (meglio evitare, se possibile, tante babysitter... meglio a questo punto una unica tata, una nonna, o simili); in questo contesto ben venga la preghiera della domenica mentre (per averla vista utilizzare in questo modo) ritengo molto meno valida la catechesi collegata alla preghiera della domenica con la quale si giustifica, spesso, le tante e tante assenze che i genitori fanno per le catechesi e simili;
    Penso che per funzionare una famiglia di questo tipo richiede un carattere particolare sia dei genitori che dei figli. Entrambi devono essere "duretti", passatemi il termine, direi "tedeschi" nel senso stereotipato che viene attribuito ai tedeschi.
    Sicuramente la famiglia avrà dovuto godere di molti aiuti: da un rapido calcolo uno stipendio di una ingegnere dell'eni probabilmente copriva si e no il 50% delle spese di una famiglia cosi (spero di essere smentito).
    E penso che l'aiuto anche personale (nel senso di babysitter e simili) dei fratelli di comunità diventava fondamentale, fondamentale anche se non avessero fatto catechesi, figuriamoci essendo responsabili dell'Umbria.

    "
    Dunque circa la domanda sul lavoro, siccome Giorgio lavorava all’Eni a Roma come dirigente (ingegnere nucleare) e non riusciva più a dividersi fra Roma, la famiglia e l’evangelizzazione dell’Umbria, Kiko gli disse che doveva fare una scelta per mancanza di tempo: o il lavoro o l’evangelizzazione. Al tempo Giorgio aveva già otto figli e ci raccontava che per un anno pregò piangendo per poter prendere una decisione e alla fine abbandonò il lavoro e si dette a tempo pieno alla famiglia e all’Itineranza. Perciò vivevano degli aiuti che gli venivano dalle comunità del Cammino.
    "
    Mi pare di capire che Giorgio si trovò di fronte ad una decisione durissima: o il lavoro (cosa che gli garantiva ancora una certa indipendenza dal CNC) o l'evangelizzazione (che immagino avesse la molteplice funzione di sostentamento economico, di aiuti materiali dei fratelli, di rapporti affettivi con molteplici catecumeni, il sentirsi eletto, il non voler rifiutare "la chiamata di Cristo che ti ridà il 100 * 1" etc.).
    Non per niente prego piangendo per 1 anno per prendere la decisione.
    Ma, per tutti i motivi facilmente intuibili, penso che l'unica decisione concreta che avrebbe potuto prendere era quella di diventare evangelizzatore a tempo pieno!

    Anche perché, e qui invito tutti i CNC che leggono a dire la loro esperienza, quando non si è più catechisti (e non sia mai usciti dal CNC) i contatti e gli aiuti diventano rarissimi fino a sparire del tutto.

    In particolare, mi piacerebbe avere una risposta di questo tipo dai CNC che leggono: pensa ad un fratello di CNC con non frequenta più da 1-2 anni e pensa quante volte lo hai cercato, gli hai telefonatol, ci hai parlato personalmente, lo hai aiutato nell'ultimo anno. E pensa invece a quante volte lo hai cercato, ci hai parlato personalmente, lo hai aiutato prima solo perché era un fratello frequentante...
    E se è così... io dico! Ma non siamo sempre in presenza della stessa persona! Ed anzi, ti dirò di più! Se pensi che stia sbagliando o stia passando delle sofferenze non dovresti cercarlo ed aiutarlo ancora di più! Ma che hai paura di essere "contaminato"? Oppure la tanto sbandierata fratellanza si restringe all'appartenenza ad una lobby e come tutte le lobby, come non se ne fa più parte, non si è neanche più fratelli?!?!

    RispondiElimina
  55. per Str:
    Caro fratello,
    secondo me l'autorità dei fratelli più grandi può essere utilea partire dai sedici anni in su, perchè al di sotto ho visto che potrebbe essere strumentalizzata: un ragazzino di dieci anni o poco più potrebbe anche usarla per imporsi sui piccoli...ma ogni nucleo familiare è un caso a sè, con problematiche soggettive.
    Penso che la prechiera in famiglia, se solo si volesse, potrebbe comunque essere organizzata senza per questo togliere spazio alla Santa Messa della Domenica mattina, come auspica la Chiesa Cattolica, (anche senza omettere per i nc l'eucarestia del sabato) poichè resta importante capire che "non siamo della notte, nè delle tenebre, ma siamo figli del giorno" disse San Paolo, perciò il più grande atto liturgico domenicale della famiglia riunita dovrebbe essere quello della messa del giorno di Domenica. E' brutto limitarsi ad una liturgia casalinga quando tutta la Chiesa si riunisce per celebrare il Memoriale della Passione e Morte e Risurrezione di Gesù Cristo nostro Signore, e magari non mettere piede per tutta la giornata in chiesa...
    In effetti Giorgio era parecchio "tedesco", ma secondo me non è tanto quello, quanto è la Grazia di Dio che ti concede di vivere con ordine e con pace una realtà simile, sempre ammesso che Dio ti abbia realmente chiamato a tutto ciò...

    Ed anzi, ti dirò di più! Se pensi che stia sbagliando o stia passando delle sofferenze non dovresti cercarlo ed aiutarlo ancora di più! Ma che hai paura di essere "contaminato"? Oppure la tanto sbandierata fratellanza si restringe all'appartenenza ad una lobby e come tutte le lobby, come non se ne fa più parte, non si è neanche più fratelli?!?!

    Caro Str, ti sei risposto da solo, la risposta è già contenuta nella domanda...
    ciao A. Rita

    RispondiElimina
  56. HO PERSO TEMPO A LEGGERE QUESTO ARTICOLO, CHE NON RISPONDE ALLA REALTÀ, E ME NE PENTO...(DEL TEMPO PERSO)
    EMANUELE

    RispondiElimina
  57. tu dici di aver perso tempo, ma chi passa di qua senza pregiudizi si informa e valuta, al di là di chi non accetta critiche fondate e non vuole riconoscere la verità

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  58. Salve ho 15 anni e sono nel Cammino da quando sono nata. Fin dall'Infanzia so il Padre Nostro che mi hanno insegnato i miei genitori e faccio le Lodi la Domenica. (L'infanzia per chi non lo sapesse è più o meno l'età in cui un bimbo va all'asilo e alla scuola materna). Ho tanti amici: sia fuori che nel cammino.Il mio migliore amico è fuori dal Cammino e non va nemmeno a Messa certe volte.... Non penso che tutti coloro che sono fuori dal Cammino siano dei disgraziati, poveracci, drogati anzi: vedo tante persone di alcuni movimenti tipo il Rinnovamento ce sono molto più sereni e in pace di persone che fanno il Cammino da tanti anni. Infatti il Cammino Neocatecumenale non è per persone felici,non peccatrici ecc ecc ma è per persone che hanno bisogno di scoprire l'amore di Dio. Sinceramente non mi pare che i miei genitori abbiamo proibito a me e mio fratello di frequentare,sia da bambini che adesso,persone fuori dal Camino e/o di movimenti, tra l'altro mio fratello è fidanzato con una ragazza del Rinnovamento dello Spirito. Per quanto riguarda le Convivenze (a cui vado con i miei genitori fin dalla nascita) posso dire che quando alcuni fratelli chiamati Maestri dei Bambini ci fanno leggere il Vangelo del giorno oi non dobbiamo parlare dei nostri problemi perchè non è una seduta dallo psicologo ma dobbiamo dire quale parte del Vangelo ci ha colpiti e cosa ci dice alla nostra vita.

    RispondiElimina
  59. Cara sorella,

    quella che oggi ti sembra libertà, un giorno potrà invece risultarti oppressione.

    Quella che oggi ti sembra armonia, un giorno potrà invece risultarti ipocrisia e finzione.

    Se un giorno dovesse accadere qualcosa del genere, sono certo che sarai tu stessa a raccogliere la sfida di verificare se quello che diciamo è vero.

    Cioè di confrontare la tua esperienza di vita con le testimonianze e i documenti presentati su queste nostre pagine (cioè questo intero blog ed il sito collegato).

    Tutti sono bravi a parlare del Vangelo, anche i protestanti ci riescono, tutti sono bravi a pregare con la Bibbia, anche i testimoni di geova ci riescono, tutti sono bravi ad avere tanti figli, anche gli induisti ci riescono, tutti possono essere bravi a promuovere la castità, perfino i buddisti ci riescono...

    Di fronte a tutte le "belle" esperienze che puoi fare nel Cammino, la domanda vera, cioè la domanda cruciale e definitiva, è questa: ma il Cammino Neocatecumenale veramente fa fare esperienza di Cristo?

    I protestanti hanno tante belle comunità, con tanta fratellanza, tanti figli, tanta pace, tanti bei canti, tante letture della Bibbia, tante preghiere bibliche... Anche meglio dei neocatecumenali!!

    Hai 15 anni, non sei più una bambina ingenua. Da tempo sei già in grado di rispondere a questa strana sfida: andare a fondo dell'esperienza del Cammino verificando nella tua stessa esperienza se il Cammino è adeguato alla tua vita o no.

    Se ti succederà di dubitare del Cammino, ti verrà spontaneo domandarti: quelli che mi guidano mi stanno dicendo la verità o in buona fede stanno recitando?

    Allora la risposta non la troverai né nei sentimenti né nelle preghiere, non la troverai né nelle emozioni né nelle formule preconfezionate che ti insegnano.

    La troverai invece nella tua esperienza. Sarà una sfida per la tua intelligenza. Sarai tu stessa a cominciare a chiederti se le testimonianze presenti qui sopra corrispondono a ciò che hai visto, sentito, vissuto tu.

    Queste pagine non servono a cambiare il Cammino: non ci riesce neppure il Papa a cambiare il Cammino, figurarsi un piccolo blog.

    Queste pagine servono a dare la possibilità, ai neocatecumenali che la cercano, di poter capire se i propri dubbi vengono "dal diavolo" oppure se tanti altri hanno fatto la stessa identica dolorosa veritiera esperienza.

    Il Cammino, anche se appare molto "religioso", non porta veramente alla fede cattolica.

    La fede non è un elenco di sentimenti. La fede non è un elenco di regole da rispettare. La fede non è un elenco di cose da fare e di canzoni da cantare.

    La fede è qualcosa di sublime, di grandioso, di maestoso, non è una pagliacciata, non è una recita, non è un fiume di discorsi e di paroloni strani.

    RispondiElimina
  60. Anche i testimoni di geova ringraziano geova per aver incontrato la congregazione dei testimoni di geova.

    Il Cammino certamente propone momenti di chiasso e di apparenza di condivisione... ma propone anche una fede zeppa di errori e di eresie.

    E se per arrivare a Dio basta professare ambiguità, errori, eresie, strafalcioni liturgici, allora Nostro Signore non si sarebbe personalmente scomodato a insegnare e ad istituire l'Eucarestia.

    L'idolo Kiko contraddice le chiare parole di Nostro Signore e voi non ci trovate niente da ridire. Kiko va blaterando fandonie gigantesche («Dio ci parla attraverso i testimoni di geova», «il Papa ha detto che i vescovi devono ubbidire a un laico e una donna»... testuali parole di Kiko!) e voi continuate a seguirlo, rifiutando ferocemente qualunque argomento sul Cammino che non sia di elogio.

    RispondiElimina

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